Rocky Joe - L'ultimo round (あしたのジョー2 Ashita no Jōè 2?) è un film di animazione del 1981 diretto da Osamu Dezaki.
Rocky Joe - L'ultimo round | |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese di produzione | Giappone |
Anno | 1981 |
Durata | 110 min |
Genere | animazione |
Regia | Osamu Dezaki |
Soggetto | Asao Takamori, Tetsuya Chiba |
Il soggetto è tratto dall'omonimo manga di Asao Takamori e Tetsuya Chiba.
Si tratta di un montaggio delle vicende principali della seconda serie (per la precisione dal ritorno di Joe Yabuki sul ring dopo la morte dell'amico e rivale Tooru Rikishi fino allo scontro per il titolo mondiale con il campione messicano José Mendoza).
Joe è ancora profondamente scosso dall'incontro con Tooru Rikishi concluso con la morte di quest'ultimo a causa della dieta forzata a cui aveva sottoposto il proprio corpo e da un violentissimo colpo alla tempia dello stesso Joe. Alla fine torna a casa di Danpei, dopo circa un anno e comincia nuovamente ad allenarsi. Apparentemente sembra non esser cambiato, il talento è sempre lo stesso, ma dopo le prime vittorie Nishi s'accorge (e lo fa subito notare anche a Danpei) che, durante i match fin qui sostenuti, Joe non è stato capace di assestare nemmeno un colpo al volto, come se avesse un blocco o un qualche impedimento dovuto alla paura.
Joe si rende conto che sta avendo un problema serio, non riuscendo più a dar colpi al viso: ovviamente è stata la morte di Rikishi a causargli un tale shock. Gli ci vuole un po' di tempo per riprendersi, fa leva su sé stesso e cerca di superar così il trauma; ma riuscire ad ottener questo non è affatto facile e ciò gli costa tre sconfitte consecutive. Durante l'incontro con un campione locale, Joe ce la farà finalmente a colpire l'avversario alle tempie, ma improvvisamente ha un rigetto che lo spinge a vomitare sul ring e quindi ad esser squalificato: ciò è dovuto al senso di colpa ormai interiorizzato.
Intanto nessuno accetta più di affrontare il pugile Yabuki, che vede così ben presto dissolversi nel nulla la sua promettente carriera che pare finita per sempre. Tuttavia riuscirà infine a vincere le sue paure quando si troverà a dover affrontare un altro grande campione. Il numero 6 al mondo, il pugile venezuelano Carlos Rivera è venuto in Giappone, ospitato da Yoko Shiraki e dalla sua palestra, per sondare l'ambiente, in cerca di un degno rivale e sembra che il detentore del titolo mondiale dei pesi gallo non abbia il coraggio di misurarsi con lui, temendone la potenza. Proprio per questo motivo Carlos è soprannominato il "Re senza corona" e viene considerato da tutti come un pretendente legittimo alla cintura mondiale, uno sfidante pericolosissimo per chiunque. Joe si propone e viene ingaggiato dalla palestra Shiraki per fare da sparring al campione. Durante un allenamento particolarmente violento Joe supera il suo complesso e riesce finalmente a colpire al volto l'avversario.
Joe e Carlos stringono una bella amicizia, e decidono di affrontarsi in un match regolare che si terrà il 1º gennaio organizzato da Yoko. L'incontro è avvincente ed equilibrato e termina in un pareggio. Poco tempo dopo viene finalmente proposto a Carlos di disputare l'incontro per il titolo mondiale della sua categoria e affrontare il campione messicano José Mendoza. Costui più che un pugile sembra un superuomo. In lui è presente la summa di tutte le caratteristiche del migliore atleta, devastante il suo attacco, impenetrabile la sua difesa.
Joe viene a sapere che Rivera è stato battuto dopo appena un minuto e 30 secondi: a quanto pare anche Carlos, come Rikishi, ha subito gravi conseguenze a causa dei suoi colpi. La carriera di Joe, rivitalizzata dall'aver pareggiato con il numero 6 al mondo, procede di bene in meglio fino a vincere e successivamente mantenere, la cintura di campione asiatico. Il campione del mondo Mendoza, a questo punto, decide di averlo come sfidante, in quanto "colpevole" di aver sconfitto Rivera prima che questi potesse misurarsi con lui.
Mesi prima del fatidico scontro, Yoko si accorge che Joe ha qualcosa che non va: confonde le cose, non cammina diritto, fa fatica persino ad abbottonarsi una camicia. Il fisico di Joe, infatti, è molto danneggiato dai colpi ricevuti durante tutta la sua carriera di pugile e comincia a soffrire dei sintomi della "sindrome del pugile ubriaco". Nonostante se ne sia accorto benissimo, e molto prima del medico o di Yoko, Joe decide di nascondere il suo male per poter vendicare Carlos e per poter finalmente diventare campione del mondo dei pesi gallo. Poco prima dello scontro, Yoko incontra Joe negli spogliatoi e tenta di persuaderlo ad abbandonare l'incontro, rivelandogli di essere innamorata di lui e di non volere che l'uomo che ama si autodistrugga. Il giovane, sebbene colpito dai sentimenti di Yoko, non desiste: la boxe ha fatto parte della sua vita e ora che il campione del mondo lo sta aspettando non vuole fuggire. Si dirige quindi sul ring, lasciando la ragazza in lacrime nello spogliatoio.
Durante il suo combattimento contro José Mendoza, dà tutto se stesso e anche di più; dopo pochi round, subendo molti colpi potenti, diventa cieco da un occhio, ma impara a riprodurre la tecnica di avvitamento del pugno del suo avversario, il segreto che rendeva i colpi di Mendoza micidiali. Danpei, preoccupato per la sua incolumità, tenta di gettare la spugna ma Joe lo convince a rinunciare al suo intento. Mendoza lo colpisce con tutta la sua forza, sperando di convincerlo ad abbandonare l'incontro, ma Yabuki ha una tenacia e una resistenza spaventose e non si tira indietro, anzi, prende l'iniziativa e risponde colpo su colpo al campione. Joe è quasi catatonico, assente, ma resta in piedi e continua ad incassare e a rispondere, quasi automaticamente. Mendoza adesso è spaventato da questo ragazzo che sembra non aver paura di morire e comincia a sospettare che Joe sia già morto nonostante sia in piedi ad incassare i colpi: è sotto questo terribile sospetto che a Mendoza vengono i capelli bianchi dallo spavento, tanto da sembrare un vecchio alla fine dell'incontro. Alla fine, il verdetto premia il pur distrutto Mendoza e Yabuki, sereno dopo aver consumato le forze, resta seduto e muore al proprio angolo col sorriso sulle labbra.
Il film fu distribuito nei cinema giapponesi il 4 luglio del 1981, ovvero prima della conclusione della seconda serie, avvenuta il 31 agosto dello stesso anno.
In Italia uscì direttamente in videocassetta ad opera di Yamato Video nel 1994, per poi essere in seguito pubblicato in DVD.
L'edizione italiana fu curata dalla S.E.D.E. S.p.a. di Milano. Il doppiaggio è stato affidato alla C.D.C. e diretto da Michele Gammino con un cast di doppiatori diverso da quello della serie televisiva. L'unico che riprende il suo ruolo è Riccardo Niseem Onorato, che doppia il protagonista Joe Yabuki. Curiosamente Sandro Iovino, voce di Josè Mendoza nel film, aveva partecipato al doppiaggio della prima serie di Rocky Joe, dando voce a Nishi. L'adattamento dei dialoghi è molto fedele all'originale, rispetto a quello della seconda serie. Inoltre, a differenza di questa, non è stato censurato il drammatico finale; perciò il film rappresenta l'unico prodotto d'animazione (quantomeno in lingua italiana) dove è possibile assistere alla vera conclusione della storia, così come è stata scritta e disegnata nel fumetto originale.
![]() | ![]() |