fiction.wikisort.org - Personaggio

Search / Calendar

Sarchiapone è un termine della lingua napoletana[1][2], usato fin dal secolo XVII, derivante dalla parola greca sarx+poiòs che significa fatto di carne[1]. Comparve per la prima volta nel Cunto de li cunti di Giambattista Basile[1] (1634 - 36), all'interno della novella Peruonto, il cui protagonista viene definito «Lo chiù granne sarchiopio e lo chiù sollenne sarchiapone c'avesse creiato la natura». Successivamente comparve come nome di uno dei personaggi principali della Cantata dei Pastori, opera teatrale scritta da Andrea Perrucci nel 1698.

Disambiguazione – Se stai cercando il racconto, vedi Sarchiapone (racconto).

A Napoli, assume vari significati a seconda dell'ambito in cui è usato[2], ma generalmente con esso si indica una persona goffa o credulona[1], solo carne e niente cervello. Anche in ambito teatrale indica personaggi corpulenti e limitati mentalmente.
Il termine, uno dei più usati del capoluogo partenopeo e meno compreso al di fuori di esso[2], divenne popolarissimo in tutta Italia per uno sketch televisivo di Walter Chiari, nel programma Rai La via del successo nella puntata di domenica 9 febbraio 1958[3].

Il termine si riscontra anche in alcuni dialetti campani e abruzzesi con sfumature di significato leggermente diverse[2][4].


Lo sketch di Walter Chiari


Spalla comica di Chiari era Carlo Campanini, col quale già da tempo lavorava in coppia in una riedizione degli sketch dei fratelli De Rege (Vieni avanti, cretino). Nata come scenetta veloce, da intermezzo (nella misura dell'avanspettacolo), dato il gradimento del pubblico nel corso del tempo era stata presa a canovaccio e ampliata, dilatata, sino a un minutaggio assai consistente. La scena televisiva, che diede fama definitiva al sarchiapone, era in realtà stata accuratamente sceneggiata ed era una riduzione, compatibile con i tempi veloci del mezzo, nella quale Chiari poteva estremizzare le chiamate comiche della sua macchietta.

La scena[5] si svolgeva in uno scompartimento ferroviario affollato di passeggeri (tra i quali si ricorda Elvio Calderoni, seduto accanto a Walter Chiari). Uno di questi (interpretato da Carlo Campanini), in piedi, armeggiava con una gabbietta (o una scatola) coperta da un telo, sul portabagagli. Attirando l'attenzione su di sé (fingendo di esserne stato morso), il passeggero riferiva agli altri passeggeri di avere con sé un sarchiapone americano. Uno dei passeggeri (il personaggio di Chiari) fingendo di sapere di cosa si trattasse, allestiva una conversazione con il proprietario come se ne fosse competente e come se l'animale gli fosse consueto. A ogni intervento del Chiari, che tirando a casaccio sperava di indovinare finalmente, forse probabilisticamente, almeno una delle caratteristiche della sconosciuta entità, Campanini però negava o smentiva, ponendo in crescente difficoltà l'interlocutore.

Nel corso della conversazione, nella quale Chiari ormai si era troppo sbilanciato per poterla lasciar cadere o per ammettere la sua ignoranza, il sarchiapone veniva, dettaglio dopo dettaglio, descritto come un animale di caratteristiche che via via si rivelavano sempre più spaventose, sino al punto da terrorizzare tutti i passeggeri e indurli a lasciare prudentemente, l'uno dopo l'altro, lo scompartimento. Chiari e Campanini restavano dunque da soli. Chiari, sottosopra per il nervosismo, chiedeva finalmente di poterlo vedere e Campanini rivelava che il Sarchiapone altro non era che un animale inventato, che egli usava per terrorizzare i passeggeri e poter viaggiare da solo nello scompartimento.

Le molte chiavi sollecitate dalla scena nel personaggio interpretato da Chiari, parevano essere state scritte proprio per questo attore, riuscendo infatti l'artista a rendere con grande vivezza gli spunti psicologici di saccenteria, di desiderio di affermazione e il crescere della frustrazione e della alterazione nevrotica del suo "passeggero".

La scena è stata riproposta anni dopo in due diverse occasioni: la prima nel 1973, durante il programma L'appuntamento[6] (condotto insieme a Ornella Vanoni, che prese parte allo sketch); la seconda nel 2016, sotto forma di tributo, durante il programma Sogno e son desto di Massimo Ranieri, con la partecipazione allo sketch di Vincenzo Salemme.[7][8]

Il sarchiapone è utilizzato nel linguaggio comune con il significato di "qualcosa di strano e indefinibile" anche se il suo uso in tal senso si è perso con le generazioni più giovani che non hanno assistito allo sketch.

Venendo all'origine dello sketch, Carlo Campanini raccontò che Walter Chiari si trovava nella spiaggia di Fregene quando vide un napoletano che vendeva[2] quei fischietti chiamati "lingua di suocera" e che attirava i clienti gridando: "venite, compratevi il Sarchiapone napoletano". I bambini che lo compravano si dicevano l'un l'altro "sai che io ho il Sarchiapone americano"; "eh ce l'ho anch'io"; "com'è?". Walter Chiari, sentito questo dialogo, tornò a casa e in dieci minuti scrisse lo sketch.[9]


Altre apparizioni



Note


  1. Deborah Santoro, Si’ nu sarchiapone! Cosa significa e perché si dice così? Ecco la risposta, su vesuviolive.it, 23 gennaio 2016. URL consultato il 20 maggio 2020 (archiviato il 20 maggio 2020).
  2. Sarchiapone: significato del detto Napoletano, su amalfinotizie.it, 2 settembre 2016. URL consultato il 20 maggio 2020 (archiviato il 20 maggio 2020).
  3. Video Babele, Walter Chiari ("Il sarchiapone"), su YouTube, 18 gennaio 2013. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  4. Floriana Venditti, Vorrei sapere se "sarchiapone" è una parola inventata, su treccani.it. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  5. Il sarchiapone, su italiamemoria.it. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2006).
  6. NandoNapoleone, Il Sarchiapone - Walter Chiari, Carlo Campanini e Ornella Vanoni - RAI - 1974, su YouTube, 16 settembre 2011. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  7. Sogno e Son Desto - Puntata del 16/01/2016, su raiplay.it. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2017).
  8. Aldo Barbieri, Il Sarchiapone con Vincenzo Salemme, Massimo Ranieri e Nina Zilli 2017, su YouTube, 6 agosto 2017. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  9. Carlo Campanini intervistato da Lelio Luttazzi nel programma RAI Ieri e oggi (1967)
  10. Gaspare Galati, 100 Years of Radar, Springer, p. 350, DOI:10.1007/978-3-319-00584-3, ISBN 978-3-319-00584-3.
  11. Totò, Sarchiapone e Ludovico, su antoniodecurtis.com. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  12. https://disney-comics.fandom.com/it/wiki/Il_Bambalione

Voci correlate


Portale Linguistica
Portale Mitologia
Portale Napoli
Portale Televisione



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии