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Leto (in greco antico: Λητώ, Lētṑ) o Latona (in greco antico: Λατώ, Lātṑ) è un personaggio della mitologia greca, è una Titanide di seconda generazione, figlia dei titani Febe e Ceo[2][3][4].

Leto o Latona
Leto con i figli Apollo ed Artemide
Nome orig.Λατώ
SpecieTitanide
SessoFemmina
Luogo di nascitaKos[1]

Era legata alla maternità e insieme ai suoi figli Apollo e Artemide protettrice dei giovani. La sua iconografia la collega anche alla modestia e alle arti femminili. Insieme alla sorella Asteria[2][3], potrebbe essere legata alla notte o alla luce del giorno.[5]


Genealogia


Sorella della titanide Asteria, fu madre dei gemelli Apollo e Artemide avuti da Zeus[6].


Mitologia


Paolo Farinati, Latona con i figli Apollo e Artemide. 1590 circa, affresco, Villa Nichesola-Conforti, Ponton di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona).
Paolo Farinati, Latona con i figli Apollo e Artemide. 1590 circa, affresco, Villa Nichesola-Conforti, Ponton di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona).

Esiodo narra che Zeus, temendo le ire e la gelosia della moglie Era, l'allontanò poco prima che essa partorisse e che nessuno voleva darle ospitalità poiché temeva le ritorsioni di Era. Così Latona, inseguita dal serpente Pitone e vagando attraverso il Mar Egeo trovò rifugio presso l'isola egea di Delo dove nacquero Artemide e Apollo.

Altri narrano che Latona, in forma di lupa, si era recata a Delo dal paese degli Iperborei, e parlano del suo soggiorno in Licia, dove i pastori, che avevano voluto impedire alla dea di bagnare nello stagno i figli, erano stati mutati in rane.[7]

In seguito Apollo uccise Pitone sul monte Parnaso per vendicare le sofferenze inflitte alla madre[8][9] il quale l'aveva perseguitata quando era incinta[10].

Leggermente diversa la versione fornita da Igino secondo cui Orione, accorso in difesa di Latona, ebbe la peggio e morì in uno scontro con Scorpione, avverso alla dea. Resta il fatto che, partoriti Apollo e Artemide, quest'ultima chiese a Zeus un segno di gratitudine e così la costellazione fu stabilita in modo tale che quando Scorpione si alza, Orione tramonta[11][12].

A Delo esisteva un santuario dedicato a lei dove una palma di bronzo ricordava l'albero a cui si era aggrappata al momento di partorire i due gemelli e la loro nascita era celebrata il sesto e il diciassettesimo giorno del Targelione[4].


Genealogia (Esiodo)


Urano
Gea
Genitali di  Urano
Crono
Rea
Zeus
Era
Poseidone
Ade
Demetra
Estia
    a[13]
     b[14]
Ares
Efesto
Meti
Atena[15]
Latona
Apollo
Artemide
Maia
Ermes
Semele
Dioniso
Dione
    a[16]
     b[17]
Afrodite

Dediche


Gli asteroidi 68 Leto e 639 Latona prendono il loro nome da questo personaggio.


Note


  1. Erodoto 2.98; Diodoro Siculo 2.47.2.
  2. Esiodo, Teogonia, 406 su theoi.com (In inglese)
  3. Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, libro I. 2. 2 su theoi.com (In inglese)
  4. Latona su mitologia.dossier.net
  5. Leto- Greek Titan Goddess, su theoi.com.
  6. Esiodo, Teogonia, 918 su theoi.com (In inglese)
  7. Latona nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 13 giugno 2022.
  8. Igino, Fabulae, CXL (140) su theoi.com (In inglese)
  9. Igino era latino quindi cita Artemide con il nome di Diana
  10. Karoly Kerenyi, Gli dei e gli eroi della Grecia, Il Saggiatore, 2002, p. 118, ISBN 88-428-1095-9.
    «Egli voleva impedire la nascita del bambino.»
  11. Igino, Astronomica, II. 26 su theoi.com (In inglese)
  12. Igino era latino quindi cita Zeus con il nome di Jove (Giove) e Hera con il nome di Heart (Terra)
  13. Secondo Omero, Iliade 1.570–579, 14.338(EN) , Odissea 8.312(EN) , Efesto era evidentemente il figlio di Era e Zeus, vedi Gantz, p. 74.
  14. Secondo Esiodo, Teogonia 927–929(EN) , Efesto è stato generato solamente da Era, senza padre, vedi Gantz, p. 74.
  15. Secondo Esiodo, Teogonia 886–890(EN) , figlia di Zeus dalle sue sette mogli, Atena è stata la prima a essere concepita, ma ultima a nascere; Zeus ingravidò Meti, poi la ingerì, in seguito lui stesso fece nascere Atena "dalla sua testa", vedi Gantz, pp. 51–52, 83–84.
  16. Secondo Esiodo, Teogonia 183–200(EN) , Afrodite è nata dai genitali recisi di Urano gettati nel mare, vedi Gantz, pp. 99–100.
  17. Secondo Omero, Afrodite era la figlia di Zeus (Iliade 3.374, 20.105(EN) ; Odissea 8.308, 320(EN) ) e Dione (Iliade 5.370–71(EN) ), vedi Gantz, pp. 99–100.

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[ru] Лето (мифология)

Ле́то (др.-греч. Λητώ) — персонаж древнегреческой мифологии, под именем Латона (лат. Latona) перешедший в мифологию Рима. Титанида, возлюбленная Зевса, родившая от него Артемиду и Аполлона. Согласно классической версии мифа, ревнивая жена Зевса Гера запретила земной тверди предоставить Лето место для родов, и та скиталась по всей Элладе, пока боги не перенесли её на плавучий остров Делос. Гера долго удерживала на Олимпе богиню родов Илифию, без помощи которой на свет не появлялся ни один младенец; только после девяти дней схваток остальные боги убедили Илифию прийти на помощь роженице. В результате на свет появились двое близнецов, впоследствии принятых в сонм олимпийских богов. Лето тоже поселилась на Олимпе, где её приняли с почётом.



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