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Frenzy è un film del 1972 diretto da Alfred Hitchcock.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Frenzy (disambigua).
Frenzy
Una scena del film
Titolo originaleFrenzy
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1972
Durata116 min
Rapporto1,85:1
Generethriller
RegiaAlfred Hitchcock
SoggettoArthur La Bern
SceneggiaturaAnthony Shaffer
FotografiaGilbert Taylor
MontaggioJohn Jympson
MusicheRon Goodwin
ScenografiaRobert W. Laing
Interpreti e personaggi
  • Jon Finch: Richard Ian Blaney
  • Barry Foster: Robert "Bob" Rusk
  • Alec McCowen: Capo Ispettore Oxford
  • Anna Massey: Barbara Jane "Babs" Milligan
  • Billie Whitelaw: Hetty Porter
  • Clive Swift: Johnny Porter
  • Barbara Leigh-Hunt: Brenda Margaret Blaney
  • Bernard Cribbins: Felix Forsythe
  • Vivien Merchant: Mrs. Oxford
  • Michael Bates: Sergente Spearman
  • Jean Marsh: Monica Barling
  • John Boxer: Sir George
  • Madge Ryan: Mrs. Davison
  • George Tovey: Mr. Salt
  • Elsie Randolph: Gladys
  • Jimmy Gardner: portiere
Doppiatori italiani
  • Pino Colizzi: Richard Ian Blaney
  • Stefano Sibaldi: Capo Ispettore Oxford
  • Sergio Graziani: Robert "Bob" Rusk
  • Rita Savagnone: Hetty Porter
  • Vittoria Febbi: Barbara Jane "Babs" Milligan
  • Anna Miserocchi: Brenda Margaret Blaney
  • Sergio Tedesco: Felix Forsythe
  • Lydia Simoneschi: Mrs. Oxford
  • Bruno Persa: Sergente Spearman
  • Ferruccio Amendola: Johnny Porter
  • Fiorella Betti: Monica Barling
  • Sergio Fiorentini: Mr. Salt
  • Franca Dominici: Mrs. Davison
  • Dhia Cristiani: Gladys
  • Vinicio Sofia: portiere
  • Gianfranco Bellini: avvocato al bar
  • Carlo Alighiero: dottore al bar
  • Cesare Polacco: sergente al mercato

Presentato fuori concorso alla chiusura del 25º Festival di Cannes, è il penultimo film del regista che per girarlo tornò a Londra, sua città natale.


Trama


«Signor Rusk... come mai non porta la cravatta?»

Un pericoloso maniaco sessuale impotente terrorizza Londra, strangolando le donne con una cravatta. Per una serie di sfortunate coincidenze, i sospetti cadono su Richard Blaney, un ex pilota della RAF, semi alcolizzato che vive di lavori saltuari. L'ultima vittima è infatti la sua ex-moglie, Brenda Blaney, che gestisce un'agenzia matrimoniale e la testimonianza della segretaria che lo ha visto allontanarsi poco dopo l'omicidio peggiora la sua situazione. Braccato dalla polizia, Richard si nasconde a casa dei coniugi Porter con l'aiuto della compagna Barbara ("Babs"), cameriera nel pub in cui lavorava anche lui saltuariamente.

L'assassino, la cui identità è nota al pubblico fin dalle prime scene, uccide anche Babs, che lo conosce e si fida di lui, e ne nasconde il corpo in un sacco di patate pronto per la spedizione, salvo poi doverlo rintracciare per recuperare una spilla rimasta in mano alla donna. Dovendo abbandonare la casa dei Porter, Richard chiede aiuto all'amico Rusk che gli offre ospitalità ma solo per tradirlo e consegnarlo alla polizia insieme a delle prove false. Arrestato e condannato per pluriomicidio, Richard Blaney sa di essere stato incastrato e quando riesce ad evadere di prigione si reca a casa del vero colpevole con l'intenzione di ucciderlo.

L'ispettore Oxford riesce intanto a risalire al vero omicida e una volta appreso dell'evasione si dirige anch'egli verso casa di Rusk, consapevole di trovarvi Blaney. Una volta incontratisi gli comanda di tacere e assistere al macabro spettacolo del tentativo di occultamento dell'ennesima vittima, incastrando l'assassino definitivamente.


Produzione


Il produttore fu Alfred Hitchcock per la Universal Pictures; produttore associato William Hill.


Soggetto


Sceneggiato da Anthony Shaffer, famoso a Londra e a New York per il dramma teatrale Sleuth, sulla base del romanzo di Arthur La Bern Goodbye Piccadilly, Farewell Leicester Square. Hitchcock in un primo tempo aveva offerto la sceneggiatura a Vladimir Nabokov, che per già assunti impegni aveva rifiutato. Frenzy significa “delirio, frenesia, follia”.


Riprese


Il film fu girato durante l'estate - autunno del 1971 a Londra negli studi Pinewood e al Covent Garden, all'epoca mercato ortofrutticolo di Londra.

Hitchcock scelse di girare il film a Londra, città della sua infanzia e dei suoi primi film, ritornandovi dopo oltre vent'anni. La scelta fu dettata anche da ragioni pratiche: Londra offriva la possibilità di produrre con risorse limitate, consentendo di mantenere bassi i costi, di girare con maggior velocità e meno interferenze rispetto a Hollywood; si potevano inoltre scritturare bravi attori di teatro, preparati, attenti al dettaglio e disponibili ad accettare anche parti minori.

Durante la lavorazione il regista attraversò un momento difficile: sua moglie Alma, da sempre sua preziosa collaboratrice e fedele compagna, fu colpita da un infarto e per farsi curare dovette ritornare a Los Angeles.

Tuttavia, ai primi di ottobre le riprese erano terminate. Il film costò 2 milioni di dollari, la metà di Topaz. L'anteprima mondiale si ebbe, su invito, a Londra il 25 maggio 1972[1].


Colonna sonora


La composizione della colonna sonora fu inizialmente affidata a Henry Mancini, autore di grande successo, ma Hitchcock non fu contento della partitura presentata e si rivolse al compositore britannico Ron Goodwin, a cui chiese una musica vivace, briosa, caratterizzata da strumenti a fiato e campanelli, e per nulla macabra.


I luoghi


Londra è protagonista in Frenzy, ma è una Londra che ha un'atmosfera tutta particolare, quella dell'immaginario di Hitchcock e dei suoi ricordi giovanili:

Su pressione di Shaffer il regista accettò anche alcuni luoghi della Londra moderna:


Scene eliminate


Secondo il produttore Laurent Bouzereau sono almeno 3 le scene eliminate dal montaggio finale e di cui si ha prova grazie al ritrovamento delle foto di scena. Una scena di sesso fra Blaney e Babs nella stanza d'albergo, le riprese di una donna che fugge seminuda di notte dall'appartamento di Rusk e un finale alternativo con Blaney che cena a casa dell'ispettore Oxford con la moglie. Le foto di scena sono presenti come contenuti extra nel DVD del film.[2]


Espedienti narrativi



Le donne


Hitchcock rinuncia alle dive famose e bellissime (come Ingrid Bergman, Grace Kelly e Kim Novak) che avevano rappresentato l'ideale di donna perfetta e irraggiungibile. Con una scelta di discontinuità ricorre ad attrici di teatro che interpretano donne comuni e dimesse, fatta eccezione per Billie Whitelaw, nel ruolo sgradevole dell'aggressiva Hetty Porter, convinta della colpevolezza del protagonista. Ad una bellezza meno convenzionale Anna Massey, si contrappone una controfigura di bell'aspetto che la impersona in penombra mentre si alza dal letto, dopo una notte passata con il protagonista.


Il cibo


Il cibo è un tema centrale nel film e ad esso il regista sovrappone con umorismo nero quello del delitto. Macabro e comico, appetito e disgusto si mescolano.


