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Montecristo (The Count of Monte Cristo) è un film del 2002, diretto dal regista Kevin Reynolds. La sceneggiatura è stata scritta da Jay Wolpert, che ha successivamente collaborato alla sceneggiatura della saga dei Pirati dei Caraibi. Il film è completamente diverso dal racconto del romanzo originale di Alexandre Dumas del 1844 in episodi, trama e finale, oltre ad omettere alcuni personaggi chiave. Il finale del film non concorda con la fine del romanzo omonimo.

Montecristo
Edmond Dantès (Jim Caviezel) in una scena del film
Titolo originaleThe Count of Monte Cristo
Paese di produzioneRegno Unito, Stati Uniti d'America, Irlanda
Anno2002
Durata125 min
Rapporto1,85:1
Genereazione, avventura, drammatico
RegiaKevin Reynolds
SoggettoAlexandre Dumas (padre) (romanzo)
SceneggiaturaJay Wolpert
ProduttoreGary Barber, Roger Birnbaum, Jonathan Glickman
Produttore esecutivoChris Brigham
Casa di produzioneTouchstone Pictures, Spyglass Entertainment
FotografiaAndrew Dunn
MontaggioStephen Semel, Christopher Womack
Effetti specialiKevin Byrne, Karl Mooney
MusicheEdward Shearmur
ScenografiaMark Geraghty, Conor Devlin, Terry Pritchard, Johnny Byrne
CostumiTom Rand
TruccoLynda Armstrong
Interpreti e personaggi
  • Jim Caviezel: Edmond Dantès/Conte di Montecristo
  • Guy Pearce: Fernando Mondego
  • Dagmara Domińczyk: Mercedes
  • Richard Harris: Abate Faria
  • James Frain: Gérard de Villefort
  • Luis Guzmán: Jacopo
  • Michael Wincott: Armand Dorleac
  • Helen McCrory: Valentina Villefort
  • Christopher Adamson: Maurice
  • Henry Cavill: Alberto Mondego
  • Albie Woodington: Danglars
  • Alex Norton: Napoleone Bonaparte
  • JB Blanc: Luigi Vampa
  • Freddie Jones: Col. Villefort/Clarion
  • Barry Casin: padre di Edmond Dantes
  • Patrick Godfrey: Monsieur Morrel
Doppiatori italiani
  • Francesco Prando: Edmond Dantès/Conte di Montecristo
  • Massimo Lodolo: Fernando Mondego
  • Claudia Catani: Mercedes
  • Gianni Musy: Abate Faria
  • Saverio Indrio: Gérard de Villefort
  • Stefano Mondini: Jacopo
  • Giuliano Santi: Armand Dorleac
  • Emilio Cappuccio: Maurice
  • Francesco Pezzulli: Alberto Mondego
  • Paolo Buglioni: Danglars
  • Luca Biagini: Napoleone Bonaparte
  • Roberto Pedicini: Luigi Vampa
  • Paolo Lombardi: Col. Villefort/Clarion
  • Dante Biagioni: padre di Edmond Dantes
  • Oliviero Dinelli: nobile di Parigi che vende il proprio maniero a Jacopo

Trama


Edmond Dantès e il suo amico Fernando Mondego sbarcano di notte all'Isola d'Elba dalla nave Pharaon alla quale sono alle dipendenze in cerca di un medico che possa prestare delle cure al loro capitano che si è ammalato gravemente durante il ritorno a Marsiglia. Sull'isola vengono accolti dalle guardie di Napoleone con i due amici che vengono accompagnati dall'Imperatore esiliato sull'isola. Il capitano intanto muore e Napoleone, per aver messo a disposizione il proprio medico personale per tentare di salvare la vita al suo capitano, chiede in cambio a Dantès di recapitare una lettera ad un generale da parte sua, rassicurando il giovane che la lettera non contiene niente che possa comprometterlo. Fernando, geloso della relazione tra Edmond e la fidanzata Mercedes, di cui è segretamente innamorato, assiste allo scambio e durante la notte riesce a sottrarre la lettera dalla tasca interna della giacca di Edmond e dopo aver appreso il suo contenuto, appena sbarcati, riferisce tutto al contabile della nave, il signor Danglars che, a sua volta, avverte l'armatore proprietario della nave, il signor Morrel, dicendogli che sospetta che Dantès agisca per conto di Napoleone. L'armatore non cede alle insinuazioni del contabile e, anzi, promuove Dantès come nuovo capitano della nave suscitando l'invidia e la rabbia di Danglars.

