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Bianca e Bernie nella terra dei canguri (The Rescuers Down Under) è un film del 1990 diretto da Hendel Butoy e Mike Gabriel. È il 29º Classico Disney e il sequel de Le avventure di Bianca e Bernie (1977), che era basato su una serie di romanzi di Margery Sharp. Il film è incentrato su Bianca e Bernie che si recano in Australia per salvare un ragazzino di nome Cody da un sanguinario bracconiere alla ricerca di un'aquila in via d'estinzione. Fu distribuito negli Stati Uniti dalla Buena Vista Pictures Distribution il 16 novembre 1990.

Bianca e Bernie nella terra dei canguri
Bianca e Bernie con Jake in una scena del film
Titolo originaleThe Rescuers Down Under
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1990
Durata74 min
Rapporto1,66:1
Genereanimazione, avventura, commedia, drammatico
RegiaHendel Butoy, Mike Gabriel
SceneggiaturaJim Cox, Karey Kirkpatrick, Byron Simpson, Joe Ranft
ProduttoreThomas Schumacher
Casa di produzioneWalt Disney Feature Animation, Silver Screen Partners IV
Distribuzione in italianoWarner Bros. Italia
MontaggioMichael Kelly
Effetti specialiRandy Fullmer
MusicheBruce Broughton
StoryboardEd Gombert, Gary Trousdale, Chris Sanders, Brenda Chapman, Roger Allers, Will Finn, Glen Keane, Robert Lence, Vance Gerry, Kirk Wise, Kelly Asbury
Art directorPixote Hunt
Character designChris Sanders, Kevin Lima, Bruce Zick, Kelly Asbury, Glen Keane, Duncan Marjoribanks, Chris Buck, Kevin Donoghue, Gay Lawrence, Valerio Ventura, Gilbert Hung
AnimatoriGlen Keane, Mark Henn, Russ Edmonds, David Cutler, Ruben A. Aquino, Nik Ranieri, Ed Gombert, Anthony de Rosa, Kathy Zielinski, Duncan Marjoribanks
SfondiLisa Keene
Doppiatori originali
  • Bob Newhart: Bernie
  • Eva Gabor: Miss Bianca
  • John Candy: Wilbur
  • Tristan Rogers: Jake
  • Adam Ryen: Cody
  • Wayne Robson: Frank
  • George C. Scott: Percival C. McLeach
Doppiatori italiani
  • Guido Sagliocca: Bernie
  • Anita Bartolucci: Miss Bianca
  • Oliviero Dinelli: Wilbur
  • Luca Biagini: Jake
  • Simone Crisari: Cody
  • Luca Dal Fabbro: Frank
  • Mauro Bosco: Percival C. McLeach

Il film vede, nella versione originale, Eva Gabor nel suo ultimo ruolo cinematografico, ed è il primo Classico Disney ad essere un sequel.[1] È inoltre il secondo film distribuito durante il periodo chiamato Rinascimento Disney, iniziato l'anno precedente con La sirenetta, ma ebbe un successo di gran lunga inferiore alle altre produzioni di tale periodo.


Trama


Nell'outback australiano, un ragazzino di nome Cody salva e fa amicizia con una rara aquila dorata di nome Marahute, che gli mostra il suo nido e le uova. Più tardi, il ragazzo cade in una trappola per animali preparata da Percival C. McLeach, un malvagio e crudele bracconiere ricercato dai rangers australiani. Appena McLeach vede una delle penne d'aquila sullo zaino del ragazzo viene subito sopraffatto dall'entusiasmo, perché sa che la cattura di un'aquila di quella taglia lo renderebbe ricco, siccome aveva già ucciso prima il compagno di Marahute. McLeach getta lo zaino di Cody a un branco di coccodrilli, al fine di far credere ai rangers che Cody sia stato mangiato, e lo rapisce nel tentativo di costringerlo a rivelare l'ubicazione del nido di Marahute.

