Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres) è il primo romanzo del ciclo di Malaussène creato da Daniel Pennac.
Il paradiso degli orchi | |
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Titolo originale | Au bonheur des ogres |
Autore | Daniel Pennac |
1ª ed. originale | 1985 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | francese |
Ambientazione | Belleville (quartiere) |
Protagonisti | Benjamin Malaussène |
Serie | Ciclo di Malaussène |
Seguito da | La fata Carabina |
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Il titolo dell'opera ricalca quello del romanzo Al paradiso delle signore (Au bonheur des dames) di Émile Zola, come lo stesso Pennac spiega attraverso la regina Zabo in Signor Malaussène, cap.14.
Il libro narra la storia di Benjamin Malaussène, che di mestiere fa il capro espiatorio, mansione per la quale viene strigliato dai clienti per oggetti malfunzionanti. Anche se il lavoro è molto duro, Benjamin è costretto a svolgerlo poiché ha una famiglia molto numerosa alle spalle: Louna, Clara, Thérèse, Jérémy, il Piccolo e il cane Julius. La famiglia Malaussène vive nel quartiere di Belleville, accanto a un ristorante arabo gestito dalla mamma adottiva della famiglia, Yasmina, e da tutta la sua famiglia. Infatti, la vera madre dei Malaussène è uno spirito libero e molto spesso scompare per lunghissimi periodi, tornando incinta e abbandonata dal suo ennesimo grande amore. La storia ha inizio quando, nel Grande Magazzino dove Benjamin lavora, iniziano ad esplodere una serie di bombe. L'uomo viene subito sospettato a causa del suo lavoro e per la sua presenza nell'edificio ogni qual volta una bomba esploda.
Nonostante tutti questi inconvenienti, Ben riesce sempre a tenere di buon umore i suoi fratelli raccontandogli delle storie del libro che egli stesso ha scritto. Un giorno, a sorpresa, sua sorella Clara spedisce questo libro a undici case editrici. Per scoprire chi sia realmente il colpevole dello scoppio delle bombe, Ben, con i suoi fratelli e Theo, iniziano ad indagare sul caso. Si viene a scoprire che, durante la seconda guerra mondiale, proprio nel Grande Magazzino erano stati uccisi dei bambini proprio da alcuni anziani che attualmente vi lavoravano, da qui il nome "orchi". Grande aiuto viene dato da una giornalista, Julie, la quale ben presto s'innamora della disastrata famiglia Malaussène e dello stesso Benjamin. Infatti, nel finale, riesce a scrivere un articolo sul mestiere del capro espiatorio e, dopo che Benjamin è stato allontanato e riassunto in una nuova agenzia, le Edizioni del Taglione, i due si metteranno insieme.
Parigi, quartiere Belleville, dove abita Monsieur Malaussène, vicino al celebre cimitero di Père-Lachaise. Si tratta di un quartiere popolato da immigrati di varie etnie, cornice viva e colorata del romanzo. La famiglia Malaussène vive in uno stabile al cui pian terreno vi era una ferramenta. Qui soggiornano tutti i fratelli e sorelle di Benjamin, che sua madre ha avuto da vari amori, mentre egli vive al quinto piano. Comunica con i fratelli attraverso un citofono interno.
La dimensione temporale del romanzo, ovvero quando è ambientato, non è specificato ma si può dedurre durante il libro, pubblicato nel 1985, che la storia si svolge nei primi anni '80. Lo si può intuire dal fatto che, nel romanzo, vi è una sequenza narrativa che descrive gli avvenimenti storici accaduti nel periodo nel quale si svolge la vicenda, e perché, soprattutto, viene citata la data di nascita di una delle vittime (21 gennaio 1919) che risulta essere sessantaduenne al momento della sua morte.[2]
Nel 2013 dal romanzo è stato tratto un omonimo film, diretto da Nicolas Bary e con Raphaël Personnaz nel ruolo di Benjamin e Bérénice Bejo nel ruolo di "Zia Julia".
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