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Finnegans Wake, tradotto talvolta come La veglia di Finnegan o La veglia per Finnegan (altri titoli: Il risveglio di Finnegan, La sveglia di Finnegan, La veglia dei Finnegan) è l'ultimo romanzo di James Joyce, pubblicato a Londra il 4 maggio 1939, in cui la tecnica del flusso di coscienza viene portata all'estremo.

Finnegans Wake
Titolo originaleFinnegans Wake
la prima edizione di Finnegans Wake pubblicata nel 1939
AutoreJames Joyce
1ª ed. originale1939
1ª ed. italiana1982-2017
Genereromanzo
SottogenereRomanzo sperimentale
Lingua originaleinglese
Ambientazioneonirica
ProtagonistiTim Finnegan
CoprotagonistiH.C.E. - A.L.P.
Antagonistipoliformi
Altri personaggiFamiglia Earwicker ...
Preceduto daUlisse
(EN)

«Wasn't it the truth I told you? Lots of fun at Finnegan's Wake»

(IT)

«Non è vero quello che ti ho detto? Che ci si diverte alla veglia per Finnegan»

(Finnegan's wake - canto popolare irlandese)

Profilo dell'opera


La composizione dell'opera, un poema eroicomico in prosa, secondo la definizione settecentesca ispirata al romanzo di Laurence Sterne adottata da Joyce anche per l'Ulisse, durò parecchi anni (dal 1923 al 1938) durante i quali Joyce, nella sua corrispondenza con gli amici, indicava il suo lavoro con un quadratino (emblema delle quattro parti in cui si sarebbe divisa l'opera) e come Work in Progress; solo poco prima della pubblicazione venne reso noto il titolo definitivo, Finnegans Wake.[1] Scritto con un linguaggio onirico e polisemico, il romanzo è stato per lungo tempo considerato un testo intraducibile.

Concepito come una sorta di "storia universale", la suprema sintesi del creato,[2] Finnegans Wake trae spunto dall'omonima ballata popolare tradizionale irlandese, Finnegan's Wake, che si era diffusa intorno al 1850; la morte e la comica resurrezione del protagonista, Tim Finnegan, entrambe causate dal uisce beatha (IPA: [ˈiʃkʲə ˈbʲahə]) parola che in gaelico significa "acqua della vita", in inglese diventato poi whiskey, diventano un'allegoria del ciclo universale della vita. L'inglese wake significa allo stesso tempo "veglia funebre", ma anche "risveglio".

Nel titolo del romanzo Joyce rimosse l'apostrofo del genitivo sassone, per suggerire una sorta di molteplicità di "Finnegan", facendolo diventare un sostantivo plurale, intendendo così nei "Finnegan" l'umanità che cade, che veglia e risorge.

Con Finnegans Wake, James Joyce raggiunge la meta di un ciclo percorso in circa quarant'anni con estrema coerenza, dalle prime epifanie composte nel 1900, passando per gli epicleti che presero forma in Gente di Dublino, rivelazioni della natura interna e segreta di situazioni non più momentanee e circoscritte nello spazio, per il racconto dell'esperienza soggettiva nell'indagine dello sviluppo spirituale fino all'epica del corpo umano del suo romanzo più importante, l'Ulisse.[3]

Stanislaus Joyce (fratello di James) definì il romanzo «l'ultimo delirio della letteratura prima della sua estinzione».[4]

La tecnica del flusso di coscienza, già usata in precedenza nell'Ulisse è qui portata alle sue estreme conseguenze.

La narrazione, la storia di una famiglia residente nel villaggio di Chapelizod, accanto a Phoenix Park, alla periferia di Dublino, si svolge interamente all'interno di un sogno del protagonista: vengono abolite le normali norme della grammatica e dell'ortografia. A differenza del flusso di coscienza presente nell'ultimo capitolo dell'Ulisse, tuttavia, viene introdotta la punteggiatura. Inoltre, le parole si fondono tra loro cercando di riprodurre la simbologia del linguaggio onirico, ma riuscendo così assai oscure.

