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Corrado degli Aleramici (Monferrato, 1140 circa – Tiro, 28 aprile 1192), figlio del marchese Guglielmo V degli Aleramici e di Giuditta di Babenberg, fu re di Gerusalemme jure uxoris, dal 1190 alla morte (de facto), e marchese del Monferrato, dal 1191 alla morte.

Corrado del Monferrato
Ritratto del re e marchese Corrado degli Aleramici, olio su tela, di François-Édouard Picot, 1843 circa (Reggia di Versailles, Francia)
Re di Gerusalemme
Stemma
Stemma
In carica 24 novembre 1190[1] 
28 aprile 1192
(jure uxoris con Isabella di Gerusalemme)
Predecessore Sibilla con Guido di Lusignano
Successore Isabella con Enrico II di Champagne
Marchese del Monferrato
In carica 1191 –
1192
Predecessore Guglielmo V
Successore Bonifacio I
Nascita Monferrato, 1140 circa
Morte Tiro, 28 aprile 1192
Dinastia Aleramici
Padre Guglielmo V degli Aleramici
Madre Giuditta di Babenberg
Consorti Teodora Angela
Isabella I di Gerusalemme
Figli (di secondo letto)
Maria
Religione Cattolicesimo
Marchesato del Monferrato
Aleramici
Guglielmo I
Figli
  • Aleramo
Aleramo
Figli
  • Guglielmo
  • Ottone
  • Anselmo
Ottone I
Figli
  • Guglielmo III
  • Riprando
Guglielmo III
Figli
  • Enrico
  • Ottone
Ottone II
Figli
  • Guglielmo
  • Arrigo
Guglielmo
Figli
  • Ranieri
Ranieri
Figli
  • Guglielmo
  • Angelica
  • Giovanna
  • Beatrice
  • Matilde
Guglielmo V
Figli
  • Guglielmo
  • Corrado
    • Maria
  • Bonifacio
  • Beatrice
  • Ranieri
  • Oddone (cardinale)
  • Alasia
Bonifacio I
Figli
  • Guglielmo
  • Agnese
  • Demetrio
Guglielmo VI
Figli
  • Bonifacio
  • Beatrice
  • Alice
Bonifacio II
Figli
Figli
  • Giovanni
  • Isabella
  • Violante
Giovanni I


Biografia



Giovinezza poco conosciuta


Poco sappiamo dell'esistenza giovanile del marchese Corrado, i primi documenti certi su di lui risalgono al 1160, ma si tratta di frammenti o di notizie poco rilevanti. Notizie, seppur confuse, abbiamo su un possibile trattato di matrimonio tra le figlie del re inglese Enrico II e uno dei rampolli di Guglielmo V. Più informazioni possediamo invece dal 1172, quando Corrado è coinvolto insieme al Barbarossa nel conflitto comunale (oltre ad esserne imparentati, era tradizione familiare degli Aleramo essere filoimperiali).


Con e contro il Barbarossa


Sconfitto il Barbarossa, egli dovette prendere parte alle trattative di pace, scortando addirittura i legati pontifici di papa Alessandro III fino a Modena. In Toscana Corrado trascorse la quasi totalità del 1176, ricevendo l'anno successivo feudi e terre dalla sorella Agnese tra Marturi e Poggibonsi. Ancora fedele a Federico I, lo si ritrova ad Assisi due anni dopo al seguito dell'imperatore. Ma quella è l'ultima occasione in cui lo si ritrova al seguito dei tedeschi.

Venuto in rottura con il cancelliere imperiale Cristiano di Magonza, Corrado si volse contro l'imperatore comandando una rivolta che non riuscì: fatto prigioniero dal cancelliere, dovette pagare un forte riscatto ma da quel momento la sua famiglia iniziò sempre più a legarsi con i Comneni di Bisanzio.

Con l'aiuto di questi, nel settembre 1179 Corrado allestì una forte armata che attaccò e sconfisse quella tedesca capitanata da Cristiano che, fatto prigioniero, venne affidato al fratello Bonifacio. Il progetto dell'imperatore bizantino era senza dubbio quello di condurre Cristiano in Oriente, ma la sconfitta dell'antipapa Innocenzo III nel 1180 e la crisi della politica orientale in Italia pose fine al progetto e Cristiano venne infine rilasciato dietro forte somma.


Marchese


Rilasciato Cristiano e riveduti i piani di politica estera, Corrado ritenne più ragionevole riavvicinarsi ai tedeschi. Lo si ritrova, come delegato imperiale, a rappresentare Federico I a Tortona nel 1183. Partito nel 1185 il padre Guglielmo per Gerusalemme, Corrado ottenne praticamente il controllo del marchesato.

Ma intanto i bizantini tornavano ad entrare nella vita di Corrado: Isacco II Angelo, imperatore d'Oriente, propose sua sorella Teodora Angelina al fratello Bonifacio ma, essendo questi già sposato, la proposta di Isacco fu presa in considerazione da Corrado, presumibilmente rimasto da poco vedovo.

Corrado, sposatosi, sostenne il cognato nelle lotte intestine dell'Impero ma, coinvolto nella rivolta di Alessio Branas, preferì abbandonare Costantinopoli, ed imbarcatosi su navi genovesi, partì per la Siria.


In Oriente


La mappa mostra la geografia degli Stati Crociati e del Regno di Gerusalemme
La mappa mostra la geografia degli Stati Crociati e del Regno di Gerusalemme
Corrado del Monferrato arriva a Tiro
Corrado del Monferrato arriva a Tiro

Nel 1187 l'arcivescovo di Tiro aveva predicato la terza crociata. Risposero all'appello di papa Clemente III l'imperatore, il re francese Filippo II e l'inglese Riccardo Cuor di Leone. Sbarcato a Tiro, trovò la situazione cristiana degenerata di colpo dopo la battaglia di Hattin. Lo stesso re e il padre di Corrado erano nelle mani degli infedeli.

Tiro era l'ultima città cristiana in Oriente e Corrado, in quanto erede tedesco e parente di Guglielmo, fu scelto come legittimo re di Gerusalemme. In realtà gli fu riconosciuta solo la reggenza sulla città in attesa che arrivassero le forze europee, ma Corrado ne ottenne per lui e i suoi successori il governo.

Saladino apparve poco dopo alle mura di Tiro, ma i suoi sforzi e i suoi tentativi di corruzione furono vani: Corrado difese strenuamente la città, salvandola e garantendo ancora per un secolo la presenza cristiana in Terrasanta.

Dopo aver partecipato alla battaglia per la riconquista di San Giovanni D'Acri ed essere scampato a stento alla cattura da parte dei musulmani, Corrado venne salvato dal re di Gerusalemme Guido di Lusignano, appena riscattato, e gli furono apertamente riconosciute le sue signorie su Tiro e Beirut.

Nuovamente maritatosi con Isabella di Gerusalemme - legittima erede del Regno di Gerusalemme - fu tacciato di codardia dai crociati al seguito di Riccardo I d'Inghilterra che volevano occupare i suoi possedimenti, Corrado ottenne però dalla mediazione del re Filippo II di Francia - che era suo cugino - nuovamente i territori per sé e per la sua famiglia.

La notizia della imminente incoronazione venne consegnata a Corrado il 21 aprile 1192; il 28 cadde in un'imboscata tesagli da nemici ancora ignoti - forse sicari della setta siriana detta degli "Assassini" (o forse da sicari di Guido di Lusignano) e morì. Sua moglie Isabella stava aspettando Maria, che sarebbe diventata sua erede al Regno di Gerusalemme. Gli successe come Marchese di Monferrato il fratello Bonifacio.


Ascendenza


Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guglielmo IV del Monferrato Ottone II del Monferrato  
 
Costanza di Savoia  
Ranieri I del Monferrato  
Otta di Agliè Tibaldo di Agliè  
 
 
Guglielmo V del Monferrato  
Guglielmo I di Borgogna Rinaldo I di Borgogna  
 
Alice di Normandia  
Gisella di Borgogna  
Stefania di Borgogna  
 
 
Corrado del Monferrato  
Leopoldo II di Babenberg Ernesto di Babenberg  
 
Adelaide di Eilenburg  
Leopoldo III di Babenberg  
Ida di Formbach-Ratelnberg Rapoto IV di Cham  
 
Matilde  
Giuditta di Babenberg  
Enrico IV di Franconia Enrico III il Nero  
 
Agnese di Poitou  
Agnese di Waiblingen  
Berta di Savoia Oddone di Savoia  
 
Adelaide di Susa  
 

Note


  1. fu però riconosciuto re per elezione solo nell'aprile 1192.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Predecessore Re di Gerusalemme Successore
Guido 1190 - 1192 (con Isabella) Isabella ed Enrico
Predecessore Marchese del Monferrato Successore
Guglielmo V 1191 - 1192 Bonifacio I
Controllo di autoritàVIAF (EN) 81205195 · BAV 495/347115 · CERL cnp01159629 · GND (DE) 136945228 · WorldCat Identities (EN) viaf-81205195
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