Zero in condotta è un film comico del 1983, diretto dal regista Giuliano Carnimeo.
Zero in condotta | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1983 |
Durata | 95 min |
Genere | commedia |
Regia | Giuliano Carnimeo |
Soggetto | Giorgio Mariuzzo |
Sceneggiatura | Giorgio Mariuzzo |
Distribuzione in italiano | DMV Distribuzione |
Fotografia | Federico Zanni |
Montaggio | Alberto Moriani |
Musiche | Roberto Pregadio |
Interpreti e personaggi | |
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Anni sessanta. Tra gli allievi dell'ultimo anno di un liceo classico c'è Renato, giovane studente da sempre innamorato, ma non ricambiato, della compagna di classe Manuela. Insieme ai due inseparabili amici, approfittando dell'assenza dei genitori, organizza in casa sua una festa con Manuela ed altre due compagne di classe. Sospeso da scuola per essersi introdotto nello spogliatoio femminile, Renato decide di partire per la Svezia pensando di trovare facili avventure sessuali. Sul treno incontra una signora diretta a Firenze, che gli confessa di essere in cerca di avventure con giovani ragazzi per vendicarsi del marito, che l'ha tradita con una diciottenne. Nel salutarlo la signora gli consegna un biglietto con il proprio numero di telefono e lo invita ad andarla a trovare. Il ragazzo torna a Roma e, dopo aver scoperto che la signora del treno è la moglie del professore di matematica, decide di tornare a corteggiare Manuela.
Nel corso del film viene citato Divorzio all'italiana ma poi si vedono Nino Manfredi e Stefania Sandrelli. In realtà viene mostrato qualche fotogramma di C'eravamo tanto amati, infatti nel primo film citato Nino Manfredi non fa parte del cast.
Fanno da sfondo alla pellicola le canzoni di quel periodo: quelle maggiormente ricorrenti durante il film sono Renato, il successo di Mina e La gatta quest'ultima cantata da Gino Paoli. Inoltre, durante una scena d'amore che vede protagonista Renato, viene eseguita Quando, scritta da Luigi Tenco ma cantata da Gino Paoli.
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