Sleepers è un film del 1996 diretto da Barry Levinson tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra.[1] Sleepers, in slang americano, ha vari significati e indica anche i ragazzi dei riformatori con un probabile futuro da delinquenti. Secondo il narratore, nella versione italiana, gli "sleepers" sono le persone che in passato sono state recluse nei riformatori.
Sleepers | |
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Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1996 |
Durata | 147 min |
Genere | drammatico |
Regia | Barry Levinson |
Soggetto | Lorenzo Carcaterra (romanzo) |
Sceneggiatura | Barry Levinson |
Produttore | Barry Levinson, Steve Golin |
Produttore esecutivo | Peter Giuliano |
Casa di produzione | Polygram Filmed Entertainment, Propaganda Films, Baltimore Pictures, Astoria Films, Warner Bros. |
Distribuzione in italiano | Italian International Film |
Fotografia | Michael Ballhaus |
Montaggio | Stu Linder |
Effetti speciali | Steve Kirshoff |
Musiche | John Williams |
Scenografia | Kristi Zea, Tim Galvin, Beth A. Rubino |
Costumi | Gloria Gresham |
Trucco | Christine Leiter |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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«Questa è la vera storia di un'amicizia che va oltre i legami di sangue.» |
(Tagline del film) |
Lorenzo Carcaterra (soprannominato "Shakes"), Michael Sullivan, John Reilly e Tommy Cohen Marcano sono quattro amici adolescenti che vivono ad Hell's Kitchen, un quartiere piuttosto malfamato di Manhattan. I ragazzi vivono una realtà sociale con codici di comportamento dettati dalla malavita e sopportano situazioni familiari davvero molto difficili, trovando conforto solo nell'unione della loro amicizia e nell'ambiente che li protegge e che non tollera sgarri nei confronti degli abitanti della zona. Le uniche persone ad interagire con loro sono Carol Martinez, una ragazza di origini portoricane e irlandesi, e padre Roberto Carrillo, un prete con un passato da delinquente per il quale tre dei giovani servono messa e che fa loro da figura paterna, tenendo d'occhio i loro comportamenti. Nonostante ciò i quattro, per guadagnare dei soldi facili, iniziano a fare delle piccole commissioni per l'anziano boss locale, King Benny.
In una torrida giornata dell'estate del 1967, i quattro feriscono accidentalmente un passeggero che stava uscendo dalla stazione della metropolitana, con un pesante carrello degli hot dog che avevano tentato di rubare quasi per scherzo: i ragazzi vengono condannati al riformatorio maschile Wilkinson nello stato di New York; Tommy, Michael e John devono scontare 12-18 mesi, mentre Shakes 6-12 mesi. Il gruppo viene recluso nel braccio sorvegliato da quattro secondini di cui la guardia Sean Nokes funge da capo. Dopo una rissa in mensa con un altro detenuto, i ragazzi vengono presi di mira dai quattro sorveglianti e vengono sottoposti, per l'intera durata della loro detenzione, a violenze fisiche e abusi sessuali; l'esperienza cambia per sempre i membri del gruppo e la loro amicizia.
Durante la permanenza dei ragazzi nella struttura, partecipano alla partita di football americano annuale della Wilkinson tra guardie e detenuti. Michael convince Rizzo, un giovane detenuto nero, che dovrebbero giocare il più duramente possibile per mostrare alle guardie che possono reagire ai loro abusi. Rizzo, inizialmente riluttante, accetta e aiuta la sua squadra a vincere la partita. Come conseguenza, tutti e quattro i ragazzi vengono picchiati e gettati in isolamento per diverse settimane, mentre Rizzo viene pestato a morte dalle guardie che coprono l'omicidio comunicando alla sua famiglia che è morto di polmonite.
Entro la primavera del 1968, poco prima del rilascio di Shakes da Wilkinson, il ragazzo insiste con i suoi amici sul fatto che dovrebbero denunciare pubblicamente le violenze. Gli altri rifiutano poiché Michael afferma che non verrebbero creduti o che nessuno si preoccuperebbe davvero anche dopo il loro rilascio. La notte prima del rilascio collettivo dei ragazzi, Nokes dice che lui e le altre guardie hanno organizzato per loro una "festa di addio", durante la quale infliggono abusi particolarmente brutali sui ragazzi.
