Pitone (in greco antico: Πύθων, Pǜthōn) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Gea, prodotto dal fango della terra dopo il Diluvio Universale[1].
Pitone | |
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Apollo e Pitone | |
Nome orig. | Πύθων |
Specie | drago-serpente |
Era un drago-serpente di dimensioni impressionanti e custodiva l'Oracolo di Delfi. Morì in seguito ad un combattimento epico contro Apollo che per questo, si impossessò dell'oracolo e diede alla sacerdotessa il nome di "Pizia" (Pitonessa).
Tra i motivi della morte di Pitone per mano di Apollo, dobbiamo considerare anche una possibile vendetta di Apollo verso il serpente, il quale, prima della nascita del dio, aveva perseguitato Latona (Leto)[2], madre di Apollo, fino l'isola di Delo[1]. Pitone era in una grotta presso una sorgente. Quando vide Apollo si attorcigliò ad un lauro[3]. Secondo i commentari rabbinici, si tratta della stessa figura mitica del serpente del Giardino dell'Eden[4].
Apollo stesso a causa della sua impresa si guadagnò l'appellativo pitio, infatti tra le varie feste e celebrazioni in onore di Apollo (Apollo Carneo, le Targelie, ecc.) ricordiamo in particolare quella di Apollo Pitico.
Inoltre vi erano i famosi Giochi Pitici (Pythia) che si celebravano ogni quattro anni nella pianura Crissea presso Delfi, che consistevano in una gara musicale, a cui si aggiunsero col tempo anche gare ginniche ed equestri e che prevedevano come premio per il vincitore una corona di alloro.
Pitone ebbe un figlio di nome Aix[5].
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