Durante una visita a suo padre in compagnia di Mercedes, Dantès viene arrestato e portato al cospetto del sostituto procuratore del re Gerard de Villefort che era stato avvertito della consegna della lettera da Fernando. Villefort, che leggendo la lettera si rende conto che il destinatario è Monsieur Clarion, suo padre, fedele bonapartista, per evitare un coinvolgimento personale brucia la lettera in presenza di Edmond, dicendogli che il contenuto non è importante e che lo lascia libero per mancanza di prove del suo tradimento. Quando Edmond capisce di essere stato raggirato, riesce a scappare rifugiandosi da quello che crede l'amico Fernando ma quando scopre che anch'egli confabula contro di lui, sfida Fernando a duello ma quest'ultimo, maggiormente addestrato, prevale su di lui che nel frattempo viene raggiunto dalle guardie di Villefort e condotto al Castello d'If e rinchiuso, senza aver avuto né un processo né una spiegazione, in una segreta sotto la custodia dello spietato direttore del carcere, Monsieur Armand Dorleac. Dopo quattro anni, ormai totalmente rassegnato dal fatto di essere stato abbandonato al suo destino anche da Dio, sbuca letteralmente dal terreno un detenuto, l'Abate Faria, che, nello scavare un tunnel per evadere, sbaglia i calcoli e arriva nella cella di Dantès. I due si coalizzano e decidono di proseguire nello scavare un altro tunnel insieme nella direzione opposta, per raggiungere l'esterno. Negli anni che impiegano a scavare, Faria istruisce Edmond su tutte le materie a lui conosciute tra cui l'addestramento militare.

Quando sono praticamente giunti oltre il muro esterno, nella galleria si verifica un crollo che uccide l'abate ma, prima di spirare, il prete confida a Dantès dell'esistenza di un tesoro appartenuto al suo comandante Enrico Spada che si trova nascosto sull'Isola di Montecristo, e gli consegna la mappa per trovarlo. Poco dopo giungono i secondini della prigione che avvolgono il corpo dell'abate in un sacco ed escono per un momento dalla cella per andare ad avvertire Dorleac dell'accaduto. Giusto il tempo che necessita a Edmond per sostituirsi al corpo del prete, che a sua volta nasconde nella sua cella, i secondini ritornano e, usciti dal Castello per gettare il corpo in mare, che credono dell'abate, dalla scogliera, uno si accorge dello scambio e cerca invano di avvertire Dorleac che viene trascinato giù dalla scogliera da Edmond durante il lancio del sacco. Riuscito a sfilare le chiavi dalla cintura di Dorleac durante la caduta, riesce a liberarsi dei pesi che erano stati posti all'altezza dei piedi per mandare il sacco a fondo e nel risalire in superficie, affoga Dorleac che stava cercando di risalire la scogliera. Finalmente libero dopo 13 anni di prigionia, riesce a raggiungere un'isola vicino dove trova dei contrabbandieri capitanati da Luigi Vampa. Costui gli chiede di scontrarsi a duello con un suo marinaio traditore, tale Jacopo, il quale aveva tentato di tenersi il loro ultimo bottino tutto per sé. I due si scontrano e, risparmiato da Dantès, Jacopo gli giura eterna fedeltà. Successivamente Jacopo viene reintegrato dalla ciurma con Edmond che si unisce agli uomini di Vampa per tornare a Marsiglia. Una volta sbarcati, Edmond si reca presso la casa del suo vecchio principale, Monsieur Morrel, il quale non riconosce Edmond ma gli rivela che suo padre si è impiccato subito dopo aver saputo del suo apparente tradimento e che, dopo un mese dalla sua prigionia, l'ex fidanzata Mercedes si è sposata con l'amico traditore Fernando. Ancora scosso da quanto udito, Edmond, ancora più desideroso di vendetta, poco prima di andarsene, ringrazia il suo ex datore di lavoro per le preziose informazioni ricevute con una ricompensa in denaro e il giorno seguente, con una scialuppa rimediata da Jacopo, raggiunge l'isola di Montecristo e con il suo aiuto si appropria di tutto il tesoro di Spada nascosto sul fondo di una grotta marina e parte alla volta di Parigi sotto il falso nome del ricco Conte di Montecristo. Una volta giunti sul luogo, il conte si appresta a mettere in atto il suo piano di vendetta organizzando un ricevimento nel suo lussuoso maniero invitando i maggiori aristocratici della città per cominciare a studiare le prime mosse da attuare. Naturalmente tutti quanti accettano l'invito, tra cui i maggiori responsabili del suo esilio ovvero Fernando, Villefort e la contessa Mondego, che non è altro che la sua fidanzata Mercedes, che vedendolo, sembra essere l'unica a riconoscerlo.

Successivamente Jacopo scopre che Fernando e Mercedes hanno un figlio di nome Alberto e dopo aver informato il conte, partono alla volta del carnevale di Roma in cui Alberto stava soggiornando con alcuni suoi amici. Attirato nelle grotte romane da un'avvenente ragazza, Alberto viene catturato da alcuni furfanti capitanati da Luigi Vampa, in combutta col conte, che vengono però disarmati dal conte stesso, intervenuto sul posto per liberare Alberto. Subito dopo il conte risarcisce Vampa per l'ottimo lavoro svolto nell'inscenare il finto rapimento. Tutto ciò è stato escogitato dal conte per potersi guadagnare la fiducia di Alberto, con l'intento di utilizzarlo come pedina per arrivare ai suoi scopi vendicativi. Come gesto di riconoscenza per avergli salvato la vita, Alberto invita il conte alla sua festa di compleanno a Parigi per presentargli i suoi genitori, i quali si sentono in debito col conte per il gesto eroico compiuto. Il conte, proprio come aveva pianificato, riesce ad entrare nelle grazie di Mondego e anche nel giro d'affari di Villefort, presente anch'egli alla festa, con lo scopo finale di raggirarli entrambi. A fine serata, mentre Montecristo si appresta a tornare nella sua dimora, Mercedes si fa trovare nella sua carrozza e si getta tra le sue braccia ma lui la respinge dicendole che non è chi crede che sia e la fa riaccompagnare a casa. Intanto Villefort e Mondego vengono a sapere che il conte è in possesso del tesoro di Spada e affidano a Danglars il compito di rubarglielo una volta che la sua nave attraccherà al porto. Montecristo, che aveva previsto tutto questo, raggiunge Danglars che è in procinto di svignarsela con i forzieri rubati ma nel frattempo sopraggiungono anche le guardie che lo dichiarano in arresto. Credendo di essere stato tradito da Mondego, Danglars si batte con Montecristo rimanendo impiccato ad una cima della nave. Successivamente, affronta Villefort in un bagno turco svelandogli chi è in realtà e dicendogli che sa che ha fatto assassinare il destinatario della lettera, e cioè suo padre, per non essere indagato a sua volta senza che venisse mai aperta un'indagine sul presunto colpevole che poi si è rivelato essere il socio d'affari Mondego. Villefort, convinto di essere solo con il conte, confessa l'accaduto ma alle sue spalle si presentano dei gendarmi che, avvertiti da Montecristo, hanno assistito alla scena e arrestano Villefort per istituzione all'omicidio.

Mercedes successivamente si fa trovare in casa del conte, gli rinnova la convinzione che lei ormai sa che lui è proprio Edmond e gli confida che ha sposato Mondego perché Villefort, dopo un mese di richieste sulla sua sorte, le ha detto che era stato giustiziato in cella. Questa volta Edmond non respinge la sua amata e i due trascorrono la notte insieme fino al mattino successivo.

Intanto, Mondego cerca di scappare da Parigi perché non riesce a pagare i suoi debiti e con i gendarmi alle costole, dice a Mercedes di seguirlo ma lei si rifiuta e gli confessa che Alberto in realtà non è suo figlio ma il figlio di Edmond Dantès. Mondego la rinnega e raggiunge a cavallo il tesoro del Conte che era stato portato in un casolare di famiglia abbandonato, sorvegliato da Edmond e Jacopo. Arrivato, si accorge di essere stato ingannato perché i bauli sono pieni di sabbia e intanto viene raggiunto da Montecristo che si rivela a Fernando. Dopo uno sgomento iniziale da parte di quest'ultimo, i due si sfidano ma Edmond riesce a disarmare momentaneamente l'avversario fino a quando non sopraggiunge Alberto in difesa di Mondego, ancora all'oscuro del fatto che sia Dantès il suo vero padre; arriva anche Mercedes, che confessa al figlio che in realtà suo padre è il conte di Montecristo ma Fernando rinnega per cercare di salvarsi la vita. La confessione sconvolge Alberto e lo stesso Montecristo. Nel frattempo Mondego riesce a liberarsi e caricare la pistola con l'ultimo colpo rimasto sparando a Mercedes, la quale, grazie all'intervento di Jacopo che con un coltello riesce a deviare la traiettoria di tiro, non viene colpita mortalmente riuscendo a salvarsi. Fernando ne approfitta per scappare ma quando si rende conto che ora lui non possiede più niente al contrario di Edmond, torna indietro per affrontarlo nuovamente ma stavolta Edmond, grazie agli insegnamenti dell'Abate Faria, riuscirà ad avere la meglio e ad ucciderlo.

