Roger Rabbit è un personaggio immaginario, protagonista del romanzo a fumetti di Gary Wolf Who Censored Roger Rabbit?. Nel 1988 apparve nella famosa trasposizione cinematografica a tecnica mista Chi ha incastrato Roger Rabbit.
Immortalità e invulnerabilità (tranne che alla Salamoia)
Talento comico, attoriale e canoro
Corpo elastico
Il personaggio è stato accolto positivamente dalla critica. La rivista inglese Empire ha collocato Roger Rabbit al 35º posto della sua lista dei 50 personaggi dei cartoni animati migliori della storia.[1]
Il personaggio
Roger Rabbit è un coniglio bianco dalla voce stridula che vive a Los Angeles. Il suo naso e la sua tuta sono rossi, mentre i suoi capelli sono arancioni. Porta un papillon blu a pois bianchi e dei guanti gialli. Lavora alla Maroon Cartoons come attore di cortometraggi, in cui è specializzato nel subire ogni genere di incidente e disavventure. Quello che gli capita quando recita, gli capita anche nella vita "reale", a differenza di altri personaggi animati come Baby Herman. Sia sul set che nella vita reale è un coniglio vitale, iperattivo, lunatico, molto sfortunato, molto simpatico e pasticcione e non particolarmente intelligente; la sua simpatia riesce però ad aprire di nuovo il cuore al detective Eddie Valiant che in seguito alla morte del fratello aveva perso la fiducia nel prossimo e, specialmente, nei cartoni animati. Roger è sposato con Jessica Rabbit, un'affascinante showgirl, anche lei un cartone animato, stereotipo della femme fatale. Roger ha sospetti sulla fedeltà della moglie. Ha anche un amico, il taxi Benny. Roger quando beve alcolici impazzisce, e provoca con le sue reazioni incontrollate (urla stridule, gonfiore alle mascelle, allungamenti del collo e giravolte su se stesso) danni incredibili a tutto ciò che gli sta intorno (specialmente rotture degli oggetti in vetro come bottiglie e bicchieri). Inoltre non sa guidare bene.
Graficamente il personaggio si ispira a caratteristiche di altri personaggi immaginari e reali: la forma della testa ricorda quella del regista Tex Avery; i capelli rossi sono come quelli di Droopy; si veste come Pippo; ha un farfallino come Porky Pig; I guanti ricordano quelli di Topolino e le guance e le orecchie si ispirano a Bugs Bunny.[2]
Romanzi
Who Censored Roger Rabbit? di Gary K. Wolf è il libro sul quale il film è basato. ISBN 0-345-30325-3
Who Framed Roger Rabbit? di Martin Noble è la trasposizione cartacea dell'omonimo film. ISBN 0-352-32389-2
Who P-P-P-Plugged Roger Rabbit?, di Gary K. Wolf, romanzo non collegato né al primo libro né al film, ma basato su quest'ultimo per ambientazione e caratterizzazione dei personaggi.
Who Wacked Roger Rabbit?, di Gary K. Wolf, sequel di Who P-P-P-Plugged Roger Rabbit?.
Filmografia
Oltre che nel lungometraggio, il personaggio appare anche come protagonista in tre cortometraggi in tecnica mista, usciti nei cinema in abbinamento a altri lungometraggi ed editi in VHS nel 1996 sotto il titolo Ecco Roger Rabbit!, e riproposti tutti e tre nell'edizione Blu-Ray di Chi ha incastrato Roger Rabbit per il 25º anniversario dell'uscita del film.
Una grossa indigestione (Tummy Trouble, 1989), abbinato a Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi;
Roger Rabbit sulle montagne russe (Rollercoaster Rabbit, 1990), abbinato a Dick Tracy;
Curve pericolose (Trail Mix-Up, 1993), abbinato a Sulle orme del vento.
Fumetti
Tra il 1988 e il 1993, la Disney ha prodotto in licenza storie a fumetti con protagonista il personaggio, inedite in Italia.
Curiosità
Prima della scelta di Fleischer era stato considerato Lou Hirsch come voce di Roger Rabbit.[3]
Il personaggio di Bonkers, gatto-cartone protagonista della serie animata della Disney Bonkers gatto combinaguai, condivide molte somiglianze con Roger Rabbit (essendo la serie liberamente ispirata al film, per ambientazione e personaggi): fisicamente sono molto simili, estremamente iperattivi, maldestri, lunatici e pasticcioni, ed entrambi sono note star del cinema (anche se Bonkers, a differenza di Roger, viene licenziato e trova lavoro come poliziotto). Inoltre, in Italia, hanno avuto entrambi lo stesso doppiatore, Marco Mete.
Norman Kagan, Who Framed Roger Rabbit, in The Cinema of Robert Zemeckis, Lanham, Maryland, Rowman & Littlefield, maggio 2003, pp.93–117, ISBN0-87833-293-6.
Robert Zemeckis, Richard Williams, Bob Hoskins, Charles Fleischer, Frank Marshall, Alan Silvestri, Ken Ralston, Behind the Ears: The True Story of Roger Rabbit, 2003, Walt Disney Studios Home Entertainment
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2024 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии