Comma 22 (Catch-22) è un film del 1970 diretto da Mike Nichols.
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Comma 22 | |
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Titolo originale | Catch-22 |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1970 |
Durata | 122 min |
Genere | commedia, guerra |
Regia | Mike Nichols |
Soggetto | dal romanzo omonimo di Joseph Heller |
Sceneggiatura | Buck Henry |
Produttore | John Calley, Martin Ransohoff |
Fotografia | David Watkin |
Montaggio | Sam O'Steen |
Musiche | John Philip Sousa Richard Strauss |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il soggetto del film, con protagonisti Alan Arkin e Martin Balsam, è tratto dal romanzo omonimo di Joseph Heller.
Seconda guerra mondiale, Mar Mediterraneo: in una base aeronautica statunitense i piloti muoiono missione dopo missione, per l'incapacità criminale degli ufficiali. Il capitano Yossarian, vedendo la morte in continuazione attorno a lui, e non trovando alcun senso nella guerra, cerca di farsi esonerare facendosi passare per pazzo, ma è intrappolato dal Comma 22, che recita: "Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo".
Il giovane regista Mike Nichols, che aveva all'attivo già due grandi successi (Chi ha paura di Virginia Woolf? e Il laureato), ebbe carta bianca dalla produzione e decise di allestire il set a Guyamas, paesino sperduto nel deserto messicano: qui venne ricostruito un enorme hangar militare con diciotto aerei da guerra B-25 e il regista poté agire con grande disinvoltura. Questo tuttavia fece lievitare i costi del film, che raggiunsero i 18 milioni di dollari.
Le riprese procedettero molto lentamente, in parte per la meticolosità di Nichols, in parte per una serie di eventi sfavorevoli che condizionarono negativamente la lavorazione: un'epidemia di epatite virale, l'arresto e l'espulsione di numerose comparse per possesso e utilizzo di droghe e la tragica morte di una controfigura. L'arrivo sul set di Orson Welles, che doveva girare una piccola parte, rischiò inoltre di compromettere definitivamente la lavorazione: grande egocentrico e accentratore, Welles entrò in conflitto con il regista comportandosi come se fosse lui a dirigere il film, suggerendo le inquadrature da adottare e criticando le scelte di Nichols.[senza fonte]
Nelle intenzioni, il film avrebbe dovuto ripetere il successo di M*A*S*H, inserendosi nel filone delle commedie antimilitariste. A lavorazione terminata tuttavia, il film fu distribuito nelle sale senza incontrare il successo di pubblico sperato e senza recuperare il capitale speso.
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