Basato sul libro Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game di Michael Lewis sulla squadra di baseball Oakland Athletics e sul loro general manager Billy Beane, il film è stato candidato in sei categorie dei Premi Oscar 2012, tra cui miglior film, Oscar al miglior attore per Brad Pitt e Oscar al miglior attore non protagonista per Jonah Hill.
Trama
Al termine della stagione 2001 gli Oakland Athletics vengono sconfitti dai New York Yankees perdendo la possibilità di partecipare alle World Series, inoltre la squadra deve far fronte alla partenza delle loro stelle Johnny Damon, Jason Giambi, e Jason Isringhausen per fine contratto. Il general manager Billy Beane, contrariato dalla sconfitta, si vede negare dalla società un aumento del budget per poter competere con le squadre più ricche. Durante un incontro di mercato con i dirigenti dei Cleveland Indians Beane incontra Peter Brand, un giovane laureato in economia a Yale con idee radicali sul come valutare un giocatore.
Beane mette alla prova la teoria di Brand chiedendogli se lo avrebbe scelto al draft, essendo stato Beane un giocatore della Major League prima di diventare general manager. Benché gli osservatori reputassero il giovane Beane un giocatore eccezionale, la sua carriera nella Major League si era in verità rivelata deludente. Incalzato, Brand ammette che non lo avrebbe scelto prima del nono round di draft, e che Beane sarebbe probabilmente finito a giocare al College. Convinto del giovane e cogliendo l'occasione, Beane assume Brand come assistente general manager degli Athletics.
Inizialmente gli osservatori della squadra sono sprezzanti e in seguito apertamente ostili verso il nuovo approccio sabermetrico di Beane nell'osservare i giocatori. Invece che affidarsi all'esperienza e all'intuizione degli osservatori, Brand seleziona giocatori basandosi quasi esclusivamente sulla OBP, ossia la percentuale che indica il numero delle volte in cui il giocatore conquista una base senza aiuto di penalità. Trovando giocatori con un'alta OBP, ma con caratteristiche che hanno portato gli osservatori a scartarli, Brand riesce a mettere insieme una squadra con molto più potenziale rispetto a quanto le casse in difficoltà degli Athletics avrebbero permesso. Nonostante forti obiezioni da parte degli osservatori, Beane supporta la teoria di Brand e mette sotto contratto i giocatori che lui ha selezionato.
All'inizio della nuova stagione gli Athletics non convincono. La tensione tra Beane e l'allenatore Art Howe, già alta a causa di questioni contrattuali, cresce. Howe non rispetta la nuova strategia e non fa giocare i giocatori scelti da Beane e Brand. Beane decide di cedere l'unica stella della squadra per costringere Howe ad impiegare i nuovi acquisti. I risultati deludenti degli Athletics portano i critici, sia all'esterno che all'interno della squadra, a giudicare il nuovo sistema come un triste fallimento.
Beane convince il proprietario della squadra a mantenere questo cammino, e alla fine la squadra comincia a dare migliori risultati, arrivando addirittura a vincere 19 partite consecutive. Come molti giocatori di baseball, Beane è superstizioso ed evita di vedere le partite, la sua famiglia però lo convince ad andare allo stadio dato che Oakland è già avanti 11-0 sui Kansas City Royals alla fine del terzo inning e appare spedita verso la continuazione della striscia positiva. Beane arriva giusto in tempo per vedere la sua squadra cadere a pezzi e concedere ai Royals di pareggiare il punteggio. Alla fine gli Athletics riescono a strappare la vittoria con un home run al termine del nono inning, battuto da uno dei giocatori scelti da Brand, Scott Hatteberg. La squadra stabilisce così il nuovo record dell'American League con 20 vittorie consecutive.
Nonostante tutto il loro successo, gli Athletics perdono ancora nel primo round del post-season, questa volta contro i Minnesota Twins. Beane è deluso, ma soddisfatto di aver dimostrato il valore del metodo suo e di Brand. Beane rinuncia all'opportunità di diventare general manager dei Boston Red Sox, malgrado un'offerta che lo avrebbe fatto diventare il general manager più pagato nella storia del baseball. Egli avrà comunque la soddisfazione, due anni dopo, di vedere i Boston Red Sox vincere le World Series e spezzare la famigerata Maledizione del Bambino, grazie alle sue teorie.
Produzione
Cast
Il personaggio di Peter Brand, interpretato da Jonah Hill, è parzialmente basato su Paul DePodesta, la persona che nella realtà lavorò agli Oakland Athletics con Billy Beane, ed una serie di altri suoi collaboratori. DePodesta stesso ha richiesto di non essere rappresentato nel film.[1]
Promozione
Sia il poster che il trailer italiano del film sono stati diffusi sul web il 21 novembre 2011.[2]
Sebbene il film sia stato candidato a 6 premi Oscar tra cui miglior attore protagonista Brad Pitt, in Italia il film è stato poco pubblicizzato ed uscito al cinema in distribuzione limitata, a causa del tema trattato, il baseball, sport poco seguito in Italia.
Distribuzione
Il film è stato presentato al Toronto International Film Festival il 9 settembre 2011, nelle sale statunitensi è uscito il 23 settembre. In Italia ha aperto la 29ª edizione del Torino Film Festival dove è stato presentato il 25 novembre nella sezione "Festa mobile - Figure nel paesaggio", nelle sale invece è stato distribuito il 27 gennaio 2012.
Accoglienza
Incassi
Il film ha guadagnato globalmente poco più di 110 milioni di dollari a fronte di un budget di 50 milioni.[3]
Critica
La pellicola ha ricevuto numerose recensioni positive da parte della critica, che ha elogiato in particolare l'interpretazione dei due attori protagonisti.[4] Su Rotten Tomatoes, riceve il 94% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 8 su 10 basato su 265 recensioni.[5] Su Metacritic, riceve un voto medio di 87 su 100 basato su 42 recensioni.[6]
Riconoscimenti
2012 - Premio Oscar
Candidatura per il miglior film a Michael De Luca, Rachael Horovitz e Brad Pitt
Candidatura per il miglior attore protagonista a Brad Pitt
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Jonah Hill
Candidatura per la migliore sceneggiatura non originale a Steven Zaillian, Aaron Sorkin e Stan Chervin
Candidatura per il miglior montaggio a Christopher Tellefsen
Candidatura per il miglior sonoro a Dave Giammarco, Deb Adair, Ed Novick e Ron Bochar
2012 - Golden Globe
Candidatura per il miglior film drammatico
Candidatura per il miglior attore in un film drammatico a Brad Pitt
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Jonah Hill
Candidatura per la migliore sceneggiatura a Steven Zaillian ed Aaron Sorkin
2011 - Boston Society of Film Critics Award
Miglior attore protagonista a Brad Pitt
Migliore sceneggiatura a Aaron Sorkin e Steven Zaillian
2011 - Las Vegas Film Critics Society Award
Migliore sceneggiatura a Aaron Sorkin e Steven Zaillian
2011 - Satellite Award
Candidatura per il miglior film
Candidatura per il miglior attore protagonista a Brad Pitt
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Jonah Hill
Candidatura per il miglior sceneggiatura non originale a Steven Zaillian ed Aaron Sorkin
2012 - Awards of the Japanese Academy
Candidatura per il miglior film straniero
2012 - Broadcast Film Critics Association Award
Migliore sceneggiatura non originale a Aaron Sorkin, Steven Zaillian e Stan Chervin
Candidatura per il miglior film
Candidatura per il miglior attore protagonista a Brad Pitt
2012 - Chicago Film Critics Association Award
Migliore sceneggiatura non originale a Steven Zaillian ed Aaron Sorkin
2012 - Eddie Awards
Candidatura per il miglior montaggio a Christopher Tellefsen
2012 - Kansas City Film Critics Circle Award
Migliore sceneggiatura non originale a Aaron Sorkin e Steven Zaillian
2012 - National Society of Film Critics Award
Miglior attore protagonista a Brad Pitt (anche per The Tree of Life)
Cancidatura per la migliore sceneggiatura a Steven Zaillian ed Aaron Sorkin
Miglior sceneggiatura a Steven Zaillian ed Aaron Sorkin
2012 - Premio BAFTA
Candidatura per il miglior attore protagonista a Brad Pitt
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Jonah Hill
Candidatura per la migliore sceneggiatura non originale a Aaron Sorkin e Steven Zaillian
2012 - Screen Actors Guild Award
Candidatura per il miglior attore protagonista a Brad Pitt
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Jonah Hill
2012 - Writers Guild of America
Candidatura per la miglior sceneggiatura non originale a Stan Chervin, Steven Zaillian e Aaron Sorkin
Inesattezze storiche
La trama del film si sviluppa tra il 2001 e il 2002. Nonostante ciò, la figlia di Billy Beane, Casey, canta la canzone The Show" di Lenka, pubblicata nel 2008.
Note
(EN) Brian Costa, The Man Not Named in 'Moneyball', su online.wsj.com, The Wall Street Journal, 16 settembre 2011. URL consultato il 1º aprile 2014.
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