Il topo usato da McLeach come esca della trappola scappa ad avvisare la Società Internazionale di Salvataggio del rapimento di Cody: il messaggio, dopo essere stato ribattuto da più stazioni comunicative della Società in giro per il mondo, raggiunge il quartier generale di New York. Il presidente, durante l’assemblea di emergenza, vuole assegnare la missione di salvataggio a Bernie e Miss Bianca, agenti di campo d'élite della SIS, che però risultano assenti per via di una cena in un ristorante chic; i due topi vengono informati della missione dal cameriere François, frustrando i tentativi di Bernie di chiedere a Bianca di sposarlo. Per recarsi in Australia, i due si presentano all’hangar delle Linee Aree Albatross di Orville, ma trovano invece suo fratello Wilbur, che le ha prese in gestione; l’albatro all’inizio si oppone fermamente a trasportarli per via della tormenta di neve che in quel momento sta infuriando, ma poi cambia subito idea quando gli fanno presente che c’è a rischio la vita di un bambino. All’atterraggio in Australia, vengono accolti da Jake, un topo saltatore che è l'operativo locale della SIS e farà loro da guida e protezione durante la ricerca di Cody; Jake si infatua di Bianca appena la vede e inizia a flirtare con lei, mandando Bernie su tutte le furie.

Allo stesso tempo, Wilbur rimane immobilizzato per via di problemi alla colonna vertebrale e viene portato in un ospedale gestito da topi lì vicino. Quando Wilbur rifiuta di sottoporsi all'intervento chirurgico e tenta la fuga, la sua schiena viene involontariamente raddrizzata dagli sforzi del personale medico di topi per impedirgli di scappare attraverso una finestra, e così, guarito, parte alla ricerca dei suoi amici.

Intanto,nel covo di McLeach, Cody viene messo in gabbia in una stanza con diversi animali catturati dal bracconiere dopo aver rifiutato di rivelare dov’è situato il nido di Marahute. Cody cerca di liberarsi insieme agli animali, ma ogni tentativo viene ostacolato da Joanna, il varano domestico di McLeach. Rendendosi conto che le uova di Marahute sono il punto debole di Cody, McLeach fa credere al ragazzo che qualcun altro abbia sparato a Marahute, facendo sì che lo porti al nido.

Bernie, Bianca e Jake, sapendo che Cody è in grave pericolo, saltano sul semicingolato di McLeach per seguirlo. Al nido di Marahute, mentre i tre topi cercano di mettere in guardia Cody sul fatto che è stato seguito, arriva McLeach, che attira Marahute con l’inganno e la cattura insieme a Cody, Jake e Bianca. Su ordine di McLeach, Joanna cerca di mangiare le uova di Marahute, ma scopre che sono solo pietre a forma di uovo. Spaventata che McLeach possa arrabbiarsi con lei, Joanna butta le pietre giù nel burrone. Quando se ne va, Bernie riporta allo scoperto le vere uova dell’aquila che aveva nascosto, grato che Joanna sia caduta nel trucco; dopo un po'arriva al nido Wilbur, e Bernie lo convince a sedersi sulle uova dell'aquila per covarle in modo che il topo possa seguire McLeach. Il cacciatore porta Cody e Marahute alle Cascate del Coccodrillo, dove tiene Cody sospeso su un gruppo di coccodrilli e minaccia di darlo in pasto a loro. Ma Bernie, a cavallo di un cinghiale che ha domato con la stessa tecnica usata da Jake su un serpente acquatico, segue e spegne il veicolo di McLeach.

McLeach tenta poi di sparare alla corda che tiene Cody sopra l'acqua; per salvare il bambino, Bernie fa in modo che Joanna si scontri con McLeach, facendo cadere entrambi in acqua. I coccodrilli rivolgono la loro attenzione verso McLeach e Joanna, mentre alle loro spalle la corda danneggiata che tiene legato Cody si rompe, facendo cadere anch’egli nel fiume. I coccodrilli, ad un certo punto, si allontanano e McLeach crede di averli sconfitti; in realtà, il bracconiere si accorge troppo tardi che il fiume finisce in una cascata, e così, mentre Joanna raggiunge la terraferma, l'uomo precipita dalla cascata e muore. Bernie si tuffa in acqua per salvare Cody, ma pur cercando di resistere nel trattenere il ragazzino dalla corda che lo lega per non farlo trasportare via dalle acque impetuose, fallisce. Le sue azioni, però, danno a Jake e Bianca abbastanza tempo per liberare Marahute, che salva sia Cody che Bernie; una volta al sicuro sul dorso dell’aquila, quest’ultimo, per evitare ulteriori incidenti, chiede finalmente a Bianca di sposarlo, cosa che lei accetta con entusiasmo e felicità, mentre Jake lo saluta con un nuovo rispetto. Tutti partono per la casa di Cody, mentre Wilbur, di cui tutti si sono dimenticati, incuba le uova di amar agute fino alla schiusa, finendo poi morso da uno dei pulcini.


Personaggi



Produzione



Sviluppo


La scrittura di Bianca e Bernie nella terra dei canguri ebbe inizio nel 1986.[2] A seguito del lavoro su Oliver & Company, Peter Schneider, vice presidente della Walt Disney Feature Animation, chiese al supervisore dell'animazione Mike Gabriel se avrebbe preso in considerazione una regia. In un primo momento Gabriel rifiutò, ma dopo alcuni mesi Schneider gli offrì di dirigere Bianca e Bernie nella terra dei canguri e lui accettò.[3] Dopo il suo lavoro come supervisore all'animazione di Tito su Oliver & Company, accolto favorevolmente da parte del pubblico, Hendel Butoy fu incaricato di co-dirigere Bianca e Bernie nella terra dei canguri con Gabriel.[4] Nel frattempo, Schneider reclutò Thomas Schumacher, che aveva lavorato al Mark Taper Forum, come produttore del film.[5] Joe Ranft fu poi selezionato come supervisore della storia per la sua "capacità di cambiare e trasformare attraverso un'eccellenza di idee". Durante tutto il processo di storyboarding, Ranft rafforzò costantemente il morale creativo della sua squadra, ma raramente disegnò storyboard da sé. In aggiunta a questo, Ranft entrò in divergenze creative con i dirigenti dello studio, tra cui un disaccordo dove opzionò il casting di un attore aborigeno per doppiare Cody che fu sovrascritto con la decisione di lanciare "un ragazzino bianco e biondo".[6] Notando l'aumento della popolarità dei film d'azione ambientati in un contesto australiano e per il fatto che gli americani stavano diventando più rispettosi dell'ambiente, i realizzatori decisero di abbandonare il formato musicale poiché trovavano che la collocazione delle canzoni rallentasse il ritmo, e decisero di promuovere Bianca e Bernie nella terra dei canguri come il primo film d'azione e avventura dello studio dove Butoy e Gabriel trovarono ispirazione visiva da film live-action di Orson Welles, Alfred Hitchcock e David Lean,[7] e il loro primo film dopo Bambi ad avere un messaggio sui diritti degli animali e dell'ambiente.[8] Nel dicembre del 1988, i membri del cast originale Bob Newhart ed Eva Gabor furono riconfermati nei loro ruoli.[9] A causa della morte di Jim Jordan, che aveva doppiato Orville nel film originale, Roy E. Disney suggerì di sostituire il personaggio con il fratello Wilbur, in modo da citare i fratelli Wright.[10]


