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W imię..., noto anche con il titolo internazionale In the Name Of, è un film drammatico del 2013 diretto da Małgorzata Szumowska.

W imię...
Titolo originaleW imię...
Lingua originalepolacco
Paese di produzionePolonia
Anno2013
Durata102 min
Generedrammatico
RegiaMałgorzata Szumowska
SceneggiaturaMałgorzata Szumowska, Michał Englert
ProduttoreAgnieszka Kurzydło
Casa di produzioneMental Disorder 4
FotografiaMichał Englert
MontaggioJacek Drosio
Effetti specialiJacek Skrobisz
MusichePaweł Mykietyn, Adam Walicki
ScenografiaMarek Zawierucha
CostumiJulia Jarza-Brataniec, Katarzyna Lewińska
TruccoJanusz Kaleja
Interpreti e personaggi
  • Andrzej Chyra: Padre Adam
  • Mateusz Kościukiewicz: Lukasz
  • Maja Ostaszewska: Ewa
  • Łukasz Simlat: Maestro Michal Raczewski
  • Tomasz Schuchardt: Adrian
  • Maria Maj: madre di Lukasz
  • Kamil Adamowicz: Rudy
  • Mateusz Gajko: Gajo
  • Jakub Gentek: Koko
  • Daniel Swiderski: Babun
  • Mateusz Malczewski: Mateusz
  • Krystian Poniatowski: Itan
  • Kacper Sztachanski: Sztacha
  • Kamil Konopko: Kamil

È stato proiettato in anteprima alla 63ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, dove si è aggiudicato due Teddy Awards.[1]


Trama


Adam è un prete cattolico che ha scoperto la vocazione a circa 21 anni e vive in un villaggio della Polonia rurale, dove lavora con adolescenti problematici. Rifiuta le avances di una giovane di nome Ewa, tuttavia il celibato non è l'unica ragione: Adam sa che il suo abbraccio al sacerdozio è stato una fuga dalla sua omosessualità. Quando incontra Łukasz, lo strano e taciturno figlio di una umile famiglia del posto, l'astinenza autoimposta diventa per il sacerdote un pesante fardello.


Distribuzione


Prima della distribuzione in Polonia, avvenuta il 20 settembre 2013, il film è stato proiettato in molti festival internazionali, inclusi il Festival di Berlino (8 febbraio 2013), il Frameline Film Festival (25 giugno), il Festival del Cinema di Taipei (28 giugno) e il New Horizons Film Festival (27 luglio).[2]

Successivamente ha preso parte al Chicago International Film Festival (11 ottobre 2013), al Gay and Lesbian Film Festival di Parigi (16 ottobre 2013), al Göteborg International Film Festival (27 gennaio 2014) e al MIX Copenhagen (8 ottobre 2014).[2]


Date di uscita



Critica


Il film ha ricevuto giudizi misti da parte della critica. Il sito Metacritic assegna al film un punteggio di 52 su 100 basato su 8 recensioni professionali, mentre il sito Rotten Tomatoes riporta il 75% di recensioni con un giudizio positivo, con un voto medio di 6,1 su 10.[3][4]

Tra i giudizi positivi ci sono quelli di John Oursler, che su The Village Voice ha definito il film «una critica sfumata e basata sui personaggi della Chiesa Cattolica e della sua posizione regressiva sull'omosessualità»,[5] e Gary Goldstein del Los Angeles Times, secondo cui la regista «infonde in modo efficace in questa storia avvincente e profondamente riflessiva la stessa dose di tensione, terrore, desiderio e inevitabilità».[6] Scrive ancora Goldstein: «Nonostante alcuni messaggi diffusi e uno storytelling stranamente ellittico, In the Name Of si dimostra un dramma coinvolgente, a volte ipnotico sulla religione, la repressione e la sessualità».[6] Secondo Allan Hunter del Daily Express «una prospettiva ponderata sull'atteggiamento nei confronti dell'omosessualità nella chiesa e nella società polacca e la forte performance di Chyra rendono questo dramma commovente».[7]

Diverso è stato il giudizio di Farran Smith Nehme del New York Post, secondo il quale «l'intero film soffre di una mancanza di slancio narrativo e di un eccesso di scene di silenzi e uomini che si scambiano sguardi profondi e significativi»,[8] mentre Bill Weber sul sito Slant Magazine lo giudica «altrettanto confuso sui dilemmi morali di quanto lo siano i suoi personaggi».[9] Secondo Jeannette Catsoulis del New York Times, le performance recitative «mitigano il ritmo lento del film e la sua narrativa confusa».[10]


Riconoscimenti


2013


Colonna sonora


Tra i brani presenti nel film, oltre all'inno liturgico Zblizam Sie w Pokorze interpretato da Barbara Jagodzinska, ci sono The Funeral del gruppo indie rock Band of Horses, Radio Hello dei polacchi Enej e Some Broken Hearts Never Mend di Wayland Holyfield, nell'interpretazione dell'attore Telly Savalas del 1981.[11]


Note


  1. The Awards of the 63rd Berlin International Film Festival (PDF), su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 28 marzo 2018.
  2. W imie... - Release Info, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  3. In the Name Of, su metacritic.com, www.metacritic.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  4. In the Name Of, su rottentomatoes.com, www.rottentomatoes.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  5. In the Name Of Explores What It Means to be a Gay Priest in Poland, su villagevoice.com, www.villagevoice.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  6. Review: "In the Name Of" explores a priest's test of faith, su latimes.com, www.latimes.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  7. In the Name Of: review and trailer, su express.co.uk, www.express.co.uk. URL consultato il 28 marzo 2018.
  8. "In the Name Of" an act of devotion, su nypost.com, www.nypost.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  9. In the Name Of, by Bill Weber, su slantmagazine.com, www.slantmagazine.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  10. Yearning for Tenderness, and More, in a Vale of Cynicism, su nytimes.com, www.nytimes.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  11. W imie... - Soundtracks, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 28 marzo 2018.

Collegamenti esterni


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На других языках


[en] In the Name Of (film)

In the Name Of (Polish: W imię...) is a 2013 Polish drama film directed by Małgorzata Szumowska. The film won the Teddy Award for Best Feature Film on LGBT topics at the 63rd Berlin International Film Festival and was screened at the Frameline Film Festival at the Castro Theater in San Francisco on 25 June 2013.[1][2] The film focuses on a closeted gay Catholic priest living in rural Poland.
- [it] W imię...

[ru] Во имя

«Во имя» (польск. W imie) — фильм-драма 2013 года, повествующий о священнике, который пытается бороться со своей сексуальностью[2]. По словам режиссёра картины Малгожаты Шумовской, своим фильмом она хотела вполне определённо высказать своё мнение в дискуссии, которая развернулась на страницах польской прессы относительно гомосексуальности, церкви и священников[3]. Картина открывала программу главного конкурса на Берлинале в 2013 году[4].



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