Tatsuhiro Satō (佐藤 達広 Satō Tatsuhiro?) è il protagonista del romanzo Welcome to the NHK di Tatsuhiko Takimoto e del manga e dell'anime da esso tratti.
Tatsuhiro Satō | |
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Tatsuhiro Satō nell'anime | |
Universo | Welcome to the NHK |
Nome orig. | 達広 佐藤 (Tatsuhiro Satō) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Tatsuhiko Takimoto |
Editore | Kadokawa Shoten |
1ª app. | 28 gennaio 2002 |
Editore it. | Edizioni BD - J-Pop |
Voce orig. | Yutaka Koizumi |
Voce italiana | Alessandro Rigotti |
Specie | Umana |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Hokkaido |
Data di nascita | 28 gennaio (anime) |
Tatsuhiro Satō è un ragazzo sociofobico di 22 anni. È nato il 28 gennaio 1984.
Nelle illustrazioni a colori del manga viene raffigurato con occhi e capelli neri, mentre nella trasposizione animata gli occhi sono grigio/azzurri.
Ha l'abitudine di fumare molto, dorme anche più di 12 ore al giorno (fino a 16) ed ha un aspetto trasandato.
Vive come un hikikomori: cerca di non uscire mai dal suo appartamento di sei tatami se non per fare la spesa e comprare le sigarette di notte al konbini, venendo mantenuto da una sorta di rendita che gli passano i genitori.
Oltre ad essere un hikikomori è anche un NEET, ovvero una persona che non studia, non lavora e non sta cercando lavoro: infatti ha lasciato quasi subito l'università a causa della sua insicurezza ed il suo carattere paranoico e ansioso.
Nega la propria condizione mentendo di continuo, cosa che fa abitualmente con tutti, genitori compresi, tanto che finge addirittura di essere prossimo al matrimonio costringendo i suoi amici ad una recita improvvisa.
A causa del volontario isolamento soffre di manie di persecuzione, vedendo in ogni luogo una sorta di complotto contro di lui con il fine di trovare un capro espiatorio e giustificare il suo modo di essere. Inoltre, per alienarsi ancor di più dal mondo esterno è solito assumere cocktail di droghe pesanti, benché legali, dagli effetti allucinogeni: sarà proprio nel corso di uno di tali smarrimenti allucinatori[1] che Sato, riflettendo sull'azienda televisiva NHK, si convincerà dell'esistenza di una cospirazione ai suoi danni.
Durante la scuola superiore, ad Hokkaido, conobbe Hitomi Kashiwa, una sua senpai con cui aveva stretto amicizia.
I due frequentavano lo stesso club di letteratura e il ragazzo si innamorò di lei. Fu incapace di conquistarla e per fare breccia nel suo cuore cercò di difendere un ragazzo dai bulli della scuola finendo pestato al suo posto. Hitomi ebbe un forte ascendente psicologico su Tatsuhiro e gli trasmise la sua fissazione su delle fantomatiche cospirazioni che avrebbero accresciuto più tardi le sue fobie.
Dopo la fine delle superiori Satō si trasferisce a Tokyo dove si iscrive all'università, ma la abbandona quasi subito e si chiude per tre anni nel suo appartamento.
Benché più volte abbia cercato di superare la sua condizione cercando lavoro[2], la paura del mondo esterno prende sempre il sopravvento.
Una ragazza misteriosa che risponde al nome di Misaki Nakahara gli offre una soluzione alla sua situazione di hikikomori ma lui, intimorito, rifiuta l'aiuto arrivando a dire che lavora a casa come soho.[3][4]
Satō scopre che il suo vicino di casa è quel ragazzo che tempo prima egli aveva salvato da episodi di bullismo, Kaoru Yamazaki. I due stringono amicizia e grazie all'hobby di Yamazaki, che partecipa a dei corsi per programmatori per PC, e decidono di creare insieme un videogioco galge (ovvero di stampo erotico). Satō, a cui viene affidato il compito di curare la sceneggiatura, si abbandona a questo genere di videogiochi provandoli per vedere come funzionano e, diventato un lolicon, si dimentica di dormire, mangiare e curare l'igiene personale.
Dopo un'innumerevole serie di passi all'indietro compiuti ogni qualvolta abbia deciso di evadere dalla sua condizione (fra cui il coinvolgimento a sua insaputa in un netto shinju[5], la dipendenza da MMORPG e la truffa da multi-level marketing) e nonostante tutti gli sforzi compiuti da Misaki e Yamazaki, Sato è costretto a porre termine alla sua vita da hikikomori soltanto nel momento in cui, sospeso il bonifico mensile dei genitori, patisce davvero la fame e sente la disperata necessità di trovarsi un lavoro, progredendo a freeter.
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