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Hunger Games (The Hunger Games) è un romanzo fantascientifico[1] distopico per ragazzi scritto da Suzanne Collins. Il primo libro della trilogia degli Hunger Games è stato originariamente pubblicato in edizione rilegata il 14 settembre 2008 da Scholastic[2]. In Italia è uscito il 20 agosto 2009, edito da Mondadori. Il secondo libro della serie, La ragazza di fuoco, è stato pubblicato in Italia il 2 novembre 2010[3][4]. Il terzo e ultimo romanzo, Il canto della rivolta, uscito negli Stati Uniti il 24 agosto 2010[5], è stato pubblicato in Italia il 15 maggio 2012.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Hunger Games (disambigua).
Hunger Games
Titolo originaleThe Hunger Games
AutoreSuzanne Collins
1ª ed. originale2008
1ª ed. italiana2009
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza postapocalittica, distopia, per ragazzi
Lingua originaleinglese
AmbientazionePanem (Nord America)
ProtagonistiKatniss Everdeen, Peeta Mellark
CoprotagonistiGale Hawthorne, Primrose Everdeen, Haymitch Abernathy, Effie Trinket
SerieHunger Games
Seguito daLa ragazza di fuoco

Il romanzo è ambientato in un Nord America postapocalittico. Protagonista è la sedicenne Katniss Everdeen, che vive nella nazione di Panem, divisa in distretti e governata da un regime totalitario con sede a Capitol City. In seguito ad un fallito tentativo di rivolta, ogni anno da ciascun distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza per partecipare agli Hunger Games: un combattimento mortale trasmesso in televisione. La Collins ha dichiarato che l'idea per Hunger Games è stata conseguenza di un momento di zapping televisivo e che il servizio di suo padre nella guerra del Vietnam l'ha aiutata a comprendere le emozioni derivanti dalla paura di perdere una persona amata.

Il romanzo, negli Stati Uniti, è stato pubblicato successivamente in formato tascabile e in audiobook, con la lettura di Carolyn McCormick. Inizialmente previsto con una tiratura di 200 000 copie, è stato per due volte promosso con altre 50 000 copie. Il romanzo è stato tradotto in 26 diverse lingue e i diritti di pubblicazione del medesimo sono stati venduti in più di 40 nazioni.

Il romanzo è stato ben accolto da vari critici e autori; Stephen King ne ha apprezzato l'efficace suspense, paragonando ai videogiochi arcade la sensazione di dipendenza che crea, ma ha criticato la pigrizia dell'autrice nella costruzione dell'usuale triangolo amoroso e in diversi aspetti della trama, sostenendo che un adulto non possa soprassedervi quanto un ragazzo[2]. I critici hanno apprezzato l'azione e l'avventura, pur lamentandosi dell'inespresso potenziale allegorico del romanzo.


Ispirazione e origine


Collins ha dichiarato che ha avuto l'idea per Hunger Games un giorno, mentre stava facendo zapping, quando il confine fra un reality show e le notizie di guerra ha iniziato ad apparire realmente difficile da stabilire.[6] Ha anche citato il mito greco di Teseo, nel quale la città di Atene era costretta a inviare giovani uomini e giovani donne a Creta per essere divorati dal Minotauro, quale ispirazione per la nazione di Panem.[6] Suzanne ha anche dichiarato che storie simili l'avevano colpita sin da bambina, quando suo padre stava combattendo la guerra del Vietnam e lei era spaventata dal sapere che lui era lì.[7] L'idea di base, comunque, riporta a The Gladiators (Gladiatorerna, 1969), film televisivo svedese diretto da Peter Watkins, in cui, per impedire una Terza Guerra Mondiale e risolvere le loro divergenze, le superpotenze hanno deciso di introdurre gli International Peace Games, una micidiale battaglia combattuta tra piccole squadre di soldati adolescenti precettati da ogni nazione e trasmessa in TV in diretta mondiale come un qualsiasi popolare reality show. Sono abbastanza palesi, poi, i riferimenti anche a Rollerball, The Running Man, Battle Royale e a altre storie in cui, per il divertimento del pubblico e per aumentare l'audience, i protagonisti sono costretti ad affrontarsi in violenti scontri.


