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Il canto della rivolta (Mockingjay) è un romanzo di fantascienza[1] per ragazzi del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss Everdeen e della futuristica nazione di Panem.

Hunger Games: Il canto della rivolta
Titolo originaleMockingjay
AutoreSuzanne Collins
1ª ed. originale2010
1ª ed. italiana2012
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza postapocalittica, distopia, per ragazzi
Lingua originaleinglese
AmbientazionePanem (Nord America)
ProtagonistiKatniss Everdeen
CoprotagonistiPeeta Mellark
SerieHunger Games
Preceduto daLa ragazza di fuoco

In seguito agli eventi vissuti nel secondo romanzo, La ragazza di fuoco, la guerra tra Capitol City, guidata dal Presidente Snow, e tra i Distretti infuria. Katniss si trova nel Distretto 13, capitanato da Alma Coin, che tutti credevano fosse stato distrutto, assieme agli sfollati del suo vecchio distretto. Il suo compagno Peeta e le vincitrici Johanna ed Enobaria, invece, sono stati fatti prigionieri da Capitol City.

Il romanzo è stato pubblicato negli Stati Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l'11 maggio 2012.

Dal romanzo sono stati tratti due film, Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1 (2014) e Parte 2 (2015).


Ambientazione


Lo stesso argomento in dettaglio: Panem.

Il canto della rivolta è ambientato nella fittizia nazione di Panem situata in Nord America con la capitale Capitol City, che si trova tra le Montagne Rocciose. Il Distretto 12, dove abita Katniss, è collocato in una regione ricca di carbone, Appalachia, in riferimento alle Appalachian Mountains nel versante orientale degli Stati Uniti e del Canada. Ci sono in tutto dodici distretti, oltre al tredicesimo che fu distrutto da Capitol City per estinguere una rivolta accaduta anni prima. Gli Hunger Games hanno luogo in un'arena costruita per l'occasione in una località non nota e sempre diversa.


Trama


Dopo essere stata salvata dai ribelli, Katniss insiste per visitare quello che resta del Distretto 12, bombardato da Capitol City per vendicarsi della sua fuga dall'arena.
Circa novecento abitanti su diecimila del Distretto 12, tra cui Gale, Prim e la madre di Katniss, sono riusciti a scappare prima del bombardamento e a rifugiarsi nel Distretto 13 che, a differenza di ciò che tutti pensavano, esiste ancora, solo che si è sviluppato nel sottosuolo.
Nel 13, la vita è organizzata giorno per giorno con un programma personalizzato per ogni abitante e, pur dovendo sempre sottostare ai rigidi orari, i profughi degli altri distretti non si trovano troppo male. Prim e la madre di Katniss lavorano nell'ospedale e tutti i ragazzi e le ragazze dai 15 anni in su ricevono il titolo di "soldato" e sono ammessi a combattere. Solo Katniss fatica ad adattarsi.

Katniss, scelta dai ribelli come loro simbolo, si reca nel Distretto 8, per fare delle riprese televisive da trasmettere poi in tutta Panem per incitare i Distretti alla rivolta.
Una volta arrivata nell’8, la ragazza, seguita dai suoi cameraman, si reca in un ospedale improvvisato per visitare i feriti sopravvissuti al bombardamento di Capitol City. Una volta uscita dall'ospedale, viene colta di sorpresa da un'altra ondata di bombardieri e così, disobbedendo agli ordini di Haymitch, si reca in cima a un edificio e col suo arco e con al fianco Gale, i due abbattono alcuni hovercraft bombardieri di Capitol City.

Appena le ondate di bombardiere terminano, Katniss scende dall'edificio e, vicino a uno degli aerei caduti con sopra il sigillo di Capitol City, viene ripresa mentre pronuncia un messaggio per il Presidente Snow: "Se noi bruciamo, voi bruciate con noi".

I ribelli del Distretto 13, capeggiati dalla Presidente Alma Coin, stanno preparando un attacco a Capitol City ma hanno bisogno di Katniss nei panni della Ghiandaia Imitatrice, simbolo della rivolta.
Inizialmente, Katniss non è convinta di lanciarsi nell'impresa, ma poi si accorda con la Presidente Coin: sarà il simbolo della rivolta a condizione che tutti i vincitori degli Hunger Games catturati da Capitol City non vengano considerati traditori. Infine, la ragazza esige anche il diritto di uccidere lei stessa il Presidente Snow.

Una squadra di salvataggio viene mandata a recuperare Peeta, Johanna ed Annie (vincitrice di una passata edizione degli Hunger Games e grande amore di Finnick), ma si scopre ben presto che Capitol City ha torturato Peeta con un procedimento detto depistaggio, una sorta di lavaggio del cervello (fatto con iniezioni di veleno di aghi inseguitori) per cui il ragazzo è ora convinto che il vero nemico sia Katniss e quindi, non appena la vede, cerca subito di ucciderla. A quel punto, i dottori del 13 cercano di invertire il processo per far ricordare al ragazzo la verità; Peeta inizia allora a farsi aiutare dagli amici, chiedendo spesso se le cose che ricorda sono "vere o false".

