La macchina ammazzacattivi è un film del 1952 diretto da Roberto Rossellini. È una commedia fantastica.
La macchina ammazzacattivi | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1952 |
Durata | 80 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | commedia, fantastico |
Regia | Roberto Rossellini |
Soggetto | Giuseppe Marotta, Eduardo De Filippo |
Sceneggiatura | Sergio Amidei, Giancarlo Vigorelli, Franco Brusati, Liana Ferri, Roberto Rossellini |
Produttore | Salvo D'Angelo per Universalia - Tevere film |
Distribuzione in italiano | PDC (1952) |
Fotografia | Tino Santoni |
Montaggio | Jolanda Benvenuti |
Effetti speciali | Eugenio Bava |
Musiche | Renzo Rossellini |
Scenografia | Virgilio Marchi |
Interpreti e personaggi | |
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Il fotografo di un piccolo paese del centro Italia, Celestino, incontra uno strano personaggio che lo dota di un potere sovrannaturale: attraverso la sua macchina fotografica può decidere la vita e la morte delle persone ritratte.
Convinto di essere portatore della volontà di sant'Andrea, Celestino inizia lo sterminio di tutti i cattivi del paese, in nome del bene. Tuttavia, ben presto capirà che il confine tra bene e male è molto sottile.
Sebbene le riprese fossero iniziate nel 1948, la pellicola fu portata a termine - probabilmente dagli assistenti del regista[1] - nel 1951 e venne distribuita soltanto nel 1952 a causa di difficoltà ed interruzioni.
L'intero film è stato girato interamente in Costiera Amalfitana e in particolare ad Atrani, Amalfi e Maiori.
Proprio quest'ultimo paese fu da Rossellini usato spesso come location nelle sue produzioni cinematografiche come Paisà, Viaggio in Italia e L'amore.
Nel cast sono presenti importanti caratteristi della commedia italiana, tra i quali Giacomo Furia e Carlo Giuffré.[1]
«Un Rossellini sui generis che si cimenta nella commedia fantastica, sorretto dall'umorismo sarcastico e dall'ironia del grande Eduardo. La convenzione del sogno - situazione classica per presentare una realtà in cui tutto diventa possibile, anche una macchina fotografica che fa le veci del raggio della morte - è qui al servizio di una favola bonaria in cui gli umili trovano, per qualche attimo, il loro riscatto e la loro rivincita.» |
(Fantafilm[1]) |
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