Tre mesi dopo, Montecristo torna a Marsiglia per comprare il Castello d'If con l'intento di farlo demolire e poco prima di partire per Parigi con Mercedes e Alberto per cominciare una nuova vita insieme, ringrazia l'abate Faria per avergli restituito la fede in Dio promettendogli che d'ora in poi userà tutte le sue ricchezze per fare del bene.


Personaggi e interpreti


La mansione di Powerscourt, una delle location del film
La mansione di Powerscourt, una delle location del film

Location


Le riprese del film si sono svolte principalmente in varie contee irlandesi come Wicklow, contea di Dublino e Wexford. Il castello che fa da sfondo all'entrata in società del conte è la mansione di Powerscourt.
Altra location utilizzata nel film è Malta e precisamente Comino, una delle isole dell'arcipelago maltese per rappresentare il porto e la città di Marsiglia.


Distribuzione



Data di uscita


Date di uscita internazionali
PaeseTitolo filmDate
 Stati Uniti The Count of Monte Cristo 23 gennaio 2002
 Israele The Count of Monte Cristo 14 febbraio 2002
 Russia The Count of Monte Cristo 21 febbraio 2002
 Rep. Ceca Hrabe Monte Cristo 28 febbraio 2002
 Grecia O komis Monte Cristo 22 marzo 2002
 Spagna La venganza del conde de Montecristo 5 aprile 2002
 Francia La vengeance de Monte Cristo 17 aprile 2002
 Argentina El conde de Monte Cristo 18 aprile 2002
 Regno Unito The Count of Monte Cristo 19 aprile 2002
 Brasile O Conde de Monte Cristo 1º maggio 2002
 Australia The Count of Monte Cristo 2 maggio 2002
 Italia Montecristo 3 maggio 2002
 Turchia Monte Cristo 3 maggio 2002
 Germania Monte Cristo 9 maggio 2002
 Ungheria Monte Christo grófja 6 giugno 2002
 Norvegia Greven av Monte Cristo 5 luglio 2002
 Svezia Greven av Monte Cristo 12 luglio 2002

Note



    Voci correlate



    Altri progetti



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    [de] Monte Cristo

    Monte Cristo (The Count of Monte Cristo) ist ein Abenteuerfilm von Kevin Reynolds aus dem Jahr 2002. Die Handlung beruht auf dem Roman Der Graf von Monte Christo von Alexandre Dumas dem Älteren aus den Jahren 1844 bis 1846, erlaubt sich aber mehrere wesentliche Abweichungen.

    [en] The Count of Monte Cristo (2002 film)

    The Count of Monte Cristo is a 2002 American historical adventure film, which is an adaptation of the 1844 novel of the same name by Alexandre Dumas, produced by Roger Birnbaum, Gary Barber, and Jonathan Glickman, and directed by Kevin Reynolds. The film stars Jim Caviezel, Guy Pearce, Richard Harris, James Frain, Dagmara Dominczyk, and Luis Guzmán. It follows the general plot of the novel, with the main storyline of imprisonment and revenge preserved, but many elements, including the relationships between major characters and the ending, were modified, simplified, added, or removed.

    [es] The Count of Monte Cristo (película de 2002)

    The Count of Monte Cristo (2002) ("La venganza del Conde de Monte Cristo" en España), es una película dirigida por Kevin Reynolds y protagonizada por Jim Caviezel, Guy Pearce, Richard Harris, Dagmara Domińczyk y Luis Guzmán. Aunque está parcialmente basada en la novela homónima de Dumas padre, publicada entre 1844 y 1845, difiere de ella en diversos aspectos, incluyendo el desenlace.
    - [it] Montecristo (film 2002)

    [ru] Граф Монте-Кристо (фильм, 2002)

    «Граф Монте-Кристо» (англ. The Count Of Monte Cristo) — приключенческий фильм Кевина Рейнольдса. За основу фильма был взят роман известного французского писателя и журналиста Александра Дюма.



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