I reietti dell'altro pianeta (noto anche con il titolo Quelli di Anarres) del 1974 è uno dei più celebri romanzi di fantascienza utopica scritti da Ursula K. Le Guin, tra le maggiori autrici statunitensi del genere fantascientifico. L'opera è stata insignita nel 1975 del Premio Hugo e del Premio Nebula, i massimi riconoscimenti della letteratura fantascientifica.
I reietti dell'altro pianeta | |
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Titolo originale | Dispossessed: an ambiguos utopia |
Altri titoli | Quelli di Anarres |
Autore | Ursula K. LeGuin |
1ª ed. originale | 1974 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Fantascienza, utopia |
Lingua originale | inglese |
Protagonisti | Shevek |
Serie | Ciclo dell'Ecumene |
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È il quinto romanzo, in ordine di pubblicazione e non di cronologia interna, del Ciclo dell'Ecumene.
«C'era un muro. (...) Come ogni altro muro, anch'esso era ambiguo, bifronte. Quel che stava al suo interno e quel che stava al suo esterno dipendevano dal lato da cui lo si osservava.» |
I due lati del muro rappresentano Urras e Anarres, due pianeti gemelli, che pur nutrendosi della luce dello stesso sole Tau Ceti sono divisi da secoli da una tra le più impenetrabili barriere: un muro ideologico.
Urras, lussureggiante, densamente popolato e tecnologicamente avanzato, è infatti governato prevalentemente da un sistema capitalistico, a differenza di Anarres, un pianeta difficile ed arido, che è stato colonizzato dai seguaci di Odo, un gruppo di anarchici che vi ha creato una società consona ai propri ideali, una fratellanza da cui il concetto di proprietà è stato sradicato in favore di un collettivismo spontaneo. Da entrambi si vede sorgere. di notte, l'altro pianeta, come luna meravigliosa e vicina.
Il giovane Shevek è destinato a diventare uno scienziato e riformatore politico tra i più importanti nella storia di entrambi i pianeti. Brillante studioso nel campo della fisica, Shevek pur essendo un leale abitante di Anarres è destinato a scoprire ben presto a sue spese l'assurdo isolamento in cui sono tenuti i due pianeti gemelli. Lo scambiare idee e teorie scientifiche con i ricercatori dell'altro pianeta è, di fatto, fortemente scoraggiato nella pur liberale società anarresiana.
Shevek, dotato di una intelligenza e di una rettitudine non comuni, comincia allora a vedere e a comprendere i limiti della società collettivista in cui è stato allevato, decidendo di dedicare la propria vita al superamento delle divisioni. Senza mai rinunciare al suo sogno, ma abituato a pagare in prima persona per le proprie scelte coraggiose, Shevek diventerà prima un grande scienziato, poi un riformatore sociale scomodo, ma ascoltato, quindi un dissidente, un profugo sull'altro pianeta e un fuggiasco braccato dal governo mondiale di Urras per le sue fondamentali scoperte scientifiche.
Urras e Anarres, malgrado l'assonanza, non sono riducibili alle metafore di USA e URSS allora in piena Guerra fredda (il libro è scritto nella prima metà degli anni settanta). Esse sono invece incarnate dagli stati contrapposti per il predominio di Urras: A-Io con economia capitalistica, e Thu con l'economia pianificata del socialismo reale.
Quella di Anarres è sì una società priva della proprietà e dei suoi "pesi" ma anche libera e democratica, senza stato né leggi, un'utopia non riconducibile alla matrice marxista-leninista, ma anarchica e collettivistica. Un'utopia realizzata anche grazie ad una lingua, il pravico, creata artificialmente per eliminare le disuguaglianze tra gli individui.
Come l'autrice stessa suggerisce nel titolo originale (Dispossessed; An Ambiguous Utopia), si tratta di una "utopia ambigua" poiché, per quanto egalitaria e libera, una società non può essere perfetta ed immutabile, tenuta nel costante isolamento perché circondata da nemici.
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