Trama


Il titolo del libro corrisponde al nome del "reality show" ambientato nella nazione di Panem, governata dal dispotico Presidente Snow, al quale partecipano un ragazzo e una ragazza estratti a sorte da ciascuno dei dodici distretti di cui è composta la Nazione.
Questi distretti, anni addietro, erano tredici e si erano ribellati al controllo della capitale di Panem, ovvero Capitol City, scatenando una rivolta. Alla fine però, Capitol City prevalse: rase al suolo il tredicesimo distretto e come conseguenza, per punire i 12 distretti rimasti, istituì gli Hunger Games, nei quali i 24 partecipanti devono affrontarsi e combattere su un terreno pieno di insidie e di trappole, finché uno solo rimane vivo.

Katniss, la protagonista del romanzo, vive in povertà nel Distretto 12 ed è costretta ad andare a caccia di frodo insieme al suo migliore amico, perché i padri minatori di entrambi sono morti sul lavoro per colpa di un'esplosione.
Ogni distretto è specializzato nell'estrazione o produzione di oggetti che possano servire agli abitanti di Capitol City i quali, ovviamente, vivono nel lusso.

Ogni anno, gli abitanti dei distretti assistono alla mietitura, cioè la scelta dei partecipanti al reality. In quel giorno, tutti i ragazzi compresi tra i dodici e i diciotto anni indossano il vestito migliore che possiedono e si presentano nella piazza della città, dove vengono registrati: i biglietti con i nomi dei candidati vengono inseriti in un contenitore dal quale poi avviene il sorteggio. Date le durissime condizioni di vita all'interno di alcuni distretti, gli abitanti dello stesso possono "acquistare" forniture di olio, grano e altri prodotti, aggiungendo ulteriori biglietti con il nome di un familiare nel contenitore per l'estrazione.
Katniss e Gale, per sfamare le loro famiglie, ne hanno dovuti inserire molti, tuttavia la sorte vuole che come concorrente donna sia scelta Primrose, sorella minore di Katniss, nonostante la ragazzina abbia un solo biglietto estraibile. Katniss decide allora di candidarsi come volontaria al suo posto. Con lei viene scelto Peeta Mellark, figlio del fornaio locale, con il quale la ragazza ha avuto dei trascorsi.
I due vengono portati in un luogo dove possono parlare per un'ultima volta con i propri cari. Katniss saluta così sua madre, la sorella Prim e il migliore amico Gale, dopodiché i due tributi salgono su un lussuoso treno diretto a Capitol City.

Sul treno, Katniss e Peeta incontrano Haymitch, sopravvissuto e vincitore di un'edizione precedente di Hunger Games, che dovrà aiutarli a prepararsi per i giochi e cercare sponsor disposti ad agevolare i due giovani. Gli sponsor, infatti, puntano sui giocatori più apprezzati dal pubblico e possono fornire prodotti durante i giochi che possono salvare la vita dei concorrenti (accendini, medicine, cibo ecc.).
Haymitch però si dimostra tutt'altro che interessato ad aiutarli; intrappolato nei ricordi dell'esperienza passata, si ubriaca in continuazione durante tutto il viaggio.

I tributi di ogni distretto giungono infine a Capitol City, dove alloggeranno in lussuosissimi appartamenti nei giorni che precedono il torneo.
Giunge la sera in cui i giocatori sfilano sui carri. A ciascun giocatore è assegnato uno stilista, incaricato di curare la sua immagine per l'occasione. Cinna, lo stilista assegnato a Katniss, le fornisce un vestito ricoperto di fuoco sintetico, creato da lui stesso. Per questo motivo, Katniss viene soprannominata "la ragazza di fuoco".

La mattina dei tre giorni successivi, i ragazzi incontrano gli altri tributi in una sala apposita dove poter imparare in pochi giorni a sopravvivere durante il gioco. Katniss, per cacciare, si serve dell'arco, ma decide di prediligere le tecniche di sopravvivenza durante il suo breve addestramento.

Durante l'intervista che precede l'inizio vero e proprio dei giochi, in cui vengono concessi tre minuti a partecipante, Peeta dichiara il suo amore a Katniss, ma lei non ci crede e pensa sia una mossa commerciale per ottenere favori dal pubblico. Haymitch però le spiega che, grazie alla dichiarazione di Peeta, ora lei risulta appetibile agli occhi degli sponsor.

