fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Sole a catinelle è un film del 2013 diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone. È il terzo film che ha come protagonista il comico pugliese.

Disambiguazione – Se stai cercando l'EP con la colonna sonora del film, vedi Sole a catinelle (EP).
Sole a catinelle
Checco Zalone in una scena del film
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2013
Durata90 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia
RegiaGennaro Nunziante
SoggettoGennaro Nunziante, Checco Zalone
SceneggiaturaGennaro Nunziante, Checco Zalone
ProduttorePietro Valsecchi
Casa di produzioneMedusa Film, Taodue in collaborazione con Radio Italia, Wind e Mediaset Premium
Distribuzione in italianoMedusa Film
FotografiaAgostino Castiglioni
MontaggioPietro Morana
MusicheChecco Zalone
ScenografiaFrancesco Frigeri
CostumiMarina Roberti
Interpreti e personaggi
  • Checco Zalone: se stesso
  • Miriam Dalmazio: Daniela Parisi
  • Robert Dancs: Nicolò Zalone
  • Aurore Erguy: Zoé Garnier
  • Ruben Aprea: Lorenzo, figlio di Zoé
  • Valeria Cavalli: Juliette Marin
  • Orsetta De Rossi: Domiziana
  • Matilde Caterina: Zia Ritella
  • Stefano Sabelli: Onofrio Ruocco, cugino di Checco
  • Daniela Piperno: Giovanna
  • Lydia Biondi: Carolina Marini, maestra di Nicolò
  • Augusto Zucchi: Piergiorgio Bollini
  • Marco Paolini: Vittorio Manieri
  • Alessandro Bressanello: dottor Giacomo Surace
  • Angie Alexander: segretaria Risorse Umane
  • Mimmo Mignemi: Carmelo Parisi, papà di Daniela
  • Claudia Brovedani: Olga Bollini
  • Maurizio Lastrico: Ludovico, papà di Lorenzo
  • Elettra Dallimore Mallaby: attrice set cinematografico
  • Gaia Padovan: psicologa scuola elementare Nicolò
  • Paolo Braghetto: sindacalista[1]
  • Edoardo Camurri: presentatore della serata

Trama


Checco Zalone è un trentaseienne emigrato da un trentennio al nord Italia dal meridione, che lavora come cameriere in un hotel di grande lusso sul Canal Grande a Venezia ed ha una passione per l'alta finanza; vive a Padova, è sposato con l'operaia siciliana Daniela Parisi e ha un figlio, Nicolò, ragazzino di 10 anni intelligente e studioso. Nel 2013, proprio nel giorno in cui la moglie perde il lavoro a causa della chiusura della fabbrica per via della grande recessione, Checco decide di licenziarsi dal suo impiego perché lo reputa poco stimolante e sottopagato, mettendosi quindi alla ricerca di un'occupazione più redditizia, e finisce per trovare impiego come venditore porta a porta presso l'azienda che vende l'aspirapolvere Fata Gaia. All'inizio le cose vanno molto bene, perché Checco vende l'elettrodomestico a tutte le sue numerose zie e cugine e, con i soldi guadagnati, compra a credito una lunga serie di oggetti molto lussuosi; l'unico acquisto che non effettua è quello di un'automobile nuova, perché adora la sua BMW ormai vecchia di vent'anni e preferisce investire nella manutenzione di tale mezzo.

A un certo punto Checco non è più in grado di adempiere ai pagamenti perché non riesce a trovare clienti nuovi, pertanto tutte le sue proprietà vengono pignorate da Equitalia e la società finanziaria Fido Fly gli fa pressione affinché paghi le 48 rate mancanti. Umiliata ed arrabbiata per questa situazione, la moglie lo caccia di casa e va a vivere dai suoi genitori portando Nicolò con sé. Dal momento che Nicolò vuole stare un po' anche con il padre, Checco gli fa una promessa: se nella pagella di fine anno a scuola prenderà tutti dieci, gli regalerà una vacanza estiva da sogno. Naturalmente Checco azzarda solo per renderlo felice, essendo convinto che non ci riuscirà, dato che a scuola prende sempre voti intorno al nove. Nicolò però si impegna a fondo e riesce invece ad ottenere una pagella perfetta.

