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Qualcuno volò sul nido del cuculo è un romanzo dello scrittore statunitense Ken Kesey, pubblicato nel 1962 e tradotto in Italia nel 1976. La narrazione, ambientata in un ospedale psichiatrico dell'Oregon, rappresenta una critica all'istituzione psichiatrica, e più in generale, ad un sistema fondato su metodi impositivi e punitivi, che reprime ogni forma di individualità e diversità.

Qualcuno volò sul nido del cuculo
Titolo originaleOne Flew Over the Cuckoo's Nest
AutoreKen Kesey
1ª ed. originale1962
1ª ed. italiana1976
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
Ambientazioneospedale psichiatrico, Oregon, Stati Uniti

Nel 1975 Miloš Forman dirige la trasposizione cinematografica omonima, che vince cinque premi Oscar.

Il quotidiano britannico The Guardian lo ha inserito nella lista dei 1000 libri che tutti dovrebbero leggere[1] e il settimanale Time in quella dei 100 migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 al 2005.[2]


Trama


La narrazione del libro è affidata al "Capo" Bromden, paziente in un ospedale psichiatrico, un gigante "mezzosangue indiano"[3] dal carattere mite, che si finge sordomuto. Il racconto di Bromden si concentra principalmente sulle bizzarrie del ribelle Randle Patrick McMurphy, detenuto per aggressione e gioco d'azzardo, che per sottrarsi alla prigione finge l'infermità mentale al fine di scontare la sua pena in ospedale. La capoinfermiera Mildred Ratched governa il reparto con pugno di ferro e con scarsa supervisione, aiutata nella gestione dai suoi tre assistenti diurni e da alcuni medici.

McMurphy, che è anche capitano della squadra di pallacanestro del reparto, mostra costantemente la sua ostilità nei confronti dell'infermiera Ratched, commentandone spesso con gli altri pazienti l'aspetto fisico e facendo di tutto per stravolgere la routine del reparto: incita, ad esempio, gli altri pazienti ad una votazione per poter guardare le partite di baseball in televisione e organizza una battuta di pesca in alto mare non supervisionata. Uno degli episodi catartici della narrazione avviene a seguito del fallimento di McMurphy nel sollevare un pesante pannello di controllo nella stanza in disuso per l'idroterapia (chiamata la "stanza della vasca"). La noncuranza con la quale egli reagisce all'evento (un semplice «Ci ho provato, però»[4]), è d'ispirazione per il resto dei pazienti, che iniziano a farsi valere nei confronti dell'infermiera Ratched, ribellandosi invece di lasciare che lei gestisca ogni aspetto delle loro vite.

Il "Capo" si confida con McMurphy, rivelandogli di essere in grado di parlare e sentire. Dopo la battuta di pesca, si verificano dei disordini, per i quali McMurphy ed il "Capo" vengono puniti con sessioni di elettroshock, ma anche questo trattamento non riesce a mitigare il comportamento turbolento di McMurphy.

Una notte, dopo aver corrotto l'assistente notturno, McMurphy fa entrare di nascosto due prostitute nel reparto e forza la serratura della stanza dei medicinali per rubare lo sciroppo contenente codeina e, più tardi, altri farmaci psichiatrici. McMurphy persuade una delle due ragazze a sedurre Billy Bibbit, un paziente molto timido, dal comportamento infantile, affetto da una forte balbuzie e privo di esperienza con le donne, perché gli faccia perdere la verginità. Nonostante McMurphy abbia programmato la sua fuga prima dell'inizio del turno giornaliero, lui ed altri pazienti si addormentano dimenticandosi di pulire il disastro causato dai bagordi del gruppo e il personale della mattina trova il reparto nel caos. L'infermiera Ratched scopre Billy e la prostituta, parzialmente vestiti, e lo rimprovera. Billy si fa valere per la prima volta, rispondendole senza balbettare. Dopo che Ratched minaccia di rivelare a sua madre ciò che ha visto, Billy ha una crisi nervosa e, lasciato solo nell'ufficio del medico, si toglie la vita tagliandosi la gola. L'infermiera Ratched incolpa McMurphy per la morte di Billy, il quale si infuria per quanto successo e si scaglia su di lei nel tentativo di strangolarla, strappandole l'uniforme e scoprendole i seni davanti a pazienti ed inservienti, che stavano assistendo alla scena. McMurphy viene bloccato e trasferito nel reparto degli "Agitati".

L'infermiera Ratched rimane per una settimana in infermeria, periodo durante il quale molti dei pazienti vengono trasferiti in altri reparti o dimessi dall'ospedale. Al suo ritorno non è più in grado di parlare ed è così privata del suo più potente strumento di potere sui pazienti. Bromden, Martini e Scanlon sono gli unici pazienti rimasti ad aver partecipato alla gita in barca e McMurphy viene riportato nel reparto. Gli è stata praticata la lobotomia e si trova in uno stato vegetativo: è inespressivo ed incapace di muoversi. In un gesto di pietà, il "Capo" soffoca McMurphy con un cuscino durante la notte, prima di scagliare il pannello di controllo (che McMurphy non era riuscito ad alzare) nella "stanza della vasca" contro una finestra, fuggendo così dall'ospedale.


Analisi


Qualcuno volò sul nido del cuculo venne scritto nel 1959 e pubblicato nel 1962, durante il periodo del movimento per i diritti civili e mentre negli Stati Uniti si stavano affermando grandi cambiamenti nel campo della psicologia e della psichiatria. Gli anni sessanta diedero il via al movimento per la deistituzionalizzazione[5][6], una scuola di pensiero che criticava le istituzioni psichiatriche ed il loro trattamento della malattia mentale. Questo sentimento di sfiducia nei confronti della psichiatria tradizionale echeggia nei personaggi nel romanzo di Kesey.

Il libro è stato composto nel periodo in cui lo stesso autore lavorava come inserviente nel turno di notte in un ospedale per veterani di guerra a Menlo Park, in California[7]. Attraverso questo lavoro, non solo avrà l'occasione di parlare con i pazienti del reparto di psichiatria (dai quali trae liberamente ispirazione per la costruzione dei suoi personaggi[8][9]), ed osservare il funzionamento dell'istituzione, ma anche sperimenterà volontariamente droghe psicoattive, incluse mescalina e LSD, prendendo parte al Progetto MKUltra.[10]

L'assunzione di LSD da parte di Kesey continuerà anche ad esperimento concluso: egli considerava infatti l'uso di droghe come parte di un percorso di liberazione individuale[11]. Tale atteggiamento rifletteva le opinioni di alcuni dei ricercatori che all'epoca conducevano studi sulle interazioni tra stupefacenti e psicologia umana[12]. Negli anni sessanta l'LSD veniva considerata come una sostanza in grado di offrire il miglior accesso alla mente umana. Ogni esperienza individuale era considerata unica; emozioni ed esperienze potevano andare da cambiamenti nella percezione del proprio corpo (sensazione di trasformarsi in animali o oggetti), alle visioni mistiche, fino a forme di empatia estrema[12].

Fu proprio l'esperienza che Kesey ebbe con l'LSD ed altri allucinogeni ad avvicinarlo ai pazienti delle istituzioni psichiatriche, spesso in preda ad allucinazioni ed a comportamenti irrazionali, ma non per questo meno degni di essere rispettati come esseri umani.

Il romanzo fa riferimenti costanti a diversi tipi di autorità che controllano gli individui attraverso metodi discreti e coercitivi. Il Capo Bromden, narratore del libro, mette insieme queste autorità chiamandole "la Cricca". L'autorità della Cricca viene spesso personificata dall'infermiera Ratched[13], che controlla i pazienti del reparto psichiatrico attraverso una combinazione di ricompense e sottili punizioni. Nonostante non faccia normalmente ricorso alla rigida disciplina convenzionale, le sue azioni vengono descritte come più infide di quelle di un amministratore del carcere, perché la loro sottigliezza fa in modo che i suoi "prigionieri" non si rendano conto di essere controllati. Il Capo vede l'opera della Cricca anche nella diga delle cascate nel fiume Columbia, una volta terre appartenenti ai suoi antenati ed ora in mano al governo, e nel conformismo sempre più dilagante della società dei consumi nell'America del dopoguerra.

Kesey, attraverso le vicende del Capo Bromden e della sua famiglia, critica fortemente il razzismo presente nella cultura dominante negli Stati Uniti. Tra il 1930 ed il 1940, il governo degli Stati Uniti, dietro al falso proposito di aiutare i nativi d'America a migliorare le proprie condizioni di vita, aveva confiscato terre e risorse naturali alle tribù risiedenti nella zona del fiume Columbia. Questo fatto realmente accaduto, viene inserito nella narrativa del Capo, ed è, secondo alcuni critici, alla base della psicosi che gli impedisce di vivere normalmente nella società: l'essere cresciuto in una cultura in fase di completa disgregazione, lo porta ad una crisi d'identità. Da una parte egli desidera mantenere la sua individualità nativo-americana, dall'altra ha la necessità di sviluppare comportamenti accettabili per i "bianchi"[14].

Altra critica che il libro muove è nei confronti dell'istituzione psichiatrica, vista come uno strumento di oppressione al pari di una prigione. In questa denuncia sono state ravvisate affinità con le idee sulla costruzione sociale della follia che l'intellettuale francese Michel Foucault stava diffondendo nello stesso periodo[15], sostenendo che forme invisibili ma pervasive di disciplina opprimevano gli individui su un'ampia scala sociale, incoraggiandoli a censurare aspetti di sé stessi e delle loro azioni al fine di mantenere e confermare l'ordine dominante delle cose[16]. Il Capo Bromben, attraverso l'immagine della "cricca", una sorta di cospirazione sociopolitica che a suo parere intende trasformare i pazienti in automi, le persone in docili strumenti ligi all'obbedienza e al conformismo, denuncerebbe l'ideologia egemonica del capitalismo americano.[17][18][19]

Secondo altri critici, il romanzo prenderebbe di mira la demascolinizzazione degli uomini nella società, in particolare attraverso la figura di Billy Bibbit, l'acuto balbuziente che viene sottomesso sia dall'Infermiera Ratched che dalla madre[20]. Al contrario, critici del filone femminista sostengono che vi sia della misoginia latente all'interno del romanzo, soprattutto nella descrizione della "Grande Infermiera",che rappresenterebbe la figura femminile come tirannica e distruttrice della virilità, in opposizione all'eroe McMurphy, celebrato per la sua mascolinità "naturale"[19].


Titolo


Il titolo originale (The cuckoo's nest), una delle espressioni gergali per indicare il manicomio, è tratto dal verso di una filastrocca che la nonna del Capo Bromden gli cantava quand'era piccolo:

(EN)

«Vintery, mintery, cutery, corn,

Apple seed and apple thorn,

Wire, briar, limber lock

Three geese in a flock,

One flew East,

One flew West,

And one flew over the cuckoo's nest.»

(IT)

«Plim-Plim-Plim. Solletica, solletica, della mano le dita; è una donna ardita, acchiappa le galline, poi le chiude, poverine... Tu sei buono e tu sei franco, tre paperi nel branco... uno volò a est, uno a ovest, uno sul nido del cuculo... Disse F-U-O-R-I, cocciuto come un mulo... e giù si gettò e dal nido ti levò.[21]»


Personaggi principali



Personale



Acuti


Gli acuti sono i pazienti ritenuti curabili. A parte poche eccezioni, sono tutti ricoverati volontariamente.


Cronici


I cronici sono pazienti incurabili. Molti di essi sono in stato vegetativo.


Altri personaggi



Un libro vietato


Qualcuno volò sul nido del cuculo è stato uno dei romanzi più vietati negli Stati Uniti.


Adattamenti


Nel 1963 il libro venne trasposto in un'opera teatrale, con Kirk Douglas (che ne aveva acquistato i diritti sia per la produzione su palcoscenico che per eventuali film) nel ruolo di McMurphy e Gene Wilder in quello di Billy Bibbit[40].

L'adattamento cinematografico co-prodotto da Michael Douglas, con Jack Nicholson come protagonista, uscì nel 1975. Il film vinse cinque premi Oscar.

I personaggi dell'infermiera Ratched e del Capo Bromden appaiono regolarmente nella serie televisiva C'era una volta, dove vengono interpretati rispettivamente da Ingrid Torrance e Peter Marcin.

Nel 2020 Ryan Murphy realizza per Netflix una serie televisiva intitolata Ratched, prequel ambientato sedici anni prima del romanzo che esplora le origini dell’antagonista Mildred Ratched, interpretata qui da Sarah Paulson.


Note


  1. (EN) 1000 novels everyone must read: the definitive list, su theguardian.com, 23 gennaio 2009.
  2. (EN) Time 100 Best English-language Novels from 1923 to 2005, su time.com. URL consultato il 7 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2010).
  3. Kesey, p. 4.
  4. Kesey, p. 89.
  5. (EN) Duane Stroman, The Disability Rights Movement: From Deinstitutionalization to Self-Determination, Lanham, Maryland, University Press of America, 2003, OCLC 606927860.
  6. (EN) Donald J. Scherl e Lee B. Macht, Deinstitutionalization in the Absence of Consensus, in Hospital and Community Psychiatry, vol. 30, n. 9, 1979.
  7. (EN) Nora Smith, LSD and the American Counterculture, in The Chico Historian, vol. 26, 2016, pp. 118-125.
  8. (EN) Ken Kesey, su pbs.org. URL consultato il 6 settembre 2017.
  9. (EN) Michael J. Gargas McGrath, The artist and political vision, New Brunswick, New Jersey, Transaction Books, 1982, p. 317, OCLC 6357713.
  10. (EN) Michelle Steinberg, Cultism's roots in MK-Ultra, in Executive Intelligence Review, vol. 5, n. 47, 5 dicembre 1978, pp. 18-20.
  11. (EN) Ken Kesey's Biography, su oregonhistoryproject.com. URL consultato il 7 settembre 2017.
  12. (EN) Robert E. L. Masters e Jean Houston, The varieties of psychedelic experience, London, Turnstone, 1973, OCLC 636030202.
  13. (EN) Bruce Carnes, Ken Kesey, Boise, Idaho, Boise State University, 1974, p. 7, OCLC 1216412.
  14. (EN) Elaine Ware, The Vanishing American: Identity Crisis in Ken Kesey's One Flew over the Cuckoo's Nest, in MELUS, vol. 13, n. 3/4, 1986, pp. 95-101.
  15. (FR) Michel Foucault, Histoire de la folie à l'âge classique, Union générale d'éditions, Paris, 1961, OCLC 891921103.
  16. (EN) Lawrence Hass, Discipline and the Constituted Subject: Foucault's Social History, in symplokē, vol. 4, n. 1/2, 1996, pp. 61-72.
  17. (EN) Alireza Kargar, The Disciplinary Power in Ken Kesey's One Flew over the Cuckoo's Nest, Lulu press, 2017, ISBN 978-1-365-72121-2.
  18. (EN) Michael M. Boardman, "One Flew over the Cuckoo's Nest": Rhetoric and Vision, in The Journal of Narrative Technique, vol. 9, n. 3, 1979, pp. 171-183.
  19. (EN) Daniel J. Vitkus e ناد س, Madness and Misogyny in Ken Kesey's One Flew over the Cuckoo's Nest, in Journal of Comparative Poetics, n. 14, 1994, pp. 64-90.
  20. (EN) Laszlo K. Géfin, The Breasts of Big Nurse: Satire versus Narrative in Kesey's "One Flew over the Cuckoo's Nest", in Modern Language Studies, vol. 22, n. 1, 1992, pp. 96-101.
  21. Kesey, p. 194.
  22. Kesey, p. 20.
  23. Kesey, p. 21.
  24. Kesey, p. 22.
  25. Kesey, p. 46.
  26. Kesey, p. 60.
  27. Kesey, p. 218.
  28. Kesey, p. 154.
  29. Kesey, p. 173.
  30. Kesey, pp. 184-186.
  31. Kesey, p. 119.
  32. Kesey, p. 12.
  33. Kesey, p. 39.
  34. Kesey, p. 61.
  35. Kesey, p. 64.
  36. Kesey, p. 116.
  37. Kesey, p. 13.
  38. (EN) Nicholas J. Karolides, Lee Burress, John M. Kean (a cura di), One Flew Over the Cuckoo's Nest, in Censored Books: Critical Viewpoints, Lanham, Maryland, Scarecrow Press, 2001, pp. 399-412, OCLC 47857755.
  39. (EN) Banned and/or Challenged Books from the Radcliffe Publishing Course Top 100 Novels of the 20th Century, su American Library Association. URL consultato il 5 luglio 2017.
  40. (EN) Elaine B. Safer, "It's the Truth Even If It Didn't Happen": Ken Kesey's "One Flew Over the Cuckoo's Nest", in Literature/Film Quarterly, vol. 5, n. 2, 1977, pp. 132-141.

Bibliografia



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[es] One Flew Over the Cuckoo's Nest (novela)

One Flew Over the Cuckoo's Nest (en español Alguien voló sobre el nido del cuco o Atrapado sin salida) es una novela escrita por el autor estadounidense Ken Kesey. La novela está ambientada en un hospital psiquiátrico en Oregón. Fue escrita en 1959 y no fue publicada hasta 1962. En 1975 se realizó una adaptación cinematográfica, la cual ganó cinco premios Óscar. La revista Time incluyó la novela en su lista de las 100 mejores novelas escritas en inglés entre 1923 y 2005.[1] La novela fue adaptada en una obra de Broadway por Dale Wasserman en 1963.
- [it] Qualcuno volò sul nido del cuculo (romanzo)

[ru] Пролетая над гнездом кукушки

«Над кукушкиным гнездом» («Полёт над гнездом кукушки», «Пролетая над гнездом кукушки», англ. One Flew Over the Cuckoo's Nest) — роман Кена Кизи (1962). Считается[кем?] одним из главных литературных произведений движений битников и хиппи.[источник не указан 1233 дня] Существует несколько переводов романа на русский язык.



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