fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Francesco, giullare di Dio è un film del 1950 diretto da Roberto Rossellini che mette in scena alcuni episodi tratti da I fioretti di san Francesco e La vita di frate Ginepro (uno dei discepoli del santo di Assisi). Per mettere in luce aspetti inconsueti della vita francescana si avvalse anche della conoscenza in materia dello storico francescano Arnaldo Fortini. Si tratta di episodi slegati tra loro, se non per il fatto che i frati fanno capo alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.

Francesco, giullare di Dio
Nazario Gerardi nel ruolo di Francesco
Paese di produzioneItalia
Anno1950
Durata75 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaRoberto Rossellini
SoggettoRoberto Rossellini, da I fioretti di san Francesco e La vita di frate Ginepro
SceneggiaturaRoberto Rossellini, Federico Fellini, Brunello Rondi
ProduttoreAngelo Rizzoli, Giuseppe Amato
Casa di produzioneRizzoli Film, Romana Film
Distribuzione in italianoDear Film
FotografiaOtello Martelli
MontaggioJolanda Benvenuti
MusicheEnrico Buondonno, Renzo Rossellini
ScenografiaGiuseppe Rissone
Interpreti e personaggi
  • Nazario Gerardi: Francesco
  • Severino Pisacane: Ginepro
  • Peparuolo: Giovanni
  • Aldo Fabrizi: Nicolaio
  • Arabella Lemaitre: Chiara
  • attori non professionisti (tredici frati francescani del convento di Maiori)
Doppiatori originali
  • Pino Locchi: Francesco d'Assisi
  • Renzo Rossellini e Gianfranco Bellini: voci narranti

Elenco degli episodi



Trama


Rossellini, senza preoccuparsi troppo della verosimiglianza storica della messinscena filma gli episodi tradizionalmente narrati a proposito della vita di San Francesco e dei suoi discepoli qui interpretati da veri frati del convento di Maiori [3]. Si potrebbe anzi dire che Francesco non è nemmeno il protagonista del "suo" film, soverchiato com'è dalla presenza dell'ingenuo Frate Ginepro [4] che, con l'anziano Giovanni il Semplice, forma una coppia che non stona con l'assunto del film.

Il messaggio di Rossellini è l'elogio della santità, una santità tutt'altro che ieratica [5] , ma basata sulla follia [6] di chi si comporta come un bambino, come un elemento della natura, finendo per scandalizzare i portatori della morale comune.[7]

Frate Ginepro dona a un povero il proprio saio e torna nudo al convento e quando Francesco gli vieta di donare il saio questi, per non disobbedire, suggerisce al successivo povero di rubarglielo. Nell'episodio del tiranno Nicolaio il fraticello si fa martoriare dalla soldataglia e quando il capitano di ventura gli domanda cosa vogliano i seguaci di Francesco ed egli parla di umiltà e di povertà, un consigliere del tiranno afferma "Io questo linguaggio non lo capisco".[8]


Produzione


Titolo di testa del film
Titolo di testa del film
Nazario Gerardi nel ruolo di Francesco
Nazario Gerardi nel ruolo di Francesco

Le fonti per la sceneggiatura, alla quale contribuì anche Federico Fellini, furono soprattutto I fioretti di san Francesco e La vita di frate Ginepro.


Luoghi delle riprese


Il film è stato girato nei pressi di Oriolo Romano, Mazzano Romano[9] a Sovana (GR) e Manziana.


Distribuzione


È stato presentato nell'agosto 1950 in concorso all'11ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia assieme a Stromboli (Terra di Dio), quest'ultimo fuori concorso, ma che offuscò Francesco, giullare di Dio ottenendo un maggiore successo.


Critica


La critica cinematografica non apprezzò molto il film ma in seguito fu meglio considerato in special modo dal critico Guido Aristarco: «...Rinunciando a ogni sviluppo storicistico, a Rossellini non rimaneva che tentare l'elzeviro cinematografico. Ed elzeviri sono infatti i vari episodi: la loro natura è prettamente letteraria e formalistica, ricca di riferimenti pittorici di origini facilmente individuabili, i quali si tramutano spesso in dignitosa calligrafia: come ad esempio nel capitolo dell'incontro di Chiara con Francesco, dove il candore di quei frati, di quei “cari folli” e “amorosi giullari” saltellanti e trepidanti è suggerito con estrema e primitiva semplicità... Negli elementi calligrafici e nella musica risiedono i maggiori valori dell'opera.» [10]

Luigi Chiarini scrisse: «Il film ha un tono corporeo e umano che riscopre, attraverso la trasfigurazione mistica della leggenda, una realtà toccante perché liberata dalla retorica e dalla letteratura, ma una realtà che diviene terribilmente polemica per chi abbia voglia di esami di coscienza e sia capace di farne»[11]

Pietro Bianchi lo considerò subito un classico; su Candido scrisse: «Qui non c'è il Rossellini che pensa, ma il Rossellini che sente: quello antico insomma, quello di Roma città aperta, di Paisà, della conclusione di Germania anno zero».[12]

Il film costituì fonte d'ispirazione per il cinema di Pier Paolo Pasolini, che nel suo Vangelo secondo Matteo e in Uccellacci e uccellini, riprende in modo evidente i temi e le atmosfere del film di Roberto Rossellini [13].


Curiosità



Note


  1. Cfr. Fioretti, cap. XV
  2. cfr. Fioretti, cap. VIII
  3. Tullio Kezich, Federico: Fellini, la vita e i film, Feltrinelli Editore, 2002, p.92
  4. Cfr. Simone Starace in Effettonotte.com
  5. Vito Attolini, Immagini del Medioevo nel cinema, Edizioni Dedalo, 1993 pp.101 e sgg.
  6. T. Kezich, Op.cit. p.93
  7. S. Starace, op.cit. ibidem
  8. Aldo Palazzeschi, Cinema, Ed. di Storia e Letteratura, 2001, p.14
  9. 1000 oasi e parchi naturali da vedere in Italia, di Gianni Farneti pg. 585
  10. Andrea Giaime Alonge, Millenovecento50: il cinema italiano del 1950, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, Regione Piemonte, 1997, p.202
  11. su Bianco e Nero
  12. Stefano Masi, Enrico Lancia, I film di Roberto Rossellini, Gremese Editore, 1987, p.52
  13. « «Se vuole c'è di fatto in questo film una specie di ambiguo omaggio a Rossellini in cui entrano sentimenti contraddittori: ammirazione per il Rossellini di Francesco, giullare di Dio...» Pier Paolo Pasolini in Giulio Sapelli, Modernizzazione senza sviluppo: il capitalismo secondo Pasolini, Pearson Italia S.p.a., 2005, p.60

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàLCCN (EN) no2013018322
Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[en] The Flowers of St. Francis

The Flowers of St. Francis (in Italian, Francesco, giullare di Dio, or "Francis, God's Jester") is a 1950 film directed by Roberto Rossellini and co-written by Federico Fellini. The film is based on two books, the 14th-century novel Fioretti Di San Francesco (Little Flowers of St. Francis) and La Vita di Frate Ginepro (The Life of Brother Juniper), both of which relate the life and work of St. Francis and the early Franciscans. I Fioretti is composed of 78 small chapters. The novel as a whole is less biographical and is instead more focused on relating tales of the life of St. Francis and his followers. The movie follows the same premise, though rather than relating all 78 chapters, it focuses instead on nine of them. Each chapter is composed in the style of a parable, and, like parables, contains a moral theme. Every new scene transitions with a chapter marker, a device that directly relates the film to the novel. When the movie initially debuted in America, where the novel was much less known, on October 6, 1952, the chapter markers were removed.[1]
- [it] Francesco, giullare di Dio

[ru] Франциск, менестрель Божий

«Франциск, менестрель Божий» (итал. Francesco, giullare di Dio) — кинофильм режиссёра Роберто Росселлини, вышедший на экраны в 1950 году. Лента, повествующая ряд эпизодов из жизни святого Франциска Ассизского, основана на антологии XIV века «Цветочки Франциска Ассизского» и на романе «Жизнь брата Юнипера» (итал. La Vita di Frate Ginepro). Роли Франциска и его последователей исполнили реальные монахи одного из итальянских монастырей. Картина принимала участие в конкурсной программе Венецианского кинофестиваля.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии