Nella mitologia romana, Nittimene (chiamata anche Nyctimene o Nictímene) era la figlia di Nitteo, il re di Lesbo. Sedotta dal padre, fu trasformata da Atena in una civetta e scelta come animale a lei sacro.[1]
La sua storia - e l'unica fonte a cui possiamo fare riferimento - viene raccontata da Coronea nel II Libro delle Metamorfosi ovidiane (II.589-595)[2]:
(LA)
«Quid tamen hoc prodest, si diro facta volucris |
(IT)
«Ma che cosa conta ormai tutto questo, |
(Ovidio, Le metamorfosi, II.589-595) |
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