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Niente di nuovo sul fronte occidentale (titolo originale Im Westen nichts Neues, letteralmente All'Ovest niente di nuovo) è un romanzo di guerra di Erich Maria Remarque, pseudonimo di Erich Paul Remark, veterano della Prima Guerra Mondiale. Il libro narra il trauma psicologico e mentale subìto dai soldati tedeschi durante il conflitto, e il distacco dalla vita civile provato da molti di questi uomini, una volta tornati, angosciati e tormentati spiritualmente, a casa dal fronte. Una guerra che si era risolta nella sconfitta della Germania.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Niente di nuovo sul fronte occidentale (disambigua).
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Titolo originaleIm Westen nichts Neues
AutoreErich Maria Remarque
1ª ed. originale1928
1ª ed. italiana1931
GenereRomanzo
SottogenereGuerra
Lingua originaletedesco
AmbientazioneFronte occidentale della Grande Guerra (1914-1918)
ProtagonistiPaul Bäumer
Seguito daLa via del ritorno

Storia editoriale


Il romanzo fu pubblicato per la prima volta sul giornale tedesco Vossische Zeitung tra il novembre e dicembre 1928 e apparve in volume alla fine di gennaio del 1929[1]. Il successo fu immediato ed enorme: tradotto in 32 lingue[2], nei soli primi 18 mesi ne furono vendute oltre 2 milioni e mezzo di copie nelle varie lingue. Romanzo pacifista per antonomasia, fu scritto con un linguaggio semplice e giornalistico, ma reputato un severo atto di accusa, oltre che contro la guerra, anche contro la generazione degli adulti, sia genitori che insegnanti, che coi loro discorsi nazionalisti avevano indottrinato all'idealismo della guerra i più giovani[3]. L'ostilità di una parte della popolazione fu sfruttata dai nazionalsocialisti: già nel 1930 Goebbels organizzò tafferugli contro la riduzione cinematografica del romanzo[3]. Il libro e la sua continuazione, La via del ritorno, furono prima banditi e poi dati alle fiamme dai nazisti.

In Italia l'editore Mondadori ne affidò la traduzione all'intellettuale cattolico Stefano Jacini già nel 1929; ma una segnalazione apparsa il 24-25 agosto 1929 sul quotidiano fascista Il Tevere bloccò l'impresa e il 22 aprile 1930 la circolazione del romanzo fu bloccata anche in Italia. Dopo insistenza della Mondadori, il 21 maggio 1931 Mussolini consentì la stampa, ma non la distribuzione in Italia. L'edizione della Mondadori, contenente nella copertina e nel frontespizio la dicitura «Edizione per l'estero», fu pertanto distribuita solo fuori dall'Italia dalla rivista svizzera Illustrazione Ticinese[4].


Trama


Facendo leva sugli ideali della nazione, onore e orgoglio, gli insegnanti di una scuola tedesca persuadono i propri allievi ad arruolarsi come volontari per difendere la propria patria. Il protagonista, Paul Bäumer, si arruola insieme ad alcuni suoi compagni di classe che purtroppo andranno tutti incontro a una tragica fine. Hanno tutti diciannove anni e sono convinti di vivere una grande avventura, di essere destinati a diventare eroi della propria patria. Tuttavia, con il passare del tempo, i ragazzi si accorgono di quanto la guerra sia inutile e si chiedono, senza ottenere davvero risposte precise, chi volesse dar vita al conflitto e per quale motivo.

Giorno dopo giorno l'avventura si trasforma in una tragedia, in cui i vincoli di sostegno e cameratismo che servivano a superare le atrocità e le difficoltà quotidiane spariscono con la morte dei compagni di Bäumer. Anche al protagonista è riservato lo stesso destino. Morirà in una giornata serena, poco tempo prima della capitolazione dell'esercito tedesco, ormai agli sgoccioli. E l'espressione sul suo volto alla morte sarà così serena che nessuno immagina sia potuto morire in un ambiente tanto crudo quanto quello della guerra.


Ambientazione


Il romanzo è ambientato tra il 1914 e il 1918, durante la prima guerra mondiale, nelle trincee e sui campi di battaglia occidentali nei quali è stata combattuta la Grande guerra. Gli ambienti secondari sono: la scuola nel paese dei ragazzi, l'accademia militare, la casa di Paul e quella di Kemmerich.


Personaggi principali


Paul Bäumer
il protagonista del romanzo. Assieme ad altri amici appena diciannovenni, Paul, che è uno scrittore dilettante, si arruola nell'esercito tedesco per combattere la Grande Guerra la quale brucerà ogni sua speranza futura, sotto la pressione della propaganda tedesca e quella del suo insegnante Kantorek. Paul muore praticamente alla fine della guerra. Quel giorno fu molto calmo e silenzioso lungo tutto il fronte, tant'è che il rapporto del comando tedesco riportava: "niente di nuovo sul fronte occidentale".
Paul fu ritrovato con la faccia sul terreno e "il suo volto aveva un'espressione serena, quasi che egli fosse contento di finire così"[5].
Albert Kropp
compagno di scuola e amico di Paul, è descritto come il miglior pensatore del gruppo. Verso la fine del romanzo, Paul e Albert vengono feriti durante un'azione di sgombero di un paesino francese. Albert, più grave, viene ricoverato in un ospedale cattolico ma anche Paul, per non abbandonare l'amico, con qualche sotterfugio, si fa ricoverare nella medesima struttura. Mentre Bäumer guarisce bene dalle sue ferite a gamba e braccio, a Kropp viene amputata una gamba. Il giovane cade nello sconforto e progetta di suicidarsi. Grazie all'assistenza dei compagni di corsia, Kropp lascia perdere il suo progetto. Lui e Bäumer si separano quando il secondo viene richiamato in reggimento in quanto perfettamente guarito.
Haie Westhus
è descritto come alto e forte. Da civile era uno scavatore di torba. La sua corporatura e il suo modo di fare molto "rude" lo fanno sembrare più vecchio di Paul e i suoi compagni, anche se hanno la stessa età (all'incirca 19 anni all'inizio del romanzo). Haie ha un buon senso dell'umorismo, anche se spesso è abbastanza osceno. Durante un combattimento, viene ferito gravemente alla schiena; la ferita è così profonda e ampia che Paul può vedere il polmone che si allarga e restringe mentre il sottufficiale Himmelstoss, che aveva trattato male Haie fin dai tempi dell'addestramento, lo porta in salvo. Haie non sopravvive alla ferita.
Müller
è uno dei compagni di classe di Paul. Anche lui volontario, è quello che rimane più attaccato agli insegnamenti scolastici. Perfino sotto il fuoco nemico, viene scoperto a borbottare nozioni di fisica. Quando il coetaneo Kemmerich viene ferito alla gamba, poi amputata, Müller è interessato agli stivali del compagno.
Müller viene ucciso da un razzo sparato a bruciapelo nel suo stomaco. Agonizzante, vive ancora una mezz'ora soffrendo orribilmente. Prima di morire fa in tempo a consegnare a Paul gli stivali presi da Kemmerich. Müller viene sepolto, ma come Paul stesso ammette, è probabile che non sia rimasto indisturbato per molto: il fronte era stato spostato indietro poco dopo la sua morte.
Stanislaus Katczinski
chiamato informalmente Kat, esercita su Paul e i suoi compagni un'influenza molto positiva. Da civile, Kat era un calzolaio sposato e con almeno un figlio. Quando viene arruolato, ha all'incirca quaranta anni; è quindi il veterano del gruppo. Sugli altri esercita una funzione di leader, sebbene non sia superiore a loro di grado. Kat più di chiunque altro rappresenta dunque la figura paterna; è anche una figura di confronto fra la sua generazione e quella di Paul e degli altri: mentre i primi hanno già una professione, una vita, una famiglia, i secondi non hanno esperienze e la guerra ha impedito loro una crescita morale. Muore verso la fine del romanzo, è l'ultimo del gruppo a lasciare solo Paul. Quando Kat viene ucciso, per Paul è come se fosse morto un grande eroe. Kat è noto per il suo sesto senso da soldato. La sua specialità consiste nel recuperare qualsiasi bene necessario, specialmente cibo, a qualsiasi ora del giorno e della notte o di saper cucinare la carne d'oca, come racconta Paul verso l'inizio del libro. Il suo sesto senso funziona anche con i bombardamenti d'artiglieria: riconosce immediatamente quando si è sotto tiro. Una notte, Paul e gli altri si trovano in un edificio diroccato: fa freddo, manca il cibo e i letti sono scomodi. Kat si mette il berretto, esce, e poco dopo torna con carne di cavallo, pane e paglia per imbottire i letti. Kat è colpito da uno shrapnel alla fine della storia. La scheggia gli fracassa la tibia e così Paul, angosciato dalla prospettiva di rimanere solo, se lo carica in spalla e lo porta fino al posto di medicazione. Tuttavia, arrivato lì, si rende conto che durante il tragitto una minuscola scheggia vagante ha colpito il cranio dell'amico e l'ha ucciso. La morte di Kat rende Paul indifferente alla possibilità di sopravvivenza o alla fine della guerra: ormai il ragazzo, solo e sconfortato, può affrontare il resto della sua vita senza alcun timore.
Tjaden
è uno degli amici di Paul anche se non faceva parte dei suoi compagni di scuola. Prima della guerra Tjaden era un fabbro, poco istruito. Quando fu arruolato, fu spedito allo stesso campo d'addestramento di Paul e lì sopportò le vessazioni inflitte da Himmelstoss, l'istruttore che da civile era un semplice portalettere. Tjaden cova molto rancore nei confronti di Himmelstoss. Per Paul, il suo sogno è di avere Himmelstoss in una gabbia e di poterlo picchiare ogni mattina. Quando il sottufficiale viene trasferito al fronte, matura e diventa più amichevole nei confronti dei suoi ex-allievi: alla fine conquista anche la fiducia di Tjaden regalandogli un po' di zucchero e burro: Tjaden è infatti un gran mangiatore, e il suo piatto preferito è fagioli col lardo. Anche se mangia in continuazione, non ingrassa mai. È l'unico fra i compagni di Bäumer a sopravvivere alla guerra: la sua storia sarà narrata da Remarque nel libro La via del ritorno.

