Balto è un film d'animazione prodotto dalla Amblimation e uscito nei cinema statunitensi il 22 dicembre 1995. La trama del film è liberamente ispirata alla storia vera di Balto, un cane da slitta che ha aiutato a salvare i bambini infetti dalla difterite nella Corsa del siero del 1925 a Nome, in Alaska.
Cliff Ruby, Elana Lesser, David Steven Cohen, Roger S. H. Schulman
Produttore
Steve Hickner
Produttore esecutivo
Steven Spielberg, Kathleen Kennedy, Bonne Radford
Casa di produzione
Amblimation
Distribuzione in italiano
United International Pictures
Fotografia
Jan Richter-Friis
Montaggio
Nick Fletcher, Sim Evan-Jones
Effetti speciali
Mike Smith, Mick Harper
Musiche
James Horner
Scenografia
Hans Bacher
Costumi
Ellen Lutter
Trucco
Tracy Warbin
Storyboard
Daan Jippes
Character design
Carlos Grangel, Nicolas Marlet, Patrick Mate
Animatori
Jeffrey J. Varab, Dick Zondag, Kristof Serrand, Robert Stevenhagen, Sahin Ersöz, Rodolphe Guenoden, Nicolas Marlet, William Salazar, David Bowers, Patrick Mate, Daniel Jeannette, Erik C. Schmidt
Balto è stato il terzo e ultimo film d'animazione prodotto dallo studio Amblimation di Steven Spielberg, con sede nel Regno Unito, prima di diventare la DreamWorks Animation, che sarebbe stato successivamente acquisito dalla società madre della Universal, NBCUniversal, il 22 agosto 2016.[1] Nonostante il limitato successo del film alle sue prime uscite, dovuto in parte al fatto che era uscito in America un mese dopo Toy Story, che l'ha messo in ombra, ha avuto due seguiti home-video: Balto - Il mistero del lupo e Balto - Sulle ali dell'avventura.
Trama
New York, 1995. Un'anziana signora porta la nipotina e il suo cane, Blaze, in giro per Central Park. La signora vorrebbe portare la nipotina a visitare un luogo per lei molto caro, ma siccome non riescono a trovarlo, la donna decide di fermarsi un secondo a riposare, prima di tornare a cercare. Sedute su una panchina, la nonna inizia a raccontare una storia.
La scena si sposta nel 1925. Balto è un cane meticcio, orfano sin da cucciolo, che vive nella città di Nome, in Alaska. A causa delle sue origini, Balto è disprezzato e temuto dalla maggior parte degli umani e dei cani, e per questo motivo vive ai margini della città con il suo migliore amico Boris, un'oca delle nevi russa, e i due orsi polari Muk e Luk. Balto è lacerato da un profondo conflitto interiore, non riuscendo ad accettare di essere per metà lupo e quindi non un vero cane (il che gli viene puntualmente rinfacciato sia dai cani che dagli umani di Nome). Balto ama le corse delle slitte trainate dai cani e, sebbene non possa parteciparvi, vi assiste sempre; ad una di queste conosce una bambina di nome Rosy e la sua affascinante cagnolina Jenna, di cui si innamora.
Nel gennaio di quell'anno, in seguito allo scoppio di un'epidemia di difterite, molti bambini di Nome, tra cui Rosy, si ammalano. La città invia disperatamente richieste di aiuto alle grandi città vicine perché gli inviino l'antitossina per curarli, ma le vie aeree e navali sono momentaneamente bloccate da proibitive condizioni meteorologiche. Si decide, quindi, di far arrivare l'antitossina alla più vicina città collegata alla rete ferroviaria, Nenana, e da lì recuperarla tramite una slitta trainata da cani. Per selezionare i cani da slitta migliori viene indetta una gara, a cui Balto prende parte clandestinamente e che riesce a vincere, staccando di netto la miglior muta di cani da slitta della città. L'arrogante Steele, considerato il miglior cane da slitta della città, sfruttando i pregiudizi nei confronti di Balto, riesce a mettergli contro la cittadinanza, e così la squadra viene assemblata senza di lui.
Steele e i suoi compagni riescono a raggiungere la città di Nenana e a prendere così il prezioso carico, ma sulla via del ritorno, a causa di una tormenta, si perdono. Balto lo scopre e, insieme a Boris, Muk e Luk (i suoi amici orsi), decide di partire alla ricerca dei dispersi; per evitare di perdersi a sua volta, marca la strada percorsa lasciando dei segni sulle cortecce degli alberi. Mentre stanno percorrendo un sentiero nella foresta, Balto e i suoi amici vengono attaccati da una feroce femmina di orso grizzly. Balto, con l'aiuto di Jenna che era andata a cercarlo, riesce ad abbattere l'animale. Tratto in salvo da Muk e Luk che, vincendo la paura dell'acqua, lo ripescano dal lago ghiacciato in cui era caduto durante lo scontro con l'orsa, Balto decide di proseguire da solo, incaricando i suoi amici di riportare a casa Jenna. La cagnolina era infatti rimasta ferita nello scontro, e lascia la propria bandana rossa in pegno a Balto.
Proseguendo in una tormenta, il cane lupo riesce a trovare la slitta con l'antitossina. La situazione è critica: la squadra è precipitata in un crepaccio e il conducente si è ferito nella caduta, hanno perso l'orientamento e si trovano nel bel mezzo di una tormenta. Steele, ferito nell'orgoglio, attacca Balto non appena questi si offre di far loro da guida per il ritorno, inimicandosi però in questo modo il resto della squadra. Quando Steele, nel tentativo di aggredire Balto, precipita in un dirupo, la squadra accetta Balto come nuovo caposquadra e, sistemato il conducente sulla slitta, il gruppo riparte verso Nome.
Tuttavia Steele, sopravvissuto, pur di impedire di darla vinta a Balto, confonde i segni lasciati da quest'ultimo sugli alberi per farlo smarrire. Balto e la squadra quindi, smarritisi, cadono a loro volta in un dirupo, insieme alla medicina. Separato dai compagni, Balto esperisce l'epifania del fantasma di un lupo bianco e, incoraggiato dai suoi ululati, ricorda una frase dettagli precedentemente da Boris:
«Ti voglio dire una cosa, Balto. Un cane non può fare questo viaggio da solo. Ma, forse... un lupo sì.»
(Boris)
Accettando finalmente la sua natura, ritrova nella sua eredità di lupo la forza per continuare il viaggio e superare i pericoli che ancora lo separano da Nome. Riesce a uscire dal crepaccio assieme alla medicina e a riunirsi ai compagni.
Intanto, a Nome, la situazione è disperata: Jenna, Boris, Muk e Luk sono tornati, ma molti cittadini stanno perdendo le speranze. La cagnolina racconta agli altri cani di Balto, ma proprio in quel momento giunge Steele che, mentendo spudoratamente, accusa il cane lupo di aver tentato di prendersi la gloria della missione e di aver causato, per questo, la morte propria e del resto della squadra. Le sue parole ingannano tutti i cani presenti tranne Jenna, che intuisce la verità quando Steele le dice, mentendo nuovamente, che Balto gli ha fatto promettere di prendersi cura di lei. Mentre Steele racconta le mirabolanti imprese compiute nel viaggio di ritorno, Jenna va da Rosie, nella speranza di darle la forza di resistere fino a che Balto e i suoi compagni non ritornano a Nome. Al ritorno della spedizione con Balto in testa, la falsità e la meschinità di Steele vengono scoperte e lui è abbandonato dagli altri cani. I bambini di Nome guariscono, Rosy compresa, la quale ringrazia Balto per averla salvata.
Di nuovo nel 1995, l'anziana e la bambina raggiungono ciò che stavano cercando: la statua in onore di Balto e di tutti i cani che, 70 anni prima, salvarono la città di Nome dalla difterite.
«Dedicato all'indomabile spirito dei cani da slitta che trasportarono l'antitossina per 600 miglia da Nenana per risolvere l'epidemia di Nome nell'inverno del 1925. Resistenza – Fedeltà – Intelligenza.»
(Scritta alla base della statua di Central Park)
Prima di tornare a casa, approfittando di una distrazione della nipote, la donna si rivolge alla statua, ripetendo le stesse parole che Rosy disse al cane-lupo dopo che questi la salvò. Con queste parole, la nonna rivela la sua identità: è Rosy stessa, ormai invecchiata.
«Grazie, Balto. Sarei stata persa senza il tuo aiuto.»
(Rosy)
Personaggi
Balto: il protagonista del film, è un cane-lupo generoso, coraggioso, gentile, altruista e sempre pronto a lottare per ciò che ritiene giusto. Ma non ha stima di sé stesso poiché non accetta il fatto di essere metà lupo da parte della sua defunta madre; è un emarginato, disprezzato da tutti gli abitanti della città tranne dai suoi amici Boris, Muk e Luk e da Jenna, della quale è innamorato e ricambiato. Ha il pelo brizzolato e gli occhi gialli, con le pupille marroni. Salverà, oltre che la stessa Rosy, anche tutti i bambini di Nome, mettendo a repentaglio la sua stessa vita a causa delle cattive condizioni meteorologiche e dei pericoli incontrati lungo il viaggio.
Boris: è il migliore amico e mentore di Balto, un'oca delle nevi russa molto testarda, burbera e scorbutica, anche se dal cuore d'oro. Vuole molto bene a Balto, che ha cresciuto fin da cucciolo, e lo aiuta spesso nei momenti difficili. Gli orsi polari Muk e Luk lo chiamano Zio Boris e gli vogliono bene forse anche di più di quanto gliene voglia Balto, ma purtroppo la loro maldestria è poco digerita dall'oca, che però si prende cura anche di loro. È convinto che Balto non dovrebbe sentirsi sbagliato solo perché è metà lupo, confortandolo ogni volta che si demoralizza per questo.
Jenna: la protagonista femminile del film, una husky di pura razza: graziosa, affascinante, gentile, determinata e coraggiosa. Vuole molto bene alla sua dolce padroncina Rosy e disprezza profondamente Steele, che cerca in tutti i modi di sedurla. Si innamora fin dall'inizio di Balto. Ha il pelo rosso e bianco, con sé porta sempre una bandana arancione attorno al collo che dona a Balto durante il viaggio prima di tornare a Nome con Boris, Luck e Muk. Diversamente dagli altri cani che vanno dietro a Steele perdendo la testa per lui non è stupida, anzi è molto intuitiva e questo le permette di capire immediatamente le menzogne di Steele, cercando invano di far aprire gli occhi anche agli altri.
Muk e Luk: sono due orsi polari molto goffi, anche se simpatici e sensibili. Entrambi, come Balto, sono stati cresciuti da Boris, a cui vogliono molto bene e che chiamano affettuosamente Zio Boris. anche se la loro forza, decisamente eccessiva per un'oca come Boris, causa molti guai a quest'ultimo, che però vuole chiaramente bene loro come a dei figli. Hanno paura dell'acqua e, per questo vengono, emarginati dagli altri orsi. Ma quando Balto rischia la vita, dopo aver affogato l'orso grizzly nel lago ghiacciato, non esitano a dimenticare la loro paura per l'acqua e a tuffarsi, salvando l'amico e rendendosi conto, una volta usciti dal lago con Balto sano e salvo, che stavano nuotando. Muk è il più piccolo dei due e l'unico che sappia parlare in maniera comprensibile agli altri personaggi. Luk è più grosso, grasso e ingenuo tra i due e si esprime solo attraverso mugolii che apparentemente, solo Muk capisce perfettamente.
Rosy: narratrice del film (mostrata come una donna anziana che vive a New York), nonché la padroncina di Jenna. È una bambina molto dolce, sensibile, gentile e vivace. Vuole molto bene a Jenna e adora le corse con le slitte. È l'unica umana a non temere Balto, e per questo sarà gentile con lui.
