Atlante (in greco antico: Ἄτλας, Atlas) è un personaggio della mitologia greca: fu un re della Mauretania, corrispondente al noto sostenitore della Terra entrato nella cultura popolare; questo Atlante è un titano di seconda generazione e non va confuso con il figlio di Poseidone e Clito citato nei dialoghi Timeo e Crizia di Platone.
Atlante | |
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Nome orig. | Ατλας (Atlas) |
Specie | Titano |
Sesso | Maschio |
Professione | Re della Mauretania |
Figlio del titano Giapeto[1], ebbe per madre l'oceanina Climene[2] oppure l'oceanina Asia[1], sposò Pleione[3] e con lei generò le Pleiadi[3], le Iadi[4][5], e Iante[4].
A volte viene citato anche come padre delle Esperidi[6], nonché di Calipso[7], Mera[8] e Dione[9][10]
Atlante era re della Mauretania e molto versato nell'astrologia; era considerato il primo ad aver studiato la scienza dell'astronomia. Diodoro Siculo scrive che Atlante fu il primo a rappresentare il mondo per mezzo di una sfera e per questo motivo si diceva che portasse il cielo sulle spalle.
Esiodo narra che Atlante fu costretto a tenere sulle spalle l'intera volta celeste per volere di Zeus, che decise di punirlo perché durante la Titanomachia si era alleato con Crono quando guidò i titani contro gli dèi dell'Olimpo. Nell'Odissea (libro I) viene descritto poeticamente come uno dei pilastri del cielo e indicato come padre di Calipso.
Atlante riuscì a convincere Eracle a sostituirlo temporaneamente nella sua punizione offrendosi di raccogliere i pomi d'oro dall'albero del giardino delle Esperidi[11] al suo posto. Ottenuto lo scambio però Eracle riuscì a convincerlo di tenere momentaneamente la volta per potersi mettere qualcosa sotto le ginocchia. e quando Atlante sollevò la volta del cielo dalle spalle di Eracle, questi raccolse le tre mele lasciate a terra e se ne andò.
Secondo una tradizione il titano fu pietrificato da Perseo, che gli mostrò la testa di Medusa per punirlo di non averlo ospitato; così Atlante si trasformò nell'omonima catena montuosa che si trova nel nord dell'Africa[11][12]. La prima vertebra della colonna vertebrale, atlante, deve il suo nome a questo personaggio, poiché essa sostiene il cranio così come il titano regge la sfera celeste.
Atlante è l'antagonista principale del libro Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: la maledizione del Titano (2007) e il protagonista del brano La caduta di Atlante dell'album Prisoner 709 (2017) del rapper Caparezza. Ad Atlante è inoltre dedicata la canzone dei Metallica Atlas, Rise! dell'album Hardwired... to Self-Destruct (2016).
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