Animazione e design


I membri del team di produzione, inclusi il direttore artistico Pixote Hunt e sei dei suoi animatori, trascorsero diversi giorni in Australia per osservare, fotografare e disegnare schizzi di ambientazioni e animali presenti nell'outback in modo da illustrarlo correttamente nel film. Lì si avventurarono attraverso Uluṟu, la Katherine Gorge e il Parco nazionale Kakadu dove i progetti iniziali di Hunt sottolineavano lo spettro di scala tra le vedute e i protagonisti del film.[8][10] Come supervisore all'animazione del personaggio di Marahute, Glen Keane studiò sei aquile del Fondo Peregrine a Boise, così come un'aquila americana imbalsamata presa in prestito dal Museo di Storia Naturale di Los Angeles e uno scheletro d'aquila. Animando l'aquila, Keane e il suo team d'animazione ingrandirono l'uccello, ne rimpicciolirono la testa, allungarono il collo e le ali e gonfiarono il petto. Keane dovette inoltre rallentare i movimenti delle ali a circa il 25-30 per cento della velocità di volo di un'aquila. A causa dei dettagli eccessivi di Marahute che aveva 200 piume, il personaggio apparve solo in sette minuti durante le sequenze d'apertura e chiusura.[11] In modo da terminare il film in tempo, Schumacher ingaggiò come sostegno la Disney-MGM Studios, originariamente concepita per la produzione di cortometraggi animati indipendenti. Al suo primo incarico in un Classico Disney contribuirono settanta artisti per dieci minuti di durata, tra cui il supervisore dell'animazione Mark Henn che lavorò su diverse scene di Bernie, Bianca e McLeach.[7] Per i personaggi topi, Henn studiò i manierismi di Bob Newhart ed Eva Gabor durante le sessioni di registrazione vocale, e guardò la performance di George C. Scott ne Il dottor Stranamore come ispirazione mentre animava McLeach.[7] Allo scopo di creare un realismo credibile per gli animali australiani, gli animatori aggiuntivi viaggiarono allo zoo di San Diego per osservare canguri rossi, kookaburra e serpenti, mentre un'iguana fu portata dal personale del Disney's Animal Kingdom perché gli animatori disegnassero Joanna.[7]

Bianca e Bernie nella terra dei canguri è degno di nota per essere stato il primo Classico Disney a utilizzare completamente il nuovo processo CAPS (Computer Animation Production System), un sistema di produzione computerizzato utilizzato per rendere digitali l'inchiostrazione, la pittura e il compositing, permettendo una post-produzione più efficiente e sofisticata e rendendo obsoleta la pratica tradizionale della pittura a mano dei rodovetri. I disegni degli animatori e le pitture di sfondo furono invece digitalizzati nei sistemi informatici, dove i disegni di animazione vennero inchiostrati e dipinti da artisti digitali e poi combinati con gli sfondi digitalizzati in un software che permetteva il posizionamento e movimento della cinepresa, gli effetti multipiano e altre tecniche. Il film utilizza anche elementi CGI, come il campo di fiori nella sequenza dei titoli di testa, il camion di McLeach e le inquadrature prospettiche di Wilbur che vola sopra New York e il teatro dell'opera di Sydney. Il progetto CAPS fu la prima collaborazione della Disney con la società di computer grafica Pixar,[12] poi acquistata a titolo definitivo nel 2006. Di conseguenza, Bianca e Bernie nella terra dei canguri fu il primo film d'animazione per cui gli interi elementi del film finale vennero assemblati e completati in un ambiente digitale, così come il primo film completamente digitale.[13] Tuttavia, il marketing del film non richiamò l'attenzione sull'utilizzo del processo CAPS.[14]


Colonna sonora


La colonna sonora del film è stata composta e diretta da Bruce Broughton. A differenza della stragrande maggioranza dei film d'animazione Disney, non ci sono canzoni scritte per essa. Tuttavia, "Message Montage" comprende una citazione da "Rescue Aid Society" di Sammy Fain, Carol Connors e Ayn Robbins, l'unico riferimento musicale al primo film. Inoltre Pierre Grosz (testo), Philippe Salto e Alain Salmon-Lollioz (musica) scrissero per i titoli di coda dell'edizione francese una canzone con lo stesso titolo del film (cantata da Anne Meson), che fu anche tradotta in italiano da Michele Centonze (cantata da Arianna) e in tedesco da Frithjof Krepp (cantata da Gwen Obertuck).


Album


AllMusic ha dato alla colonna sonora 4,5 stelle su 5.[15] Nel 2006 la Walt Disney Records rieditò l'album su CD, includendo le canzoni di Shelby Flint "The Journey", "Someone's Waiting For You" and "Tomorrow is Another Day" (da Le avventure di Bianca e Bernie). Nel 2016 la Intrada Records ha pubblicato la colonna sonora completa in 35 tracce, che includono anche materiale non utilizzato nel film.