Steele: il principale antagonista del film. È considerato il miglior cane da slitta della città e, perciò, è competitivo ed arrogante. È fortemente attratto da Jenna, che vede come una "preda" da conquistare, e per questo cerca sempre di mettersi in mostra di fronte a lei, ma lei invece è l'unica, assieme a Balto, a vedere oltre le sue grandi imprese. È un Alaskan Malamute dal pelo nero, bianco sul ventre. Dopo aver messo in pericolo la missione, dopo essersi perso ed essersi rifiutato di ammetterlo fino a che non è stato troppo tardi, viene sostituito da Balto, che prende le redini della missione. Ma Steele, a quel punto, rivela tutta la sua bassezza e scelleratezza: ostacola il rivale e condanna a morte la sua stessa squadra, il suo padrone e persino i bambini malati, pur di non diventare quello che ha fallito mentre altri hanno avuto successo. Quando poi fa ritorno a Nome, racconta una fantomatica storia in cui afferma di essere un eroe tragico, e solo Jenna non gli crede. Quando poi Balto ritorna con la squadra, portando a termine la missione, gli altri cani, adirati per essere stati presi in giro, lo abbandonano con la sua coscienza sporca, diventando un emarginato, proprio come Balto all'inizio del film. Originariamente il finale di Steele doveva essere più tragico, ma fu scartato in quanto troppo cupo per un film per famiglie: dopo aver assistito al ritorno a Nome del rivale, Steele prova a intimidirlo un'ultima volta, ma gli altri cani di Nome, come riconoscenza per il suo coraggio, offrono a Balto il collare d'oro vinto da Steele all'inizio del film, cioè l'unica cosa che quest'ultimo non ha ancora perso; provando pietà per il rivale, Balto rinuncia al collare, ma nel momento in cui afferma di farlo perché altrimenti gli abitanti scambierebbero Steele per un randagio, questi perde la calma e lo attacca, ma come sul bordo del dirupo, Balto rifiuta di combattere; quando poi, però, Steele lo atterra, questi, per difendersi, lo spinge via, facendolo impigliare per il suddetto collare d'oro ad una leva che, attivandosi, apre un deposito di carbone sottostante; accorgendosi troppo tardi della situazione in cui si trova, Steele resta appeso per la leva e viene travolto da una valanga di carbone, che lo uccide sotto gli occhi inorriditi degli altri cani.
Nikki, Kaltag e Star: sono i lacchè di Steele e, assieme a lui, compongono la più veloce muta di cani da slitta di Nome. Solitamente ricoprono di elogi il loro capo e dicono di ammirarlo, ma, in realtà, lo disprezzano e lo temono. Come tutti i cani, a parte Jenna, prendono in giro Balto, ma quando questi viene in loro soccorso e li riporta a Nome con l'antitossina, gli mostrano vera ammirazione e rispetto.
Nikki: è un Chow chow marrone. Sarcastico, narcisista ed eccentrico, solitamente occupa la terza posizione nella muta. Nel doppiaggio originale parla con un marcato accento newyorkese.
Kaltag: è un Husky siberiano dal pelo beige. Ha un modo di fare vagamente aristocratico ed è logorroico e arrogante; odia essere interrotto quando parla e tende a esagerare con gli aggettivi quando sta descrivendo qualcosa che gli sta particolarmente a cuore.
Star: è un piccolo Husky siberiano dal pelo grigio. È il più timido e tranquillo tra gli "amici" di Steele, e per questo viene spesso sottomesso da Kaltag; ma tra questi è anche il più coscienzioso ed onesto, nonché il primo a nutrire fiducia in Balto e a schierarsi dalla sua parte.
L'orso grizzly: l'antagonista secondario del film. È una gigantesca, pericolosa e feroce femmina di orso grizzly di colore nero con gli occhi gialli, che vive nella foresta. Attacca senza motivo Balto e i suoi amici (probabilmente perché si trovavano nel suo territorio). Durante la lotta si incammina su un lago ghiacciato dove trova la morte per annegamento, infatti il ghiaccio si frantuma a causa della sua stazza.
I cani di Nome: sono i cani della città di Nome. Per la maggior parte si tratta di cani da slitta.
