Rai Cinema, OffSide, Celluloid Dreams, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il sostegno di Eurimages, in collaborazione con l'Istituto Luce e Sofica Soficinema 4
Distribuzione in italiano
01 Distribution
Fotografia
Daniele Ciprì
Montaggio
Francesca Calvelli
Effetti speciali
Ghost SFX
Musiche
Carlo Crivelli
Scenografia
Marco Dentici
Costumi
Sergio Ballo
Trucco
Franco Corridoni, Patrizia Corridoni, Alberta Giuliani, Francesco Nardi
Filippo Timi: Benito Mussolini, Benito Albino Mussolini da adulto
Fausto Russo Alesi: Riccardo Paicher
Michela Cescon: Rachele Guidi
Pier Giorgio Bellocchio: Pietro Fedele
Corrado Invernizzi: Dottor Cappelletti
Paolo Pierobon: Giulio Bernardi
Bruno Cariello: Giudice
Francesca Picozza: Adelina Dalser
Simona Nobili: Madre Superiora
Vanessa Scalera: Suora Misericordiosa
Giovanna Mori: Tedesca
Patrizia Bettini: Cantante
Silvia Ferretti: Scarpette rosse
Corinne Castelli: Lacrime
Fabrizio Costella: Benito Albino Mussolini da bambino
Elena Presti: gallerista d'arte
«Sarà un film politico con una continua contaminazione della finzione con il repertorio. Il Mussolini del mio film ricorda l'Alessandro de I pugni in tasca, che si "realizza" uccidendo madre e fratello.»
La pellicola ha come principali interpreti Filippo Timi e Giovanna Mezzogiorno. È stato l'unico film italiano in concorso al Festival di Cannes del 2009.[2][3]
È stato il film più premiato ai David di Donatello 2010, con otto premi su quindici candidature, fra cui quello per il miglior regista, ma non ha vinto quello per il miglior film, conquistato da L'uomo che verrà.
Trama
La storia ruota attorno a Benito Albino Dalser, figlio di Benito Mussolini e di Ida Irene Dalser.
Le vicende partono dall'anno in cui Mussolini conobbe la Dalser sino all'anno in cui il loro figlio viene rinchiuso in manicomio. Il film ripercorre l'amore tormentato e non corrisposto di Ida verso il giovane Mussolini, che prima se ne invaghisce ma poi la respinge, facendo internare anche lei in manicomio, perché troppo invadente ed imbarazzante.
Parte della trama racconta anche di Rachele Guidi, consorte di Mussolini dal 1915, e di come la relazione con la Dalser abbia inciso sulla loro vita privata.
Produzione
Il film è stato finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Torino Film Commission e da Rai Cinema.[4]
Le riprese sono iniziate a Trento il 12 maggio 2008, e durante l'estate sono proseguite a Torino, Carignano e Venezia.[1]
Distribuzione
I diritti di distribuzione cinematografica all'estero sono di proprietà della società francese Celluloid Dreams.[1]
Riconoscimenti
2009 - Efebo d'oro
Miglior film
2009 - European Film Awards
Candidatura per il migliore attore a Filippo Timi
Candidatura per il premio d'eccellenza a Francesca Calvelli
2009 - Festival di Cannes
Candidatura per la Palma d'oro a Marco Bellocchio
2009 - Globo d'oro
Migliore attrice a Giovanna Mezzogiorno
Miglior fotografia a Daniele Ciprì
Gran Premio della Stampa Estera a Marco Bellocchio
Candidatura per il migliore film
Candidatura per la miglior sceneggiatura a Marco Bellocchio e Daniela Ceselli
Candidatura per la migliore colonna sonora a Carlo Crivelli
2009 - Nastro d'argento
Miglior attrice protagonista a Giovanna Mezzogiorno
Miglior fotografia a Daniele Ciprì
Nastro d'argento al migliore montaggio a Francesca Calvelli
Miglior scenografia a Marco Dentici
Candidatura per il regista del miglior film a Marco Bellocchio
Candidatura per il miglior attore protagonista a Filippo Timi
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