L'arma del delitto


Il semplice, quotidiano gesto di annodarsi la cravatta diventa un modo di uccidere: quotidianità e follia hanno confini labili: "La cravatta è l'arma del delitto ed è il leitmotiv del film, come rivela anche il celebre, avvolgente movimento della macchina da presa che gira attorno alle vittime stringendole come in “un nodo alla gola”"[3].

Il tema dello strangolamento ha sempre attratto Hitchcock ed è presente in moltissimi suoi film.


Temi caratteristici di Hitchcock


Il ritrovamento della donna assassinata nelle acque del Tamigi e l'atmosfera angosciosa di una Londra terrorizzata dal serial killer sono una precisa citazione del suo primo thriller Il pensionante, e i critici cinematografici hanno sottolineato il percorso circolare di una carriera che si conclude con un ritorno alle origini. In Frenzy compaiono tutti i temi caratteristici della produzione del regista:


Colore


Una gamma di tonalità brillanti per il Covent Garden e le sue merci colorate. Colori accesi caratterizzano anche alcuni personaggi, come il biondo dei capelli di Barry Foster - Bob Rusk o il rosso del tailleur di Anna Massey - Babs. Una dominante azzurro-viola per la scena notturna del viaggio del camion carico di patate[4].


Accoglienza


Il film uscì nelle sale cinematografiche a New York il 21 giugno 1972. La stampa americana lo accolse con un coro di lodi unanimi. La stampa britannica espresse delle riserve per la violenza di alcune scene e per l'uso del nudo.

Al Festival di Cannes il film fu proiettato fuori concorso e fu salutato dal pubblico con una prolungata ovazione. La sola prima visione fece incassare negli Stati Uniti e in Canada 6 milioni di dollari, mentre complessivamente il film fruttò un ricavo lordo di 16 milioni di dollari.


Sequenze famose


La scena del tentato stupro e del successivo strangolamento di Brenda, ex moglie di Blaney, per la violenza ricorda l'assassinio di Marion Crane nel precedente Psyco; l'attrice che interpreta Brenda, Barbara Leigh-Hunt, è oltretutto bionda, con un taglio di capelli simile a quello di Janet Leigh-Marion Crane. La scena è descritta direttamente e nei dettagli, attraverso una serie di bruschi stacchi. Nei film precedenti l'atto dell'omicidio era solo stilizzato, accennato, metaforizzato. Ora una più moderna concezione della libertà di espressione artistica permette ad Hichcock di mostrare, come lui stesso dichiarò, ”un assassino al lavoro”. Dieci anni prima ciò non gli sarebbe stato possibile[5].

Il secondo assassinio di Babs è costruito per ellissi, in contrapposizione con il primo. Hitchcock ottiene il risultato voluto lavorando con la macchina da presa e con il sonoro.

«Non so se l'hai capito, Babs, ma tu per me sei l'ideale come tipo di donna...» dice Rusk a Babs.

Dopo queste parole il regista toglie dalla colonna sonora ogni rumore e lascia un silenzio assoluto. La macchina da presa, con una carrellata vertiginosa all'indietro, dal pianerottolo di fronte alla porta chiusa, scende giù per le scale ed esce fuori dal portone della casa. Qui c'è il ritorno al sonoro con i rumori della strada che diventano sempre più forti, fino a coprire qualsiasi grido della vittima[6].

La scena contiene la classica mescolanza di terrificante e comico. Rusk si è accorto che il fermacravatta con le sue iniziali è rimasto nelle mani della vittima, nascosta in un sacco di patate e caricata su un camion in viaggio sulla Great North Road. Mentre il camion sobbalza e ondeggia, lui lotta in un macabro corpo a corpo con il cadavere. Dal sacco aperto le patate ruzzolano sull'asfalto. Un viaggiatore avvisa l'autista, il quale ferma il camion, controlla e chiude meglio il rimorchio, senza tuttavia scoprire né il cadavere né l'assassino. Il regista costringe lo spettatore a vivere la suspense dalla parte dell'assassino e a percepire tutta l'ambiguità della situazione. La sequenza si compone di 118 inquadrature separate, numerate a tavolino e successivamente montate secondo il rigoroso ordine indicato da Hitchcock[7].


Cameo del regista


Il film si apre con una panoramica sul Tamigi, dove poco lontano, dallo Strand, un politico sta tenendo un comizio sullo stato di pulizia del fiume. Per macabra ironia, affiora dalle acque il cadavere della prima vittima e fra i presenti - i quali non applaudono l'oratore - appare Alfred Hitchcock con la bombetta nera.


Collegamenti ad altre pellicole


Un serial killer che uccide giovani donne strangolandole con una cravatta era già apparso nel film noir del 1944 La follia di Barbablù, diretto da Edgar G. Ulmer.


Riconoscimenti


1973 - Golden Globe[8][9]


Note


  1. Donald Spoto, Il lato oscuro del genio, Lindau, Torino 2006, pgg. 642-659
  2. https://the.hitchcock.zone/wiki/Frenzy_(1972)_-_cut_scenes
  3. Giorgio Simonelli, Invito al cinema di Hitchcock, Mursia, Milano, 1996, pag. 68
  4. Bruzzone-Caprara, I film di Alfred Hitchcock, Gremese, Roma 1982, pag. 269
  5. Newsweek, 26 giugno 1972
  6. Arthur Knight, Conversation with Alfred Hitchcock Oui», febbraio 1973, pag.117
  7. Clark Paul Sargent,Hitchcock's Finest Hour, “Today's Filmmaker”, novembre 1972, pag. 43
  8. (EN) 2018 Golden Globes Nominations: See the Full List, su vanityfair.com, Vanity Fair, 11 dicembre 2017. URL consultato l'11 dicembre 2017.
  9. Pierre Hombrebueno, Golden Globes 2018: trionfa Tre manifesti a Ebbing, Missouri, su bestmovie.it, Best Movie, 8 gennaio 2018. URL consultato l'8 gennaio 2018.

Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 223744834 · LCCN (EN) n2012002190 · GND (DE) 1025439279 · BNE (ES) XX3900142 (data) · BNF (FR) cb167188743 (data) · J9U (EN, HE) 987009950582605171 (topic)
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На других языках


[de] Frenzy

Frenzy (zu deutsch Wahnsinn, Raserei) ist ein britischer Thriller von Alfred Hitchcock aus dem Jahr 1972 nach dem Roman Goodbye Piccadilly, Farewell Leicester Square von Arthur La Bern. Es war der erste Film, den Hitchcock seit 1950 wieder in seiner Heimat England gedreht hat. Ein Unschuldiger wird verdächtigt, ein fieberhaft gesuchter Serienmörder zu sein.

[en] Frenzy

Frenzy is a 1972 British thriller film directed by Alfred Hitchcock. It is the penultimate feature film of his extensive career. The screenplay by Anthony Shaffer was based on the 1966 novel Goodbye Piccadilly, Farewell Leicester Square by Arthur La Bern. The film stars Jon Finch, Alec McCowen and Barry Foster and features Billie Whitelaw, Anna Massey, Barbara Leigh-Hunt, Bernard Cribbins and Vivien Merchant. The original music score was composed by Ron Goodwin.

[es] Frenesí

Frenesí (titulado originalmente Frenzy, en inglés) es una película británica de 1972, del género thriller, dirigida por Alfred Hitchcock, protagonizada por Jon Finch, Alec McCowen y Barry Foster en los papeles principales. Basada en la novela Goodbye Piccadilly, Farewell Leicester Square de Arthur La Bern.
- [it] Frenzy

[ru] Исступление

«Исступле́ние», или «Безу́мие», (англ. Frenzy) — фильм Альфреда Хичкока, вышедший на экраны в 1972 году. Экранизация романа Артура Ла Берна «До свидания, Пикадилли, прощай, Лестер-сквер» (англ. Goodbye Piccadilly, Farewell Leicester Square).



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