Una raccolta di saggi critici sull'opera prende il nome di Our Exagmination Round His Factification for Incamination of Work in Progress (in italiano Introduzione a Finnegans Wake).


Allusioni e riferimenti a Finnegans Wake in altre opere


La frase «Three quarks for Muster Mark» presente nel romanzo è all'origine del termine dato dal fisico Murray Gell-Mann ai quark, un tipo di particella subatomica.[5]. La parola quarks è una crasi dei termini componenti l'espressione question marks.


Edizioni


L'Editore Mondadori avviò negli anni Ottanta la traduzione dell'opera, condotta per i Libri I-II da Luigi Schenoni in 4 volumi; dopo la sua morte nel 2008, l'impresa è affidata a Enrico Terrinoni e Fabio Pedone e si è conclusa entro il 4 maggio 2019 (80º anniversario) con l'edizione italiana dei capitoli 3-4 del Libro III e del Libro IV.


Note


  1. Giorgio Melchiori, Introduzione a Finnegans Wake, pag. XI-XIX, in James Joyce, Finnegans Wake, Milano, 1982
  2. Giorgio Melchiori, Introduzione a Finnegans Wake, pag. IX, in James Joyce, Finnegans Wake, Milano, 1982
  3. Giorgio Melchiori, Introduzione a Finnegans Wake, pag. X, in James Joyce, Finnegans Wake, Milano, 1982
  4. James Joyce, Prefazione di Luigi Sampietro, in Gente di Dublino, Bur, 16 maggio 2012, ISBN 9788858623916. URL consultato il 18 ottobre 2019.
  5. M. Gell-Mann, A schematic model of baryons and mesons, in Phys. Lett., vol. 8, 1964, pp. 214-215, DOI:10.1016/S0031-9163(64)92001-3.

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[en] Finnegans Wake

Finnegans Wake is a novel by Irish writer James Joyce. It is well known for its experimental style and reputation as one of the most difficult works of fiction in the Western canon.[1] It has been called "a work of fiction which combines a body of fables ... with the work of analysis and deconstruction".[2] Written in Paris over a period of seventeen years and published in 1939, Finnegans Wake was Joyce's final work. The entire book is written in a largely idiosyncratic language, which blends standard English words with neologistic portmanteau words, Irish mannerisms and puns in multiple languages to unique effect. Many critics believe the technique was Joyce's attempt to recreate the experience of sleep and dreams,[3] reproducing the way concepts, people and places become amalgamated in dreaming. It is an attempt by Joyce to combine many of his aesthetic ideas, with references to other works and outside ideas woven into the text; Joyce declared that "Every syllable can be justified". Due to its linguistic experiments, stream of consciousness writing style, literary allusions, free dream associations, and abandonment of narrative conventions, Finnegans Wake remains largely unread by the general public.[4][5]

[es] Finnegans Wake

Finnegans Wake es una novela[nota 1][1] cómica del autor irlandés James Joyce. La escribió en París durante diecisiete años y la publicó en 1939, dos años antes de su muerte. Se caracteriza por su estilo experimental y por su fama de ser una de las obras más difíciles de entender de la literatura en inglés.[2][3]
- [it] Finnegans Wake

[ru] Поминки по Финнегану

«Поминки по Финнегану»[1] (англ. Finnegans Wake) — экспериментальный «словотворческий, мифологический и комический»[2] роман ирландского писателя-модерниста Джеймса Джойса, написанный в технике «потока сознания», над которым полуослепший автор работал в Париже в течение 16 лет (начал работу 10 марта 1923 года). Увидел свет при жизни автора в 1939 году[3] и вызвал крайне неоднозначную реакцию в литературном сообществе. Опубликован русский перевод под заглавием «На помине Финнеганов»[4], а также частичный перевод «Уэйк Финнеганов»[5].



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