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Piedone lo sbirro è un film italiano del 1973 diretto da Steno. È il primo film della tetralogia di Piedone.

Piedone lo sbirro
Dominic Barto e Bud Spencer in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1973
Durata107 min
Generepoliziesco, azione, commedia
RegiaSteno
SoggettoLuciano Vincenzoni e Nicola Badalucco
SceneggiaturaLucio De Caro
ProduttoreSergio Bonotti
Casa di produzioneMondial Tefi
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaSilvano Ippoliti
MontaggioDaniele Alabiso
MusicheGuido e Maurizio De Angelis
ScenografiaCarlo Leva
CostumiLuciano Sagoni
Interpreti e personaggi
  • Bud Spencer: commissario Rizzo
  • Adalberto Maria Merli: commissario capo Tabassi
  • Raymond Pellegrin: avvocato De Ribbis
  • Juliette Mayniel: Maria
  • Mario Pilar: Antonio Percuoco detto Tonino Manomozza
  • Enzo Cannavale: brigadiere Gaetano Caputo
  • Angelo Infanti: Ferdinando Scarano, "o' Barone"
  • Dominic Barto: Tom Ferramenti
  • Jho Jhenkins: Joe, il marinaio americano
  • Claudio Ruffini: marinaio americano
  • Roberto Dell'Acqua: marinaio americano
  • Vittorio Duse: funzionario di polizia
  • Enzo Maggio: Gennarino
  • Franco Angrisano: commissario
  • Ester Carloni: Assunta
  • Marcello Verziera: spacciatore in moto
  • Nino Vingelli: camorrista alla sala biliardo
  • Salvatore Morra: Peppino "il Gobbo"
  • Giacomo Rizzo: il sarto di Ferdinando Scarano
  • Osiride Pevarello: marinaio nave Tunis
Doppiatori italiani
  • Glauco Onorato: commissario Rizzo
  • Giuseppe Rinaldi: avvocato De Ribbis
  • Gianni Marzocchi: Tom Ferramenti
  • Mario Frera: commissario
  • Michele Gammino: Ferdinando Scarano, "o' Barone"
  • Antonio Casagrande: Manomozza
  • Carla Todero: Maria
  • Ferruccio Amendola: camorrista alla sala biliardo

Trama


Napoli. Joe, un militare americano sotto effetto di droga, inizia a sparare alla polizia dal tetto di un edificio; dopo inutili trattative, viene disarmato e arrestato dal commissario di polizia Rizzo, detto "Piedone" in ragione della sua mole che gli permette di avere la meglio sui malviventi a mani nude, e quindi di girare sempre disarmato. Ferdinando Scarano, soprannominato "'o Barone" data la sua discendenza aristocratica, è un prosseneta che, in contatto con il clan dei marsigliesi (in cerca di nuove piazze al di fuori della Francia dove smerciare la droga) tenta il grande salto per diventare un boss. Piedone, sospeso dal servizio dal nuovo commissario capo (che non approva per nulla i suoi metodi) a causa di un pestaggio proprio ai danni di Scarano (in quanto questi aveva fatto sfregiare al volto una sua prostituta che si era rifiutata di vendere droga ai clienti), tenta di collaborare con la vecchia camorra per estromettere da Napoli i Marsigliesi i quali, oltre alla droga, portano anche violenza e corruzione. In particolare, Piedone è aiutato da un noto capoparanza, Manomozza e, grazie a quest'ultimo, riesce a infliggere un duro colpo ai clan dei Marsigliesi distruggendo il loro laboratorio e pestando gli spacciatori. Scarano, messo alle strette, viene poi trovato ucciso in casa sua: il delitto è stato architettato in modo da tentare di addossarne la responsabilità proprio a Piedone. Dopo una serie di indagini condotte in via non ufficiale, il commissario arriva a smascherare il vero responsabile, che risulta essere proprio Manomozza. Il camorrista, nonostante la collaborazione con Piedone, intraprendeva segretamente dei rapporti con i Marsigliesi per prendere poi il controllo del mercato della droga e proprio grazie ai Marsigliesi era riuscito a eliminare Scarano, suo nemico personale. Piedone ottiene la soffiata da Peppino il gobbo, un suo vecchio amico che sbarca il lunario fornendo informazioni alla polizia. Proprio Peppino rivela a Piedone che un grande carico di droga si trova su una nave in arrivo da Tunisi e, per questo, viene assassinato. In punto di morte però Peppino riesce a rivelare il suo assassino, riproducendo con le proprie dita la posizione caratteristica di Manomozza. Dopo aver trovato il carico di droga sulla nave grazie all'aiuto di Joe e altri due marinai statunitensi, Piedone va a trovare Manomozza in un locale per farlo confessare, giocando sul fatto che, avendo perso il carico di droga, era in pericolo di vita per via della vendetta dei Marsigliesi e che non può ucciderlo, in quanto unico conoscitore dell'ubicazione della merce. Ma sopraggiunge Caputo che arresta Piedone su ordine del Commissario capo, convinto che lui sia coinvolto nel traffico di droga e nelle uccisioni di Ferdinando 'O Barone e di Peppino il gobbo. Sempre più convinto che il Commissario Capo sia corrotto, Piedone scappa ed escogita un piano per smascherarlo. All'appuntamento si presentano Manomozza e i suoi uomini, che però non erano in combutta con il Commissario ma avevano solo seguito Piedone, che intima loro di consegnargli la droga. Il Commissario Capo fa circondare tutti, in quanto aveva usato quest'ultimo come esca fin dall'inizio. Piedone dal canto suo ammette che nel borsone non c'è mai stata droga, per dimostrare la sua innocenza. Manomozza riesce a sparare alle luci delle macchine della Polizia che illuminano la scena e, nel fuggi fuggi generale, fugge anch'egli con quattro uomini per le grotte sotterranee di Napoli. Piedone li raggiunge e, dopo una violenta scazzottata, li cattura tutti, compreso Manomozza.


