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Fahrenheit 451 è un film del 1966 diretto da François Truffaut, tratto dall'omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury.

Fahrenheit 451
Una scena del film
Titolo originaleFahrenheit 451
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1966
Durata112 min
Dati tecnicicolore Technicolor
rapporto: 1,66:1
Generefantascienza, drammatico
RegiaFrançois Truffaut
SoggettoRay Bradbury (romanzo)
SceneggiaturaJean Lous Richard, François Truffaut
ProduttoreLewis M. Allen
Produttore esecutivoMiriam Brickman
Casa di produzioneAnglo Enterprises, Vineyard Film
Distribuzione in italianoUniversal Pictures, United International Pictures
FotografiaNicolas Roeg
MontaggioThom Noble
Effetti specialiLes Bowie, Charles Staffell
MusicheBernard Herrmann
ScenografiaSyd Cain
CostumiTony Walton
TruccoJoyce James, Basil Newall
Interpreti e personaggi
  • Oskar Werner: Guy Montag
  • Julie Christie: Linda / Clarisse
  • Cyril Cusack: il capitano
  • Anton Diffring: Fabian
  • Bee Duffel: la donna-libro
  • Jeremy Spenser: l'uomo con la mela
  • Anne Bell: Doris
  • Caroline Hunt: Helen
  • Gillian Lewis: annunciatrice TV
  • Anna Ralk: Jackie
  • Roma Milne: la vicina
  • Arthur Cox: primo annunciatore TV
  • Donald Pickering: secondo annunciatore TV
  • Michael Mindell: l'allievo Stoneman
  • Chris William: l'allievo Black
  • Mark Lester: primo bambino
  • Xevin Elder: secondo bambino
  • Joan Francis: la telefonista del bar
  • Tom Watson: il sergente istruttore
  • Alex Scott: Il giornale di Henri Brulard
  • Dennis Gilmore: Cronache marziane
  • Fred Cox: Orgoglio e pregiudizio, volume primo
  • Frank Cox: Orgoglio e pregiudizio, volume secondo
  • Michael Balfour: Il Principe di Machiavelli
  • Judith Drinan: La Repubblica di Platone
  • Yvonne Blake: La questione ebraica
  • John Rae: La chiusa di Hermiston
  • Earl Younger: nipote de La chiusa di Hermiston
Doppiatori italiani
  • Maria Pia Di Meo: Linda / Clarisse
  • Massimo Foschi: Fabian
  • Sergio Graziani: Guy Montag
  • Bruno Persa: il capitano
  • Renato Turi: uomo-libro Il giornale di Henry Brulard
  • Flaminia Jandolo: Doris
  • Lydia Simoneschi: la donna-libro
  • Sandro Acerbo: nipote de La chiusa di Hermiston
  • Gino Baghetti: uomo-libro La chiusa di Hermiston

Per la prima volta Truffaut si cimenta col colore e con una produzione straniera che gli garantisce un budget elevato. Il risultato è un film destinato al mercato internazionale, distribuito dalla Universal, da cui traspare l'interesse del regista per il cinema di Alfred Hitchcock, sottolineato dalla presenza della musica di Bernard Herrmann, e dal prospettato coinvolgimento di Tippi Hedren, eroina hitchcockiana, nel ruolo della protagonista, poi assegnato a Julie Christie.

Film predittivo, al pari di Nel 2000 non sorge il sole, di fantapolitiche svolte della società futura, sottolinea lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo. In tutta la vicenda l'onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione a una ebete sudditanza nei confronti del potere. I libri, sovversivi per definizione, a meno che non siano come da normativa, non stampati, costituiscono una possibile via di fuga verso nuovi orizzonti[1].

Girato dal 12 gennaio al 22 aprile 1966 nei Pinewood Studios e nei dintorni di Londra, fu proiettato in pubblico per la prima volta il 16 settembre 1966. Il film fu trasmesso per la prima volta dalla televisione italiana nel 1971.


Trama


«Stammi a sentire, Montag: a tutti noi una volta nella carriera, viene la curiosità di sapere cosa c'è in questi libri; ci viene come una specie di smania, vero? Beh, dai retta a me, Montag, non c'è niente lì, i libri non hanno niente da dire!»

(Il capitano dei vigili del fuoco al milite modello Montag)

Una pattuglia di pompieri dall'aspetto futuribile esce dalla caserma e si dirige verso un appartamento, dove l'uomo che vi abita riceve una telefonata che l'esorta a scappare; i pompieri entrano alla ricerca di libri e il primo che trovano è Don Chisciotte, nascosto in una lumiera, e durante la perquisizione trovano molti altri libri, anche all'interno di un finto televisore, e dopo averli accumulati in cortile li incendiano con un lanciafiamme.

Montag, uno dei pompieri della squadra, prima del rientro alla base, riceve la notizia che è prossimo a una promozione; egli è un tipo riservato e taciturno, e il capitano lo apprezza proprio per queste sue doti; rientrato a casa comunica la novità alla moglie ma lei è molto interessata ad uno spettacolo interattivo in televisione, nel quale gli spettatori possono recitare insieme ai protagonisti, e alle sue pillole.

I pompieri, infatti, hanno il compito di distruggere i libri, che sono stati proibiti e aboliti in quanto rendono la vita triste: la filosofia cambia come la moda delle gonne lunghe e corte, dando agli uomini il libero arbitrio o la vita predestinata; i romanzi invece fanno credere che le vite immaginarie dei protagonisti possano essere vissute anche dai lettori, causando frustrazione, e solo bruciandoli tutti gli uomini saranno veramente uguali e felici. I libri sono stati sostituiti dalla televisione, che fa sia da sostituto dei libri scolastici, sia da fonte di divertimento.

Una vicina di casa cerca di far conoscere a Montag il mondo della lettura, e gli chiede se ha mai letto qualcuno dei libri che ha bruciato. La curiosità lo spinge a provare, e il primo libro che questi legge è David Copperfield di Charles Dickens al quale seguiranno molti altri fino a prendere coscienza del buio in cui lui e tutti i componenti della società sono stati rinchiusi. Egli cercherà di combattere il sistema ma verrà tradito dalla moglie e obbligato a usare il lanciafiamme contro i propri libri ma, prima di farlo, indirizza il lanciafiamme verso il proprio letto e verso la tv, in segno di disprezzo per il tradimento perpetrato dalla moglie, e poi, incitato dal capitano, verso i libri.

Egli cerca di salvare un libro ma il capitano se ne accorge e gli punta la pistola contro ma Montag riesce a ucciderlo con il lanciafiamme; inizia così la sua fuga da ricercato e alla fine si unirà agli "uomini libro", che cercano di preservare il contenuto dei libri imparandone a memoria il testo e in seguito bruciandoli per evitare che gli siano tolti.


Influenze culturali e omaggi



Curiosità



Riconoscimenti



Note


  1. Mario Cipolla, Cronache dal futuro, 1979.
  2. Robert Sheckley, Giardiniere di uomini, antologia, collana Urania n. 604, 29 ottobre 1972.

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 185164166 · LCCN (EN) no2014079725 · GND (DE) 4289488-8 · BNE (ES) XX4203807 (data) · BNF (FR) cb13562115g (data)
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На других языках


[de] Fahrenheit 451 (1966)

Fahrenheit 451 ist ein britischer dystopischer Science-Fiction-Film des Regisseurs François Truffaut aus dem Jahr 1966. Er entstand nach dem gleichnamigen Roman von Ray Bradbury. Der Titel bezieht sich auf eine Temperatur von etwa 233 °C, bei der sich Papier – beruhend auf einem von Bradbury selbst ermittelten und gemeinhin als zu niedrig angesehenen Wert – ohne weitere äußere Einwirkung entzündet.

[en] Fahrenheit 451 (1966 film)

Fahrenheit 451 is a 1966 British dystopian drama film directed by François Truffaut and starring Julie Christie, Oskar Werner, and Cyril Cusack. Based on the 1953 novel of the same name by Ray Bradbury, the film takes place in a controlled society in an oppressive future, in which the government sends out firemen to destroy all literature to prevent revolution and thinking. This was Truffaut's first colour film[4] and his only non French-language film. At the 1966 Venice Film Festival, Fahrenheit 451 was nominated for the Golden Lion.[5]
- [it] Fahrenheit 451 (film 1966)

[ru] 451 градус по Фаренгейту (фильм, 1966)

«451° по Фаренгейту» (англ. Fahrenheit 451) — художественный фильм об антиутопическом будущем по одноимённому роману Рэя Брэдбери. Фильм снят режиссёром Франсуа Трюффо в 1966 году, это его первый цветной фильм и единственный, снятый на английском языке. Главные роли исполнили Оскар Вернер и Джули Кристи. Съёмки фильма заняли 93 дня (с 13 января по 15 апреля 1966 года). Все титры в фильме не появляются на экране, а читаются вслух закадровым голосом.



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