Quattordici anni dopo, la notte del primo novembre 1981, John e Tommy, nel frattempo divenuti killer professionisti e tossicodipendenti, entrano in una tavola calda. Mentre si reca al bagno, John riconosce Nokes che ora è una guardia di sicurezza privata; dopo essere tornato al bancone, invita l'amico a osservare il tizio seduto all'angolo in fondo a sinistra e anche Tommy lo riconosce. Si confrontano con lui, il quale però nega gli abusi sostenendo di "averli resi più forti", al che i due si vendicano sparandogli ripetutamente di fronte a dei testimoni. Michael, divenuto sostituto procuratore distrettuale, riesce a fare in modo che gli venga assegnato il caso e informa Shakes, impiegato alle rubriche in un quotidiano, che ha seguito negli anni i sorveglianti che li abusarono: uno di loro, Adam Styler, è diventato un poliziotto corrotto; un altro, Henry Addison, lavora per il sindaco e coltiva ancora la pratica della pedofilia; l'ultimo, Ralph Ferguson, è ora un rispettabile cittadino che lavora nei servizi sociali. L'intento di Michael è segretamente quello di rovinare l'accusa ed esporre i crimini avvenuti a Wilkinson. L'avvocato d'ufficio assegnato a John e Tommy è Danny Snyder, un uomo ormai finito, drogato e alcolizzato, che vorrebbe patteggiare la pena, ma che viene convinto da King Benny a sostenere la tesi dell'innocenza; verrà informato da Shakes, su istruzioni di Michael, in merito alle domande e alle obiezioni da fare durante il dibattimento. Vengono aiutati nel piano da Carol, diventata assistente sociale, e da King Benny.
Il piano di Michael funzionerà solo se può danneggiare la reputazione di Nokes e collocare John e Tommy in un altro luogo al momento della sparatoria. Ferguson, quando viene chiamato in tribunale come testimone a favore di Nokes, viene messo sotto pressione e ammette che lui, Nokes e altre guardie hanno abusato dei ragazzi detenuti. Per concludere il caso, tuttavia, serve un testimone chiave che possa fornire a John e Tommy un alibi. Shakes ha una lunga conversazione con padre Bobby, che all'inizio si rifiuta di testimoniare falsamente ma - dopo che Shakes gli parla degli abusi subiti - accetta con riluttanza. Al processo, padre Bobby testimonia che John e Tommy erano con lui a una partita dei New York Knicks al momento della sparatoria e ha tre matrici di biglietti per dimostrarlo. Di conseguenza, John e Tommy vengono assolti.
Anche le restanti guardie vengono punite per i loro crimini: Addison viene ucciso da Little Caesar, un boss della droga locale e fratello maggiore di Rizzo; Styler viene arrestato per aver preso tangenti e ucciso uno spacciatore; in seguito all’ammissione in tribunale, Ferguson perde il lavoro e la famiglia.
Michael, Shakes, John, Tommy e Carol si incontrano in un bar per festeggiare l'evento, mentre la voce fuori campo di Shakes spiega cosa succederà loro: Shakes rimarrà un giornalista e vivrà a Hell's Kitchen; Michael lascerà l'ufficio del procuratore distrettuale, si trasferirà nella campagna inglese a fare il falegname e non si sposerà mai; Carol rimane in città come assistente sociale e ha un figlio, che chiama come i suoi quattro amici; tuttavia, sia John che Tommy moriranno giovani senza aver superato i trent'anni, uno a causa di una bottiglia di gin distillata illegalmente e l'altro perché assassinato, vedendo quindi la loro sorte segnata irrimediabilmente da quanto accaduto nel riformatorio Wilkinson.
Le riprese si sono svolte tra il 29 agosto e il 30 novembre 1995 interamente a New York, mentre le scene del riformatorio Wilkinson sono state filmate a Newtown nel Connecticut. Realizzato con un budget di 44 milioni di dollari, il film incassò in patria 53 milioni e 112 milioni nel resto del mondo, per un totale di circa 165 milioni di dollari. Il film uscì in anteprima al Festival di Venezia il 28 agosto 1996, mentre negli Usa il 18 ottobre 1996.
Alcuni critici espressero dubbi sulla natura autobiografica del libro da cui il film è tratto: si è scritto infatti che «l'autore Lorenzo Carcaterra confessa, sotto il velame affabulatorio ma con tutti gli inerenti rischi giudiziari, di aver preso parte come giornalista a una congiura coinvolgente un magistrato fellone e un sacerdote spergiuro per far assolvere una coppia di assassini davanti a un tribunale di New York. Meglio classificare il tutto come opera di fantasia e assegnarla al filone romanzesco della vendetta, che si diparte da Il conte di Montecristo più volte citato sulla pagina e sullo schermo».[2]
Sia il dipartimento carceri minorili degli Stati Uniti che la procura di New York hanno smentito possano essere accaduti fatti simili, ma Carcaterra ha ribadito che si tratta di una storia vera, cui sono stati cambiati solo nomi, date e luoghi.
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