L'Idra di Lerna (in greco antico: Ύδρα, Hýdra) è un mostro leggendario della mitologia greca e romana che appare principalmente nei miti riguardanti Eracle.
Idra di Lerna | |
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Eracle e Iolao in combattimento con l'Idra | |
Saga | Dodici fatiche di Eracle |
Nome orig. | Ύδρα |
Sesso | maschio |
È un mostro velenosissimo in grado di uccidere un uomo con il solo respiro, con il suo sangue o al solo contatto con le sue orme[1]. È inoltre dotato di grande intelligenza e di arguzia diabolica.
Viene descritto come un grande serpente marino anfibio dotato di nove teste che ricrescono se vengono tagliate e delle quali la centrale è immortale[1][2].
Alcuni autori come Simonide e Diodoro Siculo narrano di un numero di teste pari a cinquanta e oltre, mentre Pausania riferisce di una sola testa e ne ridimensiona la stazza paragonandola a una biscia di mare. Costitui la seconda delle fatiche di Ercole
Fu allevata da Era ma era figlia di Tifone ed Echidna ed aveva come fratelli Cerbero, Ortro e la Chimera[1][2].
L'idra terrorizzava la città di Lerna nell'Argolide e viveva in una palude nei pressi delle sorgenti di Amimone[1][2].
Il compito di ucciderla fu assegnato ad Eracle nel corso della seconda fatica e l'Idra fu stanata con delle frecce infuocate e poi affrontata[1][2] ma ogni volta che le veniva tagliata una delle teste ne ricrescevano due dal moncherino[1][2].
Eracle fu così aiutato da Iolao che, dopo ogni taglio di una testa ne cauterizzava il moncherino con il fuoco impedendone la ricrescita. Il mostro fu definitivamente vinto e ucciso da un masso utilizzato da Eracle per schiacciarne la testa immortale[1][2].
Per volontà di Era durante la battaglia emerse dalla palude il Carcino (un granchio) che, mandato ad affiancare l'Idra, pizzicò con le sue chele i piedi di Eracle che però lo schiacciò sotto il tallone.[1][2].
Eracle immerse le frecce nel sangue velenoso del mostro appena ucciso, e ottenne così che ogni futura ferita provocata diventasse incurabile[1].
L'Idra ed il Carcino furono trasformati in costellazioni da Era. Rispettivamente l'Idra e il Cancro.
Nella zoologia mitologica medioevale, il termine "idra" sta ad indicare un generico drago con molte teste. In alcuni bestiari medioevali è citato anche l'hydrus, un serpente nemico per antonomasia del coccodrillo, dal quale si fa inghiottire per poi lacerarne l'intestino (analogamente a come era detto fare l'icneumone)[3][4].
Erasmo da Rotterdam nei suoi Adagia paragona la guerra all'idra di Lerna:
(LA)
«Quinetiam bellum e bello seritur, e simulato verum, e pusillo maximum exoritur, neque raro solet in his accidere quod de Lernaeo monstro fabulis proditum est» |
(IT)
«E poiché guerra genera guerra, da guerra finta nasce guerra vera, da guerra piccina guerra poderosa, non di rado suole accadere ciò che nel mito si racconta del mostro di Lerna» |
I contro-rivoluzionari paragonavano l'idra di Lerna alla rivoluzione francese, che bisognava annientare se si voleva evitare che contaminasse tutta l'Europa.
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