Cloridano è un personaggio dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. La sua vicenda è narrata nel diciottesimo e nel diciannovesimo libro del poema.
Cloridano | |
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Saga | ciclo carolingio |
Lingua orig. | Italiano |
Autore | Ludovico Ariosto (Orlando furioso) |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Tolomitta |
Affiliazione | esercito di Dardinello |
« Duo Mori ivi fra gli altri si trovaro, |
(Orlando Furioso, libro 18) |
Cloridano è un giovane soldato saraceno nel contingente del re Dardinello e amico fraterno del commilitone Medoro, che è poco più che un ragazzo. Alla morte di Dardinello, ucciso in combattimento, i due amici compiono un'incursione notturna nel campo cristiano per recuperare il corpo del loro sovrano. Essi non solo riescono nel loro intento, ma hanno anche modo di sopprimere con la spada alcuni nemici sorpresi nel sonno, tra cui l'illustre Alfeo, giovane cortigiano di Carlo Magno, colpito proprio da Cloridano.
Usciti con la salma di Dardinello dall'accampamento nemico, Cloridano e Medoro si imbattono in un gruppo di cavalieri cristiani guidati da Zerbino: Cloridano riesce a nascondersi in un bosco vicino. Medoro invece viene accerchiato e colpito: Cloridano esce quindi allo scoperto per morire a fianco dell'amico. In realtà Medoro era rimasto solo ferito e verrà salvato dalla bella Angelica dopo la partenza di Zerbino e dei suoi. Angelica si unirà a Medoro dopo aver fatto seppellire i corpi di Cloridano e Dardinello.
« Cloridan, che Medor vede per terra, |
(Orlando Furioso, libro 19) |
L'amicizia eroica di Cloridano e Medoro riecheggia quella dei virgiliani Eurialo e Niso; anche se Ariosto fa perire solo Cloridano.
La figura dell'eroe verrà ripresa da Giovanni Dolfin nella sua tragedia Il Medoro.
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