Misaki Nakahara (中原 岬 Nakahara Misaki?) è un personaggio principale del romanzo Welcome to the NHK di Tatsuhiko Takimoto e del manga e dell'anime da esso tratti.
Misaki Nakahara | |
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Universo | Welcome to the NHK |
Nome orig. | 岬 中原 (Misaki Nakahara) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Tatsuhiko Takimoto |
Editore | Kadokawa Shoten |
1ª app. | 28 gennaio 2002 |
Editore it. | Edizioni BD - J-Pop |
Voce orig. | Yui Makino |
Voce italiana | Iolanda Granato |
Specie | Umana |
Sesso | Femmina |
Ragazzina dall'aspetto esile, porta sempre un ombrello per ripararsi dal sole, è restia a stringere amicizia con le persone che incontra anche se sembra che Satō sia un'eccezione. Tratta il ragazzo come se dovesse prendersene cura, anche se talvolta, come in occasione della finzione organizzata per ingannare la madre del protagonista, dove recitava la parte della sua fidanzata, sembra che provi qualcosa di più che semplice simpatia per l'amico.[1] Nel manga, la personalità di Misaki differisce radicalmente da quella pessimistica e depressa intravista nel romanzo e nell'anime: in contrasto con la sua apparente aura di innocenza, ella è infatti un personaggio istrionico[2][3].
Misteriosa sin dalla sua prima apparizione, stringe subito amicizia con il protagonista della storia Tatsuhiro Satō. Si avvicina a lui offrendogli la salvezza dalla sua condizione di hikikomori, attraverso una sorta di psicoanalisi improvvisata e la firma di un vero e proprio contratto. Il ragazzo all'inizio è riluttante all'idea, anche perché fra le clausole legge che se non dovesse rispettare quanto stabilito dovrebbe pagare una cifra pari ad un milione di yen; lui le mentirà, ma alla fine verrà convinto dalle apparenti buone intenzioni della ragazza. Si scoprirà poi che Misaki lo osservava da molto tempo ed aveva trovato in lui l'unica persona ad essere di gran lunga inferiore a lei. Nel romanzo e nell'anime si scopre che dopo la morte di suo padre la madre si risposò con un uomo alcolizzato e manesco che la prendeva a male parole e la picchiava, al punto da condurre la donna al suicidio: Misaki, che andò a vivere a casa degli zii da quel momento in poi, soffre molto di questo suo passato.[4] Nel manga questo travagliato trascorso risulta, in realtà, essere nient'altro che una menzogna atta a richiamare attenzione e pietà nei suoi confronti, soffrendo ella di ansia da separazione nel momento in cui crede che Sato la stia rimpiazzando con la sua depressa senpai; l'intento del suo progetto era fin dall'inizio quello di diventare una persona dalla volontà forte, distruggendo ogni aspettativa di felicità provata nei confronti di un altro essere umano e rendendo quest'ultimo suo prigioniero, ovverosia co-dipendente nei suoi confronti[5].
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