Perchta o Berchta (anche: Bertha), ed altre varianti, era una volta conosciuta come una divinità nelle tradizioni alpine pre-cristiane. Il suo nome significa "La Splendente". Le parole peraht, berht e brecht significano radioso, luminoso e/o bianco.
Maschera di Perchten, Klagenfurt, Austria.
Perchta è anche chiamata la "Signora delle Bestie". Era una guardiana del mondo animale e della natura nelle antiche culture cacciatrici Germaniche, probabilmente dalle stesse origini di Holda.[1]
Secondo Grimm e Motz, Perchta è cugina di Holda, in quanto si contendono il titolo di signora delle bestie e compaiono nei dodici giorni compresi tra il Natale e l'Epifania.[2]
In alcune descrizioni Perchta ha due forme: può apparire bella e bianca come la neve oppure vecchia ed anziana. In Italia la Perchta è associabile alla Befana.
Note
Motz secondo Hilton 1984.
Grimm 1835; Motz secondo Hilton 1984.
Bibliografia
Frazer, Sir James George. 1920. The Golden Bough. A Study in Magic and Religion. IX. Part 6. "The Scapegoat", pages 240-243. MacMillian & Co. (Facsimili Elibron Classics, 2005) ISBN 1-4021-8348-8. (Online). File retrieved May 18, 2007.
Hilton, Edward. Winter Goddess (A Summary of Lott Motz) (Online). File retrieved May 18, 2007.
Motz, Lott. 1984. The Winter Goddess, Folklore95:11.
Müller, Felix and Ulrich. 1999. Percht und Krampus, Kramperl und Schiach-Perchten. Wunderlich, Werner (Hrsg.): Mittelalter-Mythen 2. Dämonen-Monster-Fabelwesen. St. Gallen, S. 449-460. (Online, German) File retrieved May 18, 2007.
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