Dopo aver preso il controllo dei vari Distretti, i ribelli iniziano l'assalto finale a Capitol City.
La squadra di Katniss (composta da Messalla, Boggs, Cressida, Peeta, Gale, Finnick, Leeg 1 e 2, Castor e Pollux, Homes e Mitchell) deve arrivare fino alla residenza del Presidente Snow, ma le cose si mettono male e il gruppo è costretto a una fuga nel sottosuolo della città, durante la quale alcuni soldati, tra cui Finnick, decapitato da un ibrido-lucertola, e Messalla, sciolto da un raggio di luce ad alta temperatura, perdono la vita.
Giunti in vista della residenza del Presidente, Katniss e gli altri si accorgono che il palazzo è attorniato da bambini di Capitol City. Improvvisamente, un hovercraft inizia a sganciare bombe camuffate da doni sulla folla di bambini, uccidendone molti. A quel punto arrivano dunque i dottori dei ribelli, Prim compresa, per prestare soccorso, ma in quel preciso momento altre bombe esplodono, uccidendo i superstiti insieme a Prim.

Avendo visto dal vivo la morte della sorella ed essendo stata lei stessa colpita dall'esplosione, Katniss deve essere curata perché è diventata mentalmente instabile ed ha smesso di parlare.
Dopo alcuni giorni, la Presidente Coin informa Katniss che il Presidente Snow è imprigionato nella sua villa e che, come da accordo, sarà Katniss stessa ad ucciderlo. Katniss allora trova la forza di andare a parlare con Snow e questi le rivela che le bombe che hanno ucciso sua sorella non sono state sganciate da un hovercraft di Capitol City, bensì dai ribelli del Distretto 13 per ordine della Coin.[2]

La Presidente Coin ha inoltre l'idea di tenere un'ultima edizione simbolica degli Hunger Games in cui a concorrere saranno i ragazzi di Capitol City. Peeta, Annie e Beetee votano no a questa proposta, mentre Katniss, Johanna, Enobaria ed Haymitch votano sì.[3]

Il giorno dell'esecuzione di Snow, Katniss, conscia che la Presidente Coin sarebbe diventata una dittatrice tale e quale a Snow, invece di scoccare la freccia contro di lui, colpisce la leader del Distretto 13. Snow muore lo stesso poco dopo, soffocandosi con la sua stessa saliva sanguinolenta o venendo schiacciato dalla folla.[4]

La comandante Paylor del Distretto 8 viene eletta nuova presidentessa di Panem e Katniss viene assolta dall'accusa di avere ucciso intenzionalmente la Coin, appellandosi alla sua instabilità mentale, a condizione che torni nel Distretto 12 e continui le sedute con lo psichiatra che la sta assistendo. Grazie a Peeta, che fa ritorno nel distretto 12 insieme a lei e che pianta delle primule (il fiore che dà il nome a Prim) nel suo giardino, Katniss riprende a vivere e capisce di volere un futuro con lui.

Nell'epilogo, Katniss e Peeta sono sposati e hanno due figli, un maschio e una femmina.


Adattamenti cinematografici


Dal romanzo sono stati tratti due film, Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 1 (2014) e Parte 2 (2015), entrambi per la regia di Francis Lawrence, già regista del precedente Hunger Games: La ragazza di fuoco.[5]


Edizioni



Note


  1. Mockingjay proves the Hunger Games is must-read literature, in io9, 26 agosto 26. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  2. Il canto della rivolta, capitolo 25
  3. Il canto della rivolta, capitolo 26
  4. Katniss afferma che i pareri sono discordi. Il canto della rivolta, capitolo 27
  5. Exclusive: Francis Lawrence to Direct Remainder of The Hunger Games Franchise with Two-Part Adaptation of Mockingjay, su collider.com, 1º novembre 2012. URL consultato il 31 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2013).

Collegamenti esterni


Portale Fantascienza
Portale Letteratura

На других языках


[es] Sinsajo

Sinsajo (en inglés, Mockingjay) es una novela de ciencia ficción distópica para jóvenes adultos de 2010 y el tercer libro de la trilogía de Los juegos del hambre, de la autora Suzanne Collins. Después de Los juegos del hambre en 2008 y En llamas en 2009, este continúa con la historia de Katniss Everdeen, donde se compromete a liderar la rebelión convirtiéndose en el "Sinsajo", y luchar contra el Capitolio en el país futurista de Panem. La serie fue inspirada en el mito griego de Teseo y el Minotauro y en los juegos de los gladiadores romanos. Los críticos han señalado que aborda temas como la lealtad, la guerra y la pobreza, además de cuestionar la realidad.
- [it] Il canto della rivolta

[ru] Сойка-пересмешница

«Сойка-пересмешница» (англ. Mockingjay) — заключительный роман трилогии Сьюзен Коллинз «Голодные игры». В США роман вышел в 2010 году (в России издан в 2011 году), и только за первую неделю было продано более 450 000 копий[1].



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