Scialla! (Stai sereno) è un film del 2011 scritto e diretto da Francesco Bruni con Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobuľová e Filippo Scicchitano - nella sua prima apparizione cinematografica - e con la partecipazione di Vinicio Marchioni e Giuseppe Guarino.
Scialla! è stato presentato alla 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto Controcampo italiano, la sezione che la Mostra dedica al cinema italiano[1] e il premio "Vittorio Veneto Film Festival" assegnato dalla giovane giuria dell'omonimo festival, che ha partecipato con un gruppo di 20 giovani giurati provenienti dalla provincia di Treviso (Vittorio Veneto e Conegliano) e Belluno.
Ai David di Donatello 2012 ha vinto 1 David (dopo aver ottenuto cinque candidature)[2] e il Premio David Giovani 2012; sempre nel 2012, e dopo aver ottenuto cinque candidature[3] per le medesime categorie di premi ottenute ai David di Donatello, ha vinto uno dei Nastri d'Argento in palio. Scialla! è stato il film italiano più premiato del 2011.[4]
Trama
Filippo Scicchitano, al suo esordio, interpreta Luca
Bruno Beltrame è un apatico ex-professore ed ex-scrittore cinquantenne padovano che ha abbandonato l'insegnamento e vive da solo a Roma mantenendosi con lezioni private e facendo il ghostwriter. Attualmente lavora alla biografia di Tina, una ex pornostar slovacca divenuta nel frattempo una ricca produttrice di film hard e madre di un ragazzo quindicenne, studente modello. Tra gli allievi di Bruno c'è Luca, un quindicenne pieno di vitalità ma irriverente e irrequieto che frequenta malvolentieri la scuola superiore ed è affascinato dal mito del malvivente di successo. Luca non ha mai conosciuto il padre e vive con la madre. Quest'ultima, dovendo partire per un viaggio di lavoro di sei mesi nel Mali, pur sapendo di non poter portare il figlio con sé e rendendosi conto allo stesso tempo di non poterlo lasciare da solo a Roma, lo affida proprio a Bruno, rivelandogli che è lui il vero padre di Luca.
L'uomo, scosso dalla notizia, accetta di ospitare Luca nella sua disordinata casa. Bruno non ha idea di cosa significhi essere genitore di quel ragazzo che ancora non sa di avere un padre e gestisce i primi giorni di convivenza seguendo gli stessi schemi di sempre, finché un giorno, dal liceo, non lo informano del disastroso andamento scolastico di suo figlio e delle numerose assenze. Il colloquio con la professoressa Di Biagio, che preannuncia la probabile bocciatura di Luca, segna il punto di svolta nel comportamento dell'ex-professore che, da quel momento, con uno scatto d'orgoglio, prova a prendere in mano la situazione scolastica del ragazzo, obbligandolo a studiare duramente ogni pomeriggio ed accompagnandolo a scuola ogni mattina per evitare che salti le prime ore di lezione.
Fabrizio Bentivoglio, interpreta Bruno
Luca mal sopporta il nuovo “regime” e Bruno fatica molto nella sua difficile opera di recupero. Nel frattempo però, Luca comincia a frequentare loschi personaggi e fatalmente, si mette nei guai con Il Poeta, un improbabile narcotrafficante innamorato di cinema e di arte. Proprio mentre la situazione sembra precipitare il malvivente riconosce in Bruno il professore di scuola che, anni prima, lo aveva fatto appassionare alla letteratura e alla poesia. Padre e figlio usciranno molto migliorati da quest'incontro tra generazioni e stili di vita così lontani. Alla fine dell'anno, Luca verrà bocciato lasciando Bruno allibito: tuttavia Luca era stato rimandato, ma aveva chiesto di essere bocciato per recuperare le cose perdute e non perdersi l'estate. Bruno riconosce tuttavia il cambiamento e la maturità del figlio e riesce anche a superare le sue paure d'amore, innamorandosi ricambiato di Tina.
Colonna sonora
Alla colonna sonora, di Amir e di The Ceasars (Ceasar Productions),[5] è stato assegnato il Premio Cinema Giovane 2012 - premio speciale della Direzione Artistica. Le dodici tracce della colonna sonora sono state pubblicate da EMI Music Publishing Italy.[6]
La canzone originale, Scialla, dalla quale è stato tratto il videoclip ufficiale,[7] ha fatto ottenere ad Amir e a The Ceasars (Ceasar Productions) due candidature: la prima ai David di Donatello 2012 (ottenendo il secondo posto all'interno della cinquina arrivata in finale)[8] e l'altra ai Nastri d'Argento 2012, il più antico riconoscimento cinematografico europeo, organizzato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI).
Il videoclip ufficiale, diretto dal regista Gianluca Catania e vincitore al Premio Roma Videoclip 2012 (X edizione),[9] è stato sottotitolato in francese dagli studenti del Liceo Suger di Parigi–Saint Denis in occasione del festival Terra di cinema 2012[10] di Tremblay, che hanno tradotto il termine “Scialla” con il francese “tranquille”.
The Ceasars (Ceasars Productions), autori della colonna sonora
il bar frequentato da Bruno è in Largo Chiarini Giovanni 2 nel rione di San Saba;[16]
La casa dove Luca vive con la madre (scena iniziale e finale del film/prima dei titoli di coda) è in Via Francesco Negri angolo Via Ostiense nei pressi degli Ex Mercati Generali; Il Davinotti
La scuola frequentata da Luca e dove insegna la professoressa Di Biagio è il Liceo Ginnasio Statale Virgilio in Via Giulia 38 nel rione Regola; Il Davinotti
La villa del Poeta è in Via di Grottarossa. Il Davinotti
Citazioni e riferimenti
Il personaggio di Bruno è ispirato a quello di Don Johnston di Broken Flowers e anche di Bob Harris di Lost in Translation - L'amore tradotto, entrambi interpretati da Bill Murray, ma, soprattutto, a quello di Drugo de Il grande Lebowski interpretato da Jeff Bridges. Con Big Lebowski il professor Beltrame condivide non solo lo stile di vita da slacker, ma anche lo stile dell'abbigliamento (i pantaloncini corti, la camicia hawaiana e l'accappatoio indossati da Bruno ne sono una chiara allusione).
Il personaggio del Poeta, interpretato da Vinicio Marchioni, rappresenta una parodia del personaggio de il Freddo, dallo stesso magistralmente interpretato in Romanzo criminale - La serie. Questo stravagante malvivente con la passione per Pier Paolo Pasolini, che ha uno Schnabel in casa ed obbliga i suoi ospiti, più inclini a divertirsi in piscina, a sorbirsi I 400 colpi di François Truffaut, si contrappone, con molta ironia dell'attore e del regista, alla figura del criminale “eroe” facilmente idealizzato dalle giovani generazioni.[17]
Il finale, in cui Bruno gira in motorino per le strade di Roma, fa riferimento al primo episodio di Caro diario, film di Nanni Moretti del 1993.[18]
Distribuzione
È uscito nelle sale cinematografiche il 18 novembre 2011[19] distribuito da 01 Distribution. Il film è uscito in Francia nel 2013 con il sottotitolo Joue-la cool[20] e in Giappone con il titolo Bruno (dal nome del protagonista Bruno Beltrame),[21] mentre negli Stati Uniti d'America è conosciuto come Easy!.
Il film uscito nelle sale italiane il 18 novembre 2011, in contemporanea con l'omonimo libro edito da Mondadori di Giacomo Bendotti che si è aggiudicato il primo posto al "Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori - Un libro al cinema" organizzato dal comitato del Festival Internazionale di Cinema d'Arte e tenutosi a Ostiglia (Mantova) il 6 e 7 ottobre 2012.[22]
Home video
Sui supporti DVD e BD il film è stato reso disponibile per il noleggio dal 4 aprile 2012[23] e in vendita dal 9 maggio 2012.[24]
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Il titolo del film, “Scialla”, fa riferimento al linguaggio usato dagli adolescenti, soprattutto della zona di Roma. Se questo termine derivi o meno dall'arabo "Inshallah" (un termine in lingua araba che significa "se Dio [lo] vuole") non è sicuro. Ciò che è certo, e lo dimostra il titolo per esteso del film (Scialla! Stai sereno) è che l'invito, usato spesso da Luca nei confronti di Bruno, sia l'equivalente del “Take it easy” anglosassone o del “Tranquille” francese: come dire, appunto, “stai rilassato, sereno, non prendertela”.[25] Il termine "Scialla" (insieme a "Sciallo") appare nel vocabolario on line di termini gergali e giovanili italiani Slangopedia.
Filippo Scicchitano arriva a essere scelto per interpretare il ruolo del giovane protagonista, con il quale ha diverse affinità biografiche, quasi per caso. Si presenta infatti ai provini, secondo la migliore tradizione, su proposta di un amico e senza la seria intenzione di partecipare al casting, ma viene subito notato dal regista che, in un secondo tempo, lo richiama per costruire insieme il personaggio di Luca.[26]
Per l'origine della parola si veda la scheda pubblicata sul sito dell'Accademia della Crusca.[27]
Il sottotitolo «stai sereno» divenne proverbiale dopo che, il 17 gennaio 2014, l'allora segretario del Partito Democratico Matteo Renzi usò tale espressione per rassicurare il Presidente del consiglio in carica, Enrico Letta (pure del PD), che egli non aveva alcuna intenzione di tramare per sostituirlo a capo del governo. Avendo Renzi stesso fatto approvare, nel febbraio successivo, una mozione in cui si chiedevano le dimissione di Letta da Presidente del consiglio, da allora l'espressione «stai sereno» è spesso usata scherzosamente come sinonimo di turlupinatura.
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