Personaggi



Personaggi principali



Personaggi secondari


Dominic Barto (Tom Ferramenti).
Dominic Barto (Tom Ferramenti).
Enzo Maggio (Gennarino).
Enzo Maggio (Gennarino).
Raymond Pellegrin (avvocato De Ribbis).
Raymond Pellegrin (avvocato De Ribbis).
Adalberto Maria Merli (Commissario Capo Dr. Tabassi).
Adalberto Maria Merli (Commissario Capo Dr. Tabassi).
Mario Pilar (Manomozza).
Mario Pilar (Manomozza).
Angelo Infanti (Ferdinando Scarano, 'o Barone).
Angelo Infanti (Ferdinando Scarano, "'o Barone").
Franco Angrisano nella parte del commissario
Franco Angrisano nella parte del commissario

Distribuzione


Distribuito nei cinema italiani il 25 ottobre 1973, Piedone lo sbirro ha incassato quasi tre miliardi di lire dell'epoca (decimo maggior incasso della stagione cinematografica italiana 1973-1974), rendendolo il primo e più efficace tentativo di mescolare il genere poliziesco con la commedia.[1]


La saga di Piedone



Luoghi delle riprese


Oltre, ovviamente, alla città di Napoli, le riprese esterne di questo film furono girate a Roma, Pozzuoli e a Licola, una località a cavallo tra le zone censuarie di Pozzuoli e di Giugliano in Campania:


Colonna sonora


Le musiche sono composte dai fratelli Maurizio e Guido De Angelis ed edite dalle edizioni musicali Bixio-Sam[2]; il Tema di Piedone è però eseguito da Santo & Johnny[2].


Note


  1. Roberto Curti, Italian Crime Filmography, 1968-1980, McFarland, 2013, ISBN 0786469765.
  2. dato ricavato dai titoli di coda del film.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Sie nannten ihn Plattfuß

Sie nannten ihn Plattfuß (Originaltitel: Piedone lo sbirro) ist der erste von vier Teilen der erfolgreichen Kriminalfilmserie, in deren Mittelpunkt der füllige, aber friedliebende Kriminalkommissar Manuele Rizzo – Spitzname Plattfuß – und sein Assistent Caputo stehen. Kinostart in der BR Deutschland war am 14. Februar 1974 und in der DDR am 16. September 1977. Wiederaufgeführt wurde der Film im Mai 1982 unter dem Titel Buddy fängt nur große Fische.[2] Die Fortsetzungen sind Plattfuß räumt auf, Plattfuß in Afrika und Plattfuß am Nil.

[en] Flatfoot (film)

Flatfoot (Italian: Piedone lo sbirro) is a 1973 poliziottesco-comedy film directed by Steno.[3] The film starring Bud Spencer obtained a great commercial success, generated three sequels. It is followed by Flatfoot in Hong Kong, Flatfoot in Africa and Flatfoot in Egypt.[4] The title song is performed by Santo & Johnny.
- [it] Piedone lo sbirro



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