Il delitto di Bagatelle (titolo originale in francese L'homme dans la rue, conosciuto in italiano anche con i titoli Quattro giorni sempre a piedi e Il prigioniero della strada) è un racconto dello scrittore belga Georges Simenon con protagonista il personaggio del commissario Maigret.
Il delitto di Bagatelle | |
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Titolo originale | L'homme dans la rue |
Altri titoli | Quattro giorni sempre a piedi Il prigioniero della strada |
Autore | Georges Simenon |
1ª ed. originale | 1940 |
1ª ed. italiana | 1958 |
Genere | Racconto |
Sottogenere | Giallo |
Lingua originale | francese |
Serie | Racconti con Maigret protagonista |
Preceduto da | Quelli del Grand Café |
Seguito da | Vendita all'asta |
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Venne scritto a Nieul-sur-Mer, nella Charente Marittima, nel 1939.
Dalle parti della Porte de Bagatelle, sui viali del Bois de Boulogne, viene trovato il cadavere di Ernst Borms, medico viennese domiciliato a Neuilly-sur-Seine. È stato sparato, ma non vi sono indizi o sospettati. In seguito la soluzione del caso verrà ricordata dai colleghi come tipica di Maigret, che fa pubblicare sui giornali a notizia che l'assassino è stato scoperto e che vi sarà il giorno dopo una ricostruzione degli eventi sul posto. Tra i curiosi che si presentano ad assistere alcuni sospetti vengono poi seguiti. Tra di loro in particolare viene data la caccia a un uomo che appare e scompare senza farsi prendere; infine viene identificato come Stephan Strevzki, un polacco di Varsavia sposato a una donna ungherese di nome Dora. I due vivono a Passy (vecchio comune che ora fa parte del XVI arrondissement di Parigi) da pochi anni, ma lui da qualche giorno è sparito. Maigret fa allora pubblicare dai giornali la notizia che la moglie è stata rapita e lui, spaventato, si consegna alla polizia. Viene fuori che lei era l'amante di Borms e per questioni di orgoglio e gelosia lo ha ucciso. Il marito, che sapeva tutto, ha cercato di deviare l'inchiesta, spostando i sospetti su di sé, ma inutilmente. Ora si rivolgerà ai migliori avvocati e la farà difendere, nel campo dei delitti passionali, riuscendo non a farla assolvere, ma almeno a farle avere solo un anno. E nel frattempo andrà a trovare una o due volte alla settimana il commissario, insegnandoli a giocare a scacchi.
Il racconto venne pubblicato in francese per la prima volta come Le prisonnier de la rue, in due puntate su "Sept jours", del 15 e 22 dicembre 1940, quindi in volume, nella raccolta di racconti Maigret et les petits cochons sans queue[1], edita da Presses de la Cité nel 1950.
In italiano è stato pubblicato per la prima volta 1958 da Mondadori, con il titolo Quattro giorni sempre a piedi e la traduzione di Anna Ferraris, nella collana "Capolavori Gialli” (nº 109); quindi inserito nella raccolta di racconti L'innamorato della signora Maigret, nel 1967 nella collana “Le inchieste del commissario Maigret” (nº 25)[2]; volume dal 1981 inserito negli Oscar (nº 1436 o G 81). È stato poi incluso nella raccolta Minacce di morte e altri racconti, nella traduzione di Marina Di Leo presso Adelphi (parte della collana "gli Adelphi", al nº 454).
Il racconto è stato adattato in televisione una sola volta, quale
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