Tracce

  1. Main Title – 1:34
  2. Answering Faloo's Call – 1:32
  3. Cody's Flight – 6:02
  4. Message Montage – 2:49
  5. At the Restaurant – 3:06
  6. Wilbur Takes Off – 1:28
  7. McLeach Threatens Cody – 1:20
  8. The Landing – 2:01
  9. Bernard Almost Proposes – 1:36
  10. Escape Attempt – 1:30
  11. Frank's Out! – 3:23
  12. Cody Finds the Eggs – 1:33
  13. Bernard the Hero – 3:36
  14. End Credits – 3:41

Durata totale: 35:11


Distribuzione



Data di uscita


Le date di uscita internazionali sono state:


Edizione italiana


Il doppiaggio italiano, eseguito negli stabilimenti Fono Roma, fu diretto da Paolo Vidali su dialoghi di Andrea De Leonardis. A differenza dell'edizione originale, quella italiana presenta un cast completamente diverso da quello del primo film.


Edizioni home video


Bianca e Bernie nella terra dei canguri fu distribuito in VHS nell'America del Nord il 20 settembre 1992, mentre uscì in Italia un anno dopo. La VHS, come tutte le successive, presentava il film in formato 4:3 pan and scan. Una nuova edizione uscì in Italia nell'agosto 1997.[16][17]

In America del Nord il film fu rieditato in VHS e in DVD il 1º agosto 2000 nella collana Walt Disney Gold Classic Collection, accompagnato dal libretto di attività Animals of the Outback.[18] Il DVD presenta il film nel suo formato corretto e include come extra uno storybook, un gioco a quiz e il trailer cinematografico.[19] In Italia invece uscì in DVD il 6 dicembre 2001;[20] gli extra sono differenti rispetto a quello nordamericano, poiché sono inclusi un making of, "S.I.S. S.p.A." in versione canta-con-noi (benché tale canzone non appaia nel film), una galleria di immagini e i corti Topolino in Australia e Arturo il baldo canguro.

Il 21 agosto 2012 il film è stato distribuito in Blu-ray Disc in America del Nord in un'edizione che contiene Le avventure di Bianca e Bernie e Bianca e Bernie nella terra dei canguri in un unico Blu-ray Disc e in due DVD distinti. L'unico extra relativo al sequel è il making of già presente nel DVD europeo.[21] In Italia il film è uscito in BD l'8 novembre, sempre con il solo making of come contenuto speciale.[22]


Accoglienza



Incassi


Con la nuova featurette di Topolino Il principe e il povero come ulteriore attrattiva, Bianca e Bernie nella terra dei canguri debuttò nel weekend d'apertura con un incasso di 3,5 milioni di dollari,[23] al quarto posto dopo Mamma ho perso l'aereo, Rocky V e La bambola assassina 2[24] e al di sotto delle aspettative dello studio.[12] Di conseguenza, l'allora capo dei Walt Disney Studios Jeffrey Katzenberg decise di ritirare tutti gli spot TV del film.[12] Il film incassò in totale 47.431.461 dollari,[23] il che lo rende il film di minor successo commerciale del Rinascimento Disney.


Critica


Il film ricevette principalmente recensioni positive. Sul sito Rotten Tomatoes, sulla base di 25 recensioni raccolte, il film ha ricevuto il 68% di opinioni positive, con un voto medio di 6,2. Il consenso generale recita: "Anche se la sua storia è di seconda categoria, Bianca e Bernie nella terra dei canguri si riscatta con alcuni valori di produzione notevoli – in particolare le sue scene di volo".[25] La Halliwell's Film Guide diede al film due stelle su quattro, definendolo "brillante, vivace e divertente" e considerandolo "un miglioramento rispetto all'originale".[26] Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha assegnato al film tre stelle su quattro scrivendo: "La sequenza di volo e molte delle altre scene d'azione in questo nuovo film d'animazione della Disney creano un'euforia e una libertà che sono liberatorie. E anche il resto della storia è divertente".[27] Gene Siskel del Chicago Tribune assegnò lo stesso voto definendolo un film "audace, travolgente ma a volte inutilmente intenso" dove "il buon divertimento è fornito da uno sciocco albatro".[28] Janet Maslin di The New York Times elogiò l'animazione e le sequenze d'azione, anche se rimase critica sulla trama etichettandola "un po' cupa e poco coinvolgente per i bambini molto piccoli", anche se riconobbe che il suo "approccio un po' più adulto e avventuroso può essere il motivo per cui non include gli intermezzi musicali previsti, ma sarebbero stati i benvenuti".[29] Variety trovò che la storia fosse "così mediocre che gli adulti potrebbero abbassare la testa", ma scrisse anche che il film "vanta valori di produzione ragionevolmente solidi e voci dei personaggi eccellenti".[30] TV Guide diede al film 2 stelle e mezza su quattro, dicendo che "il film non fa un uso particolarmente fantasioso della sua ambientazione", sottolineando la poca centralità dei due protagonisti all'interno della storia e affermando inoltre che "soffre di una certa azione e trama che è discutibile in un film per bambini. Il cattivo è troppo maligno, il giovane eroe vigilante sembra essere un piccolo Rambo e parte dell'azione è abbastanza violenta, se non priva di gusto".[31]


