fiction.wikisort.org - Personaggio

Search / Calendar

Ayla è un personaggio immaginario, ed è la protagonista della serie di romanzi I figli della Terra di Jean M. Auel. È una donna Cro-Magnon che è stata cresciuta da una tribù di Uomini di Neanderthal.


Storia editoriale


Ayla rimane orfana all'età indicativa di circa cinque anni, dopo aver assistito alla distruzione del proprio campo a causa di un terremoto.

La bambina riesce a salvarsi perché in quel momento si era allontanata dalla tenda, presumibilmente mentre tutti dormivano, per giocare sul greto di un fiume poco distante, nuotando e raccogliendo sassolini.

Dopo aver assistito alla tragedia, ed istintivamente consapevole che tutto sia andato perduto - la tenda dove ipoteticamente dormivano i genitori sprofonda in una voragine, si suppone senza alcun sopravvissuto - la piccola si allontana, nel primitivo bisogno di cercare altri suoi simili.

Vagando sola, affamata ed impotente, la bambina arriva sopravvento ad un gruppo di leoni delle caverne, di cui il maschio la insegue, braccandola...la bimba si rifugia in una piccola caverna dove verrà ugualmente raggiunta e ferita alla gamba con una zampata che produrrà sulla sua coscia sinistra quattro grossi squarci che lasceranno cicatrici permanenti sulla piccina.

Sconvolta e con la ferita che ormai si è infettata, provocandole febbre alta ed uno stato confusionale, la bimba verrà trovata da un gruppo di Uomini di Neanderthal - il Clan dell'Orso delle Caverne - che deciderà, tramite la Donna Medicina, di accoglierla come una di loro.

Lì sarà chiamata Ayla, nell'impossibilità di comprendere il suo vero nome troppo articolato per il loro apparato vocale limitato, e crescerà sino all'adolescenza.


Percorso


Nel corso dei sei romanzi della saga, Ayla affronterà molte prove che la porteranno da semplice orfana adottata dal Clan, a guida spirituale del suo nuovo popolo, gli Zelandoni, una delle tribù che il Clan definisce semplicemente "gli Altri", ovvero la nuova etnia "Cro-Magnon" che si stava diffondendo in un successivo salto evolutivo dopo l'etnia "Neanderthal".

Lo stesso argomento in dettaglio: Ayla figlia della terra
Lo stesso argomento in dettaglio: La valle dei Cavalli
Lo stesso argomento in dettaglio: Gli eletti di Mut
Lo stesso argomento in dettaglio: Le pianure del passaggio
Lo stesso argomento in dettaglio: Focolari di pietra
Lo stesso argomento in dettaglio: La terra delle caverne dipinte

Aspetto fisico


Ayla è descritta alta, con lunghi capelli di un biondo intenso, occhi grigio-azzurri di un colore simile alla selce nuova, un po' a mandorla, viso ovale, zigomi marcati ed un corpo ben armonizzato.

Ovviamente più alta delle donne del Clan, è molto snella ma con una buona muscolatura, ed è molto forte.

Per la prima parte della storia - primo libro - Ayla è in genere definita "alta, grossa e brutta" oltre che "poco femminile", poiché per gli standard fisici del Clan, con le loro gambe arcuate ed il torace a botte, prominente nelle donne, la ragazza sin dall'infanzia risulta assai poco attraente.

Altro elemento che la fa ritenere "brutta" è la fronte alta - assente nel Clan, che invece la ha sfuggente - che assieme al naso piccolo e delicato, la porta ad essere descritta come "pallida, con la faccia piatta".

In realtà, a partire da Giondalar - secondo libro - quasi ogni personaggio maschile nella serie trova Ayla incredibilmente bella, e sono in moltissimi a tentare di sedurla, ma lei, basandosi sull'opinione della gente che l'ha cresciuta, non supererà mai del tutto questo suo ritenersi poco attraente, e non arriverà mai a maturare la vanità che forse il suo aspetto, se fosse cresciuta con il suo popolo di origine, le avrebbe procurato.

Una parola usata frequentemente per descriverla tra i popoli con i quali entra in contatto è "esotica", che indica che sembra sempre un po' straniera a chiunque la incontri, poiché i suoi tratti non ricalcano quelli di nessun popolo con il quale, durante il viaggio verso le terre Zelandoni, la ragazza viene in contatto.


Carattere della personalità


Ayla è una donna forte, volitiva e generosa.

Vissuta con un popolo dove erano i gesti a contare assai più che le parole, ha maturato negli anni una profonda capacità di compassione e di prendersi cura del prossimo.

Spontanea ed incapace di mentire, a volte si trova in difficoltà nell'arte della dissimulazione, in quanto l'uso di un linguaggio prettamente gestuale le ha impedito di comprendere ed apprendere il concetto di menzogna.

Di carattere talvolta collerico, quando agisce d'istinto tende a volte a degli errori di giudizio, cosa che spesso la mette in difficoltà nei rapporti con gli altri.

Ayla ha un unico, vero punto debole, non regge assolutamente l'alcool.

Assumendo bevande prodotte tramite fermentazione infatti, la giovane tende a perdere velocemente controllo e raziocinio, trovandosi talvolta in situazioni difficili da gestire.

Poiché scopre rapidamente che solo con Giondalar riesce a provare determinate sensazioni, e che l'uomo soffre all'idea che lei scelga altri uomini per condividere il "Piacere", nel corso del tempo deciderà di dividere l'amore fisico esclusivamente con lui, cosa che le attirerà spesso odio e rivalità, sia dagli uomini che la desiderano, sia dalle donne che desiderano il suo compagno.

Sebbene intenda il "Piacere" come un bisogno più maschile che femminile, pensiero legato al retaggio della sua vita con il Clan che lo vede come una necessità del maschio ove la donna è tenuta ad accettare che l'uomo desideri dividerlo con altre donne, si scoprirà gelosa di Marona e questo provocherà una frattura tra lei e Giondalar, che rischierà di concludersi in tragedia.

Rimane comunque una donna di grande generosità, gentilezza ed empatia, e nel corso della storia saranno assai pochi quelli che non arriveranno a volerle bene.


Caratteristiche fisiche


Oltre ad essere molto bella, Ayla è anche molto forte ed agile, qualità che spesso le saranno utili nel corso degli anni.


Caratteristiche intellettive


Sin da bambina, Ayla si dimostra una bambina molto intelligente ed intuitiva.

Sebbene non le sia familiare infatti, impara rapidamente il linguaggio gestuale del Clan, in modo da poter comunicare con il popolo che l'ha allevata.

Non possedendo le "memorie" - i ricordi ancestrali del Clan, ereditati dalle generazioni precedenti e trasmessi in eredità a quelle successive - che da piccola la rendono incapace di imparare le cose al primo tentativo, come invece accade agli altri bambini del Clan, Ayla inizialmente viene considerata dal popolo che la adotta lenta e talvolta stupida, cosa che la spingerà a sviluppare ulteriormente la sua già notevole intelligenza, e che la renderà in grado di imparare qualsiasi cosa dopo una sola dimostrazione.

Poiché il linguaggio del Clan, oltre che sui gesti delle mani, si basa su pose, atteggiamenti e movimenti volontari ed involontari che diventano parte integrante del linguaggio stesso, Ayla, grazie ai movimenti del corpo di chi le parla, è in grado di comprendere con assoluta precisione se la persona davanti a lei è sincera, o se sta mentendo.

Questa sua caratteristica le è spesso utile, per valutare le persone con cui entra in contatto, ed intuirne le intenzioni.

Quando viveva da poco con il Clan, Creb rimase sbalordito dalla sua capacità di far di conto, che lo sciamano ci aveva messo anni, ad apprendere, mentre la bambina ci riesce in pochi minuti, eseguendo una semplice sottrazione.

Le capacità di osservazione, sintesi, intuizione e ragionamento, permetteranno ad Ayla di mettere a punto moltissime tecniche fino a quel momento sconosciute, di apprendere velocemente gli usi e le tecniche dei popoli con i quali verrà in contatto, ed anche di colmare, da bambina, le lacune causate dal mancato possesso delle "memorie", consentendole di sviluppare una memoria eccezionale ed una straordinaria abilità nell'imparare nuovi linguaggi, trovandone le radici comuni.

Una delle più importanti intuizioni di Ayla è il concetto che il maschio ha qualcosa a che fare con il concepimento dei bambini.

Le persone del Clan ritengono che la gravidanza e la nascita siano una questione di scontro tra gli spiriti dei Totem maschili e femminili, mentre per gli Altri si tratta di una mescolanza tra lo spirito della donna e quello dell'uomo.

Sin dalla nascita di Durc, che riporta le caratteristiche somatiche di entrambe le specie, Ayla sospetta che tutto questo abbia invece qualcosa a che fare con il sesso e con l'accoppiamento, ed arriva a pensare che si tratti di una combinazione delle essenze fisiche - i fluidi biologici - maschili e femminili mischiate nel corso dell'atto sessuale.

Questa sua intuizione verrà confermata nella visione che la consacrerà per sempre al ruolo di Zelandonai.


Caratteristiche psichiche e sogni profetici


Quando Ayla assiste alla cerimonia sacra dei Mog-Ur, e beve il liquido ottenuto dalla macerazione della pianta sacra al Clan - pianta dalle elevate capacità psicotrope - entrando poi in contatto telepatico con Creb, Ayla sviluppa una notevole percezione extrasensoriale che le dà la capacità di intuire i sentimenti degli altri - cosa che si somma alla capacità di osservazione gestuale e posturale appresa nella sua vita con il Clan - e di avere visioni profetiche, legate spesso ad avvenimenti passati e futuri ai quali lei non potrà ovviamente assistere, ma che sa essere legate al destino dei due popoli, il Clan dell'Orso delle Caverne e gli Altri.

Nel corso della storia, la ragazza avrà modo, tramite queste visioni, di comprendere quale sarà il cammino della sua specie, e di comprendere meglio sé stessa.


Linguaggio


Ayla è stata cresciuta con gli usi del Clan, che comunicano con un linguaggio basato su segni e posture, anziché su parole, senza ridere, sorridere e senza piangere, espressioni ritenute fuori luogo - quando non aggressive o maleducate - dai membri del popolo che l'ha allevata.

Tale necessità le ha fatto dimenticare la propria lingua di origine, e di conseguenza il concetto stesso di lingua parlata, che ritrova per la prima volta dopo anni quando apprende lo Zelandoni da Giondalar.

Nonostante Ayla successivamente sviluppi una vera e propria abilità nell'apprendere e parlare nuovi linguaggi, manterrà sempre una sorta di accento insolito che la renderà straniera presso ogni popolo con il quale entrerà in contatto, e che spesso ne aumenterà il fascino e l'aura esotica.

In realtà, non si tratta di un accento, ma di un modo di parlare.

Infatti, poiché anche il Clan, nella lingua di ogni giorno, ha dei suoni benché assai ridotti - limitati in genere ai nomi propri o poco più - e riprodotti secondo un apparato vocale ovviamente più primitivo rispetto a quello maggiormente articolato dei Cro-Magnon, Ayla ha imparato da piccola, sostanzialmente, anche a "parlare" come loro.

Ciò fa sì che anche con i linguaggi degli Altri, lei non riesca più a riprodurre alcuni suoni, arrivando a "mangiarseli", come dice talvolta Giondalar.

In realtà, quando Ayla ed il suo compagno incontrano, nell'ultima parte del viaggio, una coppia del Clan, osservando Ayla parlare con l'uomo, usando il linguaggio gestuale e la lingua formale del Clan, Giondalar capisce che l'accento insolito di Ayla, che la rende così particolare, è solo il modo in cui lei riproduce i suoni, imparato dal Clan assieme al loro linguaggio.

Ayla ha quindi, semplicemente, l'accento - o meglio, la maniera di parlare - del Clan stesso.


Invenzioni ed abilità


Nel corso della serie, sono molte le innovazioni che vengono attribuite ad Ayla, e successivamente anche a Giondalar, effettivamente fatte attraverso i secoli della preistoria umana.

Sebbene spesso l'eccezionale intelligenza di Ayla venga scambiata per un talento sovrannaturale, molte di queste invenzioni sono in realtà frutto di ragionamento e di una buona capacità di osservazione, unite a periodi di solitudine che l'hanno resa propensa ad imparare, oltre che della capacità di apprendimento sviluppata con il Clan per compensare la mancanza delle "memorie", che le consente di imparare qualsiasi cosa le venga mostrata una o due volte al massimo.


Una donna ricca


Benché le sue origini la espongano sovente allo scherno ed alla messa in dubbio della sua posizione sociale, le capacità di Ayla nella produzione di oggetti, pellicce, armi ed arredi, espresse anche nella capacità organizzativa che le consente di avere il tempo necessario per abbellirle aumentandone così il valore, fanno sì che la ragazza venga quasi sempre apprezzata dai popoli con i quali entra in contatto, e che la gente sia felice di scambiare con lei oggetti e conoscenze.

La sua generosità e disponibilità nel mettere a disposizione capacità, nozioni e rimedi, fanno inoltre sì che la giovane sia spesso oggetto di gratitudine e di doni di valore, come la tunica nuziale che le viene regalata alla sua partenza dal popolo Mamutoi, praticamente ricoperta in alcuni punti di sole perline scolpite e fatta con pelle della migliore qualità, caratteristiche che la rendono un oggetto di valore pressoché incalcolabile, in un mondo dove ancora non esisteva, ovviamente, il concetto di denaro.

Questa sua "ricchezza", intesa quindi secondo l'epoca come abilità, capacità intellettiva e gestione del tempo nella fabbricazione di oggetti e nell'applicazione ed estensione delle conoscenze tramite studio e lavoro personale, purtroppo non le attirerà solo simpatie ed approvazione, ma anche invidie e cattiverie, spesso da soggetti avidi, profittatori o svogliati, che oltre a non apprezzarne l'impegno profuso, vedono nell'attenzione che lei ottiene dalle posizioni sociali più elevate - arrivando a goderne a propria volta - quasi un torto nei loro confronti.


Occupazione


Sebbene alla fine si trovi quasi per caso o per circostanze ad essere annoverata tra gli sciamani, il compito che Ayla sente più suo è quello di guaritrice, o Donna Medicina.

Infatti, mentre nel Clan dell'Orso delle Caverne il ruolo di sciamano era diviso da quello della Donna Medicina - uomo il primo, donna la seconda - nei popoli degli Altri questi due ruoli coincidono, quindi se non entrasse nella cerchia degli sciamani, non potrebbe più esercitare l'arte di guarire, o comunque verrebbe interpellata con meno tempestività.

Tale ruolo, appreso dalla madre adottiva Iza nel Clan, e poi approfondito attraverso esperienza personale, studio ed esperimenti vari anche e soprattutto su sé stessa, le procurerà grande prestigio presso tutti i popoli con i quali entrerà in contatto, e le permetterà di salvare più di una vita, oltre che di migliorare l'esistenza di moltissime persone.


Prediletta dagli spiriti


Presso il Clan dell'Orso delle Caverne, Ayla viene considerata "prediletta dagli Spiriti", poiché è a lei che viene mostrata per prima la caverna del Clan, ed in molte occasioni riesce, in modo - per il Clan - inspiegabile, a salvare delle vite ed a sopravvivere - come quando torna dalla Maledizione di Morte - contro ogni previsione.

Molti membri del Clan, Brun per primo, la considerano, per la sua diversità, come "un segno dato dal Totem", una sorta di amuleto vivente.

Per questo motivo, quando dopo la Maledizione di Morte scagliata da Brud, si scatenerà un terremoto che distruggerà la caverna, saranno in molti a pensare che Brud abbia scatenato la collera degli Spiriti, maledicendo la loro favorita.


Rapporti con l'altro sesso


Una grande difficoltà, per Ayla, è stata il trovare un equilibrio nei rapporti con l'altro sesso, quindi con gli uomini degli Altri.

Cresciuta in una società dove la donna era tenuta a soddisfare il desiderio sessuale di ogni uomo che gliene comunicasse il "bisogno", indipendentemente che fosse o meno il proprio compagno, e dove il piacere e l'opinione della femmina non avevano la benché minima importanza, ha fatto molta fatica a comprendere il proprio "diritto" di negarsi ad un uomo, qualora lui le avesse fatto capire il suo desiderio di accoppiarsi con lei.

Nei primi tempi con Giondalar, infatti, lui le aveva detto che il suo "segnale" era il bacio, ed Ayla, certo per ingenuità, l'aveva interpretato pensando che qualunque uomo l'avesse baciata, avrebbe avuto il diritto di dividere i "piaceri" con lei, come era accaduto con Ranec nella sua adozione tra i Mamutoi.

Questo pensiero, ovviamente ancora retaggio della sua educazione con il Clan, si rivelerà naturalmente errato, specie quando Ayla scoprirà, prima tramite Mamut e poi tramite Zelandonai, che sebbene la promiscuità sia accettata senza problemi anche tra gli Altri, qui con pari diritti tra uomo e donna, una donna che divida i "piaceri" con molti uomini diversi - a meno che non si tratti di motivi rituali, come accade per le Donne Donai - non arriva a godere di una buona nomea dal punto di vista sociale, esattamente come un uomo che faccia la stessa cosa con molte donne, ma senza impegnarsi con nessuna, senza costruirsi un focolare o peggio ancora trascurando il proprio.

Un ulteriore peggioramento della situazione di Ayla nel campo dei rapporti con gli uomini avviene se lei, come ad esempio accade nelle "Feste della Madre", beve troppo, poiché l'eccesso di alcool la porta ad essere eccessivamente disinvolta e con uno scarso controllo delle proprie reazioni, cosa che può renderla vittima consenziente dei desideri altrui, con una capacità di ribellione - qualora necessaria - molto ridotta.

Anche quando assumerà il ruolo di Zelandonai, Ayla andrà incontro ad un nuovo equivoco, pensando che la sua posizione rituale la obblighi a rendersi "disponibile" ai desideri maschili, senza il diritto di esercitare una preferenza personale.

Il fatto che Ayla sia molto bella, e quindi molto desiderata fin dal momento in cui entra in contatto con i suoi simili, complica ulteriormente le cose.

Alla fine, dopo molte situazioni di imbarazzo e confusione che spesso saranno motivo di scontro e di incomprensione con Giondalar, la giovane donna deciderà, imitata dal compagno, di avere rapporti solo con lui, praticando quindi una fedeltà assoluta verso l'uomo con il quale ha scelto di dividere la vita.


Posizione sociale


Dall'inizio della saga, Ayla maturerà progressivamente una posizione sociale d'alto rango, arrivando fino alle cerchie più alte della società Zelandoni, ove si trovano sciamani e capi.

Il suo nome completo, da Ayla di Nessuna Gente come si presenterà ai Mamutoi, alla fine sarà:

Zelandonai della Nona Caverna degli Zelandoni, già Ayla della Nona Caverna degli Zelandoni, già Ayla del Campo del Leone dei Mamutoi, Figlia del Focolare del Mammut, scelta dal Leone delle Caverne, protetta dal Grande Orso delle Caverne, compagna di Giondalar della Nona Caverna degli Zelandoni, maestro tagliatore di selce, fratello di Gioarran, Capo della Nona Caverna degli Zelandoni, figlio di Martona, già capo della Nona Caverna degli Zelandoni, nato al Focolare di Dalanar, maestro tagliatore di selce, già capo della Nona Caverna degli Zelandoni, Capo e Fondatore del Popolo Lanzadoni, amica dei cavalli Hinni e Vento e del cacciatore quadrupede Lupo.


L'amuleto


Quando Ayla viene raccolta dal Clan dell'Orso delle Caverne, come ogni bambino del Clan riceve un amuleto, sebbene lei sia più grande dell'età canonica in cui i bimbi del Clan lo ricevono.

Tale oggetto è costituito da un semplice sacchetto di pelle, chiuso da un laccio che le consente di portarlo al collo, con all'interno un pezzettino di ocra rossa solidificata, simbolo del sangue della nascita per il Clan.

Nel corso degli anni, come da tradizione del Clan, Ayla vi inserirà i piccoli oggetti che il suo Totem utilizzerà per comunicarle la sua approvazione per le sue scelte in alcuni momenti cruciali del suo percorso di vita.

Quando viveva con il Clan, Ayla nei momenti di difficoltà spesso stringeva con forza l'amuleto, cosa che le attirava la benevolenza degli altri, in quanto veniva vista come devozione verso gli Spiriti.

Tale gesto rimarrà per Ayla, anche negli anni successivi e dopo aver appreso del Culto della Madre, comunque un gesto abituale, poiché la ragazza non smetterà mai di avere fiducia nel suo Spirito Protettore.

Quando viene adottata dai Mamutoi, Ayla sostituisce il sacchetto ormai logoro con una "borsetta da cucito" che le viene donata proprio in occasione dell'adozione, pressoché delle stesse dimensioni.

L'unico momento in cui Ayla non indosserà l'amuleto sarà in occasione delle sue nozze, poiché stonerebbe con l'abbigliamento.

In tale occasione, lo affida alla sciamana, che lo ripone al sicuro in una nicchia dove si trova anche una statua sacra della Madre.


Figli



Le origini di Ayla


Sebbene Ayla impari rapidamente la lingua Zelandoni, ciò non fa pensare che la giovane potesse appartenere a qualche tribù a loro affine.

Infatti, la capacità di Ayla di imparare le lingue è semplicemente frutto della sua intelligenza e dello sviluppo negli anni con il Clan delle sue capacità mnemoniche, così da ovviare alla mancanza delle "memorie" rispetto alle altre bambine del Clan.

Tra le tribù incontrate nel corso del loro viaggio, le caratteristiche fisiche di Ayla non troveranno mai riscontri o somiglianze tali da ipotizzare una parentela con qualche popolo in particolare, così come nessuno la riconoscerà tramite somiglianze o ricordi legati a persone partite per viaggi e mai più tornate - come spesso accadeva - e nessuno si ricorderà mai di qualcuno che fosse partito e che non avesse più fatto ritorno, che possa essere riconducibile per storia, parentele e somiglianza a lei.

Durante il Raduno Estivo dei Mamutoi, verrà fatto un accenno alle "tribù orientali", facendo intendere che possano esistere altri popoli, situati più verso Est, ai quali lei potrebbe appartenere, ma senza certezze.

Il popolo di origine di Ayla, così come la sua lingua originale e le sue usanze di appartenenza, rimarranno quindi avvolti nel mistero anche alla fine della saga.


Trasposizione cinematografica


Ayla è stata rappresentata da Daryl Hannah nel film del 1986 Cro Magnon: odissea nella preistoria.[1]

Il film vede tra le sue interpreti l'attrice Janne Mortil nel ruolo di Ovra, una ragazza del Clan che adotta la protagonista, e viene citato come una delle sue partecipazioni più prestigiose a livello cinematografico.[2]


Curiosità


Il personaggio letterario di Ayla - ovviamente ridimensionato a livello cinematografico per esigenze di copione - è stato più volte considerato simbolico dal punto di vista del femminismo contemporaneo.[3][4][5][6]

Ha ricevuto persino il plauso di Hillary Clinton, che si è dichiarata in un'intervista un'appassionata della saga di Jean M. Auel.[7][8]

Molti i siti che ne parlano, soprattutto evidenziandone le caratteristiche di emancipazione quando la protagonista si trova prima ad aver a che fare con il Clan Neandertaliano che la adotta, patriarcale ed oppressivo nei confronti della figura della donna, ed in seguito quando, venuta a contatto con la sua etnia di origine, si trova a fare i conti con il pregiudizio, il razzismo, la menzogna e l'ambizione, fino a quel momento a lei sconosciuti.

La sua capacità di rimanere fedele a sé stessa ed alle proprie idee, ed il rifiuto più volte confermato di mentire sul proprio passato, ne fa ancora oggi, senza dubbio, uno dei personaggi più apprezzati del genere fantasy-preistorico.[9] L'economista Daniela Degan[10], libera ricercatrice e studiosa di Femminino Sacro e Spiritualità della Dea Madre, ha pubblicato sulla sua pagina web un'intervista immaginaria con lei[11], citata anche da Francesca Bianchi nel suo articolo "Il Respiro Profondo di una Nuova Era"[12].


Note


  1. (EN) Janet Maslin, SCREEN: 'CLAN OF THE CAVE BEAR', in The New York Times, 17 gennaio 1986. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  2. I migliori film di Janne Mortil, su Film-AZ.com. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  3. Cro-Magnon: odissea nella preistoria | In divenire, su web.archive.org, 22 maggio 2014. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2014).
  4. Pathway Journal - Ayla e i figli della terra, su web.tiscalinet.it. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  5. vogliadichiacchiere, Ayla, una passione che dura da oltre 20 anni, su hovogliadichiacchiere . . ., 27 febbraio 2012. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  6. Le Conversazioni, su Lettura e natura, 9 aprile 2020. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  7. Il dolore di Hillary Clinton e il conforto dei libri, su ilLibraio.it, 18 novembre 2016. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  8. Di Sara Mostaccio, Nella libreria di Hillary Clinton, ovvero i libri preferiti della politica che dovremmo leggere anche noi, su ELLE, 25 giugno 2018. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  9. Tutto quello che ho imparato sull'amore l'ho imparato da una donna delle caverne - Artigianato E Critica, su it.bjk-1903.net. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  10. Daniela Degan | Persone | Decrescita, su decrescita.it. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  11. Ayla figlia della Terra, su Comune-info, 14 maggio 2012. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  12. Il respiro profondo di una Nuova Era di Francesca Bianchi - FTNEWS.IT, su ftnews.it. URL consultato il 1º dicembre 2021.

Voci correlate


Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии