Rock Star è un film del 2001 diretto da Stephen Herek ed interpretato da Mark Wahlberg e Jennifer Aniston. Racconta la storia di un ragazzo che, da musicista rock amatoriale, viene scelto come cantante e front-man della band di cui è fan da sempre. Ambientato negli anni ottanta, il film descrive inoltre la vita quotidiana di una heavy metal band di successo, fra concerti, droga, alcol e groupie. La band descritta nel film, chiamata Steel Dragon, è immaginaria, sebbene ispirata, come gran parte della vicenda, dal gruppo realmente esistente dei Judas Priest.
Myles Kennedy: Mike "Thor", il ragazzo che prende il posto di Izzy
Doppiatori italiani
Alessandro Quarta: Chris "Izzy" Cole
Francesca Fiorentini: Emily Poule
Enrico Di Troia: Joe Cole Jr
Rodolfo Bianchi: Joe Cole Sr
Luca Ward: Kirk Cuddy
Bruno Conti: A.C.
Roberto Pedicini: Bobby Beers
Ennio Coltorti: Mats
Fabrizio Vidale: Rob Malcolm
Il film segna anche l'esordio di George Clooney come produttore.
Trama
Chris "Izzy" Cole (interpretato da Mark Wahlberg), nella vita reale impiegato di basso livello in un'azienda, è un fan della band heavy metal degli "Steel Dragon", di cui interpreta con fanatismo le canzoni, esibendosi ogni sera in concerti omaggio come cantante e leader di una tribute band, chiamata "Blood Pollution". Durante uno di questi concerti viene notato dagli stessi Steel Dragon, che, dopo un provino, gli offrono il ruolo di cantante della loro band, in sostituzione del loro ex compagno, Bobby Beers, cacciato dal gruppo perché accusato di non dedicarsi pienamente alla band. Chris accetta e viene catapultato nel mondo del successo, esibendosi insieme alla band di cui è fan da sempre.
Allo stesso tempo, tuttavia, il ragazzo cade sempre di più negli eccessi della vita da star, perdendosi dietro a droga, sesso e alcol, e finendo per allontanare da sé anche la sua fidanzata Emily (interpretata da Jennifer Aniston). Dopo essere caduto sempre più in basso, il ragazzo decide infine di abbandonare la band ed il successo, tornando nella sua natia Seattle e dalla sua fidanzata, e riprendendo ad esibirsi come cantante intimista e amatoriale nei pub, proponendo brani acustici cantautoriali.
Produzione
In origine il titolo del film doveva essere "Metal God"[1]. La storia è vagamente ispirata alla vicenda di Tim Owens, il cantante dei Judas Priest, scelto per rimpiazzare il cantante originario del gruppo, Rob Halford dopo essere stato notato durante un concerto della sua cover band, nel 1996. Esattamente come nel film, l'ingaggio avvenne dopo l'audizione di un solo brano: Victim of Changes.
Cast
Oltre ai noti personaggi della scena musicale che compongono il gruppo degli Steel Dragon, sono presenti altre personalità famose che compongono il primo gruppo del protagonista, i Blood Pollution; queste sono Blas Elias, batterista degli Slaughter[2], Nick Catanese, ex chitarrista ritmico dei Black Label Society e Brian Vander Ark, bassista dei The Verve Pipe. L'altro chitarrista del gruppo è interpretato dall'attore Timothy Olyphant. Nel film compaiono anche Ralph Saenz alias Michael Starr, ex cantante degli L.A. Guns oggi negli Steel Panther (è il cantante che esce dalla stanza insonorizzata quando Izzy arriva nella sala di registrazione), e Myles Kennedy, attuale front-man degli Alter Bridge (è Mike, il ragazzo che rimpiazza Izzy).
Colonna sonora
La colonna sonora è costituita in gran parte da canzoni heavy metal di noti gruppi anni ottanta. Ad esse si aggiungono quelle cantate dal gruppo fittizio degli Steel Dragon, composte appositamente per il film ed interpretate in realtà da alcuni musicisti heavy metal contemporanei. Sono presenti anche alcune cover proposte dagli Steel Dragon, non composte appositamente per il film, come la cover We All Die Young degli Steelheart (cantata per l'occasione dallo stesso frontman Michael Matijevic), o la cover Long Live Rock 'N' Roll dei Rainbow. La traccia Livin' The Life, venne composta dal frontman degli Autograph, Steve Plunkett, e Peter Beckett.[3]
Gli Steel Dragon, la band fittizia al centro del film, sebbene ispirata al gruppo, realmente esistente, dei Judas Priest raccoglie in sé gli stereotipi della gran parte dei gruppi heavy metal/hair metal anni ottanta: capelli lunghi scalati, abiti di pelle, atteggiamenti maschilisti e canzoni intrise di riferimenti sessuali più o meno espliciti. I componenti del gruppo sono impersonati da musicisti reali, appartenenti a diverse formazioni rock contemporanee, con le sole eccezioni del protagonista Chris "Izzy" Cole, del cantante Bobby Beers e del chitarrista Kirk Cuddy, impersonati rispettivamente dagli attori Mark Wahlberg, Jason Flemyng e Dominic West. Wahlberg è doppiato, nella maggior parte dei pezzi musicali, dal cantante Michael Matijevic (Steelheart), mentre le parti cantate di Flemyng sono eseguite da Jeff Scott Soto (Yngwie Malmsteen, Talisman).
Ai membri della band vera e propria possono essere aggiunti due personaggi di contorno: l'anziano Mats (interpretato dall'attore Timothy Spall), manager del gruppo, che nel film svolge anche il ruolo di saggio consigliere del giovane e spaesato Chris, e Tania Asher (interpretata da Dagmara Domińczyk), un transessuale che si occupa delle pubbliche relazioni.
Curiosità
L'episodio della caduta è ispirata ad un fatto realmente accaduto: durante la prima edizione del Rock in Rio del 1985 Bruce Dickinson, cantante degli Iron Maiden, durante la canzone Revelations correndo colpì accidentalmente la chitarra di Dave Murray, riportando una vistosa ferita sanguinante alla testa, continuando tuttavia a cantare dando un profondo effetto scenico all'esibizione[4].
Una scena simile a quella in cui Chris riattacca il telefono in faccia a Kirk Cuddy, credendo che la sua telefonata fosse solo una presa in giro, è accaduta realmente al chitarrista Eddie Van Halen. Infatti quando il produttore di Michael Jackson, Quincy Jones, lo chiamò per chiedergli di poter incidere il famoso brano Beat It proprio insieme a Michael, Eddie attaccò il telefono in faccia al produttore ben due volte.
Nella gara di automobili, Chris guida la Batmobile (con Mats che gli fa da Robin), mentre Kirk guida una Ferrari.
Alla fine del film il look del protagonista ricorda quello di Kurt Cobain, cantante dei Nirvana e come lui è originario di Seattle.
La scena del film in cui la cameriera dell'hotel entrando nella stanza della band rimane esterrefatta per via dei mobili della stanza appesi al soffitto, è accaduta realmente, con protagonisti i Guns N' Roses
Il protagonista canta in un coro in chiesa, episodio che ricorda il passato del cantante dei Guns N' RosesAxl Rose.
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