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Arianna (in greco antico: Ἀριάδνη, Ariádnē) è un personaggio della mitologia greca, principessa di Creta e sposa e paredra del dio Dioniso. È tuttavia nota soprattutto per la sua relazione con l'eroe ateniese Teseo e per il suo ruolo nel mito del Minotauro.

Arianna
Dioniso ed Arianna
Nome orig.Ἀριάδνη
Sessofemmina
Luogo di nascitaCreta
Professioneprincipessa di Creta

Genealogia


Figlia del re Minosse e di Pasifae[1], sposò Dioniso ed ebbe i figli Stafilo, Enopione, Pepareto e Toante[2].


Mitologia


Il mito di Arianna e Teseo è raccontato in varie versioni. In una si narra che Arianna si innamorò di Teseo quando egli giunse a Creta per uccidere il Minotauro nel labirinto. Arianna diede a Teseo un gomitolo di lana (il proverbiale filo d'Arianna) per poter segnare la strada percorsa nel labirinto e quindi uscirne agevolmente. Teseo a missione compiuta uscì dal labirinto e Arianna fuggì con lui e gli altri ateniesi verso Atene, ma Teseo la fece addormentare per poi abbandonarla sull'isola di Nasso (chiamata anche Dia).

Arianna, Bacco, Sileno e Satiro (Museo nazionale del Bardo, Tunisi)
Arianna, Bacco, Sileno e Satiro (Museo nazionale del Bardo, Tunisi)

In un'altra versione, Arianna al risveglio vide la nave di Teseo allontanarsi ma il dolore dell'abbandono fu di breve durata poiché giunse Dioniso su un carro tirato da pantere che, dopo averla vista così disperata, volle sposarla. Secondo un'altra variante ancora fu il dio stesso a ordinare a Teseo di abbandonare Arianna per averla in sposa. Dagli amori di Dioniso e Arianna nacquero Toante, Stafilo, Enopione e Pepareto.

Per le nozze, Dioniso fece dono ad Arianna di un diadema d'oro creato da Efesto che, lanciato in cielo, andò a formare la costellazione della Corona Boreale.

Le varie versioni sono accomunate da un comportamento meschino da parte di Teseo che appare inspiegabile e questo fa pensare che una parte del mito originario sia andata perduta.

Esiste un'ulteriore versione della tradizione secondo la quale Dioniso ordinò ad Artemide di uccidere Arianna sull'isola di Nasso.

Infine c'è un'ulteriore tragica versione dove si dice che Arianna, sopraffatta dal dolore per la perdita dell'amore di Teseo, si sia gettata in mare e si sia suicidata.



Arianna rappresentata nell'arte



Scultura


L'"Arianna addormentata" è una scultura romana, pervenuta in diverse copie, di cui una conservata in Vaticano e una agli Uffizi. Da analoghe rappresentazioni nei sarcofaghi, è plausibile che fosse parte di un gruppo con Dioniso in piedi e il suo corteo che si avvicina alla dormiente.


Pittura



Poesia



Musica


Arianna a Nasso, 1877, Evelyn De Morgan
Arianna a Nasso, 1877, Evelyn De Morgan

Curiosità



Note


  1. (EN) Apollodoro, Biblioteca, libro III.1.2, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
  2. (EN) Apollodoro, Biblioteca E, 1.9, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.

Bibliografia


Fonti primarie
Fonti secondarie

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Collegamenti esterni


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- [it] Arianna (mitologia)

[ru] Ариадна

Ариа́дна (др.-греч. Ἀριάδνη) — в древнегреческой мифологии[1] прекрасная царевна, дочь критского царя Миноса и Пасифаи. Упомянута уже в «Илиаде» (XVIII 592), её историю рассказывал Нестор в «Киприях»[2].



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