Asteria (in greco antico: Ἀστερία, Asterìā) è un personaggio della mitologia greca, figlia della titanide Febe e del titano Ceo[1][2].
Asteria | |
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Asteria seduta su una roccia sotto un albero con una lira e una corona di alloro al suo fianco | |
Nome orig. | Ἀστερία |
Epiteto | "Stella" |
Specie | Titanide |
Sesso | Femmina |
Sorella di Latona[2], sposò il titano Perse che le diede la figlia Ecate[3].
Per sfuggire alle avances di Zeus, che si era trasformato in un'aquila per raggiungerla mentre tesseva[4] Asteria si trasformò in una quaglia e si gettò nel mar Egeo[2] dove si trasformò in un'isola che prese il nome di Ortigia, ovvero "isola delle quaglie"[2][5].
Su quest'isola Leto (sorella di Asteria) trovò asilo e vi partorì Artemide e Apollo, facendo sì che l'isola si circonfondesse di luce e che per questo motivo fu chiamata Delo ("la chiara, la luminosa").
Il nome di Delo risulta inoltre in coerente simmetria con la parola "asteria" che significa "stella"[2][5].
Nonno di Panopoli aggiunge un finale leggermente diverso scrivendo che dopo che Asteria si gettò in mare, fu Poseidone[6] che continuando a cercarla fece sì che Asteria si trasformasse nell'isola di Delo (in greco Delos dal verbo deloo che significa “mostrare"), facendosi aiutare da Apollo che la radicò immobile tra le onde.