L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show) è un film del 1971 diretto da Peter Bogdanovich. Girato in bianco e nero come da suggerimento di Orson Welles, il film, tratto dall'omonimo romanzo di Larry McMurtry, è il primo successo di Peter Bogdanovich che, prima di diventare regista, era stato un accanito cinefilo e un accreditato critico cinematografico.
Nel 1998 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1] Nel 2007 l'American Film Institute l'ha inserito al novantacinquesimo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi (nella classifica originaria del 1998 non era presente).[2] Nel 2022 il film viene restaurato in 4K dalla Sony Pictures Entertainment presso il laboratorio Cineric.
Trama
Siamo nei primi anni cinquanta: ad Anarene, città immaginaria del Texas, una saletta di periferia sta per chiudere i battenti. Non accade molto ad Anarene. Le giornate si susseguono l'una uguale all'altra e nel paesetto regna la noia che fa da sfondo ai fremiti sessuali dei giovani, alle frustrazioni delle persone di mezza età, alle nostalgie dei vecchi.[3] L'ultima proiezione del cinemino (Il fiume rosso di Howard Hawks) sancisce la fine della giovinezza per i due amici Sonny e Duane, per Jacy, la ragazza di quest'ultimo, e per un gruppo di amici. Di lì a poco, la guerra di Corea sacrificherà migliaia di giovani americani.
Analisi
Il film è una metafora intrisa di tristezza sulla fine di un cinema e di una generazione[4], e segna il passaggio dall'adolescenza all'età matura. Non accade molto, a conti fatti, eppure "in questo intreccio quasi casuale, in questa microanalisi di una pigra quotidianità consumata senza più ideali e senza più illusioni, si può ritrovare interamente la storia, la vita, la letteratura e il cinema d'America".[5]
Colonna sonora
Il film non ha un commento musicale originale: se si eccettuano i titoli di testa e di coda, in tutte le scene in cui vi è una musica di sottofondo, questa proviene da una radio, da un jukebox o da un giradischi portatile. Nella scena del ballo, la musica è quella eseguita dal gruppo The Leon Miller Band. Questi gli altri brani d'epoca presenti nella pellicola:
Cold, Cold Heart (Hank Williams), cantata da Tony Bennett
Give Me More, More of Your Kisses (Lefty Frizzell, Ray Price, Jim Beck), cantata da Lefty Frizzell
Wish You Were Here (Harold Rome), cantata da Eddie Fisher
Slow Poke (Pee Wee King, Redd Stewart, Chilton Price), cantata da Pee Wee King
Blue Velvet (Bernie Wayne, Lee Morris), cantata da Tony Bennett
Rose, Rose, I Love You (Wilfrid Thomas, Chris Langdon), cantata da Frankie Laine
You Belong To Me (Pee Wee King, Redd Stewart, Chilton Price), cantata da Jo Stafford
A Fool Such As I (Bill Trader), cantata da Hank Snow
Please, Mr. Sun (S. Frank, R. Getzov), cantata da Johnnie Ray
Solitaire (R. Borek, C. Nutter, K. Guion), cantata da Tony Bennett
Sequel
Nel 1990 Bogdanovich ha girato il seguito di questo film, sempre traendolo da un romanzo di Larry McMurtry. Intitolato Texasville, il sequel ha riunito quasi tutto il cast del primo film, ma non ne ha ottenuto lo stesso plauso e lo stesso successo critico.
Riconoscimenti
1972 - Premio Oscar
Miglior attore non protagonista a Ben Johnson
Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman
Candidatura Miglior film a Stephen J. Friedman
Candidatura Migliore regia a Peter Bogdanovich
Candidatura Miglior attore non protagonista a Jeff Bridges
Candidatura Miglior attrice non protagonista a Ellen Burstyn
Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Larry McMurtry e Peter Bogdanovich
Candidatura Migliore fotografia a Robert Surtees
1972 - Golden Globe
Miglior attore non protagonista a Ben Johnson
Candidatura Miglior film drammatico
Candidatura Migliore regia a Peter Bogdanovich
Candidatura Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman
Candidatura Miglior attrice non protagonista a Ellen Burstyn
Candidatura Miglior attrice debuttante a Cybill Shepherd
1973 - Premio BAFTA
Miglior attore non protagonista a Ben Johnson
Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman
Migliore sceneggiatura a Larry McMurtry e Peter Bogdanovich
Candidatura Miglior film
Candidatura Migliore regia a Peter Bogdanovich
Candidatura Miglior attrice non protagonista a Eileen Brennan
1971 - National Board of Review Award
Migliori dieci film
Miglior attore non protagonista a Ben Johnson
Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman
1973 - Kansas City Film Critics Circle Award
Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman
1971 - New York Film Critics Circle Award
Miglior attore non protagonista a Ben Johnson
Miglior attrice non protagonista a Ellen Burstyn
Migliore sceneggiatura a Larry McMurtry e Peter Bogdanovich
Candidatura Miglior film
Candidatura Migliore regia a Peter Bogdanovich
Candidatura Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman
1972 - Directors Guild of America
Candidatura DGA Award a Peter Bogdanovich
1973 - Kinema Junpo Award
Miglior film straniero a Peter Bogdanovich
1972 - National Society of Film Critics Award
Miglior attrice non protagonista a Ellen Burstyn
1973 - São Paulo Association of Art Critics Award
Miglior film straniero a Peter Bogdanovich
1972 - Writers Guild of America
Candidatura WGA Award a Larry McMurtry e Peter Bogdanovich
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