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Vincitori e vinti (Judgment at Nuremberg) è un film del 1961 diretto e prodotto da Stanley Kramer. La pellicola tratta del terzo dei dodici processi per crimini di guerra che le autorità statunitensi indissero a Norimberga nell'ambito dei processi secondari.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Vincitori e vinti (disambigua).
Vincitori e vinti
Burt Lancaster in una scena del film
Titolo originaleJudgment at Nuremberg
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1961
Durata178 min
Dati tecniciB/N
Generestorico
RegiaStanley Kramer
SoggettoAbby Mann
SceneggiaturaAbby Mann
ProduttoreStanley Kramer per Roxolom Film
Distribuzione in italianoDEAR (1962)
FotografiaErnest Laszlo
MontaggioFrederic Knudtson
MusicheErnest Gold, Norbert Schultze, Ludwig van Beethoven
Interpreti e personaggi
  • Spencer Tracy: Giudice Dan Haywood
  • Burt Lancaster: Ernst Janning
  • Richard Widmark: colonnello Tad Lawson
  • Montgomery Clift: Rudolph Petersen
  • Marlene Dietrich: signora Bertholt
  • Judy Garland: Irene Hoffmann
  • Maximilian Schell: avvocato Hans Rolfe
  • William Shatner: Harrison Byers
  • Werner Klemperer: Emil Hahn
  • Kenneth MacKenna: giudice Kenneth Norris
  • Torben Meyer: Werner Lampe
  • Alan Baxter: generale Merrin
  • Edward Binns: senatore Burkette
  • Virginia Christine: signora Halbestadt
  • Ray Teal: giudice Curtis Ives
  • Martin Brandt: Friedrich Hofstätter
  • John Wengraf: dottor Karl Wieck
Doppiatori italiani
  • Giorgio Capecchi: giudice Dan Haywood
  • Emilio Cigoli: Ernst Janning
  • Giulio Panicali: colonnello Tad Lawson
  • Gianfranco Bellini: Rudolph Petersen
  • Lydia Simoneschi: signora Bertholt
  • Dhia Cristiani: Irene Hoffmann
  • Giuseppe Rinaldi: avvocato Hans Rolfe
  • Cesare Barbetti: Harrison Byers
  • Amilcare Pettinelli: Werner Lampe
  • Lauro Gazzolo: dottor Karl Wieck

Trama


Spencer Tracy in una scena
Spencer Tracy in una scena

Norimberga, 1948. Dan Haywood, un anziano giudice statunitense, viene invitato a presiedere una corte penale militare in un processo intentato contro 4 giudici tedeschi, accusati di aver commesso crimini contro l'umanità durante il Terzo Reich; essi affrontano il processo ognuno a suo modo: chi non tradisce il suo antico ideale, chi invece, come Ernst Janning, si trincera dietro un assoluto silenzio, rifiutando così ogni difesa. Nei momenti di libertà, al di fuori dell'attività giudiziaria, Haywood cerca in ogni modo di capire la realtà del paese e la mentalità dei suoi abitanti, incontrando diverse persone, come la signora Bertholt, nobile tedesca decaduta e vedova di un ufficiale della Wehrmacht giustiziato da un tribunale americano. Nello stesso periodo nel quale si svolge il processo inizia la guerra fredda, con il blocco sovietico su Berlino, cui gli americani rispondono con un ponte aereo. In questo clima, la Bertholt suggerisce a Haywood di guardare al futuro e cerca di persuaderlo del fatto che non tutti i tedeschi sono come i nazisti.

Montgomery Clift in una scena
Montgomery Clift in una scena

Al processo, Janning decide di ammettere le sue colpe, nonostante la determinata e brillante difesa del giovane avvocato Hans Rolfe, che si è offerto di patrocinarlo. Ciò accade durante una delle ultime udienze, in cui viene raccolta la deposizione della testimone Irene Hoffmann, protagonista del caso di Lehman Feldenstein, un anziano 65enne ebreo accusato ingiustamente di aver avuto rapporti sessuali proprio con la Hoffmann, allora 16enne, e quindi condannato a morte per «avvelenamento della razza». Sia il giudice Haywood che il pubblico ministero, il colonnello Ted Lawson, vengono invitati dai loro collaboratori a riflettere sulle gravi conseguenze che una condanna troppo severa potrebbe avere sui rapporti diplomatici tra USA e Germania, tenendo conto che quest'ultima sarebbe comunque un valido baluardo contro la diffusione del Comunismo in Europa. Ma i due magistrati svolgono il loro incarico fino in fondo, per onorare il loro spiccato senso di giustizia e di verità. Viene quindi emanato un verdetto di colpevolezza.

Marlene Dietrich in una scena
Marlene Dietrich in una scena

Alla lettura della sentenza, votata da due giudici su tre, il presidente Haywood dichiara che la vera parte lesa del processo è la civiltà; afferma che il collegio giudicante si è basato su tre valori: giustizia, verità e valore di ogni essere umano. Si rifiuta di riconoscere ai 4 imputati qualsiasi attenuante: essi sapevano ciò che facevano e condanna ciascuno all'ergastolo. Il giorno stesso del suo rientro in patria, al presidente Haywood viene richiesto da Janning un incontro in carcere. Haywood accetta, seppur titubante. Nel breve colloquio che segue, Janning manifesta tutta la sua stima al presidente e gli consegna un suo diario. Ma soprattutto tiene ad affermare, a proposito degli orrori perpetrati dal Nazismo, che mai avrebbe immaginato, in profonda buona fede, che si potesse giungere a tali livelli di efferatezza e di crudeltà. Al che Haywood risponde, riferendosi al caso Feldenstein, con una breve, semplice frase che esprime in pieno il senso e la tragedia di tutto ciò che è avvenuto: Doveva capirlo la prima volta che condannò un uomo sapendolo innocente. E se ne va. Haywood visita Janning nella sua cella. Janning afferma a Haywood che, "Con tutto ciò che è giusto in questo mondo, il tuo verdetto è stato giusto", ma gli chiede di credere che, riguardo all'omicidio di massa di innocenti, "non avrei mai saputo che si sarebbe arrivati a questo". Il giudice Haywood risponde: "Herr Janning, è successo che la prima volta che hai condannato a morte un uomo sapevi essere innocente". Haywood parte; una scheda del titolo informa il pubblico che, dei 99 imputati condannati a pene detentive nei processi di Norimberga che si sono svolti nella zona americana, nessuno stava ancora scontando una pena quando il film è stato rilasciato nel 1961.


Riconoscimenti


  • 1962 - Premio BAFTA
    • Candidatura Miglior film
    • Candidatura Miglior attore straniero a Montgomery Clift
    • Candidatura Miglior attore straniero a Maximilian Schell
  • 1962 - David di Donatello
    • Miglior film straniero
    • Miglior attore straniero a Spencer Tracy
    • David Speciale ("per la sua performance") a Marlene Dietrich
  • 1962 - Nastro d'argento
    • Regista del miglior film straniero a Stanley Kramer
  • 1961 - National Board of Review Award
    • Migliori dieci film
  • 1969 - New York Film Critics Circle Award
    • Miglior attore protagonista a Maximilian Schell
    • Migliore sceneggiatura a Abby Mann
    • Candidatura Miglior film
  • 1962 - Eddie Award
    • Candidatura Miglior montaggio a Frederic Knudtson
  • 1962 - Premio Bodil
    • Miglior film statunitense a Stanley Kramer
  • 1963 - Cinema Writers Circle Award
    • Miglior film straniero a Stanley Kramer
  • 1962 - DGA Award
    • Candidatura Miglior regia a Stanley Kramer
  • 1963 - Fotogramma d'argento
    • Migliore attore straniero a Spencer Tracy
  • 1962 - Laurel Award
    • Candidatura Miglior film drammatico
    • Candidatura Miglior attore in un film drammatico a Maximilian Schell
    • Candidatura Miglior attore non protagonista a Montgomery Clift
    • Candidatura Miglior attrice non protagonista a Judy Garland
    • Candidatura Migliore fotografia a Ernst Laszlo
  • 1962 - WGA Award
    • Candidatura Miglior sceneggiatura originale a Abby Mann

Nel giugno del 2008 l'American Film Institute, dopo un sondaggio che ha coinvolto oltre 1500 appartenenti alla comunità artistica, ha reso noto la sua classifica "Ten Top Ten". In essa a Vincitori e vinti è stata assegnata la posizione di decimo miglior film nella categoria dramma giudiziario[1].

Nel 2013 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.[2]


Note


  1. AFI's 10 Top 10, American Film Institute, 17 giugno 2008. URL consultato il 18 giugno 2008.
  2. (EN) Cinema with the Right Stuff Marks 2013 National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress. URL consultato il 18 dicembre 2013.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 180765525 · LCCN (EN) n2001055452 · BNE (ES) XX4204027 (data) · J9U (EN, HE) 987007263486905171
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[de] Urteil von Nürnberg

Urteil von Nürnberg (oft als Das Urteil von Nürnberg wiedergegeben, engl. Originaltitel Judgment at Nuremberg) ist ein US-amerikanischer Gerichtsfilm aus dem Jahre 1961, der auf dem Nürnberger Juristenprozess von 1947 beruht. Stanley Kramer produzierte diesen Klassiker des Gerichtsfilms für die United Artists. Die künstlerische Beratung der deutschen Dialog-Fassung lag bei Erich Maria Remarque. Die Welturaufführung der deutschen Fassung fand am 14. Dezember 1961 in der Berliner Kongresshalle statt.[2][3]

[en] Judgment at Nuremberg

Judgment at Nuremberg is a 1961 American epic courtroom drama film directed and produced by Stanley Kramer, written by Abby Mann and starring Spencer Tracy, Burt Lancaster, Richard Widmark, Maximilian Schell, Werner Klemperer, Marlene Dietrich, Judy Garland, William Shatner, and Montgomery Clift.[4] Set in Nuremberg, Germany, in 1948, the film depicts a fictionalized version of the Judges' Trial of 1947, one of the 12 U.S. Nuremberg Military Tribunals conducted before the U.S. military.

[es] Judgment at Nuremberg

Judgment at Nuremberg (en España, ¿Vencedores o vencidos?; en Hispanoamérica, El juicio de Núremberg y Juicio en Nuremberg) es una película estadounidense de 1961 producida y dirigida por Stanley Kramer con un reparto coral de estrellas estadounidenses y europeas.
- [it] Vincitori e vinti

[ru] Нюрнбергский процесс (фильм)

«Нюрнбе́ргский проце́сс» (англ. Judgment at Nuremberg) — чёрно-белая трёхчасовая юридическая кинодрама Стэнли Крамера, премьера которой состоялась в 1961 году. Основана на реальных событиях — «малых» Нюрнбергских процессах[2]. Главные роли исполняют Спенсер Трейси, Ричард Уидмарк, Марлен Дитрих и Максимилиан Шелл. Киноведы часто называют её вершиной режиссёрского мастерства Крамера и центральной точкой его карьеры.



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