fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Il ladro (The Wrong Man) è un film del 1956, diretto da Alfred Hitchcock.

Il ladro
La locandina d'epoca
Titolo originaleThe Wrong Man
Lingua originaleinglese, italiano, spagnolo
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1956
Durata105 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,85:1
Generepoliziesco
RegiaAlfred Hitchcock
SoggettoMaxwell Anderson
SceneggiaturaMaxwell Anderson e Angus MacPhail
ProduttoreHerbert Coleman e Alfred Hitchcock (non accreditato)
Casa di produzioneWarner Bros.
Distribuzione in italianoWarner Bros. Continental Films
FotografiaRobert Burks
MontaggioGeorge Tomasini
MusicheBernard Herrmann
ScenografiaPaul Sylbert e William L. Kuehl
Interpreti e personaggi
  • Henry Fonda: Christopher Emmanuel Manny Balestrero
  • Vera Miles: Rose Balestrero, moglie di Manny
  • Anthony Quayle: avvocato O'Connor
  • Harold J. Stone: tenente di polizia Bowers
  • Nehemiah Persoff: Eugene Gene Conforti, cognato di Manny
  • Lola D'Annunzio: Olga Balestrero Conforti, sorella di Manny
  • Ester Minciotti: madre di Manny
  • Charles Cooper: detective Matthews
  • Dayton Lummis: giudice
  • Richard Robbins Daniel, il vero ladro
  • Alfred Hitchcock: sé stesso
Doppiatori italiani
  • Gualtiero De Angelis: Christopher Emmanuel Manny Balestrero
  • Renata Marini: Rose Balestrero, moglie di Manny
  • Pino Locchi: avvocato O'Connor
  • Mario Pisu: tenente di polizia Bowers
  • Gianfranco Bellini: Eugene Gene Conforti, cognato di Manny
  • Giovanna Scotto: madre di Manny
  • Giuseppe Rinaldi: detective Matthews
  • Olinto Cristina: giudice
  • Lauro Gazzolo: medico che visita Rose
  • Stefano Sibaldi: pubblico ministero
  • Vinicio Sofia: cancelliere
  • Mario Besesti: Alfred Hitchcock

Trama


Vera Miles nel trailer
Vera Miles nel trailer

Il quarantaduenne musicista Christopher Emmanuel Balestrero, detto «Manny» (nella versione italiana tradotto come Ballister, per una sorta di censura dell'epoca, che trovava sconveniente che una persona con cognome italiano potesse essere accusato - seppur ingiustamente - di rapina), campa e mantiene la sua famigliola (moglie e due figli) suonando la notte il contrabbasso nell'orchestrina dello Stork Club di New York, un club molto esclusivo. Rientrando a casa una mattina d'inverno apprende che la moglie Rose necessita di cure dentarie che costeranno trecento dollari, somma che la famiglia non possiede. Così nel pomeriggio, prima di andare a trovare sua madre, passa dall'agenzia di assicurazioni per informarsi se e come potrà ottenere un prestito di pari importo sulla sua polizza vita.

E qui cominciano i guai. Le impiegate dell'agenzia credono di riconoscere in lui la persona che, nel luglio precedente, aveva rapinato l'agenzia portandosi via duecento dollari. Ma esse fanno finta di niente e trattano cortesemente lo sgradito cliente. Manny, ottenuta la risposta affermativa, se ne va dalla madre ma intanto la polizia del quartiere è stata avvisata, cosicché la sera, al rientro a casa e prima ancora che possa aprire la porta, due agenti in borghese lo invitano a salire in auto per recarsi alla stazione di polizia. Qui, dopo un breve interrogatorio, viene portato presso due altri esercizi commerciali rapinati precedentemente, presumibilmente dallo stesso individuo, ed i relativi titolari, pur con qualche titubanza di uno di loro, lo riconoscono. Un esame della calligrafia in stampatello con la quale Manny scrive sotto dettatura le stesse parole scritte dal rapinatore su un foglietto sporto all'impiegata di sportello in occasione della rapina all'agenzia assicurativa rivela, secondo gli agenti, una significativa somiglianza, ma il colpo finale glielo dà il riconoscimento, fra altre cinque persone scelte a caso, delle due dipendenti, avvenuto nei locali della stazione di polizia. Manny viene schedato e posto in guardina mentre la famiglia, in forte apprensione non sapendo ove egli sia, cerca disperatamente di rintracciarlo telefonando ad ospedali e commissariati: apprenderà la situazione il cognato, venuto a casa di Manny con la madre di lui e la sorella per dare assistenza alla povera Rose. L'udienza preliminare del giorno successivo stabilisce la data del processo di lì ad un paio di settimane e la cauzione per la libertà condizionata in 7.500 dollari, somma ben lontana dalla disponibilità finanziaria di Manny. Tuttavia, appena entrato in cella, Manny viene liberato, in quanto il cognato ed altri hanno raccolto la somma necessaria per la cauzione.

L'avvocato O' Connor, cui si rivolgono su suggerimento di alcuni vicini, chiede loro di cercare le testimonianze che attestino ove egli trascorse il pomeriggio del 9 luglio, quando fu rapinata l'agenzia. Recatisi presso la pensione che allora li aveva ospitati ospitati per un week-end, rammentano che quel pomeriggio Manny, causa la pioggia, l'aveva trascorso giocando a carte con altri tre clienti della pensione, i cui nomi ed indirizzi vengono prontamente reperiti nei registri della medesima. Ahimè, la visita all'indirizzo dei primi due si rivela una cocente delusione: il primo è deceduto da tre mesi ed il secondo si è reso irreperibile da tempo. Rose comincia a dar segni di squilibrio. La prima udienza del processo si svolge con l'escussione delle testimoni dell'agenzia assicurativa, che non risulta molto favorevole all'imputato, ma l'intervento maldestro di un giurato durante l'interrogatorio di una di loro («Signor giudice, quando la facciamo finita con questa filastrocca?») da parte del difensore di Manny manda tutto all'aria: la giuria viene ricusata ed il processo deve ricominciare in altra data con altra giuria. Intanto però Rose dà segni di squilibrio mentale, si autoaccusa di essere la causa dei guai della famiglia per la sua (presunta) incapacità di risparmiare. Diviene apatica ed insensibile tanto da dover essere ricoverata in una clinica psichiatrica.

Nell'attesa della ripresa del processo però, il vero colpevole - di nome Daniel - tenta un altro colpo in una drogheria della zona, ma gli va male: il commerciante reagisce, lo blocca e chiama la polizia che lo trae in arresto. Appena entrato in commissariato, il suo sguardo si incrocia con uno dei poliziotti che avevano prelevato Manny dalla sua abitazione. Il suo turno è terminato e sta per uscire in borghese, ma torna subito indietro perché ha intuito che Ballister è stato scambiato con quell'uomo. Il confronto con le stesse impiegate dell'agenzia assicurativa è positivo e Manny viene scagionato da ogni accusa.

Subito Manny si reca in clinica per dare la buona notizia alla moglie. Ma Rose non dà segni di miglioramento neanche alla notizia che tutto si è risolto per il meglio e rimane in clinica[1].


Cameo di Hitchcock


Prologo di Hitchcock
Prologo di Hitchcock

Diversamente da altri film il regista non "firma" l'opera con una sua rapida comparsa ma fa precedere la pellicola da un suo breve prologo, probabilmente perché la storia è vera.


Produzione


Il film fu prodotto da Alfred Hitchcock per la Warner Bros. Pictures; produttore associato Herbert Coleman.


Soggetto


Il soggetto fu tratto da un fatto realmente accaduto che il regista lesse il 29 giugno 1953 su Life Magazine raccontato dal giornalista Herbert Brean col titolo A Case of Identity.[2]

Il 14 gennaio 1953 Christopher Emmanuel Balestrero, musicista di contrabbasso dello Stork Club di New York, viene fermato di fronte a casa ed incriminato per aver compiuto alcune rapine a mano armata nella zona circostante. Nonostante la sua proclamazione d'innocenza viene arrestato e processato ma nel corso degli eventi il vero colpevole tenta un altro colpo e viene catturato: la sua cattura scagiona l'innocente musicista.


Sceneggiatura


La Warner aveva acquistato la notizia per un trattamento cinematografico e aveva affidato la sceneggiatura a Maxwell Anderson e a Angus MacPhail.[2]


Cast


Hitchcock pensava di aver trovato nella bionda Vera Miles l'erede di Ingrid Bergman e di Grace Kelly e le affidò la parte della moglie. Durante le riprese i lavori furono interrotti per consentirle di sposare Gordon Scott, interprete di Tarzan in ben sei film.[2]

Henry Fonda fu scelto per la parte del protagonista. La sua interpretazione è definita dai critici "magistrale" perché, malgrado fosse già un attore molto famoso, riuscì a rendersi "neutro", "anonimo", un "uomo qualunque", in cui lo spettatore facilmente può identificarsi. «Poche volte lo spettatore ha sofferto come quando, dinanzi ai suoi occhi, Henry Fonda annaspa nel terrore con lo sguardo colmo di una straziante vergogna.»[3]


Riprese


Hitchcock incominciò a girare il film nel mese di marzo 1956.


Luoghi degli esterni


Le riprese furono effettuate a New York presso lo Stork Club dove il protagonista lavorava, la casa in cui abitava nella 78ª strada, l'Ufficio delle Assicurazioni Prudential nella Victor Moore Arcade, il tribunale e le celle dove era stata imprigionato a Manhattan e al Queens; nella Edelweiss Farm a Cornwall, dove i Balestrero trascorrevano le vacanze estive; a Ossining al Greenmont Sanatorium dove la moglie era stata ricoverata per curare la depressione.[2]


Prima


La prima si ebbe a New York il 22 dicembre 1956.


Accoglienza


La stampa cinematografica ritenne, a torto, che Hitchcock avesse imboccato la strada del neorealismo, del cinema-verità. Il pubblico rimase disorientato per la scelta del bianco e nero e per la completa assenza di situazioni umoristiche.[2]


Il giudizio di Hitchcock


Hitchcock si attiene strettamente al fatto di cronaca e questo gli farà dire, in seguito, che il suo film non fu dei più riusciti proprio a causa di questa dicotomia: l'esigenza della finzione filmica in contrasto con quella, impostasi dal regista, di una stretta aderenza alla cronaca avrebbero reso il film una specie di documentario non riuscito.[4]


Temi



Tecnica cinematografica


Lo sguardo di Henry Fonda dalla feritoia
Lo sguardo di Henry Fonda dalla feritoia

La fotografia in bianco e nero, con i giochi di luci ed ombre, rende molto bene il senso di oppressione che grava sulla vittima e sulle persone a lui care.

Il film «...prima di essere una lezione di morale è in ogni momento una lezione di messa in scena.»[6]

Ecco alcuni esempi:


Note


  1. Dopo la comparsa della scritta THE END una didascalia sullo schermo avvisa che di lì a due anni Rose sarebbe guarita e tutta la famiglia vive ora felice in Florida.
  2. Donald Spoto, Il lato oscuro del genio, Lindau, Torino, 2006, pp. 481-486.
  3. Bruzzone-Caprara, op. cit. , p. 221.
  4. François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Pratiche Editrice, Parma-Lucca, 1977
  5. Bruzzone-Caprara, I film di Alfred Hitchcock, Gremese, Roma, 1992. pp. 219-222.
  6. Jean Luc Godard, Cahiers du Cinéma, n.72, giugno 1957.
  7. Éric Rohmer-Claude Chabrol, Hitchcock, Marsilio, Venezia, 1986, p. 134.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 305886823 · LCCN (EN) no2007050262
Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[de] Der falsche Mann

Der falsche Mann (Originaltitel: The Wrong Man) ist ein US-amerikanischer Film-Noir von Alfred Hitchcock aus dem Jahre 1956. Der Film entstand nach dem Roman The True Story of Christopher Emmanuel Balestrero des Autors Maxwell Anderson.

[en] The Wrong Man

The Wrong Man is a 1956 American docudrama film noir directed by Alfred Hitchcock and starring Henry Fonda and Vera Miles. The film was drawn from the true story of an innocent man charged with a crime, as described in the book The True Story of Christopher Emmanuel Balestrero by Maxwell Anderson[2][3] and in the magazine article "A Case of Identity", which was published in Life magazine in June 1953 by Herbert Brean.[4]

[es] The Wrong Man (película de 1956)

The Wrong Man (en Hispanoamérica, El hombre equivocado; en España, Falso culpable) es una película de 1956 dirigida por Sir Alfred Hitchcock y con Henry Fonda y Vera Miles como actores principales.
- [it] Il ladro (film 1956)

[ru] Не тот человек (фильм, 1956)

«Не тот человек» (англ. The Wrong Man) — криминальная драма-нуар[2] Альфреда Хичкока, основанная на известном нью-йоркском уголовном деле контрабасиста из Квинса Кристофера Эммануила Балестреро (29 сентября 1909 — 27 февраля 1998) (отца промышленного инженера Грегори Балестреро), арестованного 13 января 1953 года, когда двое служащих страховой компании указали на него, как на человека, который до этого дважды ограбил их кассу на сумму в общей сложности в 271 доллар. В действительности оба грабежа совершил безработный пластмассчик Чарльз Джеймс Дэниэл, который внешне оказался поразительно похож на Балестреро. Во время судебного следствия над Балестреро он случайно попался на другом преступлении, после чего полиция обратила внимание на его внешности и на допросе Дэниэл во всём признался (в том числе и в ещё 40 грабежах), после чего Балестреро был полностью оправдан и отпущен (Дэниэл признался, что знал о том, что Балестреро арестован за его преступления и утверждал, что если бы того окончательно признали виновным, то он, Дэниэл, тогда явился бы с повинной). После этого Балестреро предъявил городским властям и страховой компании иски на 500 тысяч долларов за незаконное задержание, но в итоге согласился во внесудебном порядке всего на 7 тысяч.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии