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Hollywood Party (The Party) è un film del 1968 diretto da Blake Edwards e interpretato da Peter Sellers, in cui sono narrate le vicende di un giovane attore indiano a cui capitano una serie di disavventure surreali mentre partecipa a una festa alla moda data da un produttore cinematografico.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Hollywood Party (disambigua).
Hollywood Party
Peter Sellers e Claudine Longet in una scena del film
Titolo originaleThe Party
Lingua originaleinglese, italiano, russo, francese, cantonese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1968
Durata99 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia
RegiaBlake Edwards
SoggettoBlake Edwards
SceneggiaturaBlake Edwards, Tom Waldman, Frank Waldman
ProduttoreBlake Edwards
Produttore esecutivoWalter Mirisch
Casa di produzioneThe Mirisch Corporation
Distribuzione in italianoDear Film
FotografiaLucien Ballard
MontaggioRalph Winters
MusicheHenry Mancini
ScenografiaFernando Carrere
CostumiJack Bear
TruccoAllan Snyder
Interpreti e personaggi
  • Peter Sellers: Hrundi V. Bakshi
  • Claudine Longet: Michèle Monet
  • Jean Carson: Nanny
  • Marge Champion: Rosalind Dunphy
  • Al Checco: Bernard Stein
  • Corinne Cole: Janice Kane
  • Dick Crockett: Wells
  • Danielle De Metz: Stella D'Angelo
  • Herbert Ellis: regista
  • Paul Ferrara: Ronnie Smith
  • Steve Franken: Levinson
  • Kathe Green: Molly Clutterbuck
  • Allen Jung: il cuoco
  • Sharron Kimberly: principessa Helena
  • Tom Quine: onorevole Dunphy
  • James Lanphier: Harry
  • Buddy Lester: Davey Kane
  • Gavin MacLeod: C. S. Divot
  • J. Edward McKinley: generale Fred R. Clutterbuck
  • Fay McKenzie: Alice Clutterbuck
  • Carol Wayne: June Warren
  • Helen Kleeb: segretaria del generale Clutterbuck
  • Denny Miller: 'Wyoming Bill'Kelso
  • Natalia Borisova: ballerina russa
Doppiatori italiani
  • Giuseppe Rinaldi: Hrundi V. Bakshi
  • Maria Pia Di Meo: Michele Monet
  • Clelia Bernacchi: Nanny
  • Ferruccio Amendola: Bernard Stein
  • Flaminia Jandolo: Janice Kane
  • Arturo Dominici: regista
  • Wanda Tettoni: Alice Clutterbuck
  • Luigi Pavese: Fred Clutterbuck
  • Oreste Lionello: Levinson
  • Anna Rita Pasanisi: Molly Clutterbeck
  • Pino Locchi: Bill Kelso
  • Manlio Busoni: onorevole Dunphy
  • Gianfranco Bellini: Harry
  • Bruno Persa: Davey Kane
  • Mario Mastria: Davey Kane
  • Gianni Bonagura: C. S. Divot

Secondo la critica, è uno dei film in assoluto più divertenti e riusciti del regista Blake Edwards[1][2][3][4][5]. In questo grande cult movie, il regista raggiunge il massimo della sua tecnica e perfezione, in una sintesi perfetta della commedia teatrale e della cinematografia di genere. L'arte hollywoodiana della gag vantava una grande scuola, che va da Buster Keaton ai fratelli Marx fino al Jerry Lewis de Il mattatore di Hollywood, e che in questo film vengono tutti in qualche modo evocati ed omaggiati.


Trama


Hrundi V. Bakshi, un attore indiano che fa la comparsa a Hollywood in un film in costume, rovina le riprese a causa della propria estrema goffaggine. Il regista telefona quindi al produttore per far cacciare Bakshi dagli studios, ma la segretaria del produttore, per errore, lo inserisce nella lista degli invitati che parteciperanno ad una festa nella sua lussuosa villa. Durante la festa si susseguono le situazioni più strane ed assurde, con esilaranti gag che coinvolgono Bakshi, gli invitati e il personale di servizio, a causa anche del sofisticato ma anche improbabile arredo della casa, che comprende un complicato pannello con bottoni colorati, un bancone da bar semovente che sparisce nel muro e un tremolante ruscello che attraversa il salone principale fino alla piscina.

Bakshi conosce Michèle Monet, timida e graziosa cantante francese, nonché promessa attrice esordiente a Hollywood, che è stata accompagnata alla festa proprio dal nevrotico produttore che ha ordinato il licenziamento di Bakshi. I due simpatizzano presto e trovano una perfetta intesa, finendo per rovinare completamente la festa del produttore quando i giovani figli di quest'ultimo introducono nella villa un piccolo elefante, riempiendo la casa di schiuma nel tentativo di lavare scritte hippy e di contestazione dal dorso dell'animale. I due protagonisti, al mattino, riusciranno ad uscire quasi indenni da una festa finita in un completo disastro.


Produzione


Hollywood Party nacque quasi per caso e fu l'unica collaborazione tra Sellers e Blake Edwards al di fuori del fortunato ciclo di film della La Pantera Rosa, iniziato nel 1963. Il produttore Walter Mirisch conosceva molto bene il talento dei due e non ebbe remore nell'investire nel progetto; nella sua autobiografia Mirisch scrisse: «Blake si era guadagnato la reputazione di regista molto costoso, in particolare dopo La grande corsa».[6] Nel 1960 Sellers aveva già interpretato la parte di un indiano, accanto a Sophia Loren, nel film La miliardaria di Anthony Asquith, pellicola di discreto successo, ma che potrebbe avere forse ispirato Edwards nella scelta di assegnare il ruolo di protagonista proprio a Sellers.

Gli interni del film furono girati su un set appositamente creato negli studi della MGM. Il copione originale era lungo in tutto solamente 63 pagine. Successivamente Edwards disse che si trattava del copione più corto che avesse mai girato, e la maggior parte delle scene del film furono improvvisate sul set al momento, la cui ottima riuscita dipese molto anche dalla genialità, dalla sagacia e dalla stessa personalità di Peter Sellers, felicemente inserito in un nutrito ed affiatato cast che comprendeva la giovane attrice e cantante francese Claudine Longet e diversi validi caratteristi statunitensi, tra cui la veterana ex ballerina Marge Champion, che in quel periodo era tornata al cinema dopo vari anni di assenza.

La pellicola trasse ispirazione soprattutto dall'opera di Jacques Tati; Bakshi infatti arriva al party con una macchina molto simile a quella utilizzata da Monsieur Hulot in Le vacanze di Monsieur Hulot. L'intera trama del film poi è una rielaborazione della scena del ristorante in Tempo di divertimento; e l'interazione comica con oggetti inanimati ricorda quella di altri film di Tati, in particolare Mio zio.[7]

Il tema del party potrebbe essere stato ispirato anche dal film La notte di Michelangelo Antonioni, di cui riprenderebbe l'estetica geometrica e fredda, insieme con il senso di noia e di gioia artificiale[8].


Curiosità


«Who do you think you are?»

«In India we don't think who we are, we know who we are!»


Riconoscimenti



Note


  1. "È il capolavoro di Edwards, uno dei grandi film comici sonori, e una delle migliori interpretazioni di Sellers. Continua e rinnova la grande tradizione del burlesque americano, integrandola con una vena di autentica tenerezza (evidente nell'ambivalenza del personaggio principale) e una dimensione di puntigliosa critica sociale di costume. La catena delle irresistibili invenzioni comiche sfocia in un finale delirante e catastrofico che sconfina nell'onirico." da: Il Morandini 2008.
  2. È il capolavoro di Edwards, uno dei grandi film comici sonori" da: trovacinema.repubblica.it/film/Hollywood-Party/118741
  3. "Come si sa, Hollywood Party è uno dei film più belli e divertenti diretti da Blake Edwards, protagonista Peter Sellers" da: www.drammaturgia.it/recensioni/recensione1.php?id=1796
  4. "Un film eccezionale, con una "lentezza" calcolata per alcune gag che può sembrare datata a qualche spettatore troppo giovane e troppo debitore verso il ritmo sincopato della MTV" da: Mereghetti, il Dizionario dei Film
  5. "Hollywood Party è un capolavoro" da: www.effettonotteonline.com/enol/archivi/articoli/cult/200406/200406cu03.htm
  6. Walter Mirisch, I Thought We Were Making Movies, Not History, Madison, Wisconsin, University of Wisconsin Press, 2008, ISBN 0-299-22640-9.
  7. Tasha Robinson (April 19, 2002). The Party (DVD) Archiviato il 2 dicembre 2008 in Internet Archive. The A.V. Club
  8. (FR) Éditions Larousse, Encyclopédie Larousse en ligne - la Party The Party, su larousse.fr. URL consultato il 31 maggio 2017.

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[en] The Party (1968 film)

The Party is a 1968 American comedy film directed by Blake Edwards, and starring Peter Sellers and Claudine Longet. The film has a very loose structure, and essentially serves as a series of set pieces for Sellers's improvisational comedy talents.[2] Based on a fish-out-of-water premise, the film is about a bungling actor from India, Hrundi V. Bakshi (portrayed by Sellers), who accidentally gets invited to a lavish Hollywood dinner party and "makes terrible mistakes based upon ignorance of Western ways".[3]

[es] The Party (película de 1968)

The Party (en España, El guateque; en Hispanoamérica, La fiesta inolvidable) es una película de 1968 dirigida y producida por Blake Edwards, y con Peter Sellers como actor principal. La obra se ha convertido en una película de culto del cine de humor.
- [it] Hollywood Party



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