Il club degli imperatori (The Emperor's Club) è un film del 2002 diretto da Michael Hoffman, tratto da un racconto di Ethan Canin intitolato The Palace Thief.
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Il club degli imperatori | |
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Titolo originale | The Emperor's Club |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2002 |
Durata | 109 min |
Genere | drammatico |
Regia | Michael Hoffman |
Soggetto | Ethan Canin |
Sceneggiatura | Neil Tolkin |
Fotografia | Lajos Koltai |
Montaggio | Harvey Rosenstock |
Effetti speciali | Syd Dutton |
Musiche | James Newton Howard |
Scenografia | Patrizia von Brandenstein |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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William Hundert, popolare e stimato professore del St. Benedict College in Virginia, cerca non solo di insegnare storia antica ai suoi allievi, ma anche di forgiarne il carattere per quella che sarà la futura classe dirigente. Il progetto del professore rischia di fallire all'arrivo di Sedgewick Bell, figlio di un senatore molto influente. Sedgewick è il classico ragazzo che snobba lo studio e sfida le convenzioni del college (anche attraverso azioni come un bagno a torso nudo con le ragazze di un istituto confinante), rischiando di diventare un cattivo esempio per tutti gli altri studenti.
Il rapporto conflittuale che si instaura tra Hundert e Sedgewick viene risolto dal padre del ragazzo, il quale consiglia a Hundert di non plasmare il carattere di suo figlio, occupandosi esclusivamente della sua istruzione e cercando di essere più morbido di fronte al comportamento del ragazzo.
Dopo la visita del professore, però, il senatore telefona al figlio redarguendolo; da quel momento Sedgewick incomincia a studiare e a ottenere buoni voti. Addirittura Hundert, pur di incoraggiarlo a continuare a studiare, lo valuta in un compito con maggiore benevolenza facendolo divenire terzo miglior alunno della classe cosicché possa partecipare a una gara organizzata da Hundert che assegna il titolo di "Giulio Cesare" allo studente con le migliori conoscenze di storia classica. L'esclusione susciterà la delusione di colui che doveva essere di diritto il terzo della classe, Blythe. La decisione di mandare Sedgewick al torneo Giulio Cesare al posto di Blythe si rivelerà, altresì, sbagliata.
Infatti durante la gara Sedgewick bara (nascondendo dei foglietti con le risposte scritte sotto la toga) e Hundert, che se ne è accorto, lo mette in difficoltà con una domanda non prevista ("Chi era Amilcare Barca?") di cui Sedgwick non conosce la risposta; la vittoria va a un altro studente. Hundert rimprovererà Sedgewick di non aver gareggiato correttamente, e quest'ultimo tornerà alle solite buffonate che faceva prima. Otterrà il diploma solo grazie all'influenza esercitata dal padre.
La delusione per il comportamento di Sedgewick comunque caricherà Hundert di un enorme senso di colpa per aver preferito un ragazzo con tante potenzialità ma poca voglia di fare ad un altro ragazzo che aveva lavorato sodo, ossia Blythe.
Venticinque anni dopo Hundert (che, contrariamente alle sue aspettative, non ha ottenuto l'incarico di preside in quanto ritenuto troppo all'antica) viene invitato da Sedgewick nella sua villa in quanto questi ha pensato di organizzare nuovamente la stessa gara con gli stessi partecipanti, ormai diventati adulti, dichiarando di volere la rivincita.
Purtroppo però si ripete lo stesso copione: Sedgewick imbroglia, utilizzando un auricolare attraverso il quale un assistente gli passa le risposte. Anche stavolta però Hundert se ne accorge, chiede "Chi era Shutruk-Nakhunte?" (sopra la porta dell'aula del professor Hundert c'è una targa su Shutruk-Nakhunte, che egli fa leggere a uno studente all'inizio di ogni anno scolastico, inizio a cui Sedgewick non aveva partecipato) a Sedgewick ben sapendo che egli non può sapere la risposta e neppure trovarla su un normale testo di storia. Dopo la gara Bell annuncia che si candiderà alla carica di senatore ovvero l'incarico che aveva già ottenuto suo padre. Hundert incontra Bell in bagno e lo rimprovera sul fatto di non essere cambiato, Bell replica dicendo che a nessuno importava nulla dei principi di Hundert, ma poco dopo il figlio di Bell esce dalla toilette in cui si trovava e da cui aveva sentito tutto visibilmente turbato e deluso dalle parole del padre.
Per scaricare la coscienza che non aveva mai smesso di rimordergli, Hundert trovatosi a tu per tu con Blythe gli confessa di aver preferito Sedgewick a lui nella gara di 25 anni prima e che doveva essere lui sul palco del Giulio Cesare, e si sente in colpa per non averlo inserito tra i primi tre.
Il mattino dopo, mentre Bell viene intervistato dalle tv, gli ex alunni fingono di essersene andati tutti per vari impegni, mentre preparano un brindisi a sorpresa al loro professore. Il film si conclude con Hundert tornato a scuola e con un nuovo studente, il figlio di Blythe, a cui farà leggere di nuovo la targa sopra la porta, come aveva fatto fare al padre 25 anni prima; Hundert si rende conto che Blythe l'ha perdonato; contemporaneamente si viene a sapere che Sedgewick non è stato eletto senatore. Il professor Hundert dice:
«Sedgewick è stato una mia sconfitta, ma il valore di una vita non è dettato da un singolo fallimento, né da un solitario successo, e questo me l'hanno insegnato gli altri studenti.» |
È stato girato nel collegio maschile Troy di New York.
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