Nell'ultimo giorno di addestramento, i tributi si esibiscono in una prova di valutazione da parte degli Strateghi, i capi dei giochi, che devono dare loro dei voti grazie ai quali riceveranno o meno aiuti dagli sponsor. In questa occasione, Katniss, innervosita dalla noncuranza degli Strateghi, scaglia una freccia contro la loro cena, riuscendo a colpire una mela in bocca ad un maiale arrosto, ottenendo così un ottimo punteggio per la sua audacia.

Gli Hunger Games si svolgono ogni anno in un'arena diversa, costruita ad hoc per l’occasione: quell’anno si tratta di una radura vicina ad un lago, circondata dai boschi.
I giocatori, all'arrivo, vengono portati in luoghi detti "camere di lancio" (chiamate "recinti del bestiame" dai membri dei distretti: in pratica, il luogo in cui gli animali si trovano prima d'entrare nel mattatoio), costruiti sottoterra, subito sotto il terreno dell'arena. In seguito, la speciale pedana su cui si posiziona il tributo si solleva e infine sbuca nell'arena, che i tributi vedono per la prima volta. Una volta dentro, i tributi devono aspettare sessanta secondi prima di partire.
Al centro dell'arena è posizionata la Cornucopia, un gigantesco corno di metallo che contiene tantissimi oggetti utili alla sopravvivenza, quali cibo, armi, ecc.
Trascorsi i 60 secondi, molti concorrenti si gettano verso la Cornucopia, tra cui Katniss, nonostante fosse stata precedentemente avvisata dal suo mentore, Haymitch, di non avvicinarsi, per evitare di essere uccisa nel bagno di sangue. Infatti, Katniss rischia di rimanere uccisa quando la ragazza del Distretto 2 le lancia addosso due coltelli, uno dei quali colpisce il ragazzo del Distretto 9, che aveva attaccato Katniss. Uscendone indenne, Katniss riesce a recuperare uno zainetto che contiene un telo di plastica, delle gallette, strisce secche di carne, una borraccia vuota, una corda e un filo metallico.
Il primo giorno muoiono 12 concorrenti, tra cui uno dei cosiddetti Favoriti, tributi provenienti dai distretti più ricchi e che vengono preparati fin dalla nascita per poi partecipare agli Hunger Games.

Dopo qualche giorno, per allontanarsi e sopravvivere, Katniss si spinge verso zone remote dell'arena, finendo molto lontano dagli altri concorrenti. Gli Strateghi, i gestori del gioco, scatenano così un incendio in modo da reindirizzarla verso gli altri tributi, nel quale la ragazza rimane ferita. Fortunatamente, Haymitch ha trovato degli sponsor e fa arrivare a Katniss una pomata per le ustioni con cui curarsi.
Vagando poi per l'arena, Katniss incontra il gruppo dei Favoriti e per sfuggirgli sale su un albero. In quel momento, scopre che Peeta si è alleato con loro, che tuttavia meditano di ucciderlo dopo aver ucciso anche lei. Quando il gruppo si addormenta ai piedi dell’albero per tenere sott’occhio Katniss, quest’ultima vede Rue, la ragazzina del Distretto 11, a pochi alberi di distanza da lei, la quale le indica un alveare di aghi inseguitori, insetti-ibridi creati in laboratorio da Capitol City che, con le loro punture, scatenano forti allucinazioni e, in casi estremi, la morte.
Arrampicatasi fino al nido, Katniss sega con un coltello la base dell'alveare, facendolo cadere sul gruppo sottostante. Tutti fuggono in preda alle allucinazioni da puntura e Lux, una delle Favorite, muore. Anche Katniss viene colpita dagli aghi inseguitori e pertanto deve affrontare i dolori e le allucinazioni causate dalle punture, ma Peeta riesce a farla fuggire frapponendosi tra lei e Cato, il più pericoloso dei tributi Favoriti.

Al suo risveglio dallo stordimento causato dal veleno degli aghi inseguitori, Katniss scopre di essere stata soccorsa da Rue, con cui decide di allearsi. Insieme, le due ragazze decidono di mettere in difficoltà il gruppo dei Favoriti, decimando le loro provviste. Proprio da loro, Katniss scopre che Peeta è stato ferito a una gamba da Cato, che ormai lo dà per spacciato.
Poco dopo, in assenza della ragazza di fuoco, Rue rimane uccisa e Katniss canta per lei ricoprendola di fiori, per poi darle l’ultimo saluto.
Successivamente, viene dato l'annuncio secondo cui, a differenza delle passate edizioni, possono esserci due vincitori degli Hunger Games, ma solamente se appartengono allo stesso distretto.

Katniss va quindi alla ricerca di Peeta e lo trova gravemente ferito a una gamba. Decide dunque di fingersi innamorata di lui per ottenere il favore del pubblico e qualche medicina in cambio. La salute del ragazzo, però, sta peggiorando notevolmente e lei non ha idea di come curarlo. Opta quindi per nasconderlo in una grotta e prendersi cura di lui, procurando cibo ad entrambi andando a caccia.
Dopo alcuni giorni, viene annunciato che nella Cornucopia verranno disposti oggetti indispensabili ai vari concorrenti ancora in gara, allora Katniss si reca sul posto, sperando di trovarvi una qualche medicina in grado di salvare Peeta e, dopo essere stata assalita da Clove, tributo femmina del Distretto 2, viene salvata da Thresh, proveniente dallo stesso distretto di Rue.

Lo scontro finale vedrà Cato contro Katniss e Peeta.
Gli Strateghi conducono nell'arena ibridi lupi dalle sembianze dei vari concorrenti morti. I tre ragazzi, per sfuggirgli, si rifugiano sulla cima della Cornucopia e lottano tra di loro. Katniss, alla fine, tira una freccia sulla mano di Cato, che stava lentamente soffocando Peeta, così il ragazzo cade di sotto e viene dilaniato dagli ibridi.
Il gioco però non finisce perché un annuncio revoca la decisione di avere due vincitori. Allora Katniss, per non essere costretta ad uccidere Peeta, decide di utilizzare delle bacche velenose per togliersi la vita insieme al compagno.

A quel punto, di fronte alla possibilità di rimanere senza un vincitore, Claudius Templesmith, il presentatore degli Hunger Games, proclama la loro vittoria, fermandoli appena in tempo. I due ragazzi vengono prelevati da un hovercraft di Capitol City, curati e rimessi in sesto per essere poi accolti dal pubblico festante.

Poco prima dell'ultima intervista, quella fatta da Caesar Flickerman ai vincitori, Haymitch avvisa Katniss del fatto che è in pericolo, poiché quelli di Capitol City sono furiosi per essere stati messi in ridicolo da lei, quando ha tirato fuori quelle bacche velenose. L'unica salvezza per la ragazza, adesso, sarà quella di fingersi perdutamente innamorata di Peeta e convincere tutta Panem del fatto che ha agito soltanto per amore e non per sfidare le autorità.


I tributi e la mietitura


Per "tributi" si intende il gruppo di 12 ragazze e di 12 ragazzi che partecipano annualmente agli Hunger Games. Capitol City preleva un maschio ed una femmina da ognuno dei 12 distretti di Panem, in modo da dimostrare la superiorità della capitale sui distretti. Ogni anno, il giorno della cosiddetta "mietitura", ogni distretto installa nella propria piazza un palco, luci e telecamere, che permetteranno a una persona mandata da Capitol City, tramite due contenitori, di estrarre i nomi dei tributi. Nei contenitori, uno per i ragazzi e uno per le ragazze, ci sono dei foglietti con su scritto il nome di ognuno degli abitanti con età compresa fra i 12 e i 18 anni, indistintamente dal loro ceto sociale (nomine). Da questi contenitori vengono pescate due nomine dall'incaricato di Capitol City (per il distretto 12 Effie Trinket), uno per i maschi ed uno per le femmine: loro saranno i tributi che quell'anno il distretto invierà a Capitol City.

Nonostante in teoria ci debba essere un solo foglietto per ogni nome, che aumenta progressivamente col passare degli anni (es. a dodici anni un foglietto, a tredici due, etc.), spesso accade che alcuni partecipanti abbiano ancora più nomine di quelle canoniche: ciò è dovuto al fatto che è possibile, al costo dell'inserimento di una nomina aggiuntiva, ottenere una tessera che dà diritto ad una piccola scorta annuale di cereali e olio per una persona. A ciò consegue che, nei distretti più poveri (come il Distretto 11 e il 12) ci sono persone con anche 20 nomine, dato che è possibile richiedere tessere anche per i propri familiari.

Ad esempio, un ragazzo di 15 anni, oltre alle nomine che gli spettano obbligatoriamente, potrà chiedere una tessera per sé, per sua madre e per suo padre, e se ha fatto ciò dal primo anno di iscrizione, contando che le tessere sono cumulative, alla mietitura dei suoi quindici anni nel contenitore avrà 4 nomine che gli spettano di diritto, più 3 nomine per ogni anno di iscrizione (il costo di tre tessere per anno) che a soli quindici anni lo portano ad un totale di 16 nomine. Se farà ciò ogni anno a seguire, per altri 3 anni, avrà quindi 28 nomine alla mietitura finale. Se sopravvive anche a questa mietitura, non potrà più ottenere tessere, dato che ormai, avendo 19 anni, non è più nella fascia di età utile agli Hunger Games. Questo sistema permette ai poveri un minimo di sussistenza, ma è anche molto pericoloso.

I tributi provenienti dai distretti più ricchi (distretto 1, 2 e 4; nel film solo 1 e 2) vengono in genere definiti "favoriti". Nonostante vada contro una delle regole degli Hunger Games, i favoriti si allenano fin da piccoli nell'uso delle varie tecniche di combattimento ed uso delle armi per andare volontari e vincere gli Hunger Games.


Il viaggio


Dopo la mietitura, ai tributi viene lasciata circa un'ora per salutare i loro cari, poi i due ragazzi vengono caricati su un treno ad alta velocità che li porterà a Capitol City. Sul treno, essi hanno diritto a ricchi pasti e comode sistemazioni nello stile di vita degli abitanti della capitale. Inoltre, conoscono il loro mentore, cioè una persona del loro stesso distretto che ha vinto una passata edizione degli Hunger Games e che li aiuterà sia prima, nella preparazione fisica e nella presentazione davanti alle telecamere, che dopo. Il compito del mentore è infatti quello di concludere accordi con gli sponsor che permetteranno ai concorrenti di ricevere dei "regali", ovvero degli aiuti (che possono essere ad esempio cibo, armi o attrezzi vari), una volta entrati nell'arena.


Preparazione estetica e la sfilata


Prima di iniziare il periodo di allenamento, i due tributi conoscono i loro rispettivi stilisti (uno per il ragazzo ed uno per la ragazza). Gli stilisti sono coloro che progetteranno e realizzeranno tutti gli abiti che i tributi utilizzeranno in occasioni mondane, come la sfilata d’apertura. La sfilata è l'evento che precede immediatamente l'inizio del periodo di allenamento. Consiste appunto in una sfilata dei 24 tributi, che si trovano su 12 carri. I tributi, in quest'occasione, vestono qualcosa che ricordi il loro distretto. Ad esempio, in genere i tributi del distretto 12 vestono tute da minatore (in quanto nel distretto 12 si estrae carbone). I carri su cui sfilano i tributi, infine, entrano nel palazzo d'addestramento.


L'addestramento


L'addestramento consiste in 3 giorni di esercizio seguiti da un esame condotto dagli strateghi su ogni tributo. Durante i tre giorni d'addestramento, i tributi possono passare per i vari stand ed allenarsi in qualunque cosa possa rivelarsi loro utile, assistiti da vari insegnanti. Sono presenti un gran numero di stand: corso su nodi, corso su trappole, sull'uso delle armi (lance, coltelli, spade), ecc. Durante l'esame finale, ognuno dei tributi mostra agli strateghi cosa è capace di fare. Gli esami sono riservati e gli strateghi non possono rivelare cosa succeda durante gli stessi. In base a ciò che il tributo ha fatto veder loro, gli strateghi gli assegnano un punteggio, che va da 1 a 12. Il punteggio, a differenza del resto, è pubblico. Gli sponsor lo usano per decidere su quale tributo investire e gli stessi tributi lo usano per farsi un'idea degli avversari più pericolosi. Però, tutti sanno che il voto non è completamente attendibile: alcuni tributi nascondono le loro capacità volontariamente, per ottenere un voto più basso che li faccia apparire più deboli e quindi bersagli non esattamente importanti. Talvolta, se gli strateghi vogliono che un tributo debba morire per primo, gli assegnano un voto più alto. A mezzogiorno, i tributi pranzano insieme: a volte si dividono in gruppi, ma la maggior parte dei ragazzi pranza in tavoli a sé stanti. La sera, invece, i tributi mangiano in privato con i loro mentori e i loro stilisti. Una strategia ampiamente utilizzata è quella di utilizzare i giorni che precedono l'inizio degli Hunger Games per mangiare molto e mettere su peso.


L'intervista


Il giorno precedente l'inizio degli Hunger Games tutti i tributi si riuniscono nell'Anfiteatro di Capitol City e vengono intervistati da Caesar Flickerman, che cambia ogni anno il colore dei capelli, delle labbra e del trucco. Gli abiti però rimangono sostanzialmente uguali (uno smoking blu cosparso di lucine in modo che sembri un cielo stellato). Le interviste (ciascuna dura 3 minuti per tributo) sono molto utili: i tributi possono mettere in mostra il proprio carattere e tentare di accaparrare più sponsor possibili. Ad esempio, una persona molto solare e divertente potrebbe tendere a diventare molto simpatica al pubblico, per cui gli sponsor se ne accorgerebbero e potrebbero decidere di puntare su di lei. Allo stesso modo, una persona che mostra d'essere determinata e letale, potrebbe ricevere molti aiuti dagli sponsor. Una cosa da non sottovalutare è infatti l'impressione che il pubblico ha dei tributi: in fondo, gli Hunger Games sono sempre un reality-show.


L'inizio


Il giorno dopo l'intervista, i tributi viaggiano verso l'arena. All'arrivo, vengono portati in luoghi dette "camere di lancio" (chiamate "recinti del bestiame" dai distretti: in pratica, il luogo in cui gli animali si trovano prima d'entrare nel mattatoio), costruiti sottoterra, subito sotto il terreno dell'arena. In seguito, la speciale pedana su cui si posiziona il tributo si solleva e infine sbuca nell'arena, che i tributi vedono per la prima volta. Parte quindi un timer, della durata di 60 secondi, durante il quale i tributi devono restare fermi sulle loro pedane: se tentano di uscirne, una serie di mine antiuomo poste intorno alla pedana (poi disattivate allo scadere del timer) li ucciderà all'istante. Ogni volta che un tributo muore si sente un colpo di cannone, il volto del tributo morto appare poi nel cielo quella stessa notte.

Le pedane sono disposte in circolo intorno alla Cornucopia, una costruzione dorata della stessa forma dell'oggetto omonimo, che contiene vari utensili: tende, fiammiferi, armi e simili. Intorno alla cornucopia sono disposti altri oggetti, di valore via via decrescente man mano che ci si allontana. Sono due le strategie più frequenti utilizzate all'inizio dei giochi:


Riconoscimenti


Hunger Games ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, incluso l'essere citato come USA Today[8] e New York Times[9] best seller. È stato nominato anche quale uno dei migliori libri dell'anno da Publishers Weekly nel 2008[10] e uno dei più interessanti libri per ragazzi del 2008 dal New York Times.[11] Il libro è rimasto nella lista dei best seller del New York Times per 92 settimane, sino al 27 giugno 2010.[12] Hunger Games è anche stato insignito del premio "2008 Cybil Winner" per i libri fantasy e di fantascienza.[13] È inoltre stato uno dei migliori libri del 2008 secondo School Library Journal[14] e una Booklist Editors' Choice nel 2008.[15]


Altri media


Lo stesso argomento in dettaglio: Hunger Games (film).

Lions Gate Entertainment ha acquistato i diritti di distribuzione mondiale per un adattamento cinematografico del libro; il film omonimo è prodotto dalla Color Force di Nina Jacobson.[16] L'autrice ha adattato il romanzo al film personalmente,[16] e il suo script è stato revisionato dallo sceneggiatore Billy Ray.[17] È stato anticipato che sarà indicato come PG-13.[18]

Il film è stato diretto da Gary Ross con Jennifer Lawrence nel ruolo di Katniss, Josh Hutcherson nel ruolo di Peeta, e Liam Hemsworth nel ruolo di Gale. La produzione è iniziata verso tarda primavera 2011 e il film è stato distribuito il 23 marzo 2012 negli Stati Uniti e il 1º maggio 2012 in Italia. Il sequel della serie, diretto da Francis Lawrence, è uscito il 22 novembre 2013 negli Stati Uniti e il 27 in Italia. Il weekend di apertura del film ha riscontrato un incasso pari a circa 158 milioni di dollari in Nord America.


Edizioni



Note


  1. (EN) Charlie Jane Anders, Mockingjay proves the Hunger Games is must-read literature, in io9, 26 agosto 2010. URL consultato il 7 maggio 2020.
  2. (EN) Stephen King, The Hunger Games, in Entertainment Weekly, 8 settembre 2008. URL consultato il 7 maggio 2020.
  3. Hunger Games – La Ragazza di Fuoco, su Distretto12.it, 2010. URL consultato il 7 maggio 2020.
  4. La ragazza di fuoco, su Booksblog.it. URL consultato il 10 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2011).
  5. (EN) Keith Staskiewicz, Final 'Hunger Games' novel has been given a title and a cover, in Entertainment Weekly, 11 febbraio 2010. URL consultato il 7 maggio 2020.
  6. John A., (en) A dark horse breaks out: the buzz is on for Suzanne Collins's YA series debut.(Children's Books)(young adult), Publishers Weekly, 9 giugno 2008. URL consultato il 12 luglio 2010.
  7. Rick Margolis, (en) A Killer Story: An Interview with Suzanne Collins, Author of 'The Hunger Games', su schoollibraryjournal.com, School Library Journal, 1º settembre 2008. URL consultato il 22 luglio 2010.
  8. (en) Best-Selling Books Database, in USA Today. URL consultato il 30 dicembre 2008.
  9. (en) Children's Best Sellers: Chapter Books: Sunday, November 2, 2008, in The New York Times, 2 novembre 2008. URL consultato il 30 dicembre 2008.
  10. (en) PW's Best Books of the Year, su Publishers Weekly, 3 novembre 2008. URL consultato il 30 dicembre 2008.
  11. (en) Notable Children's Books of 2008, in The New York Times, 28 novembre 2008. URL consultato il 30 dicembre 2008.
  12. (en) The New York Times Best Seller children's list, 27 giugno 2010. URL consultato il 29 giugno 2010.
  13. Cybils: The 2008 Cybils Winners, su cybils.com, 14 febbraio 2009. URL consultato il 13 luglio 2010.
  14. (en) School Library Journal's Best Books 2008, su schoollibraryjournal.com, School Library Journal, 1º dicembre 2008. URL consultato il 13 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2013).
  15. (en) Booklist Editors' Choice: Books for Youth, 2008, su booklistonline.com, Booklist, 1º gennaio 2009. URL consultato il 13 luglio 2010.
  16. Jay A. Fernandez and Borys Kit, (en) Lionsgate picks up 'Hunger Games', in The Hollywood Reporter, 17 marzo 2009. URL consultato il 18 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2009).
  17. Karen Springen, (en) Marketing 'Mockingjay', su publishersweekly.com, Publishers Weekly, 5 agosto 2010. URL consultato il 4 settembre 2010.
  18. Deborah Hopkinson, (en) Suzanne Collins Interview-Catching Fire, su bookpage.com, BookPage. URL consultato il 30 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).

Voci correlate



Collegamenti esterni


Portale Fantascienza
Portale Letteratura

На других языках


[es] Los juegos del hambre

Los juegos del hambre (título original en inglés: The Hunger Games) es el primer libro de la trilogía homónima escrita por la autora estadounidense Suzanne Collins. La editorial Scholastic Press lo publicó el 14 de septiembre de 2008. Se trata de una novela de aventura y ciencia ficción narrada en primera persona desde la perspectiva de Katniss Everdeen, una adolescente de dieciséis años que vive en Panem, una nación postapocalíptica ubicada en lo que anteriormente era América del Norte. El libro muestra en mayor parte las experiencias vividas por ella en «Los Juegos del Hambre», un evento anual realizado en Panem donde un chico y una chica, de cada distrito con edades comprendidas entre los doce y los dieciocho años, deberán luchar a muerte entre ellos mientras son observados por televisión nacional.
- [it] Hunger Games

[ru] Голодные игры (роман)

«Голодные игры» (англ. The Hunger Games) — первый роман в одноимённой трилогии американской писательницы Сьюзен Коллинз. В США роман вышел в 2008 году (в России издан в 2010 году) и за короткое время стал бестселлером. Коллинз продала права на экранизацию компании Lionsgate, одноимённый фильм вышел в прокат 22 марта 2012 года.



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