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Verso la vita (Les Bas-fonds) è un film del 1936, diretto da Jean Renoir, tratto dal dramma teatrale Bassifondi (o L'albergo dei poveri) di Maksim Gor'kij.

Verso la vita
Titolo originaleLes Bas-fonds
Paese di produzioneFrancia
Anno1936
Durata90 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico
RegiaJean Renoir
SoggettoMaksim Gor'kij (dramma teatrale)
SceneggiaturaJacques Companeez, Evgenij Zamjatin, Charles Spaak, Jean Renoir
ProduttoreAlexandre Kamenka
Casa di produzioneFilms Albatros
Distribuzione in italianoEuropa Film (1940)
FotografiaJean Bachelet, Fédote Bourgasoff
MontaggioMarguerite Renoir
Effetti specialiPaul Minine e Nicolas Wilcké
MusicheJean Wiener
ScenografiaEugène Lourié e Hugues Laurent
TruccoIgor Keldich
Interpreti e personaggi
  • Jean Gabin: Wasska Pepel
  • Junie Astor: Natasha
  • Suzy Prim: Vassilissa Kostyleva
  • Louis Jouvet: il barone
  • Vladimir Sokoloff: Kostylev
  • Jany Holt: Nastia
  • André Gabriello: amministratore
  • Robert Le Vigan: l'attore alcolizzato
  • Henri Saint-Isle: Klestch
Doppiatori italiani
  • Emilio Cigoli: Jean Gabin
  • Rosetta Calavetta: Junie Astor
  • Tina Lattanzi: Suzy Prim
  • Mario Besesti: Louis Jouvet
  • Olinto Cristina: André Gabriello
  • Augusto Marcacci: Robert Le Vigan
  • Mario Corte: Henri Saint-Isle

Trama


Un barone, rovinato dal gioco e dalle donne, una notte sorprende nel suo appartamento un ladro, Pepel. I due fanno amicizia e, il mattino successivo, il barone, per sfuggire agli ufficiali giudiziari venuti ad arrestarlo, segue Pepel, che lo porta nel dormitorio dove vive con altri disperati. L'albergo è gestito da un vecchio avaro, Kostilev, che sfrutta i suoi inquilini. Pepel è l'amante della giovane moglie del vecchio, Vassilissa, ma difende la giovane sorella di lei, Natasha, dalle pesanti pressioni che i due le impongono per farle sposare l'ispettore degli affitti. Pepel, per difenderla, uccide il vecchio. Quando la Polizia interverrà per l'inchiesta, tutti i frequentatori dell'albergo dei poveri proteggeranno Pepel che, scontati pochi anni di prigione, potrà tentare di costruire insieme alla ragazza forse un futuro diverso.


Produzione


La società di produzione del film fu Albatros Film di Alexandre Kamenka. Renoir era un ammiratore entusiasta dei film muti girati da questa società.


Sceneggiatura


Esisteva già una sceneggiatura scritta da Zamiatine e Companeez. Renoir tuttavia “era incapace di seguire un piano predisposto da qualcun altro” e volle farne una propria con la collaborazione di Charles Spaak.[1]


Cast


«Jean Gabin era una scoperta di una certa statura, Louis Jouvet invece lo avevo già apprezzato sulla scena. Gabin era al culmine della sua espressività quando non era costretto a forzare la voce. Questo attore grandissimo sapeva ottenere i massimi effetti con i mezzi più esigui. Inventai per lui delle scene che potevano essere solo mormorate. Non potevamo sapere che quello stile avrebbe conquistato tutti e che gli attori mormoranti sarebbero diventati legioni».[2]


Riprese


Le riprese iniziarono a fine agosto e terminarono ad inizio ottobre 1936. Gli interni vennero girati negli studi Eclair; gli esterni sulle rive della Senna, fra Epinay sur Seine e Saint Denis.


Distribuzione


La prima ebbe luogo al cinema Max Linder di Parigi il 10 dicembre 1936. In Italia venne distribuito dall'Europa Film l'11 aprile 1940.


Sequenze caratteristiche


La scena della lumaca: mentre il barone parla della propria esistenza a Pepel che gli ha confessato i suoi sogni sul futuro, scorge una piccola lumaca si arrampica su uno stelo d'erba: prende la lumaca e se la mette sul dito per farla arrampicare lì. Questa scena funzionava sempre, il pubblico si rilassava.[3]


Critica


«Verso la vita non è probabilmente il miglior film dell'autore de Il fiume. Non raggiunge l'equilibrio de La grande illusione, la sincerità de Il delitto del signor Lange, la poesia de La scampagnata, né la somma di tutte queste qualità ne La regola del gioco. Tuttavia è, dopo La regola del gioco, la più interessante realizzazione francese di Renoir, la più accattivante e quella che rivela meglio le tendenze profonde di questo regista […] Da una storia cupa, realistica e drammatica, Renoir ha realizzato quasi un film comico.»

(André Bazin[4])

Chaplin e Renoir


Il finale del film ricorda volutamente il finale di Tempi Moderni di Charlie Chaplin, un regista molto amato da Renoir. Racconta di dovere ai suoi film, insieme a quelli di Stroheim, la decisione di dedicarsi al cinema.[5]


Renoir e Kurosawa


Akira Kurosawa ha realizzato nel 1957 un film, I bassifondi (Donzoko), tratto dallo stesso dramma di Maksim Gor'kij. Daniele Dottorini confronta la versione di Renoir con quella del maestro giapponese:

«Mentre Renoir lavora su uno spazio astratto, evidentemente artificiale, che gli permette però di mettere in scena un vero e proprio laboratorio di gesti e sguardi, parole e relazioni fra individui, Kurosawa sceglie un set reale, effettivamente al di sotto della strada, dal quale non esce mai... [...] Se il corpo renoiriano è capace di proiettarsi all'esterno, di sognare una strada da dove poter fuggire, quello dei bassifondi di Kurosawa è un corpo drammaticamente legato al set, il cui limite è il segno della chiusura esistenziale, morale, sociale a cui il personaggio è sottoposto».[6]


Riconoscimenti


Nel 1937 il National Board of Review of Motion Pictures l'ha inserito tra i migliori film stranieri dell'anno.


Note


  1. Jean Renoir, La mia vita, i miei film, pp. 108-113.
  2. Jean Renoir, La mia vita, i miei film, p. 111.
  3. Jean Renoir, La mia vita, i miei film, p.113.
  4. Jean Renoir, pp. 99-100.
  5. Jean Renoir, A propos des Temps Modernes (Ciné-Liberté, n.1, 20 maggio 1936) , in La vita è cinema. Tutti gli scritti 1926-1971, Longanesi, Milano 1978, traduzione di Giovanna Grignaffini e Leonardo Quaresima.
  6. Daniele Dottorini, Jean Renoir. L'inquietudine del reale, p. 71.

Bibliografia



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 223753654 · LCCN (EN) no2016100027 · BNE (ES) XX5045517 (data) · BNF (FR) cb16462242w (data)
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На других языках


[de] Nachtasyl (1936)

Nachtasyl ist ein französischer romantischer Kriminalfilm aus dem Jahre 1936 von Jean Renoir mit Jean Gabin in der Hauptrolle. Das Drehbuch entstand nach dem gleichnamigen Schauspiel (1902) von Maxim Gorki.

[en] The Lower Depths (1936 film)

The Lower Depths (French: Les Bas-fonds) is a 1936 French drama film directed by Jean Renoir, based on the 1902 play of the same title by Maxim Gorky. Its scenes contrast the life of the upper and lower classes to comedic effect.

[es] Los bajos fondos (película de 1936)

Los bajos fondos es una película francesa de 1936 dirigida por Jean Renoir basándose en la obra de teatro de Máximo Gorki.
- [it] Verso la vita (film 1936)

[ru] На дне (фильм, 1936)

«На дне» (фр. Les bas-fonds) — полнометражный фильм режиссёра Жана Ренуара, выпущенный на экраны в 1936 году. Экранизация одноимённой пьесы русского писателя Максима Горького. Фильм стал первым лауреатом премии Луи Деллюка.



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