Checco, non avendo i soldi per regalare a Nicolò la vacanza promessa, cerca di convincere la maestra ad abbassare almeno uno dei voti, ma l'insegnante è inflessibile; non sentendosela di deludere Nicolò, decide di andare a Casacalenda, in Molise, sua terra d'origine, facendosi ospitare dalla zia Ritella, che non vedeva da quando era piccolo: in questo modo spera di non spendere neanche un euro e al tempo stesso di cercare di vendere aspirapolvere ad altre anziane parenti. Le cose tuttavia si mettono male per lui: Ritella si dimostra estremamente avara (si è arrabbiata per aver ricevuto una bolletta elettrica con valore superiore a 5 euro) e lo opprime, le vecchie zie sono tutte morte o emigrate in Canada, Nicolò non gradisce affatto la noiosa destinazione (nel paese lui è l'unico bambino, addirittura gli anziani abitanti del paese dimostrano di non sapere neppure cosa sia un bambino) e nemmeno il cugino di Checco, Onofrio, riesce a risollevarli (e tra l'altro aveva già acquistato tempo prima un aspirapolvere della ditta di Checco).

Stanco della situazione in cui si trova e ormai consapevole delle reali intenzioni del padre, Nicolò chiede aiuto alla madre, che gli propone di partire insieme alla famiglia di una sua collega, dicendogli di farsi portare al porto di Piombino per unirsi a loro. Dopo una discussione tra Checco e il bambino, inizialmente intenzionato a seguire il consiglio della madre, Nicolò decide all'ultimo minuto di restare con il padre. Arrivati in Toscana, durante il viaggio di ritorno, Nicolò nota il cartello indicatore di uno zoo; i due scendono dalla macchina ed incontrano un bambino di nome Lorenzo, che soffre di mutismo selettivo, ma Checco con i suoi modi rustici riesce a farlo parlare. Zoe, la madre del bambino, è una giovane ed elegante donna francese che, per senso di gratitudine e per cercare di far sbloccare il bambino, invita Checco e Nicolò nella sua bella villa; successivamente, colpita dalla simpatia dell'ospite, lo conduce a feste e incontri esclusivi con industriali e VIP.

Zoe è infatti una donna molto ricca, in quanto lei e sua madre Juliette sono proprietarie al 33% di un'azienda che vuole comprare proprio la finanziaria con cui Checco è indebitato, la Fido Fly; quest'acquisizione è caldeggiata da due loschi amici della madre di Zoe, Piergiorgio Bollini e Vittorio Manieri. Durante un loro meeting informale Checco, seppur non invitato, parla negativamente della Fido Fly, dicendo che si tratta di un'impresa vicina al fallimento: i due non gli danno retta, ma poco dopo si devono ricredere quando leggono sul giornale che la ditta ha avuto un crack. A questo punto, gelosi dell'ascendente che lo sgrammaticato parvenu ha nei confronti di Zoe, cercano di ingraziarselo regalandogli sigari, invitandolo a giocare a golf e facendolo partecipare a una riunione massonica.

A un certo punto Vittorio e Checco appaiono insieme in televisione, nel programma L'Estate dei VIP, in cui, a bordo di un lussuoso yacht, discutono se siano migliori gli spumanti secchi o quelli frizzanti: qui si scopre che Vittorio in realtà è il datore di lavoro che ha licenziato Daniela, la quale, furiosa per la nuova frequentazione dell'ex marito, gli manda un messaggio con un filmato in cui gli fa credere per ripicca di avere un nuovo compagno (un sindacalista della sua azienda). Checco, disgustato da questo individuo, viene preso dallo sconforto e decide di abbandonare la villa di Zoe per tornare a casa, riaccompagnando Nicolò da sua madre, rievocando al contempo alla sua maniera i bei momenti passati con lei; nel frattempo si vede il dottor Surace, il capo di Checco, che lo licenzia perché da quando è partito non ha venduto nemmeno un articolo.

Mesi dopo, si scopre che la telefonata effettuata da Checco dal telefono di Manieri e ascoltata dalla finanza che teneva già da tempo sotto controllo lui e Bollini ha portato alla scoperta di tutti i reati finanziari dei due, che per questo sono finiti in prigione. Zoe, prese in mano le redini della fabbrica di famiglia dove lavorava Daniela, tiene un discorso di riapertura a tutte le impiegate precedentemente licenziate e riassunte, sperando nel loro aiuto per tornare a lavorare con impegno e serietà. All'inaugurazione sono presenti anche Nicolò e Checco, il quale, vestito da sindacalista comunista, tiene un discorso (che gli è stato scritto dal figlio) nel quale si schiera dalla parte delle operaie e descrive con parole toccanti il suo amore per la moglie, dicendosi disposto a tutto pur di tornare insieme. La donna accetta e la famiglia Zalone si ristabilisce, con Daniela che riprende a fare l'operaia e Checco che, assunto da Zoe nel reparto commerciale dell'azienda, si occupa sia del lavoro che delle faccende domestiche.


Personaggi


Checco Zalone: è il protagonista maschile del film, uomo trentaseienne con una crisi finanziaria a dir poco alta. Nonostante sia testardo, alcune volte egoista e maleducato, vuole comunque molto bene alla sua famiglia in particolare Nicolò e Daniela. Alla fine riuscirà a sconfiggere la crisi.

Daniela Parisi: la protagonista femminile del film. Ex Moglie di Checco e Mamma di Nicolò. Ama tanto il figlio e prova ancora sentimenti per il suo ex marito, sebbene lei lo abbia lasciato per la crisi. Alla fine i 2 si rimetteranno insieme e sconfiggeranno la crisi.

Nicolò Zalone: è il co-protagonista del film e figlio di Checco e Daniela. È un ragazzino di 10 anni intelligente, giocherellone, educato, gentile, sincero. Inizialmente ha un rapporto freddo col padre, ma poi quando incontrano Zoè si divertirà da matti con lui, mostrando al padre quanto bene provi nei suoi confronti e come lo consideri un “super” papà.

Zoè: è una donna francese mamma di Lorenzo ricca e milionaria. Per riconoscenza verso Checco e Nicolò, offrirà una vacanza incredibile ai due per tenerli con sé e il figlio, data l'influenza benefica che hanno su Lorenzo. Sembra provare qualcosa per Checco, ma accetta il suo voler rimettere insieme la famiglia.

Lorenzo: un ragazzino affetto dal mutismo selettivo, viene "sbloccato" da Checco e Nicolò, con cui gioca molto e che diventerà il suo migliore amico.

Vittorio Manieri: è il nuovo compagno della madre di Zoe ed il braccio destro di Piergiorgio Bollini. In un primo momento si mostrerà diffidente nei confronti di Checco, ma quando si renderà conto del talento finanziario che possiede ed equivocando il lavoro di Zalone circa le pulizie, cerca di coinvolgerlo nei suoi loschi piani. Alla fine sarà incastrato insieme a Bollini per i suoi traffici per merito di Checco, seppur involontariamente.

Piergiorgio Bollini: un perfido imprenditore, a detta di Zoe caro amico di suo padre quand'era ancora in vita e che si scoprirà invischiato nei loschi piani di Manieri. Sarà lui a proporre a Vittorio di lavorarsi Checco così da averlo dalla sua parte. Alla fine sarà incastrato insieme a Manieri per i suoi traffici per merito di Checco, seppur involontariamente.

Zia Ritella: è la zia molisana di Checco. Vive in una casa sperduta nel nulla che ha riempito di santini e foto di defunti. È molto avara e per questo è infastidita dal soggiorno di Checco e Nicolò presso casa sua.


Produzione


Le riprese si sono svolte nell'estate 2013 a Quinto Vicentino presso la società FORALL, presso il Net Center e in altre zone a Padova, Venezia, Monselice[2], Valsanzibio di Galzignano, Santa Margherita Ligure e a Portofino. In Molise[3] a Petrella Tifernina[4], Sepino, Casacalenda[5], Limosano, Provvidenti e infine in Toscana (l'abbazia di San Galgano, Magliano in Toscana, Monte Argentario,[6] la laguna di Orbetello e il porto di Piombino).[7][8] La post-produzione è stata effettuata da Reset VFX S.r.l.[9] È il solo film di Checco Zalone, fin'ora, a non essere stato ambientato in Puglia, regione di origine dello stesso attore: la regione, tra l'altro, viene menzionata in una sola battuta.


Distribuzione


Il film è uscito nelle sale cinematografiche il 31 ottobre 2013 distribuito da Medusa Film.[7] In tv trasmesso su sky cinema comedy prima versione assoluta.


Accoglienza



Incassi


A fronte degli 8 milioni di euro di budget[10][11][12], il film ha riscosso un enorme successo di pubblico. Soltanto nei primi quattro giorni di programmazione il film (distribuito in 1250 copie) ha incassato più di 18,6 milioni di euro[13] con più di 2,7 milioni di biglietti venduti, risultando il miglior incasso cinematografico in Italia del 2013. In sette giorni incassa 23 milioni di €.[14]

Dopo 11 giorni di programmazione (dal 31 ottobre al 10 novembre 2013), il film ha incassato circa 34,55 milioni di euro[15] con quasi 5,2 milioni di biglietti venduti. Il 16 novembre 2013 il film raggiunge 40 milioni di euro.[16] In soli 18 giorni di programmazione (dal 31 ottobre al 17 novembre 2013) il film incassa 43,795 milioni di euro circa con circa 6,8 milioni di biglietti staccati, superando così gli incassi del precedente film di Zalone Che bella giornata divenendo dunque il film italiano di maggior successo commerciale di sempre e il terzo miglior incasso di sempre.[17]

Dopo 25 giorni di programmazione, il film raggiunge 48 milioni di euro di incassi con quasi 7,4 milioni di biglietti venduti, avvicinandosi sempre più al secondo posto tra i film con maggiori incassi di tutti i tempi in Italia (in vetta Avatar, con quasi 65 milioni di euro, seguito da Titanic, sempre di James Cameron, con circa 50 milioni). Il 28 novembre vengono raggiunti i 7.499.124 biglietti venduti scavalcando di conseguenza Titanic, solamente Avatar ha venduto più biglietti del cinema in Italia.[18]

Il 4 dicembre 2013 il film supera gli incassi di Titanic e arriva al secondo posto dei film con maggiori incassi in Italia, dietro ad Avatar anche se la pellicola di Zalone ha superato anche quest'ultimo come numero di spettatori (il film di James Cameron aveva un prezzo del biglietto maggiore rispetto a Sole a catinelle perché era in 3D). Lo stesso giorno il film vince il Biglietto d'oro come Film più visto del 2013.[19] Al 31 dicembre 2013 gli incassi totali hanno raggiunto 51.763.459 euro con un totale di 7.992.539 di spettatori.[20] Ad agosto 2014, a conclusione della stagione cinematografica 2013-2014, il film risulta il maggior incasso dell'annata.

Al 2020 Sole a catinelle occupa il terzo posto tra i film con maggiori incassi in Italia.[21]


Critica


Secondo alcuni critici uno dei punti di forza del film è rappresentato dalle numerosissime gag e dalle «canzoncine», frequenti nei film di Zalone, che contribuiscono a creare un'atmosfera leggera e ironica. Sul Giornale il film viene definito «uno scacciapensieri travolgente e dissacrante».[22] Alcune testate definiscono il film uno one-man-show, considerando la figura di Zalone come centrale ed indispensabile all'interno della pellicola.[22][23] Secondo Il Sole 24 Ore questo film ha il merito di aver dimostrato che si può ridere anche di un periodo di crisi finanziaria, annullando la definizione dell'economia come "scienza triste". Il quotidiano economico definisce la pellicola «la favola divertente dell'Italia che vuole girare pagina»[24] Panorama recensisce il film accentuando il fatto che «fa ridere tutti di gusto pieno e verace, sonoramente e all'unisono, senza vergogna».[23]

Su Repubblica si parla di «ironia tagliente di Zalone», che «si scaglia contro molti ambienti: quelli cinematografici, quelli industriali, quelli radical chic, quelli filantropici».[25] Sul Corriere della Sera Paolo Mereghetti ha criticato la tendenza di Zalone a seguire lo stile cinematografico di Totò. Nello stesso articolo viene giudicato negativamente anche il sistema dei personaggi del film che risulterebbe, a detta del critico, troppo incentrato sulla figura del protagonista.[26] Il Fatto Quotidiano ha criticato Sole a catinelle perché «ci restituisce un'Italia com'è e non come dovrebbe essere», e ha respinto qualsiasi paragone tra Zalone e Totò o Alberto Sordi, giudicando negativamente il successo della pellicola («fa tristezza»). In un articolo pubblicato sullo stesso giornale viene affermato che, nonostante il successo riscosso, non si possa assolutamente parlare di «rinascita del cinema italiano».[27][28]

Su La Stampa Zalone viene definito «campione di umorismo trash» mentre il film viene inteso come un avvicinamento al «segmento più scontato del filone commedia all'italiana Anni Duemila».[29] L'Espresso parla della pellicola come espressione del «populismo solare»: il film vuole colpire «le categorie del ricco, del colto, del raffinato», che «vengono messe in un solo grande mazzo e continuamente bersagliato [...] a tutto vantaggio di un pubblico che, in tempi di crisi, è particolarmente disposto a detestare i privilegi, dunque a deriderli». Secondo il critico Zalone, nei suoi film, diventa una sorta di «supereroe del popolo» che esprime una comicità «antidepressiva» ma, per sua stessa natura, povera di valori.[30] Il quotidiano Il manifesto elogia Checco Zalone, annoverato tra «i comici popolari scippati dalla destra alla sinistra», e la sua pellicola Sole a catinelle, nella quale «si vedono delle bandiere rosse e si parla dei risultati di vent'anni di berlusconismo». Il giornalista aggiunge che «in nessun film italiano degli ultimi anni si è mai tentata una cosa simile. Né si è mai osato parlare di comunismo e di fabbriche occupate».[31]

Su Movieplayer.it il film è descritto dalla «struttura sempre uguale» anche se «il tocco in più [...] arriva da una maggiore (e migliore) concertazione della storia» rispetto ad altre pellicole dello stesso Zalone.[32] Il sito MYmovies si è soffermato, in particolare, sull'interpretazione del protagonista affermando che «Zalone [...] non si mette certo sopra il suo mondo cafone, è primus inter pares, "disgraziato e stronzo" come gli altri, ma certo simpatico e travolgente».[33] La Rivista del Cinematografo, nella sua recensione, sostiene che «si può fare meglio, ma Zalone è qui e ora la meglio cosa capitata di recente al nostro cinema da ridere».[34] Renato Brunetta ha scritto su Twitter: «Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di Berlusconi e di Forza Italia».[35][36] Punto di vista peraltro non condiviso dal comico, che ha risposto: «La sua interpretazione è un po' troppo alta, anche se per Brunetta è un ossimoro»[37].


Giudizi



Premi


Il 22 febbraio 2014 il film ha vinto l'undicesima edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, la rassegna cinematografica internazionale ideata da Ezio Greggio e interamente dedicata alla commedia[39].


Riconoscimenti



Remake stranieri


In Spagna è stato girato un remake del film nel 2018, con il titolo El mejor verano de mi vida, per la regia di Dani de la Orden.


Note


  1. Paolo Braghetto, l'amante deriso - Cronaca - il Mattino di Padova
  2. Zalone a Monselice con il set di “Sole a catinelle”
  3. Il 31 ottobre il debutto nelle sale del film di Zalone made in Molise, su primonumero.it. URL consultato il 27 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  4. Petrella Tifernina nel set del film di Checco Zalone Archiviato il 31 ottobre 2013 in Internet Archive.
  5. Casacalenda nel set di Sole a Catinelle, su primonumero.it. URL consultato il 27 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  6. Film girati nella provincia di Grosseto/Toscana Film Commission, su toscanafilmcommission.it. URL consultato il 7 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2013).
  7. "Sole a catinelle", riprese finite per Zalone, su tgcom24.mediaset.it, 12 agosto 2013. URL consultato il 19 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  8. Sole a catinelle: i luoghi del film, Circuitoturismo.it.
  9. Reset VFX, Sole a Catinelle, su resetvfxsrl.com.
  10. Zalone splende in sala - Cinematografo.it Archiviato il 27 dicembre 2013 in Internet Archive.
  11. Arriva 'Sole a catinelle', terza prova di Zalone ''senza fini ideologici'' - Adnkronos Spettacolo
  12. "Sole a catinelle", Checco Zalone torna nelle sale - InfoOggi.it
  13. Checco Zalone si racconta dopo il successo di Sole a catinelle, su daringtodo.com. URL consultato il 16 novembre 2013.
  14. SOLE A CATINELLE: 23,4 MILIONI IN 7 GIORNI, su primissima.it. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
  15. "Sole a catinelle" di Checco Zalone sfiora 35 milioni di euro al boxoffice, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2013).
  16. Sole a catinelle su movieplayer.it, su movieplayer.it. URL consultato il 16 novembre 2013.
  17. Box office: Sole a catinelle terzo incasso italiano di sempre, su movieplayer.it. URL consultato il 18 novembre 2013.
  18. Checco Zalone vs. James Cameron, siamo 1 a 0: Sole a catinelle batte Avatar!, su bestmovie.it. URL consultato il 30 novembre 2013.
  19. Checco Zalone da record: "Sole a catinelle" incassa oltre 50 milioni di euro, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 5 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2013).
  20. BoxOffice Italia – Checco Zalone e ‘Sole a Catinelle’ senza rivali nel 2013, su blog.screenweek.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  21. Box Office Italia: la classifica dei 100 film più visti di sempre, su movieplayer.it. URL consultato il 16 novembre 2013.
  22. Serena Nannelli, "Sole a catinelle", allegria in tempi di crisi, in Il Giornale, 31 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  23. Simona Santoni, Sole a catinelle, Checco Zalone fa piovere risate, in Panorama, 31 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2013).
  24. Alfredo Sessa, Col «Sole a catinelle» di Checco Zalone l'economia non è più triste, in Il Sole 24 Ore, 8 novembre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  25. Chiara Ugolini, Checco Zalone, un film a catinelle: oltre 1200 copie, mai visto prima, in la Repubblica, 31 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  26. Paolo Mereghetti, La satira sui peccati dei ricchi: Zalone tradito dall'ambizione, in Corriere della Sera, 30 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  27. Giovanni Trinchella, 'Sole a catinelle', ecco perché non andrò a vedere il film di Checco Zalone, in Il Fatto Quotidiano, 19 novembre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  28. Gianluca Arcopinto, Due o tre cose su 'Sole a catinelle', in Il Fatto Quotidiano, 8 novembre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  29. Fulvia Caprara, Checco Zalone a catinelle nei cinema d'Italia, in La Stampa, 30 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  30. Michele Serra, Checco Zalone, populista solare, in l'Espresso, 18 novembre 2013. URL consultato il 13 marzo 2014 (archiviato il 22 novembre 2013).
  31. Marco Giusti, Zalone, un (quasi) comunista, in Il manifesto, 22 novembre 2013. URL consultato il 1º marzo 2014 (archiviato il 1º marzo 2014).
  32. Francesca Fiorentino, Recensione "Sole a catinelle": Sereno variabile, in Movieplayer.it, 30 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  33. Dario Zonta, Sole a catinelle, in MYmovies, 31 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  34. Federico Pontiggia, Sole a catinelle, in Rivista del Cinematografo, 30 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2013).
  35. Massimo del Papa, Checco Zalone, comico che la destra vorrebbe adottare, in Lettera 43, 21 novembre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2013).
  36. Fi: Brunetta «arruola» Checco Zalone, esprime in pieno filosofia Berlusconi, in Adnkronos, 20 novembre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  37. Checco Zalone più Matteo Renzi uguale 'Renzalone', su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  38. Sole a catinelle (2013), in Internet Movie Database, 31 ottobre 2013. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato il 22 novembre 2013).
  39. Sole a catinelle vince il Monte-Carlo, in ANSA, 22 febbraio 2014. URL consultato il 24 febbraio 2014.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[en] Sole a catinelle

Sole a catinelle (lit. '"Sun[light] in basins"', modeled on the expression pioggia a catinelle, "rain in bucketfulls ", which means that it is raining very hard) is a 2013 Italian comedy film directed by Gennaro Nunziante. The film is the second highest-grossing Italian film in Italy.[3][4]
- [it] Sole a catinelle



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии