Lucky Luke è un film del 1991 diretto da Terence Hill[1] e tratto dal film animato Lucky Luke.
Lucky Luke | |
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Titoli di testa | |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Italia, Stati Uniti d'America |
Anno | 1991 |
Durata | 92 minuti |
Rapporto | 1.37:1 |
Genere | western, commedia |
Regia | Terence Hill |
Soggetto | Morris & Goscinny |
Sceneggiatura | Lori Hill |
Produttore | Edoardo Margheriti (produttore di linea, non accreditato) |
Produttore esecutivo | Lucio Bompani |
Casa di produzione | Paloma Films, Reteitalia |
Distribuzione in italiano | Silvio Berlusconi Communications |
Fotografia | Carlo Tafani, Gianfranco Transunto |
Montaggio | Eugenio Alabiso |
Musiche | Aaron Schroeder, David Grover |
Scenografia | Piero Filippone |
Costumi | Vera Marzot |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Nasce come episodio pilota della omonima serie televisiva, di cui verranno prodotti otto episodi l'anno successivo.
Prodotta dalla Paloma Films & Reteitalia, è una versione live action, con protagonista Terence Hill, basata sull'omonimo personaggio dei fumetti creato da Morris e René Goscinny.
Le riprese sono state effettuate a: Bonanza Creek Ranch e Santa Fe (Nuovo Messico), Zia Pueblo, Valles Caldera National Preserve, White Sands National Monument e La Junta (Colorado), Tucson (Arizona)[2].
Vecchio West. Nasce la pace tra bianchi e pellerossa e la vita scorre più o meno tranquilla, nell'appena nata Daisy Town, ridente cittadina del situata in Utah. Con una nuova città, ovviamente molti criminali sono attratti e il caos inizia a regnare a Daisy Town, finché non giunge Lucky Luke, il pistolero più veloce della sua stessa ombra e più fortunato del West, in compagnia del suo fedele cavallo parlante e filosofo Jolly Jumper e appoggiato dalla proprietaria del saloon, Lotta Leggs, sua vecchia fiamma per cui nutre ancora dei sentimenti.
Dove c'è Lucky Luke, però, ci sono anche i fratelli Dalton, quattro fratelli, cugini della celebre Banda Dalton, acerrimi nemici di Lucky Luke, contro il quale non riescono mai a spuntarla. Joe, il capobanda e il fratello maggiore (nonché il più basso), decide quindi di stabilirsi a Daisy Town come normali cittadini e non fuorilegge, ma continuando con le loro scorribande facendo leva sulla paura della gente e cercando di incolpare i pellerossa. Un giorno, però, i quattro sono colti in fragrante da una tribù indiana, ma i quattro riescono a convincerli che dovrebbero prendere armi e scacciare i cittadini di Daisy Town, in quanto se non lo faranno, il progresso dell'uomo bianco spazzerà via le loro sacre terre.
Gli indiani ci cascano e assediano Daisy Town, ma con l'arrivo della cavalleria, gli indiani capiscono che non è meglio prendere la strada della violenza. Tuttavia, resta ancora un problema: i Dalton sono ancora a piede libero, ma dopo aver vinto un duello, Lucky li rispedisce in prigione, incatramati e ricoperti di piume. Mentre i cittadini di Daisy Town celebrano la vittoria sui Dalton, giunge la notizia che è stato trovato l'oro e tutti quanti, meno Lucky e Lotta, vengono presi dalla febbre dell'oro. Senza più gravi problemi, Lucky riprende il suo cammino, promettendo di tornare.
La colonna sonora è stata composta da Aaron Schroeder e David Grover.
I due temi principali sono:
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