Dixie: una Pomerania dal pelo violaceo superficiale e vanitosa, amica di Jenna. È innamorata di Steele perché è il cane più in vista della città. Tuttavia, quando Balto ritorna con l'antitossina, lei capisce che Steele ha mentito e non si fa problemi ad insultarlo, a prenderlo a sberle e, quindi, ad abbandonarlo.
Doc: un anziano San Bernardo che appartiene al medico della città. È tenuto in considerazione dagli altri cani.
Morse: il Bulldog dell'operatore dell'ufficio del telegrafo. È obeso e goffo, non parla mai e sembra aver sviluppato una serie di tic derivati dall'ascolto continuo del suono ritmato del telegrafo.
Sylvie: un Levriero afgano dal pelo marrone, amica di Jenna. È pettegola e ficcanaso.
* - indica che il film fu distribuito esclusivamente sull'home video.
† - indica che il film fu distribuito nei cinema da un differente distributore.
Accoglienza
Il film è uscito nelle sale degli Stati Uniti il 22 dicembre 1995 e poi nelle sale internazionali il 13 gennaio 1996, quando è stato presentato la prima volta in Brasile.[2] La sua uscita è stata di gran lunga oscurata da quella dal film della Pixar Toy Story, che aveva debuttato un mese prima.[3]
Botteghino
Il film si è classificato 15° nel suo weekend di apertura e ha guadagnato 1,5 milioni di dollari da un totale di 1.427 sale.[4] Il film si è anche classificato al settimo posto tra i film con classificazione G nel 1995. Il suo incasso totale nazionale è stato di $ 11.348.324.[3] Nonostante sia stata la più grande delusione al botteghino dell'anno, ha avuto molto più successo in termini di vendite di video. Queste forti vendite di video hanno portato all'uscita di due sequel direct-to-video, Balto - Il mistero del lupo e Balto - Sulle ali dell'avventura, sebbene nessuno dei due sequel abbia ricevuto un'accoglienza così forte come il film originale.
Critica
Sul sito web aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film ha un punteggio di approvazione del 54% basato su 24 recensioni, con una valutazione media di 5,90/10. Il consenso critico del sito web recita: "Balto è un'avventura ben intenzionata con un'animazione vivace, ma il sentimentalismo sdolcinato e la caratterizzazione blanda lo tengono lontano da una tariffa familiare più sofisticata".[5] Il critico cinematografico Roger Ebert ha dato al film una recensione positiva, descrivendo il film come "un film per bambini, raccontato semplicemente, con un sacco di eccitazione e personaggi a cui puoi interessare" e ha elogiato ogni scena elettrizzante.[6]
Riconoscimenti
1995 - Kansas City Film Critics Circle Award
Miglior film d'animazione (ex aequo con Toy Story)
1996 - Young Artist Award
Candidatura per il miglior film commedia o musicale
1996 - Annie Award
Candidatura per il miglior film d'animazione
Candidatura per il miglior produttore in un film d'animazione a Steve Hickner
Candidatura per la migliore scenografia in un film d'animazione
Candidatura per i migliori storyboard in un film d'animazione
Colonna sonora
La colonna sonora è stata composta da James Horner.
Tracce
Nella versione originale uscita negli USA, il CD contiene le seguenti tracce:
Musiche di James Horner.
Reach For The Light (Sigla di Balto) – 4:24 (musica: Steve Winwood)
Main Title/Balto's Story Unfolds – 4:40
The Dogsled Race – 1:41
Rosy Goes To The Doctor – 4:05
Boris & Balto – 1:29
The Journey Begins – 5:06
Grizzly Bear – 5:23
Jenna/Telegraphing The News – 2:22
Steele's Treachery – 4:38
The Epidemic's Toll – 3:29
Heritage Of The Wolf – 5:54
Balto Brings The Medicine! – 4:53
Reach For The Light (Sigla di Balto (Versione completa)) – 5:27 (musica: Steve Winwood)
Durata totale: 53:31
Home video
In Italia, il film è stato distribuito in VHS dalla CIC Video nel dicembre 1996.
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