Edizioni



Adattamenti



Cinema



Televisione



Musica



Radio


All Quiet on the Western Front é un adattamento radiofonico trasmesso nel 2008 su BBC Radio 3, con Robert Lonsdale e Shannon Graney, scritto da Dave Sheasby, diretto da David Hunter.


Fumetti


All Quiet on the Western Front, é il libro a fumetti pubblicato nel 1952, nella serie dei Classics Illustrated.


Curiosità



Note


  1. Im Westen nichts Neues, 1929.
  2. J. Drews, Dizionario Bompiani, 2005, p. 6009.
  3. J. Drews, Dizionario Bompiani, 2005, p. 6010.
  4. F. Mazzei, 2020
  5. Erich Maria Remarque, 11, in Niente di nuovo sul fronte occidentale, traduzione di Stefano Jacini e Wolfango della Croce, Neri Pozza Editore, 1929, ISBN 9788854512979.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 310215030 · GND (DE) 4255329-5 · BNF (FR) cb12061973m (data) · J9U (EN, HE) 987007367997805171
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Portale Letteratura

На других языках


[es] Sin novedad en el frente (novela)

Sin novedad en el frente es una novela de Erich Maria Remarque, que muestra los horrores de la guerra desde el punto de vista de un joven soldado. La obra suele categorizarse como de literatura antibelicista, aunque el mismo Remarque la calificó de apolítica.
- [it] Niente di nuovo sul fronte occidentale

[ru] На Западном фронте без перемен

«На Западном фронте без перемен» или «На Западе без перемен»[ком. 1] (нем. Im Westen nichts Neues — «На Западе ничего нового») — роман Эриха Марии Ремарка, опубликованный в газетном варианте в 1928 году, а отдельной книгой в 1929 году. В предисловии автор говорит: «Эта книга не является ни обвинением, ни исповедью. Это только попытка рассказать о поколении, которое погубила война, о тех, кто стал её жертвой, даже если спасся от снарядов». Название романа — несколько изменённая формулировка из немецких сводок о ходе военных действий на Западном фронте[1].



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