Riconoscimenti



Altri media


Bianca e Bernie nella terra dei canguri fu adattato da William Rotsler in una storia a fumetti pubblicata nel 1991 allo scopo di promuovere il film.[32] Il personaggio di Wilbur è riapparso in seguito in alcune storie a fumetti di produzione olandese pubblicate nel settimanale Donald Duck.


Note


  1. Charles Solomon, MOVIE REVIEW : Fantasy, Animation Soar in 'Rescuers Down Under', in Los Angeles Times, 16 novembre 1990. URL consultato il 28 marzo 2015.
  2. Bob Thomas, Disney's Art of Animation: From Mickey Mouse To Hercules, Disney Editions, 7 marzo 1997, p. 121, ISBN 978-0-7868-6241-2.
  3. Rita Street, Mike Gabriel Talks Oscar Nominee Lorenzo, su animationmagazine.net, Animation, 5 febbraio 2005. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  4. Charles Solomon, Cheech Marin as Animated Tito: Check It Out, in Los Angeles Times, 27 dicembre 1988. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  5. John C. Taylor, How Broadway helped animate Disney's comeback, in Los Angeles Times, 3 aprile 2010. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  6. John Canemaker, Two Guys Named Joe, Disney Editions, 2010, pp. 51–2, ISBN 978-1-4231-1067-5.
  7. Catherine Hinman, Disney Dips Into Local Inkwell Florida Animation Team Lends Hand To 'Rescuers', in Orlando Sentinel, 19 novembre 1990. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2015).
  8. Gary Sussman, `Rescuers' does its bit for the environment, in Chicago Sun-Times, 18 novembre 1990. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016). Ospitato su HighBeam Research (a pagamento).
  9. John Voland, Movies, in Los Angeles Times, 21 dicembre 1988. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  10. The Rescuers Down Under, su Disney Archives, Disney.go.com. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2007).
  11. R. Daniel Foster, Building Character From the Ground Up : Movies: The movements of models often provide the inspiration for the quirks and idiosyncrasies of animated stars., in Los Angeles Times, 11 gennaio 1991. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  12. Hahn, Don, Waking Sleeping Beauty, Burbank, California, Stone Circle Pictures/Walt Disney Studios Motion Pictures, 2009.
  13. First fully digital feature film, su Guinness World Records, Guinness World Records. URL consultato il 18 marzo 2016.
  14. Dave Smith, Disney A-Z: The Official Encyclopedia, New York, Hyperion, 1996, p. 414, ISBN 0-7868-6223-8.
  15. (EN) Jason Ankeny, The Rescuers Down Under, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 luglio 2016.
  16. D. Ca., Tra risate e avventure dopo una lunga vacanza, in La Stampa, 8 settembre 1992, p. 43. URL consultato il 29 luglio 2016.
  17. Bianca e Bernie nella terra dei canguri - VHS settembre 1992, su Disney: Tapes & More. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  18. Walt Disney Home Video Debuts the "Gold Classic Collection", su laughingplace.com, The Laughing Place. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2006).
  19. The Rescuers Down Under — Disney Gold Collection, su disney.go.com, Disney.go.com. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2000).
  20. USCITE in DVD - Dicembre 2001, su tempiodelvideo.com, Focus Video. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  21. (EN) The Rescuers / The Rescuers Down Under Blu-ray Review, su bluray.highdefdigest.com, High-Def Digest, 21 agosto 2012. URL consultato il 18 luglio 2016.
  22. USCITE in DVD/Blu-Ray Disc - Novembre 2012, su tempiodelvideo.com, Focus Video. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  23. (EN) Bianca e Bernie nella terra dei canguri, su Box Office Mojo, Amazon.com.
  24. Weekend Box Office Results for November 16-18, 1990, su Box Office Mojo. URL consultato l'8 settembre 2013.
  25. (EN) Bianca e Bernie nella terra dei canguri, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
  26. Gritten, David (a cura di), The Rescuers Down Under, in Halliwell's Film Guide 2008, Hammersmith, London, HarperCollins Publishers, 2007, p. 986, ISBN 0-00-726080-6.
  27. Roger Ebert, The Rescuers Down Under Movie Review, in rogerebert.com, 16 novembre 1990. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  28. Gene Siskel, `Rocky V` A Satisfying End To A Movie Nice Guy, in Chicago Tribune, 16 novembre 1990. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  29. Janet Maslin, Mickey Plays the Palace, and Rescuers Go Walkabout, in The New York Times, 16 novembre 1990. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  30. Review: ‘The Rescuers Down Under’, su Variety. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  31. The Rescuers Down Under Review, su TV Guide, 3 novembre 2009. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).
  32. Bianca e Bernie nella terra dei canguri, in INDUCKS.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Bernard und Bianca im Känguruland

Bernard und Bianca im Känguruland (Originaltitel: The Rescuers Down Under) ist der 29. abendfüllende Zeichentrickfilm der Walt-Disney-Studios und erschien im Jahr 1990. Er basiert auf den Charakteren der gleichnamigen Kinderbuchserie der englischen Schriftstellerin Margery Sharp. Gleichzeitig ist der Film die Fortsetzung der ersten Sharp-Verfilmung Bernard und Bianca – Die Mäusepolizei aus dem Jahr 1977.

[en] The Rescuers Down Under

The Rescuers Down Under is a 1990 American animated adventure film produced by Walt Disney Feature Animation and released by Walt Disney Pictures. The 29th Disney animated feature film and the second movie to be produced during the Disney Renaissance, it is the sequel to the 1977 film The Rescuers, which was based on the novels by Margery Sharp. In The Rescuers Down Under, Bernard and Bianca travel to the Australian Outback to save a boy named Cody from a villainous poacher who wants to capture an endangered bird of prey for money. Directed by Hendel Butoy and Mike Gabriel (in their feature directorial debuts) from a screenplay by Jim Cox, Karey Kirkpatrick, Byron Simpson, and Joe Ranft, the film features the voices of Bob Newhart, Eva Gabor (in her final film role), John Candy, and George C. Scott.

[es] The Rescuers Down Under

The Rescuers Down Under (en Hispanoamérica, Bernardo y Bianca en Cangurolandia; en España, Los rescatadores en Cangurolandia) es una película animada producida por Walt Disney Pictures y distribuida por Buena Vista en 1990. Es la vigésimo novena película en el canon de Walt Disney Animation y se realizó en un período conocido como el Renacimiento de Disney. La película, que se desarrolla en el árido interior de Australia, es la secuela de The Rescuers (Bernardo y Bianca en Hispanoamérica, Los rescatadores en España) de 1977, inspirados en las novelas de Margery Sharp.
- [it] Bianca e Bernie nella terra dei canguri

[ru] Спасатели в Австралии

«Спасатели в Австралии» (англ. The Rescuers Down Under) — полнометражный мультфильм студии Уолта Диснея, являющийся сиквелом мультфильма «Спасатели» (1977), и её первый анимационный сиквел. Героев мультфильма озвучивали: Боб Ньюхарт, Эва Габор, Джон Кэнди, Тристан Роджерс, Адам Раен, Джордж К. Скотт. Премьера состоялась в ноябре 1990 года.



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