Porky in Strambilandia (Porky in Wackyland) è un film del 1938 diretto da Robert Clampett. È un cortometraggio d'animazione della serie Looney Tunes, prodotto dalla Leon Schlesinger Productions e uscito negli Stati Uniti il 24 settembre 1938, distribuito dalla Warner Bros. In questo film Porky Pig va a caccia dell'ultimo dodo attraverso un paese surreale dell'Africa per intascare un'enorme taglia.
Porky in Strambilandia | |
---|---|
![]() | |
Titolo originale | Porky in Wackyland |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1938 |
Durata | 7 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | animazione, commedia, fantastico |
Regia | Robert Clampett |
Sceneggiatura | Warren Foster |
Produttore | Leon Schlesinger, Raymond Katz |
Casa di produzione | Leon Schlesinger Productions |
Distribuzione in italiano | Warner Bros. |
Montaggio | Treg Brown |
Musiche | Carl W. Stalling |
Animatori | Norm McCabe, Izzy Ellis, John Carey, Lu Guarnier |
Sfondi | Elmer Plummer |
Doppiatori originali | |
| |
Doppiatori italiani | |
|
Nel 1994 il corto si classificò all'ottavo posto nel libro di Jerry Beck The 50 Greatest Cartoons, mentre nel 2000 fu ritenuto "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo" dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e selezionato per la conservazione nel National Film Registry.[1] Nel 1949 Friz Freleng ne diresse un remake a colori intitolato L'ultimo dei dodo.
![]() |
Porky vola nell'"Africa nerissima" per catturare il raro uccello dodo, che vale quattro sestilioni di dollari. Una volta atterrato, un cartello lo avvisa che si trova in Strambilandia, un paese surreale abitato da creature stravaganti nell'aspetto e nel comportamento (molte delle quali sono citazioni della cultura popolare degli anni trenta). Tra queste, Porky riesce finalmente a trovare il dodo e cerca di catturarlo, ma quest'ultimo gli sfugge sempre grazie a trucchi magici.
Porky decide allora di battere il dodo in astuzia e, travestitosi da strillone di Strambilandia, finge che sia uscita la notizia della cattura del dodo. Quest'ultimo si distrae e Porky, smascheratosi, lo colpisce con un martello e lo cattura. Il maialino inizia a festeggiare la cattura dell'ultimo dodo, al che quest'ultimo dimostra di non esserlo affatto, chiamando a sé una moltitudine di suoi simili.
Il corto fu doppiato in italiano per la televisione nel 1999 dalla Time Out Cin.ca. Non essendo stata registrata una colonna sonora senza dialoghi, nelle scene parlate la musica fu sostituita. Fu anche aggiunta una battuta di Porky, in cui legge il cartello di Strambilandia in italiano, mentre non furono doppiati i dodo che alla fine urlano "Yeah, man!".
Il corto è incluso nel disco 3 della raccolta DVD Looney Tunes Golden Collection: Volume 2. Nel DVD è possibile vedere il corto con il commento audio di Michael Barrier, che include anche una breve intervista d'archivio a Clampett.
Gran parte della sequenza di Strambilandia fu adattata e riutilizzata da Clampett per l'inclusione nel suo cortometraggio Tin Pan Alley Cats (1943).[2] Porky in Strambilandia fu d'ispirazione nella creazione dei corti MGM del 1948 Half-Pint Pygmy e The Cat That Hated People, entrambi diretti da Tex Avery (ex animatore di Clampett). Inoltre, il corto Terrytoons Dingbat Land (1949) ha una trama quasi identica a quella di Porky in Strambilandia (tranne, chiaramente, per i personaggi coinvolti).
Il dodo appare all'inizio del film Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988), nonché in alcuni fumetti Looney Tunes editi dalla DC Comics (nei quali è a livelli di grigio anziché a colori). Il figlio del dodo, Gogo Dodo, è uno dei protagonisti della serie animata anni novanta I favolosi Tiny, ed è l'unico personaggio della serie ad essere un parente diretto di uno dei Looney Tunes. Una breve clip del film viene utilizzata in "Situazione critica", primo segmento del 36º episodio della serie Animaniacs, dove fa parte di un laserdisc falso. Il dodo appare anche nel videogioco per Wii Looney Tunes: Acme Arsenal, dove gli viene dato per la prima volta un nome, Yogo Dodo.
![]() | ![]() |