Lamù - Beautiful Dreamer (うる星やつら2 ビューティフルドリーマーUrusei Yatsura ni - Byūtifuru Dorīmā?,Urusei Yatsura[1] 2 - Beautiful Dreamer) è un film d'animazione del 1984 diretto da Mamoru Oshii.
È il secondo film cinematografico tratto dal manga Lamù di Rumiko Takahashi ed è ispirato alla leggenda di Urashima Tarō[2].
Benché il film sia generalmente molto amato dai fan della serie, quando la pellicola fu proiettata per la prima volta in Giappone, il responso del pubblico fu abbastanza negativo. Nonostante questo insuccesso è il lungometraggio di Lamù più celebrato dalla critica ed è considerato uno dei capolavori di Mamoru Oshii. Quest'ultimo, insoddisfatto del primo film Lamù - Only You, decise che, anche a costo di deludere le aspettative dei fan, avrebbe fatto di testa propria. Beautiful Dreamer, anziché celebrare il mondo di Lamù (cosa che normalmente ci si aspetta dai lungometraggi legati a serie animate), sembrava volerlo analizzare "dall'interno". I fan ne furono estremamente delusi e Mamoru Oshii abbandonò per sempre la produzione di "Urusei Yatsura", per dedicarsi a progetti più sperimentali. Il suo film del 1987 The Red Spectacles, è quasi una versione dal vivo di questa pellicola. Rumiko Takahashi, l'autrice del fumetto, sollecitata dai fan di "Urusei Yatsura" fu quasi costretta a rinnegare la storia del film, che deviava troppo dal plot originale.
Trama
A causa di un desiderio, espresso quasi involontariamente da Lamù al folletto Mujaki, Tomobiki si ritrova costretta a vivere continuamente la stessa giornata. Nessuno sembra rendersene conto, tranne il professor Onsen. Le cose precipitano però quando tutti gli abitanti della città spariscono, lasciando tutto in rovina, ad esclusione di casa Moroboshi, in cui Ataru, Lamù e i loro amici continuano a vivere, "quasi" normalmente. Il desiderio espresso da Lamù al magico folletto dei sogni era stato che nulla cambiasse mai, in relazione al fatto che la ragazza era felice così come stavano le cose. Tutto degenera quindi in funzione ai desideri, anche quelli non espressi, dalla ragazza. Affinché tutto torni alla normalità, Ataru e i suoi amici dovranno affrontare un bizzarro viaggio all'interno dei sogni.
Produzione
Dopo il successo di Only You, primo lungometraggio animato dedicato a Lamù, Mamoru Oshii venne richiamato dalla produzione per dirigerne il seguito. In origine non avrebbe dovuto redigere la sceneggiatura, ma, visto che lo script inizialmente previsto, opera di un altro sceneggiatore, venne scartato, Oshii dovette scriverla da sé in breve tempo[3]. Il regista, insoddisfatto della precedente pellicola, voleva distaccarsi in maniera più netta dal franchise, dandone un'interpretazione più personale[3]. Rumiko Takahashi, l'autrice del manga originale, non ebbe contatti con Oshii durante la stesura della sceneggiatura[3]. Il budget messo a disposizione fu di circa 80 milioni di yen[3].
Distribuzione
Edizione italiana
Beautiful Dreamer venne citato in un approfondimento di Mangazine dell'agosto del 1991, dove venivano erroneamente indicati come registi dell'opera Yuji Moriyama e Kazuo Yamazaki[4].
Il film venne distribuito in videocassetta nel 1992 da Yamato Video. Il doppiaggio fu realizzato da Divisione Doppiaggio Edizioni, con i dialoghi di Marinella Armagni e la direzione di Sergio Masieri[5]. Venne poi distribuito sempre da Yamato in DVD nel 2002.
Riconoscimenti
Il film arrivò terzo alle votazioni dell'Anime Grand Prix come miglior titolo del 1984, venendo battuto da Nausicaä della Valle del vento e Macross - Il film[6]. La rivista Kinema Junpo inserì la pellicola tra i migliori film giapponesi dell'anno[7].
Curiosità
Nelle scene iniziali del film si possono vedere alcuni membri dello staff di produzione rinchiusi in una gabbia.
I personaggi di Mujaki e Baku erano già apparsi, in forma diversa, nel 42º episodio della serie televisiva, che per certi versi anticipava molte sequenze della pellicola (tra cui quella in cui Ataru sogna di avere un suo harem)
Ataru, Lamù e compagni si ritrovano in un cinema per vedere il primo film di Godzilla.
Durante il sogno di Ataru, quando questo si trova circondato dalle ragazze, si può notare che tra esse vi è anche Akemi Roppongi, una delle coprotagoniste di Maison Ikkoku, opera anche questa di Rumiko Takahashi.
Note
Come specificato nella pagina dedicata al manga, Urusei Yatsura corrisponde ad un gioco di parole intraducibile in italiano
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии